martedì 30 aprile 2013

Comunicato Fiab

SI INAUGURA NUOVO PERCORSO CICLABILE DALL’ADIGE AL PO.

Domenica 5 maggio si inaugura il percorso ciclabile Adige-Po in Polesine con una ciclo-manifestazione delle Associazioni FIAB del Veneto.

La realizzazione del percorso è un esempio di buona politica e di buona amministrazione: su un costo di circa 3,6 milioni di euro, il 60% è stato sostenuto  da fondi europei e regionali, il 15% dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e il restante 25% dagli otto Comuni coinvolti, consapevoli delle ricadute positive per il territorio:  Lendinara, Villanova del Ghebbo, Fratta polesine, Villamarzana, Pincara, Frassinelle Polesine, Arquà Polesine e Polesella.

Tutti i sindaci, di colore politico diverso, si sono attivati per cercare finanziamenti, mentre il Comune di Fratta Polesine ha curato il versante delle approvazioni e degli appalti, fungendo da regia generale.

Il percorso, lungo 35 km, consente di andare dall’Adige al Po visitando cittadine di grande interesse storico ed artistico del Polesine; esso -  dichiara l’ing. Passigato che lo ha progettato – “è l’esempio di come attrezzare territori  vasti con una infrastruttura continua, sicura e condivisa con il territorio”.

Il percorso, già di per sé ricco di attrattive per il territorio che attraversa, offre inoltre la segnaletica di direzione, totem e bacheche esplicativi,  nonché una brochure di presentazione scaricabile da un sito dedicato.

Tutte le Associazioni  FIAB partecipanti alla manifestazione del  5 maggio si incontreranno a Ca’ Morosini sull’Adige e da lì partiranno alle 10 puntando in direzione di Polesella, dove si giungerà a metà pomeriggio.

 “Vogliamo essere un continuo elemento di stimolo per le amministrazioni che si impegnano a porre la ciclabilità come elemento significativo nella loro attività amministrativa: perciò siamo pronti a testimoniare la nostra approvazione   e a darne atto a quelle amministrazioni più positivamente impegnate; in quest’ottica -  conclude il coordinatore FIAB  Veneto Luciano Renier  -  diverrà momento giustamente centrale la cerimonia coi sindaci che si svolgerà a Fratta Polesine a mezzogiorno”.

In dettaglio.
-       Incontro delle diverse Associazioni Fiab a Ca’ Morosini sull’Adige;  partenza alle 10.
-       Arrivo alle 10,15 a Lendinara: visita a musei e Palazzi del centro fino alle 11,30
-       Partenza per Villanova del Ghebbo  e arrivo a Fratta Polesine
-       A Fratta Polesine : arrivo alle 12, quindi cerimonia coi sindaci, accoglienza e sosta pranzo, visita al Museo di Casa Matteotti, alla Villa Badoer del Palladio e Patrimonio Unesco
-       Alle 15: proseguimento lungo il Canal Bianco fino al Mulino del Pizzon, museo e  conca di navigazione; arrivo a Pincara
-       Alle 15,45: partenza per Arquà Polesine;  alle 16,15 arrivo al Castello di Arquà; alle 16,30 partenza per Polesella
-       Alle 16,45 arrivo a Polesella: visita del centro
-       Alle 17,30 fine della manifestazione con  ritorno alle rispettive sedi.

Bici

Archi, Bici (2013), pastelli, inchiostro e sapone su legno impregnato di gesso e vinavil (2013)

lunedì 29 aprile 2013

pant clips

Ecco le fasce proteggi pantaloni perfette, ricavate da un copertoncino da corsa d'epoca. nulla di nuovo, solo artigianato spicciolo. Vanno fatte su misura, ovviamente.
Comunicato Ciclobby-Fiab

Un altro importante passo avanti nella integrazione tra bici e trasporto pubblico.
Nei giorni scorsi, la Direzione di ATM, rispondendo alle richieste che abbiamo sottoposto in occasione degli incontri degli ultimi mesi, ci ha anticipato che dal prossimo 4 maggio prenderà il via un ampliamento della sperimentazione in corso.

Il trasporto delle biciclette sui mezzi pubblici, partito in via sperimentale lo scorso 25 ottobre sulle linee 2 e 3 della metropolitana, dal prossimo 4 maggio entrerà in una nuova fase con l’estensione anche alle linee metropolitane M1, M5 e ai tram 7 e 31. 
A partire da questa data (che coincide fra l’altro con lo svolgimento della manifestazione nazionale per la “#Mobilità Nuova”), i ciclisti potranno infatti portare gratuitamente la propria bici su tutta la rete metropolitana dal lunedì al venerdì, dall’inizio del servizio alle 7,00, dalle 10,30 alle 16 e dalle 20 sino al termine del servizio; il sabato e la domenica l’accesso per le bici sarà gratuito per tutto il giorno.
Non solo metrò: le bici potranno salire, per la prima volta nella storia del trasporto pubblico milanese, a bordo delle linee tramviarie 7 e 31, anche se, per ora, con un orario differenziato rispetto alla metropolitana. Per i mezzi di superficie il trasporto sarà consentito dall’inizio del servizio sino alle 7,00 e dalle 20 al termine delle corse; tutto il giorno il sabato e la domenica.
La sperimentazione verrà sospesa, secondo il regolamento ATM, nel mese di dicembre.

La delegazione di Ciclobby, presente alla riunione insieme a #SIC e Genitori Antismog, ha espresso al management un sentito apprezzamento per un percorso che - dopo essere giaciuto immobile per un decennio - sta dimostrando nei fatti una sua concreta linearità, nell'arco di pochi mesi, con passaggi graduali ma significativi. Ciò che rende positivo e utile anche il percorso di partecipazione recentemente avviato con l’Azienda, che confidiamo possa portare presto a ulteriori novità.

Soprattutto in questa fase sperimentale, rinnoviamo a tutti gli utenti l’invito a riferirci proposte o segnalazioni che possano essere utili per il miglioramento del servizio, in uno spirito di positiva collaborazione con ATM.

Per dettagli sul regolamento di trasporto: http://www.atm.it/IT/VIAGGIACONNOI/BICI/Pagine/BiciInMetro.aspx

Eugenio Galli (presidente Fiab Ciclobby Milano)
COMUNICATO COORDINAMENTO DEI COMITATI DI ROMA NORD
27 Aprile 2013

CAMPI ELETTROMAGNETICI E TUMORI.

A QUASI DUE ANNI DI DISTANZA DALL’INSERIMENTO DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI A RADIO FREQUENZA NELLA CATEGORIA DEI POSSIBILI CANCEROGENI PER L’UOMO A CURA DELL’AGENZIA INTERNAZIONALE PER LA RICERCA SUL CANCRO, ORGANISMO SCIENTIFICO DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’, VIENE PUBBLICATO IL RAZIONALE SCIENTIFICO CHE DOCUMENTA, IN BASE ALLE EVIDENZE EPIDEMIOLOGICHE MONDIALI, IL NESSO FRA TUMORI CEREBRALI ED ESPOSIZIONI AI CAMPI ELETTROMAGNETICI A RADIOFREQUENZA E, IN PARTICOLARE, QUELLI GENERATI DA TELEFONI CELLULARI E CORDLESS.

