giovedì 31 gennaio 2013

Persino tra "loro" qualcosa si muove

Non dico cosa penso del genere stampa dedicata ai motori. Uscirebbero segni strani, come nei fumetti. Segnalo però che qualcosa sta cambiando, anzi, meglio, che qualcuno del settore invoca un certo cambiamento. Rubrica Vroom... dell'illustre mensile Prima Comunicazione, numero di gennaio 2013, p. 29. Articolo "Penne leggere" di Max Medici: «Una speranza nel pensierino finale: che l'arrivo dell'auto elettrica contribuisca a creare una nuova generazione di giornalisti non dell'auto, ma della mobilità».

Sarebbe estremamente auspicabile, visto che ormai l'auto è sinonimo di immobilità, oltre che di costi insostenibili.

mercoledì 30 gennaio 2013

Comunicato Greenpeace

GREENPEACE E TASK FORCE NO-OGM: UN APPELLO AI CANDIDATI PER CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA NAZIONALE 
ROMA, 30.01.2013: La Task Force per un'Italia libera dagli OGM, composta da Greenpeace e da circa trenta fra associazioni ambientaliste, di consumatori e associazioni agricole di categoria, ha inviato un appello a candidati e partiti per chiedere una volta per tutte un chiaro no alla coltivazione di OGM sul territorio nazionale. 
La richiesta indirizzata al futuro governo è una e semplice: "Chiediamo in modo chiaro e trasparente a tutti i partiti e candidati impegnati nella consultazione elettorale di esprimersi in merito alla adozione, entro sessanta giorni dalla data di formazione del Governo, della clausola di salvaguardia da notificarsi alla Commissione europea, su iniziativa dei Ministri delle Politiche agricole, alimentari e forestali, della Salute, dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, al fine di vietare ogni forma di coltivazione di OGM autorizzati a livello europeo (mais MON-810 e patata Amflora) a tutela della sicurezza del modello economico e sociale di sviluppo dell’agroalimentare italiano".
«Proprio questa settimana è entrato in vigore il divieto alla coltivazione di OGM anche in Polonia. Vogliamo capire chi è che sta impedendo che in Italia si faccia lo stesso, visto che molti Paesi UE hanno già bloccato le colture transgeniche» dichiara Federica Ferrario, responsabile della campagna OGM di Greenpeace.
L’opposizione dei cittadini italiani ed europei alle colture OGM è tale che ieri la BASF ha annunciato l’interruzione delle procedure di autorizzazione per le sue tre patate OGM - Fortuna, Amadea e Modena - a causa della forte opposizione dei consumatori europei.
Come si legge nell'appello: "Vi sono molte buone ragioni per continuare a dire no alla coltivazione di OGM nel nostro Paese, ma ve ne è una particolare che sfugge ai decisori politici europei, ai dirigenti delle grandi multinazionali, ai traders internazionali che sul cibo come commodity costruiscono fortune finanziarie. Questa ragione rimanda a ciò che definiremmo sovranità alimentare o, meglio, a tutto ciò che è sotteso al bene primario per eccellenza degli esseri umani e, cioè, agli alimenti. Questi beni, per loro natura, hanno una destinazione universale".

Alemanno non ha più i superpoteri

Comunicato carteinregola

Traffico e mobilità: Alemanno non ha più i superpoteri

E i candidati Sindaco rispondono a Carteinregola criticando il ricorso alla gestione commissariale
Roma, 29 gennaio 2013. Dal 1 gennaio il Sindaco di Roma non ha più i poteri speciali per il traffico e la mobilità, cioè non può più emettere ordinanze in deroga alle  35 leggi e normative[1] che prima poteva bypassare  in nome della proclamata emergenza, che metteva il traffico romano sullo stesso piano di inondazioni e  terremoti. Nonostante un tentativo della Commissione per il Federalismo, che a dicembre aveva reinserito la gestione commissariale  in scadenza con un emendamento nel terzo decreto legislativo per Roma Capitale, alla fine il Consiglio dei Ministri ha deciso diversamente. Nel Decreto, approvato il 18 gennaio, rimane l’attribuzione di  poteri speciali  al Sindaco “per rimuovere le situazioni di emergenza connesse al traffico, alla mobilità ed all’inquinamento atmosferico e acustico”, “anche in deroga ad ogni disposizione di legge (…)*”, però ciò può avvenire solo“in esecuzione di un piano autorizzato con delibera del Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri”. Quindi fino a quando non sarà  predisposto e votato dal Consiglio un piano specifico, per metropolitane, parcheggi, interventi sulla viabilità, si torna alla normale gestione amministrativa:  un periodo che, tra l’iter procedurale e la campagna elettorale,  potrebbe durare a lungo.
Non sappiamo se a tale virata su un provvedimento che il Sindaco dava per scontato  da dicembre[2] abbia contribuito la campagna informativa di Carteinregola, Mobilitiamoci  e C.A.L.M.A.  sui magri risultati di 6 anni di gestione commissariale, con le lettere inviate  al Presidente del Consiglio e ai Ministri, ai segretari dei partiti e anche all’attuale rosa dei candidati  Sindaco.
I candidati hanno risposto praticamente  tutti, con l’eccezione di Alemanno e  di Marroni, capogruppo del PD Capitolino: Alfio Marchini  è stato il più tempestivo ed anche efficace: la sua dichiarazione è stata ripresa da Corriere e Messaggero proprio il giorno della discussione in Consiglio; Umberto Croppi ha ribadito  che  da tempo si oppone all’emergenza[3]; Nieri (SEL) e Santori (prima PDL, ora la Destra) hanno offerto incondizionato sostegno alla battaglia; Sassoli, Gentiloni, Medici, Prestipino e  Bianchi sono  anche entrati dettagliatamente nel merito dei problemi e delle soluzioni per la mobilità della Capitale, ma soprattutto della mancanza di democrazia e di trasparenza delle gestioni commissariali e dei relativi poteri straordinari[4].
Intanto tutte le ordinanze a cui mancava solo la firma del Sindaco/commissario sono ferme: per essere approvate in via ordinaria dovranno passare dalla Giunta e rinunciare alle eventuali deroghe normative già messe in conto. E a chi già si preoccupa pensando a un ritorno alle lungaggini burocratiche che ostacolano le  soluzioni  per migliorare il traffico e la qualità della vita dei cittadini, facciamo l’esempio di un intervento inserito nel Piano Urbano Parcheggi commissariale  istituito ai sensi dell’OPCM n.3543 del 2006  che ha introdotto il regime emergenziale per opere  che rivestono “carattere di interesse pubblico e di necessità e di urgenza, in quanto indispensabile per affrontare l’emergenza determinatasi nel settore del traffico e della mobilità nella città di Roma Capitale”. Si tratta di un parcheggio interrato in un’area privata nel comprensorio  di una parrocchia (con annessi B&B, centri sportivi e asilo), che si vorrebbe realizzare in  deroga alle “Misure di salvaguardia del Parco Regionale dell’Appia Antica”: proprio appellandosi  alle misure straordinarie per l’emergenza traffico poche settimane fa la Polverini a potuto dare l’OK al Vicariato per la costruzione di 60 box privati.
Speriamo che il Presidente del Consiglio, nel predisporre il prossimo piano, metta qualche restrizione in più su cosa considerare di “pubblico interesse”…
> vai alla pagina del Laboratorio Carteinregola con il diario “Basta emergenza traffico” No ai poteri speciali per la mobilità https://carteinregola.wordpress.com/mobilita/emergenza-traffico/
> vai alla pagina con Emergenza traffico- le tappe https://carteinregola.wordpress.com/mobilita/emergenza-traffico/emergenza-traffico-le-tappe/
> vai alla pagina di Carteinregola con il Dossier Il fallimento dell’Emergenza traffico e mobilità a Roma 2006 – 2012 https://carteinregola.wordpress.com/mobilita/emergenza-traffico/basta-emergenza-mobilita/

martedì 29 gennaio 2013

Nuovo blogger al rotazioni lab

A questo blog si aggiunge da oggi il prezioso contributo di Emanuele da Milano, un pozzo di scienza ciclistica, che spero possiate apprezzare. Mi sembrava un peccato non condividere con altri i suoi link e gli arguti percorsi storici, riguardanti la bici, ma non solo.

