mercoledì 12 dicembre 2018

Buon Bancale!


Buon Bancale a tutti, per un caldo inizio d'anno!!! Non sradicare un abete, che poi morirà, ma taglia un bancale d'abete recuperato, per poi bruciarlo alla Befana. Tutto gratis e sei davvero trendy con il recupero dei bancali.

lunedì 12 novembre 2018

Sudarshan Shetty, Shoonya Ghar, 2015

Sudarshan Shetty, Shoonya Ghar, 2015 (ph. Simon d'Exea)

Edson Chagas, Found not taken, Newport, Wales, 2008

Edson Chagas, Found not taken, Newport, Wales, 2008

Proveniente dal giornalismo, il fotografo angolano Edson Chagas (Luanda, Angola, 1977) ha indagato gli oggetti abbandonati in diverse città, tra cui la sua natale, nella serie "Found not taken". Uno spaccato su quanto si consuma, si getta e si riusa, con tutte le differenze tra Europa e Africa. A Luanda tutto viene riutilizzato, mentre a Londra e Newport (Galles) tutto si getta, anche oggetti di un certo valore, come questa bicicletta, un oggetto che tanti di noi hanno rimesso a posto e riutilizzato, e che in Africa sarebbe impensabile abbandonare per strada. Nel 2013 Chagas e l'Angola hanno vinto il Leone d'oro alla Biennale di Venezia per la migliore partecipazione nazionale.

lunedì 5 novembre 2018

Elina Brotherus, The bike


Elina Brotherus, The bike



Elina Brotherus, The bike, particolare


Elina arrabbiata

Elina che ride

giovedì 1 novembre 2018

Claes Oldenburg, Bicyclette Ensevelie, Parc de la Villette, Paris, 1990



Claes Oldenburg, Bicyclette Ensevelie, Parc de la Villette, Paris, 1990





Nota ricorrente nella produzione dello scultore Claes Oldenburg (1929) sono le proporzioni ingigantite, in particolare nelle opere per spazi pubblici. Nel Parc de la Villette a Parigi affiorano particolari di una enorme bici, come se fosse sotterrata. Qui sotto uno schizzo dell'artista per il medesimo progetto.  



martedì 30 ottobre 2018

Rachel Harrison, Mr Goodnight, 2007

Rachel Harrison, Mr Goodnight, 2007

Rachel Harrison (New York, 1966) è nota soprattutto per gli assemblaggi e le sculture, contrassegnate dalla frequente inclusione di oggetti di uso quotidiano.

lunedì 29 ottobre 2018

Iván Navarro, Resistance




Iván Navarro (Santiago del Chile, 1971) assembla le sue installazioni con oggetti d'uso quotidiano, tra cui anche biciclette. In Resistance, presentata fra l'altro alla Biennale di Venezia nel 2009, la bicicletta si offre per un gioco di resistenza in versione statica e in video che mostrano la sua circolazione stradale (more photos here).

Loris Cecchini, Stage Evidence (Techno bike), 2007

Loris Cecchini, Stage Evidence (Techno bike), 2007

venerdì 26 ottobre 2018

mercoledì 17 ottobre 2018

Yinka Shonibare

Yinka Shonibare, A Flying Machine for Every Man, Woman and Child

Yinka Shonibare, Alien Man On Flying Machine, 2011
Nel catalogo molto ricco delle opere dell'artista anglo-nigeriano Yinka Shonibare (1962), c'è spazio anche per monocicli e altri parti meccaniche di bicicletta a forte valore onirico-fantastico. Queste due mi piacciono molto, spero anche a voi.

lunedì 15 ottobre 2018

Gabriel Martinez, Corso aperto, performance, 2008

Gabriel Martinez, Corso aperto, performance, 2008
Altro progetto dell'artista cubano-statunitense concernente la bici qui.

martedì 2 ottobre 2018

Friedensreich Hundertwasser, See-Schlange - Dadakulaci

Cercate un giorno di sapere qualcosa di più su Friedensreich (Regentag Dunkelbunt) Hundertwasser (1928-2000), artista, architetto e ambientalista. Qui, ora, lascio una sua opera, ovviamente con la bici.