Il 24 Aprile scorso, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), organismo dell’OMS, ha pubblicato la Monografia “Non Ionizing Radiation – Part 2 – Radiofrequency Electromagnetic Fields”, Volume 102 delle “Monografie sulla Valutazione dei Rischi Cancerogeni per l’Uomo(http://monographs.iarc.fr/ENG/Monographs/vol102/index.php).

Questo documento contiene il RAZIONALE SCIENTIFICO che ha determinato, il 31 maggio del 2011, l’inserimento, da parte della IARC (Press Release n. 208, http://www.iarc.fr/en/media-centre/pr/2011/pdfs/pr208_E.pdf), dei campi elettromagnetici a radiofrequenza nella categoria degli agenti fisici e chimici possibili cancerogeni per l’uomo (Categoria 2B).

Così, dopo circa 10 anni dall’inserimento nella stessa categoria IARC dei campi elettromagnetici generati dalle cabine di trasformazione e dalle linee di trasporto e distribuzione dell’energia elettrica, anche per i campi elettromagnetici a radiofrequenza, in base agli studi epidemiologici mondiali, esistono positive associazioni fra esposizione alla radiazione della radiofrequenza dei telefoni cellulari e dei cordless e tumori. In particolare, esiste associazione positiva con i gliomi, tumori maligni del cervello, e i neurinomi, tumori quasi sempre benigni che sono causa di sordità.

Il Gruppo di Lavoro che è arrivato a queste conclusioni era formato da 31 scienziati di 14 Paesi ed aveva esaminato centinaia di pubblicazioni scientifiche sui risultati di indagini epidemiologiche internazionali. Una prima valutazione di quei risultati era stata pubblicata da Lancet Oncology a Luglio del 2011, che riassumeva il lavoro svolto da quegli scienziati (http://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045(11)70147-4/fulltext). 

Nella Monografia pubblicata nei giorni scorsi viene concluso che, rispetto agli adulti, nei bambini l’esposizione media al cellulare è due volte più elevata nel cervello e dieci volte più elevata nel midollo osseo del cranio. Questo perché nei bambini è minore lo spessore del cranio, è minore il contenuto di grassi del midollo osseo ed è maggiore la sua quantità d’acqua. Queste caratteristiche si invertono con l’età. Tali tessuti hanno quindi una maggiore conducibilità e, di conseguenza, acquisiscono più energia dalle sorgenti a radiofrequenza. 

Il prof. Joel Moskowitz, direttore del Centro per la Salute delle Famiglie e delle Comunità, Scuola di Salute Pubblica, Università di Berkeley, California, a seguito della pubblicazione della Monografia IARC n. 102 ha affermato che “questo è il più importante rapporto sanitario istituzionale mai pubblicato sulla radiazione da telefoni cellulari. Tutti i Governi dovrebbero studiare questo rapporto e seguire il Principio di Precauzione per intraprendere appropriate azioni includenti l’educazione all’uso sicuro, adottando stringenti regolamentazioni di sicurezza e finanziando la ricerca per sviluppare tecnologie più sicure.” (http://www.prlog.org/12125230-most-significant-government-health-report-on-mobile-phone-radiation-ever-published.html).

domenica 28 aprile 2013

Ciemmona 2013

manifesto-2013-scalatoRoma pedala ancora!

Era l’ultimo fine settimana di maggio del 2004. Cicliste dai più lontani pianeti decisero di convergere su Roma, per celebrare una festa per la città, per le biciclette e per le persone. Era la prima Critical Mass Interplanetaria o Ciemmona. Da allora le bici si sono moltiplicate, ben oltre la massa critica. Intanto le città continuano a soffocare: smog, incidenti e traffico mietono vittime. Mentre il sistema è al fallimento e la prepotenza dei mezzi a motore privati si fa sentire sempre più. Quest’anno siamo alla decima edizione della Ciemmona e ancora una volta cicliste di ogni parte del mondo arriveranno a Roma per celebrare la bici e un modo diverso di vivere la città. Siamo consapevoli che la ciclabilità romana è figlia di ciò che negli ultimi undici anni le pedalate mensili della Critical Mass hanno seminato: nelle strade liberate dal traffico motorizzato, migliaia di cicliste hanno scoperto la gioia di pedalare tutti i giorni, e soprattutto hanno capito che possiamo essere il cambiamento che vogliamo.
Critical Mass Roma invita tutte le persone che vogliono realizzare un cambiamento a partire da loro stessi, dai propri stili di vita, dalle loro abitudini quotidiane, ad usare la bicicletta tutti i giorni e ad unirsi alla grande festa/protesta che si terrà in occasione della 10ª Ciemmona tra il 31 maggio e il 2 giugno a Roma. Siamo l’ultima generazione che può rendere vivibili le nostre città, facciamolo. Sempre in quest’ottica ricordiamo che la Ciemmona è una festa senza leader né organizzazioni. Chi viene è responsabile per se e chi le sta vicino. Invitiamo tutte a leggere le linee guida proposte.
Parliamo al femminile perché siamo tutte persone.
E se ancora non è chiaro: siamo rigorosamente antifasciste, antisessiste e antirazziste. Se non vi riconoscete in questi valori fondamentali non siete affatto le benvenute tra noi.

Quando e dove
  • Venerdì 31 maggio, ore 18.00, piazza Vittorio, Critical Mass Roma
  • Sabato 1 giugno, ore 16.00*, Via Norvegia (Auditorium parco della musica) 10ª Ciemmona Interplanetaria.
  • Domenica 2 giugno, ore 12.00*, piazzale Ostiense, tutti A/R Mare.
In occasione della 10ª Ciemmona, la Rete delle Ciclofficine Popolari di Roma ha organizzato sei giorni di Cyclocamp, il raduno dei meccanici delle Ciclofficine d’Europa e del mondo, e tre giorni di Forum delle Ciclofficine, uno spazio/luogo d’incontro e di confronto tra i percorsi delle numerose ciclofficine del mondo. Anche quest’anno sarà attivo il campeggio nel giardino del CSOA eXSnia, di fronte alla Ciclofficina popolare Donchisciotte. Il campeggio è totalmente gratuito e ognuna si prende in carico la sua organizzazione e gestione.
Campeggio e prestito bici
Prenotate uno spazio per la vostra tenda mandando una email a: accomodation@ciemmona.org Venite da molto lontano e non riuscite a portarvi una bici? Faremo il possibile! Scrivete a bikesharing@ciemmona.org

venerdì 26 aprile 2013

La magica euforia che scatena la bici

Fonte e articolo completo: Metro

Mobilità. Non può essere solo un caso se ben sette dei dieci paesi al mondo nei quali si va di più in bicicletta (Olanda, Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia, Svizzera e Belgio) sono anche nei primi dieci posti della classifica Ocse delle nazioni “più felici”. E se sei di questi - come fa notare Alessandro Micozzi, del sito amicoinviaggio.it - sono nella “top ten” del Legatum Prosperity Index. La bicicletta è la “macchina della felicità” e - fatti i conti con l’inquinamento atmosferico e il traffico urbano - può trasformarsi in un vero elisir di lunga vita. [...]