lunedì 28 gennaio 2013

Fonte: aduc
 
Avere un nome troppo lungo e complicato puo' essere un problema se devi affrontare la burocrazia: ne sa qualcosa un immigrato dal Brasile che ha dovuto vincere una causa al Tar del Piemonte per tentare di vedersi riconoscere, con sette anni di ritardo, la cittadinanza italiana, che gli venne negata in quanto, come scrisse il Ministero dell'Interno, 'appare non certa l'identificazione'.
Il signor Rodrigues De Lana Soares Geraldo Magela si era sentito opporre un secco 'no', nel 2005, dai funzionari del Dipartimento liberta' civili e immigrazione. La Prefettura di Torino, sulla base di un rapporto della questura cittadina, aveva dato parere contrario (e nelle motivazioni della sentenza del Tar non ci sono argomenti che lascino pensare ad altre ragioni) perche' il brasiliano, in sostanza, era colpevole di aver fornito troppi 'alias' alle varie richieste di documenti: 'Soares Gerardo Magela Rodriguez, Soares Geraldo Magela Rodriguez De Lana, De Lana Soares' eccetera. Ma erano semplici errori di trascrizione, ha detto il ricorrente, come il nome anteposto al cognome o una 'z' al posto di una 's': data e luogo di nascita corrispondevano sempre.
I giudici piemontesi gli hanno dato ragione e hanno anche bacchettato l'amministrazione: per superare l'incertezza sarebbe bastato, durante l'istruttoria, basarsi 'sui documenti identificativi presentati dal soggetto, i quali riportano tutti lo stesso identico nome'. Adesso il Ministero dovra' 'ripronunciarsi sull'originaria istanza di concessione della cittadinanza italiana' e, se ha dei motivi per respingerla, dovranno essere diversi da quello del nome troppo complicato.

Work in progress: Sabrina is back

Sta tornando a nuova vita Sabrina, dopo il lavoro a regola d'arte di messer Danilo, tempo fa. Si era dissaldato il portapacchi, un classico, e Danilo provvide con un'opera che chiamerei di scultura, più che di saldatura. Scultura a ottone, s'intende. Ricordate la vicenda del motorino cinese? Qui si dettaglia la cannibalizzazione-studio dell'artefatto. La forcella e il manubrio sono molto interessanti, molte altre parti sono andate in discarica, quella regolare Ama. Il manubrio è pieghevole, oltretutto. Esige una ruota da 14", che è già pronta, con doppio strato al kevlar. Si tratta di una fascia per ruota da 26" vecchia, piegata in due: resta fuori un pezzettino, mica la sorte ti farà trovare una spina proprio lì.


Dietro resterà una ruota da 20", va montato un copertone grassoccio. Il tubo sella ne verrà fuori molto più perpendicolare, il che nelle bici tipo graziella è un bene, soprattutto se il tubo sella è molto alto. Uno dei problemi da tener presente è la (scarsa) distanza da terra del movimento centrale. Poi ci sono questioni di minor importanza riguardanti i freni. È un'ottima stagione per meditare con calma.
Fonte: Fiab

Per una mobilità ciclistica diffusa - Intervista a Marco Passigato
Martedì, 22 Gennaio 2013

Perché in Italia non esiste un Piano nazionale della mobilità ciclistica come in altri paesi (Olanda, Francia, Germania)? Cosa può fare Fiab perché ciò avvenga?
In Italia l’attenzione alla bicicletta è sempre stata scarsa, per avere un Piano nazionale della Mobilità ciclistica ci vuole una consapevolezza politica dei vantaggi che può comportare un maggior uso della bici, in città per congestionare e ridurre l’inquinamento, nell’extraurbano di lunga percorrenza come ricadute economiche sui territori attraversati, sempre in città, sui lunghi tracciati e nelle escursioni fuori porta come miglioramento della salute delle persone ed un risparmio di spesa pubblica per la salute. Per avere questo Piano nazionale è necessario che la società e le associazioni, assieme a FIAB facciano lobby per avere un provvedimento dalla politica nazionale.

Gli interventi in favore della mobilità ciclistica elencati nella tesi sono inclusi anche nel Libro Rosso della Ciclabilità, presentato durante gli Stati Generali della Bicicletta e della Mobilità Nuova da Fiab, Legambiente, Salvaiciclisti e Anci. Può considerarsi quest’ultimo uno strumento analogo e più completo, da proporre alle amministrazioni comunali?
Sicuramente gli Stati Generali hanno sviluppato un ragionamento più complessivo, pertanto l’insieme dei tre decaloghi, quello per le smart city, quello per la città grandi nel medio periodo e quello per la politica nazionale nel lungo periodo sono un ottimo elenco di azioni.

Quali città italiane, per ora, si sono dotate di un BiciPlan? Cosa può fare Fiab, localmente, perché siano istituiti anche in altri comuni?
E’ difficile dire quali città hanno un BiciPlan, anche perché innanzitutto bisognerebbe precisare che un BiciPlan è qualche cosa di più di una “tavola della mobilità ciclistica” come si trova spesso nei documenti dei piani regolatori; il BiciPlan sviluppa sezioni di dettaglio, indica priorità esecutive di opere e si completa con le politiche di comunicazioni e di servizi come il bike sharing o le ciclo officine. Fiab può lavorare con le proprie associazioni locali affinché queste ultime siano “degli stimolatori” della macchina comunale e degli amministratori nel pianificare e promuovere la mobilità in bici ed allora il BiciPlan diventa uno strumento necessario.

Su piste ciclabili e zone 30 ci sono spesso diversità di opinioni. Quanto costa realizzare una zona 30? Perché in alcuni casi è più efficace di una pista ciclabile? Ci sono margini per avere opinioni differenti o si tratta di una questione tecnica oggettiva?
E’ difficile dire quanto costa una zona 30, se viene realizzata con riordino della sosta e qualche opera di ridisegno dei marciapiedi e platea rialzata nei punti chiave, allora non costa molto, ma soprattutto è in grado di attivare ciclabilità diffusa e sicura. Una pista ciclabile rimane comunque indispensabile nell’affiancamento ai grandi assi di traffico. Diciamo che in una cittadina di medie dimensioni ci voglio entrambe, delle buone piste ciclabili dalla periferia al centro, per muoversi in sicurezza tra i quartieri attraversando fiumi, ferrovie, sottopassi e strade ad alto traffico collegando un quartiere ad un altro ed zone 30 all’interno dei quartieri.

Spesso si associa la buona mobilità ciclistica alle piccole province. Ma è possibile avere un’alta percentuale di spostamenti in bicicletta anche in città più estese?
Ci sono dei casi esempio dall’estero? Nelle grandi città europee la bici assieme al trasporto pubblico è lo strumento più pratico e diffuso, Amsterdam, Copenhagen, Monaco di Baviera, Berna sono città grandi dove ci si muove benissimo in bici, ed è proprio il trasporto pubblico che trasportando tanta gente consente alle persone di avere meno auto in famiglia e più spazio in città per muoversi con più sicurezza in bici.

Prossimamente si terrà in collaborazione tra Fiab e Università di Verona il corso di “Promotore della mobilità ciclistica”. In Italia dove c’è domanda di questa figura professionale?
Si tratta di una figura professionale multifunzione, che può lavorare sia in studi professionali, che in strutture per la mobilità turistica, come uffici pubblici la soluzione più idonea dovrebbe essere la consulenza a Provincie e Regioni che hanno assieme sia la visione pianificatoria che la promozione turistica.