Friedensreich Hundertwasser, See-Schlange - Dadakulaci

venerdì 21 settembre 2018

venerdì 14 settembre 2018

Mary Mattingly, Everything You Own, Including the Shirt Off My Back, 2009

Mary Mattingly, Everything You Own, Including the Shirt Off My Back, 2009

Comunicato Nemo Gould

Hello Friends!

I have two upcoming events to share with you:

I'm honored to be included in the group exhibit "Kinetic Energy: Art That Won't Sit Still" at the Museum of Neon Art in Glendale CA.  There will be a reception on Saturday, September 22nd from 7:30-10:30PM.  I will be in attendance, so if you're in the LA area, come say hi (admission is free for museum members, $20 for general public).

Also, I'll be having a Solo Show at Lost & Foundry Gallery in Oakland CA on Saturday October 13, from 5-8PM.  I've been working furiously on a new collection of "mechanical collages" and I expect to have quite a few of them to share at the opening (lots of other work too).  For those who don't know, Lost & Foundry is in the building adjoining my studio, so I will have my studio open during the event as well.  More details to follow as the date approaches.



domenica 5 agosto 2018

La biciclettina com'è adesso





In sintesi, corone più grandi di 32 denti toccavano, quindi ho pensato a collocare una seconda scatola del movimento centrale più in alto per poter avere spazio per una guarnitura più grande. Valerio ha saldato magistralmente la scatola e a quel punto il miracolo è divenuto realtà. Ho potuto montare così una guarnitura Campagnolo da 53 comprata a un prezzo stracciato su ebay (roba da pazzi, con brugola in pollici, sorvoliamo...). Poi, siccome la catena batteva ho usato l'attacco del fu carter della bici per bambino per mettere una puleggia, allungando un po' la catena, come potete vedere nella foto presa a 35 àC a Roma forse ieri.

mercoledì 1 agosto 2018

La biciclettina com'era prima


Notino lorsignori la coroncina, notino il già avvenuto cambio di sella, manubrio e il montaggio di ruote da 14" di buona marca. 

martedì 31 luglio 2018

La domanda mondiale di petrolio cresce ogni mese. Per i produttori il traguardo è quello di 100 milioni di barili al giorno. L'anno scorso, consumi in rialzo di 1,4 milioni di barili quotidiani. Nel 2018, si prevede di arrivare a 99,4 milioni di barili. 

domenica 29 luglio 2018

Nell'antro dei pignoni roventi: da Valerio

L'appuntamento è al Gianicolo, alle 8 di sabato mattina. Arrivo nel luogo concordato con la mia minibike con ruote da 14". La corona a 28 denti mi'ha ha obbligato a circa 750 mila giri di pedale per arrivare fin qui, ma forse sto sovrastimando. Comunque, un viaggio da criceto nella sua grande ruota. Questo pedalare a vuoto  è anche una delle ragioni dell'appuntamento. La strada è deserta. Poi si materializza una bici. La persona in sella sembra non faticare minimamente, nonostante la velocità sostenuta. Si tratta di un tipo dalle fattezze orientali. La bici in realtà è un tandem. L'uomo mi si accosta: mi parla con uno spiccato accento russo. Carichiamo la mini bike sul portapacchi. Il tipo mi chiede di salire dietro, poi mi benda. Inizia un giro piuttosto tortuoso, il mio accompagnatore pedala forte e, ovviamente, devo adeguarmi al suo ritmo. Un paio di volte mi chiede se è tutto a posto, gli rispondo di sì. Il mio desiderio di visitare una delle batcaverne ciclistiche più interessanti di Roma sta probabilmente per esaudirsi, ovviamente insieme all'incontro con uno dei più tenaci pedalatori che io abbia mai visto. Oltre ad affrontare viaggi lunghi impervi, salite dei passi alpini con le sue bici a due piani, sempre in autonomia, con un bagaglio di tutto rispetto, Valerio è anche uno dei migliori saldatori che io conosca.
L'arrivo è preceduto da una ripida discesa, il rimbombo mi conferma che stiamo scendendo in un garage. Il russo orientale sparisce in un baleno con il suo tandem. Dopo, probabilmente, verrà a riprendermi per portarmi da qualche parte. Una semplice misura precauzionale per mantenere il giusto riserbo sulla collocazione di questo luogo. Lo spazio è molto grande, ben illuminato e pieno di bici, in particolare bici a due piani, in inglese tall bike. Le opere di Valerio denotano un notevole lavoro per rendere questi telai leggeri e robusti, superando la fase pionieristica del duepianismo italiano 1.0, in cui semplicemente due telai venivano saldati uno sopra all'altro. Non troppo belli dal punto di vista estetico, questi primi modelli avevano anche lo svantaggio di impennarsi facilmente.Forse il primo esempio di una nuova tendenza è stata una bici di Piero apparsa in una Ciemmona, con i foderi verticali che dalla ruota arrivavano alla sella, in quel caso erano barre quadre di ferro.Valerio è andato in quella direzione e ha proseguito, fino all'ultimo esemplare di bici da viaggio con ruote da 29", che è uno spettacolo.