La prova scientifica
Solo a prima vista il pedalare in città appare più nocivo. Sono infatti gli automobilisti, chiusi nelle loro macchine, ad essere sottoposti ad un inquinamento più elevato e prolungato: chi va in bici sceglie strade meno trafficate e non resta mai fermo, inoltre aspira l’aria da una posizione più elevata. È poi fondamentale la “qualità” del muoversi: in auto si vive una condizione di isolamento e rabbiosa aggressività - più o meno repressa - nei confronti degli altri, visti come “potenziali nemici”: bastano 20 minuti al giorno nel traffico per predisporre all’ipertensione, far salire il tasso di zuccheri nel sangue e intaccare il sistema immunitario. A chi ha paura di circolare in bici la British Medical Association ricorda che - considerando i pericoli connessi alla mancanza di attività fisica - i benefici per la salute del ciclismo superano gli eventuali rischi per 20 a 1. I ciclisti, in media, vivono più a lungo rispetto ai non ciclisti perché le persone felici sono meno colpite dalla negatività. «Il pedalare sviluppa empatia e spirito libero - sottolinea la British Medical Association - ravviva la mente donando una vitalità che è alla base della felicità».

Boldrini: "Non è mai esistito un fascismo buono"

25 aprile, Laura Boldrini a Milano: “Non è mai esistito un fascismo buono”

Fonte: Il fatto quotidiano

La presidente della Camera risponde senza citarlo a Beppe Grillo che in un post aveva definito "morta" la celebrazione della Liberazione. "Oggi siamo tantissimi eppure c'è chi parla di una ricorrenza vecchia. Chi dice così venga qui a vedere gli italiani liberi". Poi, passa in rassegna altri punti nodali della storia della Repubblica: il segreto di stato, il rapporto tra i sessi, la difesa degli ultimi

25 aprile, Laura Boldrini a Milano: “Non è mai esistito un fascismo buono”
Prima canta “Bella ciao” dietro lo striscione dell’Anpi, poi, dal palco allestito in piazza Duomo la presidente della Camera Laura Boldrini scandisce: “Oggi si festeggia la libertà”. E riferendosi al post con cui questa mattina Beppe Grillo definiva “morto” il 25 aprile, chiarisce: “Oggi qui siamo tantissimi eppure c’è chi parla del 25 aprile come di una ricorrenza vecchia. Anche stamattina c’è chi ha detto che è ‘una festa morta’. Vengano qui gli scettici a Milano, a vedere gli italiani liberi“. Non cita direttamente il leader del Movimento 5 stelle, ma in quella frase c’è tutta la sua contrarietà nei confronti di chi nega l’importanza di questa giornata di ricordo.

Ciclomeccanici a domicilio

Quando ti prende la pigrizia e la tua bici è rotta, se sei a Roma, puoi ricorrere ai ciclomeccanici a domicilio.
ciclomeccanici.ad[at]gmail.com
25 Aprile a Milano


Ieri in una bella giornata di sole ,abbiamo celebrato la festa della Liberazione da Fascismo e Nazismo.
Alla mattina sono state posate  le nuove corone alle lapidi dei partigiani e partigiane morti per darci la
Liberta' e la Costituzione .

Qui vedete l'interno di una tipica casa di ringhiera Milanese ,tra l'altro si trova in piena zona ''Movida'' in
Corso Garibaldi ,ed e'  interessante l'effetto  di trasposizione del tempo ...
La lapide della foto e' dedicata a Costante Signorelli ,morto a Flossemburg :



Qui  vedete la lapide di Carlo Rosselli ,assassinato insieme al fratello Nello dai servizi segreti fascisti in Francia , dove si era rifugiato come fuoriuscito dall'Italia  :



In Via Rovello dove ora si trova il Piccolo Teatro fondato da Paolo Grassi , aveva sede la Brigata Muti ,responsabile di molti dei crimini compiuti dai Fascisti Repubblichini :

  

Ecco un  modo pratico per  trasportare le corone :



Il corteo della manifestazione al  pomeriggio in Corso di Porta Venezia :



Ora e sempre Resistenza !

giovedì 25 aprile 2013

Comunicato Comitati Nopup

a Ccn: me
PIAZZA MANILA, VIA IMERA, VIA ALBALONGA: tre monumenti al fallimento del Piano Urbano Parcheggi

Il Coordinamento dei Comitati  NO PUP e Cittadinanzattiva Flaminio scrivono al Comune e al Municipio  chiedendo spiegazioni per i cantieri abbandonati

Roma, 24 aprile 2013. E’ ormai dai primi di agosto del 2011 che in Piazza Manila, II municipio, parte del giardino pubblico è recintato a causa dei lavori preliminari  alla realizzazione di un parcheggio interrato: verde pubblico sottratto ai  cittadini del quartiere, ai bambini della adiacente scuola Guido Alessi e ai frequentatori del Tree bar, un chiosco/ristorante che accoglie ogni sera decine di clienti, a pochi metri dalla ormai precaria recinzione. Cittadinanzattiva Flaminio e i Comitati NO PUP hanno inviato una lettera chiedendo spiegazioni  agli uffici comunali e  soprattutto al II Municipio, che avrebbe dovuto chiedere da tempo  la rimozione del cantiere. Non si conoscono  i motivi di tanto ritardo, né se siano  stati regolarmente incassati i corrispettivi per l’occupazione di suolo pubblico. Ma si tratta  di una vicenda che si somma ai tanti altri cantieri aperti e abbandonati sparsi per tutta la città, a testimonianza che le modalità con cui finora (da vent'anni) sono stati portati avanti gli interventi del Piano Urbano Parcheggi, non funzionano.
A Via Imera, quartiere S.Giovanni, da mesi il cantiere del Pup  si è bloccato, dopo la realizzazione della palificata perimetrale, rischiando di fare la stessa fine dell’adiacente cantiere di Via Albalonga. Qui, da luglio del 2011  l’area, recintata pochi mesi prima, è stata abbandonata dalla ditta concessionaria,  diventando una discarica a cielo aperto, ricettacolo di ogni genere di sporcizia e infestato da insetti e roditori, mettendo a repentaglio la salute e la sicurezza degli abitanti e danneggiando le attività commerciali degli esercenti della via. Una vicenda che è finita con la revoca della concessione alla ditta inadempiente, ma che ancora non è arrivata al lieto fine, se si considera che la fideiussione a garanzia del Comune pare sfumata e che i 215 mila euro necessari al ripristino della strada saranno presi dalle casse comunali. E pur riconoscendo lo sforzo dell’amministrazione nel rispondere alle proteste dei cittadini, è evidente che si tratta di una  soluzione che non può essere generalizzata: è sempre più urgente  mettere in discussione tutto l’impianto normativo e i criteri fin qui seguiti del Piano Parcheggi comunale, a partire dalle garanzie per i cittadini e per la pubblica utilità. Modifiche che da anni i Comitati NO PUP propongono  all’amministrazione, con richieste stringenti e circostanziate, ma finora nessun cambiamento in questa direzione è stato introdotto. E la città continua ad essere punteggiata di cantieri abbandonati, con il  rischio  che sia per l’ennesima volta il Comune a mettere mano al portafoglio per restituire spazi  pubblici ai cittadini…

(in allegato: Le nostre regole per il Piano Urbano Parcheggi inviate ai candidati Sindaco e consiglieri comunali e municipali, a cura di Carteinregola e Comitati NO PUP)