(Domanda di Ezio Intropido): Nel testo è ricorrente il richiamo a "persone motivate ed esperte nella progettazione e marketing". Come e dove è possibile reperire queste risorse? Noi viviamo in una piccola realtà cittadina, che è ancora ai primordi dell'era ciclistica, abbiamo solo poche piste ciclopedonali promiscue realizzate tre anni fa e mai sviluppate. La nostra associazione ha presentato all'Amm.ne Comunale un Libro Bianco sulla mobilità ciclistica in ambito urbano, elaborato a fronte di suggerimenti da parte dei soci e sopralluoghi sul campo. Stiamo facendo del nostro meglio per sviluppare una visione "ciclistica" negli amministratori e nei tecnici comunali, il tutto però basato sulla buona volontà e la riproduzione di buone pratiche viste altrove. Vorremmo chiedere ai candidati alle prossime elezioni amministrative comunali la realizzazione di quanto indicato nel Libro Bianco e l'istituzione di un Ufficio Biciclette. Il problema resta però l'individuazione delle persone "esperte nella progettazione e marketing". Come possiamo sviluppare questo know out in una realtà di 11.000 abitanti?
Una realtà di 11 mila abitanti è una realtà piccolina, è difficile che l’amministrazione comunale possa mettere a disposizione una persona dedicata, comunque dovrebbe instaurarsi un buon rapporto tra l’associazione locale che spesso è portatrice di competenze e il politico dedicato, Sindaco od Assessore; e assieme pianificare un programma di azioni con uscite in bici, interventi nelle scuole, individuazione delle prime zone 30, individuare i punti per i parcheggi bici, impostare i primi controsenso in bicicletta. Per acquisire competenza si possono consultare i due documenti principali prodotti da FIAB e cioè il Vademecum per la mobilità ciclistica della Regione Puglia e il quaderno Gallimbeni – Fiab sulla Moderazione del Traffico. Ovviamente per apprendere le potenzialità di una mobilità basata sulla bicicletta è opportuno visitare città italiane come Mestre, Bolzano, Reggio Emilia ed europee come Monaco di Baviera, Groninghen ecc ove la mobilità ciclistica è matura e ben organizzata con piste ciclabili e zone 30.

Marco Passigato, veronese, è Coordinatore Responsabile dell'Area Tecnica FIAB, curatore del citato e recente quaderno Gallimbeni sulla Moderazione del Traffico. Ingegnere, progettista, pianificatore e formatore sulla mobilità ciclabile e sostenibile; Mobility Manager dell’Università degli Studi di Verona; Consigliere Nazionale della FIAB (nel sito Area Tecnica una scheda più approfondita e link al suo sito personale).

Alessandro Micozzi

venerdì 25 gennaio 2013

Vincent Serrano Pagniucci, Bike
giorno 17

ore 14.20. Trovo aperto un negozietto di articoli sportivi che nei giorni feriali non vende un chiodo. Forse per questa ragione apre la domenica e noleggia biciclette. Noleggio una bicicletta. È un apparato molto semplice come concezione, ma estremamente complicato come maneggio, perché richiede l'uso simultaneo di entrambe le gambe, a differenza della deambulazione, che permette di lasciare una gamba ferma mentre si porta avanti l'altra. A questo gesto o frazione di gesto (secondo come la si consideri) si dà il nome di camminata […].

ore 15.00. Poiché la strada dispone di una pendenza pronunciata, la passeggiata in bicicletta si suddivide in due parti ben distinte tra loro, ossia: a) discesa; b) salita. La prima parte (discesa) è un piacere; la seconda (salita) è una tortura. Per fortuna la bicicletta possiede dei freni fissati alle due stremità del manubrio. Quando sono azionati, i freni impediscono che la bicicletta acquisti una velocità crescente o accelerazione nella discesa. Nella salita, i freni impediscono che la bicicletta vada all'indietro.

Ore 17.30. Restituisco la bicicletta. L'esercizio mi ha fatto venire appetito. Trovo aperto uno spaccio di frittelle e mi mangio un chilogrammo di frittelle, un chilogrammo e mezzo di bomboloni e tre chilogrammi di babà al rum.
ore 18.00. Mi siedo su una panchina a digerire. Il traffico, finora praticamente inesistente, si va intensificando di minuto in minuti. Questo succede perché tutti quanti stanno tornando in città. Negli accessi all'area urbana si producono code, che a volte raggiungono il grado di imbottigliamenti. Alcuni di questi intasamenti, soprattutto quelli denominati imbottigliamenti, durano fino al prossimo fine settimana, per cui ci sono persone sfortunate (e famiglie intere) che passano la vita andando dalla campagna all'imbottigliamento e dall'imbottigliamento alla campagna, senza mai riuscire a metter piede nella città in cui vivono, con conseguente scapito dell'economia familiare e dell'educazione dei figli.
Las densità del traffico è uno dei problemi più gravi di questa città e una delle cose che preoccupano di più il suo sindaco, chiamato anche Maragall. Questi ha raccomandato in varie occasioni l'uso sostitutivo della bicicletta ed è comparso sui giornali per l'appunto a cavallo di una bicicletta, anche se, a dire la verità, non aveva l'aria di andare molto lontano. Forse la gente userebbe di più la bicicletta se la città fosse più piana, ma è difficile risolvere il problema perché è già quasi tutta edificata. Un'altra soluzione sarebbe che il Municipio mettesse delle biciclette a disposizione dei passanti nella parte alta della città, con le quali queste potrebbero recarsi in centro molto rapidamente e quasi senza pedalare. Una volta in centro, lo stesso Municipio (o in sua vece un'impresa concessionaria) si incaricherebbe di caricare le biciclette su camion per riportarle alla parte alta. Questo sistema risulterebbe relativamente economico. Al massimo, bisognerebbe piazzare una rete o una fila di materassi nella parte bassa della città, per impedire che i meno esperti o i più storditi cadano in mare una volta effettuato il tragitto discendente. Rimarrebbe irrisolta, certo, la maniera in cui la gente scesa al centro in bicicletta dovrebbe tornare alla parte alta, ma questa non è cosa che dovrebbe preoccupare il Municipio, perché non è compito di questa istituzione (né di alcun'altra) coartare l'iniziativa dei cittadini.

Eduardo Mendoza, Nessuna notizia di Grub, Feltrinelli, Milano, 2009, pp. 49-50.
Comunicato Greenpeace