Leggera, con i freni a disco, ma con i bolt sia per le ruote da 26 che da 28, con un manubrio da viaggio che sembra il ponte di comando di un'astronave, questa bici è davvero straordinaria e già battezzata e collaudata con parecchi chilometri, e anche parecchie salite molto impervie (a Valerio piacciono le salite alpine). La due piani è smontabile e può essere caricata facilmente sul treno. Ma queste cose le devi calcolare bene e le devi saper fare.

La parte gialla si divide da quella arancione


Sistemi semplici e ingegnosi permettono di stipare i pezzi, che forniscono il materiale di base alle lavorazioni.



Il banco di lavoro è fatto con palanche da cantiere. Rozzo, robustissimo e perfetto per il suo scopo. Sul tavolo parecchie cose. Osservo che bisognerebbe tenere in ordine, che tutti insistono con questa cosa dell'ordine, che serve a prevenire gli infortuni, a concentrarsi meglio, ecc. ma poi almeno per me il tavolo è come una lavagna sulla quale stanno segnate le cose da fare, pezzi smontati messi in un recipiente, punti interrogativi da risolvere. Almeno a me piace molto portarmi avanti due o tre cose alla volta, perché quando un lavoro va in crisi ed è necessaria una pausa di riflessione, mi butto su un'altra cosa, magari più facile. Quindi il disordine è inevitabile, o quasi. Valerio è molto alto e fatica a trovare un telaio normale della sua misura. Non so se è per questo che si è dedicato assiduamente alle due piani o comunque ha imparato a saldare bene e farsi le bici da solo.

Particolare dell'ultima creatura di Valerio
L'ultima bici da viaggio realizzata è piena di attacchi per le borracce. Il suo autore pensa a viaggi lunghi e in luoghi con poca acqua. Comunque la versatilità del mezzo è notevole. Con il sedere a due metri da terra, non gli mancherà nulla.

Parliamo ininterrottamente, ma gli argomenti non finiscono mai. Il tempo sembra sospeso, mentre imparo un sacco di cose. Taglio qualche tubo, poi Valerio fa la sagomatura decisiva. Alla fine accende il saldatore. Il casco spaziale è pronto. Si salda. Vedete il mio progettino realizzato qui.Comunque gli ho chiesto se per favore mi saldava una seconda scatola per il movimento centrale sopra quella preesistente per permettermi di montare una corona più grossa.


Tra le bici realizzate da Valerio, ce n'è una che sembra il prototipo della bici paesana. Anche lui apprezza e coltiva il ciclismo paesano.Asimmetrica, sorta, arrugginita come un badile di campagna che ha preso troppa acqua. Potrei dire, esagerata e sconveniente nel dettaglio, ma magnifica nell'insieme.


Grazie al riuso, la saldatura permette di glorificare anche i telai più indigesti
Tra le altre cose, c'è anche un cargo davvero notevole. Provo a farci un giro, per me è un po' complicato sterzare.

Noto su Instagram come Pedalerio, facendo un giro sul web è facile capire che i viaggi di Valerio sono costellati di incontri e grazie all'ospitalità di tante persone spesso non è neanche necessario montare la tenda.

Courtesy meteocalabria.net

 Le ore corrono. Dopo che il lavoro è finito e il ferro si raffredda, continuiamo a chiacchierare fittamente. Poi è il momento di salutarci. In un attimo, il tandem con l'orientale russo a bordo di materializza. Monto la bici sul portapacchi, davvero molto soddisfatto per la svolta decisiva del mio progettino. Bendato, comincio a pedalare. Dopo una quarantina di minuti, in pieno centro, scendo dal tandem, saluto e proseguo in mini bike.