TRASFORMAZIONI URBANE

Comunicato Legambiente 
 
Milano, Palazzo Marino - Sala Alessi - 03 maggio 2013 ore 10.00



Come sono cambiate le città tra il 1993 e il 2013.
L’analisi di venti anni di statistiche ambientali urbane



Ore 10:00 - Saluti.
Pierfrancesco Maran – Assessore a Mobilità e Ambiente, Comune di Milano;

Ore 10:30 - Venti anni di dati.
Introducono: Michele Merola – Ambiente Italia, Mirko Laurenti - Legambiente

Relazioni di: Alberto Fiorillo – Legambiente, Lorenzo Bono – Ambiente Italia

Ore 11:30 – 13:00 - Tavola rotonda. “La velocità del cambiamento”.
Graziano Delrio – Presidente A.N.C.I.;
Vittorio Cogliati Dezza – Presidente Legambiente Nazionale;
Saverio Gazzelloni – Dir. Centrale statistiche socio-demografiche ambientali ISTAT;
Damiano Di Simine – Presidente Legambiente Lombardia;
Roberto Della Seta – Direttivo Nazionale Legambiente;
Maria Berrini – Amministratore Unico AMAT, Comune di Milano;
Simone Dini - Rete Mobilità Nuova;

25 aprile: Liberazione

Partigiane in bicicletta a Ferrara (Fonte: ANPI-Lissone)

Comunicato Pedalopolis, Bergamo

Venerdì 26 aprile alle 21, presso la Fiera dei Librai nel quadriportico del Sentierone
Presentazione di "Compratevi una bicicletta!" 
di Federico Del Prete, ed. Ediciclo
Scendi dalla macchina e monta in bicicletta: scoprirai un mondo nuovo, darai una svolta alla tua vita. 
A metà tra guida pratica e saggio semiserio, “Compratevi una bicicletta” riesce pienamente nel suo intento: convincervi che l’auto fa male. Con l’auto spendi e ingrassi; con la bici risparmi e sei in forma. Non ci credi? Leggi questo libro! Milano, Roma, il traffico e la bicicletta: come le due metropoli affrontano in modo completamente diverso il problema e la sua possibile soluzione.


Domenica 28 Aprile - h. 9:00  ritrovo alla Ciclostazione 42 (stazione di Bergamo)
Commemorazione Partigiani di Caravaggio in bicicletta 
e Pranzo in Cascina tra i Fontanili di Capralba
La giornata è dedicata al ricordo dell'uccisione di quattro partigiani caravaggini a Capralba nel marzo del '45. 
Arrivo in mattinata a Caravaggio per partecipare alle celebrazioni ufficiali, proseguimento per il pranzo a Capralba (Cr), rientro nel pomeriggio. 
Organizzato con Ribelli della Montagna e con la neonata Ciclistica Popolare Pacì Paciana.


Domenica 5 maggio alle 12:30, presso il Bopo di Ponteranica
Pranzo di tesseramento Pedalopolis 2013 con giochi pomeridiani
Al prezzo popolare di 15€ per i nuovi associati, e 5€ per quelli che hanno già fatto la tessera 2013, grassa mangiata sociale con antipasti, primi e grigliata.
Dopo il pranzo verrà organizzato un torneo di Calcioballilla, una incredibile pesca meccanica e altri eventi collaterali ed estemporanei.
Per prenotazioni scrivere a pedalopolis@gmail.com

dal 25 al 28 aprile
Chiusure delle ciclostazioni
Al fine di santificare le feste la Ciclostazione 42 sarà chiusa venerdì 26 aprile e sabato 27 aprile.
La Ciclostazione dei Colli sabato 27 aprile.

mercoledì 24 aprile 2013

Intervista alla ciclofficina popolare ExLavanderia, integralmente qui.

Chi sa insegna, e si impara facendo


I ruoli di maestro e allievo, a seconda del problema, si scambiano. Alla fine, come in ogni officina, si rimettono a posto tutti gli attrezzi e si lascia tutto pulito. Coloro che passano alla ciclofficina dello spazio sociale ex Lavanderia di Roma, spesso portano qualcosa che si ritrovano a casa, a cominciare dalle vecchie biciclette, oppure lasciano una piccola donazione o spendono qualche ora del loro tempo a conversare. Le ciclofficine restano luoghi di ricomposizione dei legami sociali importanti. La Lavanderia dell’ex «ospedale dei pazzi di Roma» è nota anche per l’Accademia popolare di Saldobrasatura, il cui obiettivo è mettere quante più persone nelle condizioni di costruirsi una bici su misura, partendo dal telaio. Del resto, vivere relazioni di gratuità, scambiare saperi e sperimentare pratiche di altra mobilità, come racconta in questo articolo Chiara (intervistata da Comune-info), restano entusiasmanti e dilaganti follie.
Che ci fa una cicloffcina in un’ex lavanderia?
Per partire una ciclofficina ha bisogno di persone che amino la bici. Nel gruppo di gestione dell’ex Lavanderia Emiliano ha lanciato la proposta di aprire una ciclofficina. Alcuni, Danilo, Cesar, Luca, Pietro, Ilaria, Raf, Filippo, Francesco, Marco, Chiara, Fabio hanno aderito con entusiasmo. Gli amanti della bici o, come ci chiamiamo tra noi, i ciclostinati, ed altri, con entusiasmo, hanno aiutato a portare a buon fine il progetto. Non è stato difficile, perché la scelta dell’utilizzo della bici comporta una molteplicità di connessioni con la riflessione sui temi del riutilizzo, riuso e riciclo e con la partecipazione, che sono temi propri dell’esperienza della ex Lavanderia. Inoltre porta a ragionare da un punto di vista molto particolare a proposito di territorio: il ciclista vive il territorio senza le barriere, che caratterizzano invece gli automobilisti in transito. Poiché questi temi sono parte fondante dell’esperienza della ex Lavanderia, nello spazio del Santa Maria della Pietà, è stato un inserimento naturale. Presa la decisione, poiché le ciclofficine popolari nascono “per gemmazione”, ovvero chi già esiste aiuta altri a venire alla luce, con la ex Lavanderia si è valutato se esistesse uno spazio adatto o adattabile edè stato chiesto alla ciclofficina della ex Snia una mano su due versanti: la progettazione, nello spazio trovato, della ciclofficina vera e propria e le lezioni di meccanica.

martedì 23 aprile 2013

Nel traffico la bicicletta
(di Metro) batte tutti

Fonte: Metro (22/3/2013)

Roma. Negli spostamenti urbani su tragitti medio-brevi, come i 5 km dove Legambiente Lazio ha fatto sfidare i diversi mezzi di trasporto per il “Trofeo Tartaruga” legato alla tappa romana del Treno Verde, la bicicletta non teme rivali: malleabile nei percorsi e agile nei parcheggi. Unica “pecca”, il rischio di non tornare a casa integri, perché i ciclisti sono considerati nel migliore dei casi “invisibili” e nel peggiore “bersagli” dagli altri utenti della strada. Sono le sensazioni provate dal cronista di Metro che ieri ha portato alla vittoria la bici nella sfida da piazza Gondar a Termini, passando per le stazioni Nomentana e Tiburtina.