GREENPEACE SCRIVE A 100 MILA FAMIGLIE: QUESTA È LA VERA BOLLETTA!
ENEL DEVE MILIARDI DI EURO AL PAESE
ROMA, 25/01/2013 - Centomila "bollette sporche", sporche di carbone, la fonte più dannosa per il clima e la salute dell’uomo, vengono recapitate da oggi nelle case di altrettante famiglie italiane. Sono le "vere" bollette Enel realizzate da Greenpeace, che mostrano ai cittadini quanto costa realmente in termini economici e sanitari - la produzione elettrica a carbone del principale gruppo energetico italiano. Le stesse bollette, poi, vengono recapitate dai volontari di Greenpeace presso le sedi dei partiti e dei comitati attivi in queste settimane di campagna elettorale.
«Si parla molto della crisi economica che attanaglia il Paese, ma nessuno parla di un’azienda controllata in maggioranza dallo Stato, che con il carbone provoca all’Italia quasi due miliardi di danni ogni anno. Soldi che ovviamente non compensa e non rifonde» ha dichiarato Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. «Il danno economico è solo un aspetto materiale, ancorché rilevante, della questione: le centrali a carbone Enel causano una morte prematura al giorno in Italia e danni al clima e all’ambiente enormi. È ora che la politica si assuma qualche
responsabilità: è il Governo, a nominare il management. E noi chiediamo che il prossimo esecutivo azzeri i vertici attuali, già responsabili del piano nucleare, e cambi radicalmente la rotta dell’azienda».
I dati pubblicati da Greenpeace sulle centomila "bollette sporche"
sono estratti da uno studio commissionato dall’associazione all’istituto di ricerca indipendente SOMO. I dati principali - in riferimento alle emissioni del 2009 - stimano i danni della produzione termoelettrica a carbone di Enel in 1,8 miliardi di euro (circa 2,1 miliardi con la centrale di Civitavecchia a pieno regime); e misurano gli impatti sanitari, in termini di mortalità prematura, in 366 casi di morte attesi. Secondo lo studio di Greenpeace, inoltre, la realizzazione degli impianti a carbone Enel di Porto Tolle e Rossano Calabro
progetti che l’azienda porta avanti da anni - costerebbe fino a 95 ulteriori casi di morti premature l’anno e danni stimabili in ulteriori 700 milioni di euro l’anno.Enel non è solo una bolletta che arriva nelle case di molti italiani.
È una vera e propria tassa. Se si dividono i danni economici causati dalla produzione a carbone di Enel per il numero delle famiglie italiane, si scopre che la scelta di quella fonte energetica costa circa 75 euro l’anno a nucleo familiare. Molto più di quanto costino gli incentivi alle rinnovabili, che non uccidono il clima, non fanno ammalare le persone e sostengono invece occupazione, crescita e ambiente.
Greenpeace chiede a Enel di dimezzare la produzione elettrica da carbone da qui al 2020 e di portarla a zero al 2030, investendo contemporaneamente in fonti rinnovabili per compensare la perdita di produzione.
Le "bollette sporche" che Greenpeace distribuirà nel Paese sono parte della campagna IoNonViVoto.org, attraverso la quale l’associazione ha già raccolto la richiesta di 45 mila cittadini che si dichiarano indisponibili a dare mandato politico a chi non si impegnerà a contrastare le fonti energetiche fossili e a promuovere le fonti rinnovabili. Tra i politici che hanno risposto a Greenpeace e ai cittadini Vendola, Di Pietro, Maroni, Puppato e Bonelli si sono detti favorevoli a cambiare i vertici di Enel.
Comunicato Greenpeace

ROMA, 22 gennaio 2012 - L’ipocrisia dei governi nazionali sui più grandi progetti energetici del pianeta alimenta il cambiamento climatico e i suoi effetti distruttivi. Questa la denuncia di Greenpeace con la pubblicazione del rapporto "Point of no return", con il quale l’associazione ambientalista illustra i pericoli causati dai maggiori progetti di sfruttamento delle fonti fossili a livello globale.
Dall’enorme espansione delle estrazioni di carbone in Australia, Cina, Stati Uniti e Indonesia alle nuove frontiere dell’estrazione petrolifera nell’Artico e in Brasile, allo sfruttamento delle tar sands in Canada, fino ai nuovi progetti di sfruttamento del gas nel Mar Caspio e negli Stati Uniti: 14 progetti che, se realizzati, equivarrebbero quasi certamente alla sconfitta nella lotta ai cambiamenti climatici.
"Questi ‘mega progetti di cambiamento climatico’ sono il risultato diretto dell’ipocrisia di alcuni governi. Sostengono di voler prevenire il cambiamento climatico ma continuano vergognosamente a promuovere progetti che porteranno inesorabilmente al caos climatico e a devastazioni su larga scala" afferma Kumi Naidoo, direttore esecutivo di Greenpeace International.
Le analisi dell’istituto Ecofys condotte per Greenpeace mostrano come la realizzazione di questi 14 progetti porterebbe, nel 2020, a un aumento annuale di emissioni di CO2 di 6.34 miliardi di tonnellate.
Una quantità di gas serra superiore a quella emessa annualmente dagli Stati Uniti. Intanto la IEA (International Energy Agency) ricorda come il livello di emissioni di CO2 abbia già raggiunto il livello record di 31,6 miliardi di tonnellate di anidride carbonica emesse annualmente.
Anche il WEF (World Economic Forum), nel suo rapporto "Global Risks 2013" preparato per il meeting di Davos, avverte che si sta procedendo verso un aumento delle temperature medie del pianeta compreso tra i
3,6 e i 4 gradi centigradi, fino ad arrivare nella peggiore delle ipotesi a un incremento di 6 gradi. Ben oltre i limiti (2 gradi) definiti dalla comunità scientifica come soglia da non oltrepassare per scongiurare il caos climatico.
Il rapporto dell’Ecofys mostra come si potrebbero evitare gli impatti più severi del cambiamento climatico se i 14 progetti analizzati fossero cancellati e se le attuali emissioni di CO2 divenissero un picco, oltre il quale abbattere del 5 per cento annualmente le emissioni.
I grandi progetti energetici che minacciano il clima riguardano direttamente l’Italia.
Il nostro è il secondo Paese al mondo per importazioni energetiche:
importiamo più di 1 milione di barili di petrolio al giorno, per una spesa annua di oltre 41 miliardi di euro; 70 miliardi di metri cubi l’anno di gas e 19 milioni di tonnellate di carbone.
"Contribuiamo più che attivamente al cambiamento climatico e a risentirne sono anche le nostre finanze - ha dichiarato Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace. - Potremmo cambiare rotta, andando verso l’indipendenza energetica con le fonti rinnovabili e l’efficienza. Ma chi si candida oggi a governare il Paese ci ha già fatto capire che continueremo sulla strada della distruzione del clima e del deficit commerciale. 45 mila cittadini insieme a Greenpeace, attraverso la campagna iononvivoto.org, stanno dicendo ‘no’ a questa prospettiva".
Leggi il rapporto (in inglese) "Point of no return":

http://www.greenpeace.org/italy/it/ufficiostampa/rapporti/Come-distruggere-il-clima-in-14-mosse/

giovedì 24 gennaio 2013

mercoledì 23 gennaio 2013

Fra poco sarà tutta archeologia

TUTELA E RESTAURO DELLE STAZIONI DI SERVIZIO Preservation and restoration of service stations di Susanna Caccia, Franco Angeli, Milano, 2013

La stazione di servizio, un'architettura che ha attraversato tanti linguaggi artistici per la capacità di registrare nelle sue forme il "sentire" di un'epoca dai rapidi cambiamenti. Un patrimonio diffuso che soltanto un'indagine attenta, come quella condotta, può far riemergere dall'oblio di cui ha sofferto sino a oggi.

Tandem e graziella

Il tandem alla partenza
È successo un po' di tempo fa ed è stato uno dei miei più bei giri in bici.
Il rotazioni lab debordava di ferraglia, bici, attrezzi, grosse taniche vuote, catini zincati presi alla discarica. Debordava al punto che standoci dentro ti chiedevi che cosa ci stavi a fare, non potendo fare nulla, non potendo neanche muoverti. Le piccole riparazioni venivano fatte in piedi e se cadeva un dado, addio, perché finiva sotto uno strato di tre bici e di 20 metri di tubi dell'irrigazione. Bisognava prendere una decisione drastica, sebbene amara. Sbarazzarsi dell'amato tandem. Pesante come una moto di grossa cilindrata, senza rapporti, con ruote da motorino e freni a tamburo, l'oggetto aveva cessato le sue funzioni di scuolabus. Ci si faceva qualche breve giro con i figli la domenica, ma soprattutto ingombrava. Dopo aver accantonato l'idea di rivenderlo, perché lo avevo pagato 50 euro da un rigattiere, pensai di portarlo alla donchisciotte, che essendo una ciclofficina di pianura ne avrrebbe tratto vantaggio senza problemi, soprattutto per cerimonie e parate. A Monte Mario avrebbe faticato a trovare una collocazione e avrebbe preso troppo spazio. Sorse il problema di come portare il tandem a via Prenestina da Montesacro. Beh, era ovvio: in tandem. E come tornavo io poi a Montesacro? Pensai subito: in graziella, è evidente. In graziella piegata e legata sul posto di dietro.
Se vi capiterà di fare un'esperienza del genere, dovete solo controllare che i pedali posteriori (che girano assieme a quelli anteriori) non urtino l'altra bici. La graziella fu incastrata abbastanza bene fra sellino e manubrio posteriore.
Il viaggio fu molto piacevole e muscolarmente tonificante. Mi sentivo solo un po' osservato. La sella presa da una cyclette era molto comoda, ma troppo bassa, per cui si pedalava "con le ginocchia tra i denti". Ma non è un percorso lungo. Si incontrano poche salite e qualche discesa. Quella della stazione Termini, sui sampietrini, per esempio, dove questo articolo rotante assunse una discreta velocità.
I meccanici compari sembrarono abbastanza contenti, e io francamente mi tolsi un peso, guadagnando spazio nel lab. 

