venerdì 5 aprile 2013

Telai in materiali rari

Salto sulla sedia, mentre sto leggiucchiando una rivista femminile nel rotazioni lab. Un orologio di Chanel è stato realizzato in ceramica di titanio. La rivista mi vola di mano. Devo documentarmi. Che sara mai, la ceramica di titanio? Il rotazioni lab è pur sempre un centro di ricerca. Cito dal Sole24ore: «Un materiale innovativo, un mix di ossido di zirconio, di ittrio e carburo di titanio, compattato da alte pressioni, sottoposto ad altissime temperature (circa 1500° C), infine lucidato con polvere di diamante. Che mantiene tutte le migliori caratteristiche della ceramica high-tech, ma è più leggero del 20 per cento e più duro del 25 per cento di quest'ultima». Vedremo cose del genere per le bici del futuro? Non credo, sarebbe troppo costoso. Ho fatto una ricerca sui materiali impiegati per i telai, ci sono tante storie affascinanti. Oltre alle note leghe d'acciaio, alluminio e al carbonio, ce ne sono altri. Tralascio le leghe, altrimenti il discorso si fa più complesso, ma è ovvio che in quel settore si gioca la partita del futuro. Se non sarà la ceramica di titanio, sarà qualche altra cosa.
Tra i materiali impiegati allo stato più o meno puro, il più noto è il titanio (simbolo Ti), metallo dal colore bellissimo e misterioso.

Un minerale di titanio (fonte: wikipedia)

Il titanio, oltre a essere resistentissimo e molto leggero, è un metallo inossidabile, al punto che gli attuali modelli non vengono più verniciati, anche perché la vernice pesa parecchio. Le case produttrici più famose, per limitarci a quelle italiane sono Passoni, Nevi e Rewel ma in Italia vive anche uno straordinario artigiano che si chiama Crisp, che se un giorno ho i soldi mi faccio fare una bici da lui). Quando si iniziarono a produrre bici in titanio, invece, negli anni Ottanta del Novecento, i telai venivano dipinti e la dimensioni dei tubi erano inferiori. Quelle bici erano bellissime. Per fortuna Passoni e Nevi producono dei modelli classici in titanio. Il Top Genesis mi fa sbavare. Il prezzo è ovviamente elevato, ma questo tipo di telaio è in genere garantito a vita. Contrariamente a quanto si pensa comunemente, il titanio non è un materiale raro sul nostro pianeta, anzi è il quarto metallo più diffuso, dopo alluminio, magnesio e ferro. Potete leggere sul titanio per le bici un interessante articolo di Scot Nicol intitolato "The Titanium Advantage" qui.
Passoni Top Genesis

Nevi Classic


Il secondo è il magnesio (simbolo Mg). La Pinarello è stata la prima a produrle, con il modello Dogma.
Pinarello Dogma
Nel 2010 l'azienda trevigiana ha prodotto una nuova Dogma in carbonio. C'è un'azienda che produce solo bici in magnesio. Si tratta della Segalbikes. Il magnesio è il 35% più leggero dell'alluminio, il 75% più leggero dell'acciaio. Difficilissimo da lavorare, il magnesio nella sua forma pura è altamente infiammabile, per cui è facile capire che la sua saldatura richiede particolari procedure.

Un altro materiale raro per i telai di bicicletta è il berillio (Be).
Berillio (fonte: wikipedia)
Le bici erano costosissime e il materiale era nocivo per l'uomo, per cui oggi non se ne producono più.

Secondo Carl Strong, bravo costruttore di biciclette statunitense, il litio potrebbe essere impiegato con l'alluminio. Un suo interessante articolo sul tema è qui. Vi consiglio di leggere anche gli altri capitoli dedicati alla metallurgia.
Per capire quali altri materiali forse un giorno potrebbero essere impiegati, torniamo agli orologi da cui eravamo partiti per questo rapido excursus. Ovviamente, non è detto che un materiale impiegato per gli orologi vada bene per i telai di bici, ma certamente se non va bene per gli orologi non va bene neanche per le bici. C'è il tantalio (simbolo Ta), un metallo duttile, raro, con un alto punto di fusione e pressoché inattaccabile. Esistono alcuni modelli di orologio in questo materiale. Leghe contenenti tantalio sono utilizzate per parti di motori a reazione e protesi, ma anche per cose brutte, come pezzi di missili e reattori nucleari (bleah, che schifo!). Volete viaggiae con la fantasia? Date un'occhiata al sito della Ramisa, un distributore italiano, alla pagina sui metalli rari (bismuto, germanio, erbio, gallio, europio, ecc.).
Molto più abbordabili di questi materiali rari e rarissimi sono il bambù, il cartone, la plastica e il legno. Ma ne parlerò un'altra volta.

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