Sconfitta come sempre l'auto

Al secondo posto si è piazzato il mezzo pubblico (treno regionale più metropolitana) che ha battuto la moto. Buon ultima, come sempre nel “Trofeo Tartaruga”, è giunta l’auto (quest’anno una Renault Twizy elettrica). Legambiente sollecita maggiori investimenti per il trasporto su ferro e ricorda al neo presidente regionale Nicola Zingaretti la promessa di un Piano per la mobilità sostenibile nei primi 120 giorni del suo mandato.

La classifica finale del "Trofeo Tartaruga"

1) Bici. 20 minuti, costo del trasporto zero euro.

2) Mezzi pubblici. 29 minuti, biglietto 1,50 euro.

3) Moto. 33 minuti, spese carburante + assicurazione: totale 1 euro.

4) Auto. 37 minuti, elettricità consumata + assicurazione + parcheggio: totale 1,73 euro.

(Lorenzo Grassi)

Proprio come in Italia

Le Olimpiadi? No, grazie


«È la democrazia diretta, bellezza! E tu non ci puoi fare niente», sembrerebbe la risposta lanciata dai viennesi alla classe politica del loro municipio. Nel referendum popolare concluso da poco, i cittadini hanno infatti bocciato al 72% una possibile candidatura alle Olimpiadi estive del 2028, infischiandosene delle promesse di crescita da capogiro sventolate dal palazzo.

Articolo completo qui.
Il preoccupante oligopolio delle materie prime.

Fonte e articolo completo: economy2050

Austerità figlia del panico
di Giorgio Barba Navaretti
Fonte e articolo completo: Il Sole-24 ore
Per De Grauwe e Ji le misure restrittive sono state imposte dai mercati fuori controllo (e dalla debolezza politica europea), non dalle condizioni delle finanze pubbliche dei Paesi interessati
Comunicato Legambiente

Il 4 maggio 2013: l’Italia cambia strada

Pedoni, pedali e pendolari insieme a Milano per una grande Manifestazione Nazionale

Nasce la Rete per la #MobilitàNuova, cittadini, associazioni e comitati per modificare il modello di mobilità

Al primo punto: spostare le risorse pubbliche degli investimenti in mobilità verso le aree urbane

La grande ubriacatura delle gigantesche opere pubbliche in Italia ha lasciato sul campo una Legge Obiettivo che, a dodici anni dalla sua approvazione, risulta attuata solo per il 9%, pur essendo stati dilapidati 1,5 miliardi solo per studi e progettazioni preliminari. Ma è nei suoi fondamentali che l'approccio alle opere strategiche era e resta sbagliato e dannoso, non solo per l'ambiente che subisce gli effetti di eterne cantierizzazioni, ma anche per l'economia dei trasporti: non c'è niente di più sbagliato che investire risorse strategiche in settori in cui la domanda è latitante, lasciando invece sguarniti i grandi agglomerati urbani, in cui vivono 25 milioni di italiani e in cui si concentra l'80% della domanda di spostamento delle persone. Città congestionate, aria inquinata, tassi di motorizzazione e di incidentalità stradale molto più alti della media europea: non c'è dubbio che in Italia ad essere mancate sono state le politiche della mobilità. E' a partire da questa realtà, che è sotto gli occhi di tutti, che nasce la rete #MobilitàNuova, una rete di 150 sigle tra associazioni e comitati, che si propone di mettere al centro le esigenze di mobilità di persone e merci per immaginare e rivendicare una Italia in cui la mobilità urbana e il trasporto regionale tornino ad essere governate, si facciano infrastrutture utili, si investa nel trasporto ferroviario delle merci, le città si dotino di servizi competitivi e realmente capaci di togliere traffico dalle strade per far muovere meglio le persone e, con loro, l'economia che dipende anche da un sistema di mobilità fluido, efficace, governato.

Lo slogan della manifestazione parte da quelli che sono i protagonisti dimenticati della mobilità urbana: pedoni, pedali e pendolari: “Partiamo dalla constatazione che la sfida di una mobilità efficiente deve essere impostata a partire dai bisogni reali degli utenti, che oggi in Italia sono largamente insoddisfatti e per i quali il ricorso all'automobile costituisce un ripiego e non una scelta - dichiara Simone Dini, portavoce della Rete Mobilità Nuova – è nelle aree urbane che si concentra l'80% della domanda di spostamento delle persone, ed invece le risorse in infrastrutture strategiche viaggiano su tutt'altre direttrici, che si tratti di nuovi e improbabili raccordi autostradali o di linee ad alta velocità che costano il triplo di quanto costerebbero se realizzate in qualsiasi altro Paese europeo”.

C’è chi non è più disposto ad accettare questo squilibrio: è il popolo di chi per spostarsi usa il treno o le proprie gambe. La loro richiesta è chiara: non vogliono più essere considerati cittadini di serie B rispetto agli automobilisti o agli utenti business dell'Alta Velocità, ma chiedono che in Italia si apra una stagione di rinnovamento che faccia i conti anche con le diverse disponibilità di risorse economiche delle famiglie, che sempre più numerose – per necessità più che per scelta – stanno ridimensionando il consumo di chilometri in auto. Così pedoni, pedalatori e pendolari si sono dati appuntamento il prossimo 4 maggio, nel piazzale della stazione Centrale, per far partire la 'mobilità nuova' con una manifestazione nazionale che si snoderà nelle vie di Milano, il centro della più grande area metropolitana italiana. All’appello per la manifestazione hanno già confermato la loro presenza oltre 150 sigle diverse tra associazioni nazionali, sindacati, circoli e comitati locali, sotto il segno della trasversalità. Da Libera a Slow Food, da Cittadinazattiva a Touring Club, da Legambiente a Coldiretti, da Fiab a Euromobility, dai comitati pendolari a quelli che si battono contro la realizzazione di alcune grandi infrastrutture stradali e ferroviarie: quella che si è data il nome di Mobilità Nuova è una coalizione variegata che testimonia che il tema degli spostamenti non è solo smog e congestione, ma anche qualità dell'ambiente urbano e del territorio, efficienza del trasporto pendolare e di quello pubblico urbano, km0 in agricoltura, consumo di suolo zero e qualità ambientale, valorizzazione turistica delle città e del paesaggio, diritti dei consumatori ed equità nell'accesso ai servizi di mobilità. Ma è anche legalità, opposizione alla realizzazione di grandi e inutili opere autostradali o ferroviarie e sviluppo degli spostamenti non motorizzati. E ancora sicurezza stradale, riduzione delle emissioni di gas serra, dipendenza petrolifera, costi economici, sociali, sanitari e ambientali.

“Il settore del trasporto pubblico è dilaniato da tagli di risorse, inefficienze e chiusure monopolistiche – dichiara Dario Balotta, portavoce di Legambiente – nel Paese che si appresta a far viaggiare treni a 400 km/ora tra Milano e Roma, la velocità commerciale dei treni pendolari è tra le più basse d'Europa, 35,5 km/h contro i 51,4 della Spagna e i 48,1 della Germania. Eppure l'utenza pendolare, che ogni giorno riempie uffici, fabbriche e scuole, non è certo meno strategica di quella business. E che dire del trasporto ferroviario delle merci, che in soli 6 anni si è dimezzato, facendo crollare la sua incidenza a meno del 6% della movimentazione merci, contro una media europea del 15%? a cosa serviranno i nuovi grandi tunnel di valico, se quando saranno pronti il trasporto merci in Italia sarà completamente desertificato?”