La bici di Mucciaccia

Ieri ho ripreso la bici dopo qualche giorno di pausa. Ho fatto vari giri e a un certo punto al centro, in via del Vantaggio, davanti a una galleria d'arte, mi imbatto di una bici artistica. Entro e chiedo al proprietario chi è l'autore. Dice che lo chiama al telefono. Si chiama Nicolantonio Mucciaccia e il suo sito è default.exe. È un artista stilista e gira per Roma con questa bici. 

Ha decorato anche una Harley Davison, che fa bella mostra a fianco della bici, davanti alla galleria. Un video qui mostra la bici in lavorazione.
Facciamo due chiacchiere, molto interessanti (di sicuro la cosa più interessante che mi è capitata ieri) e mi mostra i suoi quadri nella galleria accanto. Guardando il sito, a me piace molto "Tramonto inorganico". Nicolantonio fa anche scarpe. Anche in quelle, non si può dire che non abbia personalità. Lo stile è compatto - o ti piace o non ti piace - tra colori accesi, ambientazioni da fantacomics, discoteca, film di fantascienza, frammenti di arte antica e textures di tipo frattale.

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martedì 22 gennaio 2013

Attenzione: non è uno scherzo e non è uno spettacolo comico

Mercoledì 23 gennaio 2013 - ore 12.30
Campidoglio, Sala delle Bandiere

il Sindaco di Roma Capitale
GIANNI ALEMANNO

il presidente dell’Automobile Club d’Italia
ANGELO STICCHI DAMIANI

il presidente dell’Automobile Club di Roma
PASQUALE DE VITA

sottoscrivono un
PROTOCOLLO DI INTESA
PER IL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI
PER LA MOBILITÀ, LA SICUREZZA E LA QUALITÀ DELLA VITA

L’accordo prevede il potenziamento delle attività sinergiche sul territorio,
sfruttando anche la rete delle delegazioni e degli sportelli ACI a beneficio dei cittadini.

L’intesa supera ogni barriera con i servizi a domicilio a disabili ed infermi
nell’ambito del progetto ACI per il Sociale.

Il protocollo getta le basi di un progetto
che parte da Roma per allargarsi a tutto il territorio nazionale
Comunicato Greenpeace

GREENPEACE: CAMPAGNA ELETTORALE SENZA AMBIENTE, PAESE SENZA FUTURO

Roma, 21 gennaio 2012 -  Bersani, Monti e Berlusconi rimangono in silenzio cancellando di fatto l’ambiente dai loro programmi elettorali. Non rispondono ai circa 45 mila cittadini che attraverso una petizione on line di Greenpeace (www.iononvivoto.org) , hanno detto che non daranno il voto a chi non si impegna a contrastare l’uso delle fonti fossili (carbone e petrolio) nella produzione di energia.
Non voteranno chi non sostiene la crescita delle fonti rinnovabili.

Le questioni energetiche sono vitali e strategiche per ogni nazione seria e il clima è la principale emergenza planetaria. Oltre alle 45 mila email, tutti i candidati hanno ricevuto anche un questionario di Greenpeace sul futuro energetico del Paese. Alcuni e di diverso orientamento politico hanno risposto, ma non i candidati principali:
Bersani, Monti e Berlusconi. Un silenzio che ci fa capire che per loro parole quali lavoro, salute pubblica, sviluppo, strategie europee sono solo fumo negli occhi degli elettori.

“La distanza dei partiti e dei loro leader dai cittadini si misura anche da atteggiamenti come questo” – commenta Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace. “I candidati non rispondono a noi come alle migliaia di cittadini che li interpellano. Eppure si tratta di domande su argomenti importanti:
vogliono  eliminare progressivamente l’utilizzo del carbone, fermare l’estrazione petrolifera a mare, promuovere seriamente le fonti rinnovabili, o no?”

Per Greenpeace e i circa 45 mila cittadini che finora hanno firmato la petizione ci sono almeno tre emergenze su cui i partiti e i loro leader devono esprimersi e dichiarare da che parte stanno:
-    il Mediterraneo svenduto alle compagnie petrolifere per sfruttare
giacimenti miseri, fare regalie fiscali a quelle stesse compagnie, rischiare disastri che, sarebbero la fine, oltre che per preziosi ecosistemi, anche per turismo, pesca sostenibile e comunità costiere;
-    Le emissioni delle centrali a carbone operanti in Italia, che
causano  570 morti premature l’anno e danni sanitari, economici e ambientali per oltre 2,6 miliardi di euro. Enel, che è controllata direttamente dal governo, rappresenta tre quarti del problema.
-    Le fonti rinnovabili, l’unico settore che ha resistito alla crisi
continuando a generare ricchezza e occupazione, è sempre più frenato da burocrazia e incertezza normativa. Solo nel 2010 – senza contare gettito fiscale, benefici ambientali, contributo al PIL – le rinnovabili hanno fatto risparmiare al Paese 8-10 miliardi in mancate importazioni di fonti fossili.

Il governo Monti ha definito recentemente una Strategia Energetica Nazionale fondata su un ulteriore ricorso alle fonti fossili, con un piano di trivellazioni offhore nei nostri mari. Questa strategia è condivisa apertamente da Bersani, mentre Berlusconi rimane l’uomo del nucleare e colui che ha insediato l’attuale management Enel, che propugna un futuro energetico fatto di carbone.

“Siamo in un momento in cui sono necessarie scelte coraggiose e
innovative: questi politici che non si degnano nemmeno di rispondere ai cittadini sono invece vecchi,  “fossili” come le fonti energetiche che difendono e promuovono” conclude Boraschi.

lunedì 21 gennaio 2013

Comunicato carteinregola

Il nostro presidio in Campidoglio continua

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@carteinregola
E' stata inserita nell'Ordine del giorno odierno  una nuova proposta, la Mandriola, che chiediamo a tutti i consiglieri di non votare
3ª Proposta (Dec. G.C. del 21 dicembre 2011 n. 119) LA MANDRIOLA Attribuzione di S.U.L. di mq. 2.093 relativa al Programma Urbanistico”La Mandriola Sud Est ATO 7″ (approvato con Accordo di Programma epubblicato sul BUR Lazio) nel Programma Urbanistico “Via delle VigneATO72″ a favore delle Soc. Domus Iulia r.l. e Il Gelso r.l. Riconoscimento alla Soc. Domus Iulia r.l. e alla Soc. Il Gelso r.l. di diritti edificatori riferiti allaproprietà pari a S.U.L./mq. 5.610. Riconoscimento alla Soc. CostruzioniImmobiliari 2010 r.l., proponente del Programma Urbanistico “DivinoAmore” (approvato con Accordo di Programma e pubblicato sul BUR Lazio) di un credito edificatorio pari ad una S.U.L./mq. 5.822. SCARICA: Proposta_3 2012 la mandriola