I perché della manifestazione sono stati spiegati questa mattina in una conferenza stampa a Milano, che ha scelto simbolicamente come luogo per la conferenza il Punto Expo del mezzanino del passante ferroviario a Porta Garibaldi.

“La metropoli che accoglierà Expo 2015 continua a soffrire di patologie da traffico e smog e ad essere vistosamente sottodotata di infrastrutture e servizi di mobilità collettiva, in particolare per quanto riguarda i collegamenti con i comuni di cintura, eppure stiamo devastando le nostre campagne per realizzare opere autostradali di cui nessuno, neanche i finanziatori, sentono un reale bisogno – dichiara Luigi Visigalli, portavoce dei comitati No TEM – la Lombardia si è indebitata per raddoppiare la sua rete autostradale proprio nel momento in cui la domanda di trasporto automobilistico è arrivata all'apice e sta ormai declinando, lasciando intravedere enormi buchi per i project financing inventati per giustificare l'inesistente sostenibilità finanziaria di queste opere.”

La #MobilitàNuova si propone di avviare una trasformazione e una rigenerazione della società che va molto al di là della semplice trasformazione degli stili di mobilità individuale e punta a un deciso ridimensionamento del binomio auto+alta velocità. Una scelta che va contro quello che fino ad oggi è stato il pensiero unico dei grandi investimenti infrastrutturali, che ha generato voragini di spesa pubblica inefficiente, e che ha prodotto inquinamento, incidentalità stradale, danni sanitari, congestione, consumo di suolo, aggressione al patrimonio storico delle città, iniquità sociale, alienazione e inaridimento delle relazioni sociali. Al contrario una #MobilitàNuova che ruota attorno a tre perni – l’uso delle gambe con o senza pedali; l’uso del trasporto pubblico locale e della rete ferroviaria; l’uso virtuoso e il più possibile condiviso dell'automobile – modifica lo spazio pubblico e la sua destinazione d’uso, rafforza i legami comunitari tra le persone e tra le persone e il luogo dove vivono, studiano e lavorano, stimola le economie di prossimità, crea lavoro stabile, contribuisce a far crescere la percezione di sicurezza attraverso strade e piazze più vissute e frequentate. In altre parole rende le città e il territorio più bello e migliora la qualità della vita.  

“Così - concludono i rappresentanti delle associazioni promotrici della #MobilitàNuova – sabato 4 maggio a Milano manifestiamo per imporre ai decisori politici una rivoluzione della mobilità che parta proprio da un riequilibrio delle scelte politiche e delle risorse destinate al settore dei trasporti, dando insieme visibilità e sostegno alle vertenze nazionali e locali contro quelle opere pubbliche stradali, autostradali e ferroviarie inutili e dannose per il Paese. Dal giorno dopo la manifestazione di Milano lanceremo insieme una raccolta di firme per una legge d’iniziativa popolare (obiettivo un milione di adesioni) che vincoli almeno i tre quarti delle risorse statali e locali disponibili per il settore trasporti a opere pubbliche che favoriscono lo sviluppo del trasporto collettivo e di quello individuale non motorizzato. La nostra proposta prevedrà inoltre l’introduzione di target nazionali vincolanti per le amministrazioni locali che definiscano (sul modello della raccolta differenziata) obiettivi percentuali per l'insieme degli spostamenti effettuati con mezzi diversi dall'auto privata all'interno dei centri urbani”. Il compito di elaborare, e condividere con le altre associazioni, il testo della proposta di legge sarà affidato a un Comitato di Garanzia formato da Simone Dini, Alberto Fiorillo, Valeria Pulieri, Marta De Lorenzo.
Il 4 maggio 2013 l’Italia cambia strada

Pedoni, Pedali e Pendolari insieme a Milano per una grande Manifestazione Nazionale

Nasce la Rete per la #MobilitàNuova, cittadini, associazioni e comitati uniti per modificare il modello di mobilità spostando le risorse pubbliche verso le aree urbane

Conferenza stampa
Oggi alle ore 11, in Stazione Garibaldi, Punto Expo RFI – FS, piano ammezzato del Passante ferroviario - Milano

Oggi la Rete per la Mobilità Nuova si presenta ai giornalisti e lancia la Manifestazione nazionale indetta per il 4 maggio 2013 a Milano, a cui hanno già aderito centinaia di sigle e associazioni diverse. Gli organizzatori faranno il punto sulla situazione italiana in materia di trasporti e lanceranno il manifesto per una #mobilità nuova. Il sito della Rete: http://www.mobilitanuova.it/


venerdì 19 aprile 2013

Disegnare col GPS

Fonte e articolo completo: Ilpost

Ma anche con Google, una bici e un buon senso dell'orientamento

19 aprile 2012

Michael J. Wallace disegna con la sua bicicletta e un telefono GPS.
La sua storia da ciclista-artista è iniziata recentemente, nel 2010, quando ha ideato questa forma di esercizio sportivo-creativo-tecnologico: disegnare cose buffe usando come griglia le strade di una mappa, e per farlo andare in bicicletta e usare un sistema di tracciamento dei percorsi tramite GPS.
Sul Venerdì della Repubblica, oggi articolo di Riccardo Staglianò 19 aprile 2013, dedicato alla "vicenda tragicomica del bike sharing a Roma". Una storia infinita e un caso unico al mondo. Un totale di 160 bici, con pagamento fin dalla prima mezz'ora (contro ogni criterio di facilitazione del servizio), contro le 20 bici di Parigi e le 8 mila di Londra. In una città, Roma, che negli ultimi due anni ha decuplicato il numero di ciclisti urbani abituali, che giustamente la bici se la sono comprata senza aspettare il Comune di Roma di Veltroni e Alemanno.
Furti e antifurti


Ieri sulle cronache milanesi e' uscita una notizia interessante sul furto di una bicicletta ,ritrovata
 in poco tempo insieme al ladro grazie all' uso della tecnologia gps.
Non credo possa diventare un sistema dissuasivo di tipo generalizzato, ma comunque  in questo
 e  in altri casi la tecnologia aiuta ed e' la benvenuta   .
In piu' si tratta di sistemi attivi ,a differenza di tutti gli altri piu' comuni  di tipo passivo.

Qui il link all'articolo completo uscito sul Corriere della Sera :

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_aprile_18/rubata-bicicletta-rintracciata-gps-sotto-sella-arrestato-ladro-bici-furto-212715024102.shtml

giovedì 18 aprile 2013

Velocino

Foto di Adolfo Porry-Pastorel  (1939), (@ Agenzia VEDO/ArchiviFarabola

Questa foto ritrae il poeta romano Trilussa mentre prova il "velocino", un particolare biciclo che un'azienda italiana, l'Abici, ha riproposto recentemente (qui):




Comunicato Fiab-Ciclobby

Ho letto qualche giorno fa, con un certo stupore, che il presidente della Commissione mobilità del Consiglio comunale, Carlo Monguzzi, riterrebbe opportuna una consultazione referendaria sulle DomenicheAspasso indette dal Comune (http://milanesi.corriere.it/2013/04/08/domeniche-senzauto-forse-e-il-caso-di-fare-un-referendum/).
Questa proposta seguiva di poche ore la dichiarazione twittata dal noto conduttore tv Fabio Fazio che ha definito le DAS "una stupidaggine che complica la vita a tanta gente”, e posizioni critiche di un certo rilievo, come quella di Edoardo Croci, che ritiene le DomenicheAspasso inutili sul fronte della lotta all’inquinamento.

Tralascerei per ora le polemiche di contorno per soffermarmi un attimo sull’esternazione del rappresentante di Palazzo Marino, che, oltre ad avere suscitato perplessità e malumori, appare difficilmente comprensibile e anche un poco autolesionista, sembrando quasi una fuga dalle proprie responsabilità. Poiché la responsabilità del politico, quando ricopre incarichi istituzionali, è anche quella di fare delle scelte, di rappresentare una visione e non solo quello di delegare le decisioni alla voce popolare.

Caro Monguzzi, non siamo in Svizzera: le consultazioni referendarie non si estendono a tutti i temi della vita civile e amministrativa, ma dovrebbero essere solitamente riservate a questioni di una certa rilevanza.
E’ così rilevante l’impatto di 8 ore di fermo dei mezzi a motore di domenica una volta al mese da richiedere una consultazione referendaria? Andiamo...
L'amministrazione ha ricevuto un mandato a governare la città, lo usi con coraggio e buon senso e poi vedremo alle prossime elezioni quale sarà il giudizio dei milanesi.

Vorrei peraltro ricordare – pur non essendo stata la nostra associazione ufficialmente parte del Comitato promotore e avendo anzi a suo tempo espresso anche alcune considerazioni critiche – che Milano ha votato non uno, ma ben cinque referendum consultivi sui temi ambientali nel giugno 2011, la cui attuazione tarda ad arrivare, nonostante i molti consensi ricevuti, certamente anche per un problema di reperimento delle risorse necessarie. Cinque referendum i cui argomenti spaziavano su temi complessi, non decidibili con un sì o un no, difficilmente limitabili a un’unica azione e più idonei invece a caratterizzare un intero programma di governo. Basti citare il quesito che proponeva di «ridurre traffico e smog attraverso il potenziamento dei mezzi pubblici, l’estensione di “ecopass” e la pedonalizzazione del centro». O quello «per raddoppiare gli alberi e il verde pubblico e ridurre il consumo di suolo». O ancora quello che proponeva «la riapertura del sistema dei Navigli milanesi».

Se si ritiene che occorra dare alle DomenicheAspasso una energia nuova e diversa; se si pensa che sia utile farle crescere evitando che possano cristallizzarsi in formule rituali alla lunga poco attraenti; se si vuole cercare il modo di renderle ancora più vitali, inclusive, appetibili e coinvolgenti, mantenendo vivo uno spirito innovativo, noi siamo disponibili a ragionarci insieme e a dare per quanto possibile il nostro contributo in questa direzione. Immagino che questo possa essere un sentimento condiviso anche dagli altri soggetti che credono in queste iniziative, avendole già sostenute in modo attivo e concreto con l’organizzazione di eventi e appuntamenti per far vivere la città.
Ma deve essere chiaro che questa disponibilità non può durare se la politica, eludendo le proprie responsabilità e venendo meno al proprio ruolo di indirizzo, si muove con il passo del gambero, nella apparente assenza di una strategia coerente e denotando anche un certo grado di confusione.

Monguzzi ammette che quello delle DomenicheAspasso è principalmente un evento culturale che fa parte delle strategie antitraffico.
Ebbene, noi intanto vorremmo che quelle strategie venissero rafforzate, non indebolite. E, quanto alle DomenicheAspasso, proprio la loro caratterizzazione come leva culturale rende la programmazione un fatto necessario e irrinunciabile. Se si vogliono fare, si fanno così: annunciando per tempo un calendario e dando così la possibilità di organizzare quanto serve. Altrimenti, non ha neppure senso parlarne.

Eugenio Galli (presidente Fiab Ciclobby onlus)

Pensate, 8 euro invece di 11!

Comunicato maxxi 

AL MAXXI IN BICI

domenica 21 aprile biglietto ridotto per i ciclisti
e bici al sicuro nelle rastrelliere della piazza del museo

Melandri: “Nostro contributo all’Earth Day 2013 e al Natale di Roma.
Lavoriamo per un MAXXI sempre più sostenibile”

passeggiata culturale in bici
appuntamento alle 11:30 a piazza S. Silvestro per pedalare fino al MAXXI


Roma, 17 aprile 2013. Al MAXXI in bici… con biglietto ridotto. Il Museo nazionale delle arti del XXI secolo  diventa sempre più sostenibile e, mentre è in corso la mostra ENERGY. Architettura e reti del petrolio e del post petrolio (che racconta il rapporto tra energia, architettura e paesaggio), domenica 21 aprile offre a tutti coloro che arriveranno al MAXXI in bicicletta il biglietto ridotto (€ 8,00 anziché € 11,00).

“Ho voluto le rastrelliere nella piazza del MAXXI - dice Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI - per  dare il nostro piccolo contributo a una mobilità sostenibile in città  e accogliere al meglio i ciclisti e le loro bici. La sostenibilità è un tema imprescindibile per il MAXXI. E’ stata ed è al centro di mostre come RE-CYCLE dello scorso anno ed ENERGY quest’anno, che invito tutti a venire a vedere, di incontri e dibattiti, e di tante azioni che accompagnano la vita quotidiana del museo”.
If you're in a hurry...
Bike made by Dunhou

Antihero


BKR, concept bike in legno di Pietro Russomanno

È la prima volta che vedo una bici di legno snella ed elegante. Lharealizzata il designer Pietro Russomanno. Esteticamente mi piace. Bisognerebbe farci un giro. 




Ciclofficine popolari, nuovo sito

È nato il nuovo sito delle ciclofficine popolari. Ha la forma di un blog. Contiene tutte le informazioni su orari, attività e iniziative. Il sito è questo: http://ciclofficinepopolari.it.
Buona lettura

mercoledì 17 aprile 2013

Vecchio e nuovo fascismo


Fonte e articolo completo: Internazionale

15 aprile 2013, 18.09



La statua Era fascista in un magazzino comunale di Brescia. (Archivio della Fondazione Luigi Micheletti di Brescia)
A Brescia si cerca di riabilitare l’era fascista con un monumento che porta proprio quel nome, aiutati dalla mancanza di una seria opposizione.
James Walston, Italian Politics
Come l’odore stantio di uno spogliatoio dove non si cambia l’aria, la puzza di fascismo si ripresenta di continuo. Mentre le abitazioni private degli italiani sono in genere immacolate, la loro casa politica lascia molto a desiderare.
A 250 metri dal luogo dove il 28 maggio 1974 una bomba neofascista causò otto morti e un centinaio di feriti, il consiglio comunale di Brescia vuole ripristinare una scultura monumentale che ha un nome inquietante: Era fascista. Si tratta di una colossale statua in marmo di Carrara alta trenta metri, raffigurante un nudo maschile, che ha troneggiato nella centralissima piazza della Vittoria dal 1932 fino alla sua rimozione, nel 1945. I bresciani la chiamavano “il Bigio” e piaceva molto a Mussolini. Dopo la Liberazione la statua fu presa di mira dagli antifascisti e la nuova amministrazione, insieme ai britannici, decise di toglierla.
Comunicato Naga

Campo rom di Dione Cassio sotto attacco
La preoccupazione del Naga

Milano, 17/4/2013 Da giorni la situazione nel e intorno al campo di via Dione Cassio è tesa. Tra venerdì e ieri è stato un susseguirsi di manifestazioni organizzate da formazioni neo-fasciste, intimidazioni, minacce, insulti razzisti e lancio di sassi ai danni dei cittadini rom abitanti del campo.