A  seguito del vincolo apposto dal MIBAC -Ambito Meridionale dell’Agro Romano compresa tra le Vie Laurentina e Ardeatina – viene meno la possibilità di trasformare un ambito di previsione urbanistica denominato “la Mandriola Sud Est”.Tale ambito consisteva di una cubatura derivante da compensazione urbanistica prevista dal PRG e di una cubatura quale indennizzo per  la proprietà delle aree messe a disposizione per accogliere i diritti edificatori compensati. La delibera in questione ricolloca il carico urbanisticocompensativo in altri ambiti e,senza nessuna legittimità giuridica (vedi sentenza del TAR del Lazio 2999/2010 ), riconosce anche nuovi diritti compensativi per ciò che attiene alla cubatura prevista quale indennizzo per accogliere le compensazioni (> vai alla pagina)
http://carteinregola.wordpress.com/attenti-alle-delibere/04-delibera-n-la-mandriola/

Sul blog difendiamoimercatirionali
Lettera aperta dei Comitati NO PUP e di Cittadinanzattiva Lazio Onlus alla CAM srl  in risposta all’articolo pubblicato il 19 gennaio sul quotidiano Cinquegiorni http://difendiamoimercatirionali.wordpress.com/2013/01/21/lettera-aperta-dei-comitati-alla-cam-srl/

Queste le altre delibere all'ordine del giorno di oggi:
(lo stesso ODG del 17 gennaio, meno la delibera 98/2012 3 129/2012 votata la scorsa assemblea, new entry la Delibera 3/2012 La Mandriola)
Le delibere sottostanti non seguono l’ordine indicato dal documento del Comune. scarica il documento con l’ordine dei lavori:  ODG 21 GENNAIO AC_21012013

ORDINE DEI LAVORI  PER LA SEDUTA DEL 21 GENNAIO 2013
(dalle ore 16 alle ore 20) 
PROPOSTE DI DELIBERAZIONE:
70ª Proposta (Dec. G.C. del 6 agosto 2012 n. 50) SANTA FUMIA VIA DI BRAVA Indirizzi al Sindaco ex art. 24 dello Statuto Comunale ai fini dellaSottoscrizione dell’Accordo di Programma ex art. 34 T.U.E.L. perl’approvazione, in variante al PRG, del Programma di TrasformazioneUrbanistica denominato “Via di Brava” avente ad oggetto la rilocalizzazionedei diritti edificatori derivanti dalla compensazione edificatoriadell’ex comprensorio M2 S. Fumia. Approvazione dell’atto d’obbligo,sottoscritto in data 4 giugno 2012 Municipio Roma XVI. Riconoscimdiritti edificatori derivanti dall’ex comprensorio M2 S. Fumia.SCARICA: Proposta_70 2012 Via di Brava
La Delibera M2 Santa Fumia – Via di Brava Nuova compensazione edificatoria senza alcun titolo e fuori dalle previsioni di PRG di una area fantasma denominata “M2 Santa Fumia” per oltre 140.000 Mc da ricollocare in parte a via di Brava (vai alla pagina)
129ª Proposta (Dec. G.C. del 15 novembre 2011 n. 109) SCAMBIO IMMOBILIARE MERCATI/ALLOGGI HOUSING SOCIALE
Indirizzi per la riqualificazione dei componenti immobiliari ubicati in
Via Chiana n. 115 (Trieste), Via Antonelli n. 39 (Pinciano) e Via Magna
Grecia snc (Metronio), nonché per il reperimento di immobili destinati
all’Housing sociale. SCARICA Proposta_129 2011 MERCATI CAM

Delibera n.129/2011 relativa allo scambio immobiliare di 3 Mercati Rionali Uno scambio immobiliare tra il Comune e una ditta privata, la CAM srl, che dovrebbe fornire   un imprecisato numero di alloggi per housing sociale in cambio dei tre mercati rionali in quartieri prestigiosi della città con annesse autorimesse da centinaia di posti auto.  Inizialmente la prospettiva era la  loro demolizione e ricostruzione con varie cubature edilizie  in più, sotto e sopra, ma ultimamente  pare che un emendamento alla Delibera potrebbe circoscrivere lo scambio alle sole autorimesse, sempre in affidamento diretto – senza gare pubbliche – per presunti diritti della ditta acquisiti dal Piano Urbano Parcheggi (vai alla pagina)  (> vai alla scheda sintetica e al dossier sul blog Difendiamoimercatirionali)

31ª Proposta (Dec. G.C. del 23 marzo 2011 n. 16) PICCOLA PALOCCO Delibera di Indirizzi al Sindaco ex art. 24 dello Statuto Comunale ai fini dellasottoscrizione dell’Accordo di Programma ex art. 34 T.U.E.L. concernente l’approvazione del Programma di Trasformazione Urbanistica denominato”Piccola Palocco” per la compensazione edificatoria dell’ex comprensorioE1 Casal Giudeo e dell’ex comprensorio G3 Ponte Fusano, attraverso la rilocalizzazione dei diritti edificatori nelle aree costituenti il Programma di Trasformazione “Piccola Palocco”. Approvazione dello schema preliminare di atto d’obbligo, sottoscritto in data 2 dicembre 2010. Municipio Roma XIII. SCARICA:Proposta_31 2011 piccola palocco

Piccola Palocco Il progetto ‘Piccola Palocco’ deriva  dall’impiego dei diritti e delle compensazioni edificatorie: dai terreni di Casal Giudeo e di Ponte Fusano, dove il nuovo piano regolatore ha stabilito che non si può più edificare, si è deciso di spostare le relative cubature sui terreni non edificabili di ‘Piccola Palocco’ rendendoli  edificabili.  Così il   cemento su ‘Piccola Palocco’ aumenterà di 4 volte rispetto a quanto previsto (> vai alla pagina)
162ª Proposta (Dec. G.C. del 22 dicembre 2010 n. 120) PISANA – VIA DEGLI ESTENSI Indirizzi al Sindaco ex art. 24 dello Statuto Comunale ai fini dellaSottoscrizione dell’Accordo di Programma ex art. 34 T.U.E.L. perl’approvazione in variante al PRG vigente del Programma di TrasformazioneUrbanistica denominato “Pisana – Via degli Estensi”, avente ad oggetto larilocalizzazione dei diritti edificatori derivanti dalla Transazione “Egenco”dell’Area Deposito Magliana – Pontina Intermetro, e dallacompensazioneedificatoria dell’ex comprensorio F2 Monte Arsiccio, nonché larilocalizzazione dei diritti edificatori dell’ex Fosso della Valchetta.Approvazione dell’atto d’obbligo, sottoscritto in data 10 novembre 2010.Municipio Roma XVI. SCARICAProposta_162 2010 PISANA ESTENSI

Pisana- Via degli Estensi.  Intervento urbanistico, in variante al PRINT del PRG/2008, che prevede la costruzione di 15 palazzi e piattaforme commerciali tra via della Pisana e via degli Estensi, su un’area complessiva di mq. 97.733,  terreno originariamente agricolo destinato a ”verde pubblico e servizi pubblici di livello locale”.
Su tale area la Parsitalia Costruzioni S.r.l. e i Beni Stabili Gestione S.p.A.- Fondo HB (Fondo Comune di Investimento immobiliare speculativo di diritto italiano di tipo chiuso) propone un Programma di Trasformazione Urbanistica e  l’atterraggio di ulteriori 52.518,25 mc di cemento in compensazione  di diritti edificatori (> leggi tutto alla pagina)
 Proposta n. 4/2011. Approvazione Piano Regolatore Impianti Pubblicitari. (fuori elenco delibere urbanistiche)impianti pubblicitari impianti pubblicitari Proposta_RC.2011.1023