 “La situazione continua ad essere molto tesa, si ha l’idea di una spirale di violenza razzista. Alcuni rom, spaventati, hanno cominciato ad allontanarsi a piccoli gruppi” raccontano i volontari del servizio di medicina di strada del Naga che, da tempo forniscono assistenza all’interno del campo.

“Si sono svolte tre manifestazioni neo-fasciste, una autorizzata dalla Prefettura, le altre non autorizzate, ma tollerate dalle forze dell’ordine” proseguono i volontari “durante la seconda, c’è stato un vero e proprio assalto, con lancio di pietre all’interno del campo. Due rom sono stati feriti e sono finiti in ospedale”.

“E’ evidente che questa situazione non si esaurirà a breve. Come Naga crediamo sia urgente un intervento urgente da parte delle Istituzioni e dell'Amministrazione comunale affinché sia garantita la sicurezza dei cittadini rom e protetta la loro dignità e chiediamo, ancora una volta, che vengano trovate soluzioni non emergenziali ma orientate al lungo periodo”, proseguono i volontari.

 “Siamo rimasti colpiti, inoltre dalla mancanza di reazione da parte della città, dei singoli cittadini, di fronte ad aggressioni così marcatamente razziste, è evidente, ormai, che la discriminazione dei cittadini rom è così radicata, è talmente dentro la cultura in cui viviamo che non provoca alcuna reazione collettiva”, concludono i volontari.

 Il Naga continuerà ad essere presente a Dione Cassio, continueremo a denunciare ogni violenza e a denunciare, ogni volta che ce ne sarà bisogno, la violazione dei diritti e della dignità di chiunque.
Comunicato Legambiente

Rifiuti, inchiesta appalto Sistri, arresti e sequestri
Legambiente: “Epilogo inevitabile di una storia imbarazzante”

“E’ l’epilogo inevitabile di una storia imbarazzante fatta di segreti, inefficienze, malfunzionamenti e una serie infinita di polemiche che ha spesso lasciato indifferenti i vertici del ministero dell’Ambiente nell’era Prestigiacomo, che prima affidarono l’appalto a una società del gruppo Finmeccanica, con una procedura anomala coperta da vincoli di segretezza, e poi fecero partire il Sistema nonostante le sue evidenti falle informatiche dimostrate nei giorni di prova miseramente falliti”.  Così Stefano Ciafani, vice presidente di Legambiente, sugli arresti e i sequestri disposti nell’ambito dell’inchiesta sull’appalto per il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti.
“Dopo tante richieste di chiarimenti fatte dalla nostra associazione, anche in sede europea, finalmente si squarcia il velo su come una buona idea, l’utilizzo della tecnologia per monitorare il ciclo dei rifiuti speciali, possa essere praticata in modo pessimo. Ora, occorre fare piena luce sull’imbarazzante affare-Sistri e trovare subito la soluzione all’annoso problema del miliardario ciclo illegale dei rifiuti gestito dalle ecomafie, lavorando anche su un sistema tecnologico e trasparente di controllo

martedì 16 aprile 2013

Cycle Boom e Strade


La storia ci  ammaestra e  educa ad un culto quasi religioso, nella ricerca e nella valutazione delle fonti.
Infatti come diceva Erodoto,  i documenti scritti hanno sempre un valore maggiore ,rispetto alle
 testimonianze personali dei fatti vissuti.
Oggi leggendo il Blog Ciclistico del Guardian, ho trovato  una ennesima conferma  di questi basilari concetti.
Una delle deformazioni culturali e degli stereotipi piu' comuni in questa cosidetta societa' delle apparenze
e' quello che le strade asfaltate siano state ideate e costruite ,per l'uso da parte delle auto e altri veicoli
a motore endotermico...
Questo  fattoide  viene oggi demolito da un libro ,che prevedo molto interessante ,in cui viene
 narrata la storia dei miglioramenti stradali come risultato primario delle richieste di mobilita' dei ciclisti .
Gli stessi poi vennero letteralmente estromessi dalle strade, da parte delle potenti Lobbies legate
al commercio del Petrolio e al Venture Capital di Detroit e dell'industria Automobilistica.

Il link al sito con la presentazione del libro e' qui ,e fin da oggi un grazie al suo autore   Carlton Reid :

  http://www.guardian.co.uk/environment/bike-blog/2013/apr/16/roads-not-built-for-cars-book
   
Speriamo comunque di rivivere questi episodi storici in direzione opposta ,con il ritorno delle Bici sulle
strade al posto delle auto  !

Fonte: ilreporter

In bicicletta con 100 chili di rame rubato: arrestato

Sorpreso in bicicletta con 100 chili di rame rubato: arrestato.
IN BICICLETTA. E' successo ieri sera, quando il personale della Squadra Volante ha arrestato un cittadino rumeno di 29 anni per furto aggravato di rame. L’uomo è stato sorpreso in via Masaccio, all’ingresso di un palazzo in disuso, mentre stava trasportando a bordo di una bicicletta due grossi sacchi di cavi, asportati pochi minuti prima dalla struttura.

Fonte: TMNews

Giappone, difetto a bicicletta Bianchi: risarcito uomo paralizzato

L'azienda che importa le bici italiane dovrà pagare 2 milioni di dollari

TMNews
Tokyo, 26 mar. (TMNews) - Un uomo giapponese di 63 anni, diventato quadriplegico dopo una caduta dalla sua bicicletta Bianchi per un problema alla ruota anteriore, ha ottenuto due milioni di dollari di risarcimento. Stando a quanto riportato dai media, la Corte distrettuale di Tokyo ha condannato l'azienda giapponese che importa le biciclette italiane.

Hiroshi Nakajima, 63 anni, è rimasto quadriplegico dopo una caduta dalla bicicletta causata dalla fuoriuscita della ruota anteriore. Il presidente della Corte, Yukio Shirai, ha sottolineato che la ruota si è staccata a causa di un difetto al sistema di sospensione realizzato da un'azienda di Taiwan.

Secondo Kyodo News, sono almeno sei i casi di incidenti simili avvenuti non solo in Giappone.

Paolo De Giusti XXXVI DG - 36" concept bike

Finalmente una concept bike bella, interessante, non delirante. Impiega ruote da 36 pollici, di cui abbiamo parlato qua. L'ha realizzata Paolo De Giusti.

Lo stesso De Giusti ha dato vita a un progetto di stampo ciclofficinico. ha comprato una bici cinese su ebay per 20 dollari, l'ha dipinta con una vernice trasparente. Ed è nata Dubai Destroyed. Come dice la decalcomania: In rust we trust.