Piano Regolatore degli Impianti Pubbicitari Da anni la grave situazione determinata dal dilagare della cartellonistica pubblicitaria è sotto gli occhi di tutti , abitanti e turisti, così come lo sono il danno di immagine e l’insicurezza delle strade.
Dall’inizio dell’anno è stato posto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale il Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP), un provvedimento atteso da molti anni, che avrebbe l’ambizioso obiettivo di porre fine, finalmente, al caos prodotto nella nostra città in ambito pubblicitario, ma il Comitato Basta Cartelloni ha diversi motivi di opposizione al piano, così come licenziato dalla Giunta Comunale, e chiede il  ritiro del provvedimento, vista anche la mancanza del tempo necessario in questa consiliatura per un esame approfondito del piano.(> vai alla pagina)

3ª Proposta (Dec. G.C. del 21 dicembre 2011 n. 119) LA MANDRIOLA Attribuzione di S.U.L. di mq. 2.093 relativa al Programma Urbanistico”La Mandriola Sud Est ATO 7″ (approvato con Accordo di Programma epubblicato sul BUR Lazio) nel Programma Urbanistico “Via delle VigneATO72″ a favore delle Soc. Domus Iulia r.l. e Il Gelso r.l. Riconoscimento alla Soc. Domus Iulia r.l. e alla Soc. Il Gelso r.l. di diritti edificatori riferiti allaproprietà pari a S.U.L./mq. 5.610. Riconoscimento alla Soc. CostruzioniImmobiliari 2010 r.l., proponente del Programma Urbanistico “DivinoAmore” (approvato con Accordo di Programma e pubblicato sul BUR Lazio) di un credito edificatorio pari ad una S.U.L./mq. 5.822. SCARICA: Proposta_3 2012 la mandriola

DELIBERA LA MANDRIOLA
A  seguito del vincolo apposto dal MIBAC -Ambito Meridionale dell’Agro Romano compresa tra le Vie Laurentina e Ardeatina – viene meno la possibilità di trasformare un ambito di previsione urbanistica denominato “la Mandriola Sud Est”.
Tale ambito consisteva di una cubatura derivante da compensazione urbanistica prevista dal PRG e di una cubatura quale indennizzo per  la proprietà delle aree messe a disposizione per accogliere i diritti edificatori compensati. La delibera in questione ricolloca il carico urbanisticocompensativo in altri ambiti e,senza nessuna legittimità giuridica (vedi sentenza del TAR del Lazio 2999/2010 ), riconosce anche nuovi
diritti compensativi per ciò che attiene alla cubatura prevista quale indennizzo per accogliere le compensazioni (> vai alla pagina)

98 Proposta Proposta n. 98/2012. Approvazione, in deroga alle NTA di P.R.G. ai sensi dell’Art 14 del DPR n.380/2001 e dell’Art. 109 delle Norme tecniche di attuazione del P.R.G. ed agli articoli 39,46 e 46 bis del Regolamento edilizio, del progetto di ristrutturazione, con ampliamento, della struttura ricettivo-alberghiera sita nel comprensorio M2 Forte Bravetta avente accesso da via Zoega snc, Municipio XVI, di proprietà  della Edilmonte Roma srl.  Proposta_98 2012

79ª Proposta (Dec. G.C. del 6 luglio 2011 n. 66) PIETRALATA Adozione del programma di assetto urbanistico definitivo del ProgrammaIntegrato della Città da ristrutturare – Tessuto prevalentemente residenziale “Pietralata”.SCARICA: Pietralata residenziale Proposta_79 2011

110ª Proposta (Dec. G.C. del 16 settembre 2011 n. 93) Adozione variante agli artt. 13, 52 e 53 delle NTA del PRG vigente, approvatocon deliberazione di Consiglio Comunale n. 18 del 12 febbraio 2008 ai sensidell’art. 10 della legge n. 1150/1942 SCARICAProposta_110 2011 varinate art. nta 13 52 53

130ª Proposta (Dec. G.C. del 15 novembre 2011 n. 108)  CASAL BRUNORI Attuazione del Piano casa di Roma Capitale, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 23/2010. Adozione della Variante al Piano di Zona “C8 Casal Brunori”, ai sensi del combinato disposto dell’art. 17 della L.R.L. n. 21/2009 e dell’art. 1 della L.R.L. n. 36/1987. Densificazione del comparto NR1, mediante incremento della capacità edificatoria e cambio di destinazione d’uso verso residenziale, finalizzata alla realizzazione di alloggi di edilizia convenzionata e di housing sociale. Assegnazione in proprietà alla società “Costruzioni Civili e Commerciali di Roma S.p.A.” della volumetria aggiuntiva pari a 21.081 mc. Acquisizione, per via negoziale, al patrimonio indisponibile di Roma Capitale dell’area denominata “Strada di Via Mezzocamino”.SCARICA Proposta_130 2011 CASAL BRUNORI

69ª Proposta (Dec. G.C. del 6 agosto 2012 n. 51)  CASAL GIUDEO Adozione di variante al Piano Regolatore Generale con modifica all’art. 19,comma 1, della NTA. Riconoscimento di diritti edificatori in favore deiproprietari di terreni compresi nell’ex zona E1 di PRG previgente denominata “Casal Giudeo”.SCARICA Proposta_31 2011 piccola palocco Proposta_69 2012 Casal Giudeo

13ª Proposta (Dec. G.C. del 9 marzo 2011 n. 10)Deroga ai sensi dell’art. 14 del D.P.R. n. 380/2001 alle NTA del PRG perl’ampliamento dell’immobile sito in Via Lucrezia Romana nn. 41/47, diproprietà della BCC Solutions S.p.A., e realizzazione del Parco ArcheologicoLucrezia Romana con riqualificazione dell’area contigua.SCARICA Lucrezia romana Proposta_13 2011

Nota della Comunità Territoriale del X Municipio: La Proposta 13/2011 ha avuto parere unanime favorevole dal X Municipio su sollecitazione del CdQ locale (Osteria del Curato), perché l’ampliamento consiste nella copertura di terrazze esistenti per ricavare nuovi uffici, senza, peraltro, variare la sagoma dell’edificio. Inoltre, prevede la realizzazione di un Parco Archeologico di circa un ettaro e mezzo ad uso pubblico e la riqualificazione dell’area contigua.
130ª Proposta (Dec. G.C. del 15 novembre 2011 n. 108)  CASAL BRUNORI Attuazione del Piano casa di Roma Capitale, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 23/2010. Adozione della Variante al Piano di Zona “C8 Casal Brunori”, ai sensi del combinato disposto dell’art. 17 della L.R.L. n. 21/2009 e dell’art. 1 della L.R.L. n. 36/1987. Densificazione del comparto NR1, mediante incremento della capacità edificatoria e cambio di destinazione d’uso verso residenziale, finalizzata alla realizzazione di alloggi di edilizia convenzionata e di housing sociale. Assegnazione in proprietà alla società “Costruzioni Civili e Commerciali di Roma S.p.A.” della volumetria aggiuntiva pari a 21.081 mc. Acquisizione, per via negoziale, al patrimonio indisponibile di Roma Capitale dell’area denominata “Strada di Via Mezzocamino”.SCARICA Proposta_130 2011 CASAL BRUNORI

93ª Proposta (Dec. G.C. del 27 luglio 2011 n. 79)Indirizzi al Sindaco ex art. 24 dello Statuto Comunale ai fini dellasottoscrizione dell’Accordo di Programma ex art. 34 T.U.E.L. concernentel’approvazione del Programma di Trasformazione Urbanistica denominato”Via Longoni” per la compensazione edificatoria dell’ex comprensorioG4 Settebagni, attraverso la rilocalizzazione dei diritti edificatori nelle areecostituenti il Programma di Trasformazione “Via Longoni”. Approvazione dell’atto d’obbligo in forma privata sottoscritto in data 8 luglio 2011. Municipio Roma VII. SCARICA Proposta_93 2011 Via Longoni

151ª Proposta (Dec. G.C. del 21 dicembre 2011 n. 118)  FIDENE VALMELAINA Indirizzi al Sindaco, ai sensi dell’art. 24 dello Statuto Comunale, per la sottoscrizione dell’Accordo di Programma con la Regione Lazio, ex art. 34 della D.Lgs. n. 267/2000, concernente la Variante dell’intervento privato n. 8 del Programma di Recupero Urbano “Fidene-Val Melaina”, approvato con D.P.R.L. 20 marzo 2006 n. 101 e pubblicato sul B.U.R.L. n. 9 del 30 marzo 2006. SCARICA Proposta_151 2011 FIDENE VAL MELAINA

59ª Proposta (Dec. G.C. dell’11 maggio 2011 n. 48) VARIANTI PRG Adozione di varianti di PRG ai Piani di Zona: B41 (SettecaminiCasal Bianco); C1 (Torraccia); C26 (Via di Tor Cervara); C22 (Casale Nei);B34 (Casale Rosso); B20 (Cesano); 20 (Ponte di Nona); B5 (Rocca Fiorita);C2 (Lunghezza); B4 (Castel Verde); D5 (Romanina); B36 (Acilia Saline);C10 (Malafede); B38 (Muratella); B25 (Massimina); C25 (BorghesianaPantano); D6 (Osteria del Curato 2); B50 (Monte Stallonara); B51 (Via Ponderano); B24 (Cerquetta)
Proposta n. 23/2012. Acquisizione del complesso immobiliare sito in località, Settecamini, via Affile comparto fondiario E3 destinato a spazi abitativi per anziani, di proprietà della Società “I.I.T. S.r.l. Iniziative Immobiliari Tiburtina”, a seguito delle risultanze del bando pubblicato sulla G.U.R.I. n. 144 del 10 dicembre 2007. (fuori elenco delibere urbanistiche) Proposta_23 RC.2012.3071

104ª Proposta (Dec. G.C. del 31 agosto 2011 n. 90) PIETRALATA Approvazione ai sensi dell’art. 1 bis della L.R. n. 36/1987 e ss.mm. e ii. dellavariazione urbanistica della dislocazione, nei limiti del 20%, delle diversefunzioni nonché della forma del Comparto “Area G” nell’ambito delComprensorio Direzionale Pietralata. Autorizzazione al trasferimento diproprietà delle aree tra l’Amministrazione Capitolina e la Società AlberghiRiuniti Via Veneto S.r.l. per attuare la modifica della forma  e del perimetrocon compensazione a costo zero e mantenendo invariata l’area dimq. 18.407,81, già oggetto della permuta per l’”Area Museo della Shoah”,(deliberazione di Consiglio Comunale n. 190/2005).SCARICA Proposta_104 2011 Area G Pietralata

I Verdi con la Rivoluzione Civile di Ingroia

Fonte: Il fatto quotidiano


Mentre il movimento Cambiare si può spiega le ragioni del distacco da Antonio Ingroia, i Verdi di Angelo Bonelli, al contrario, “hanno deciso di sostenere la Rivoluzione civile per un’Italia equa e per archiviare definitivamente le scelte del governo Monti che hanno demolito le politiche ambientali nel nostro Paese, impoverito i cittadini e fatto crescere a dismisura la povertà usando i sacrifici degli italiani per pagare i debiti delle banche”.
Bonelli lo ha annunciato dal Consiglio Federale Nazionale svoltosi oggi al Centro Congressi Cavour di Roma dove ha sottolineato che “una forte affermazione anche al Senato della Lista Ingroia, una lista civica nazionale che faccia da punto di riferimento per chi vuole un Paese diverso e migliore, è il vero voto utile per licenziare definitivamente il governo Monti e suoi eventuali bis – spiega il leader ecologista -. In questo modo sarebbero scongiurate alleanze dannose come quelle fra il Pd, Sel e lo stesso Monti in caso di un risultato incerto”.
Bonelli spiega che i Verdi hanno preso atto “della non volontà del Partito democratico e del centrosinistra di non aver voluto aprire il confronto sullo stop al cemento e la lotta al consumo del suolo e al dissesto idrogeologico, sull’archiviazione di opere inutili e che producono debito come la Tav in Val di Susa per aumentare il trasporto pubblico nelle città e per i pendolari, sulla lotta all’inquinamento e la conversione ecologica dell’economia – conclude Bonelli -. Prendiamo atto che il Pd e Sel hanno scelto l’espulsione dell’ecologia dalla loro agenda: ecologia e questione ambientale che saranno ampiamente rappresentati nella lista Ingroia”. red. - Il Fatto Quotidiano
Fonte: La Stampa

“Ecco perché è così difficile diventare un Buddha”
L’altruismo è raro: il mistero svelato dai circuiti del piacere


David Linden, JOHNS HOPKINS UNIVERSITY - USA


"Orgasmo, apprendimento, alimenti altamente calorici, gioco d’azzardo, preghiera, balli sfrenati, giochi su Internet: tutte queste attività generano un segnale neurale che converge su un piccolo gruppo di settori cerebrali, connessi tra loro, e chiamato in gergo «circuito del piacere del proencefalo mediale», nel quale un neurotrasmettitore - la dopamina - gioca un ruolo cruciale".

Bas Jan Ader

MOSTRE: A BOLOGNA L'ARTE ECLETTICA DELL'OLANDESE BAS JAN ADER
 DA GIOVEDI' AL 17 MARZO AL MAMBO L'ESPOSIZIONE 'TRA DUE MONDI'

A Bas Jan Ader (Winschoten, 19 aprile 1942 – Oceano Atlantico, 1975), una delle figure più singolari di artista fra gli anni Sessanta e Settanta. Una mostra gli viene dedicata a Bologna. Si intitola Tra due mondi e si svolge da giovedì prossimo al 17 marzo al Mambo, il Museo d'Arte Moderna di Bologna, in collaborazione con Museum Boijmans Van Beuningen.  Artista concettuale, regista e fotografo olandese,  Ader frequentò la
Rietveld Academy ad Amsterdam. A 19 anni partì in autostop verso il Marocco, dove si imbarcò come marinaio su una nave diretta in America. La nave naufrago' in California, dove Ader si stabilì. Tra le sue opere principali spicca I'm too sad to tell you, breve filmato dell'artista che piange davanti alla macchina da presa. Famosi  i filmati dell sue cadute: dal tetto della sua casa a Los Angeles (intitolata 'Fall I'), in bicicletta in un canale ad Amsterdam Fall II, una da un ramo di un albero ('Broken fall (organic') e spinto dal vento ('Broken fall (geometric').

Nel 1975 Ader fu dato per disperso in mare, mentre eseguiva una traversata in solitario dell'Atlantico su di una piccola barca a vela. Il viaggio era parte di una performance artistica intitolata 'In Search of the Miraculous'. La barca fu ritrovata al largo delle coste irlandesi ma il suo corpo non fu mai rinvenuto.
Comunicato Fiab

“CITTA’ CICLABILE E SOSTENIBILE”, SCADE IL 30 GENNAIO CONCORSO FOTOGRAFICO FIAB
AFFRETTARSI PER ISCRIVERSI. TUTTE LE INFO SUL SITO "FIAB SCUOLA"




Ultimi giorni utili per iscriversi al concorso fotografico nazionale della FIAB sul tema "Città in bici: più bella, più allegra e più mia! Per una città ciclabile e sostenibile", che si svolge con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Provincia di Venezia. La scadenza è il prossimo 30 gennaio. I  file delle foto, invece, dovranno essere inviati entro il 20 aprile.

L'iniziativa é rivolta specificatamente a studenti delle scuole superiori e dell'Università e si propone di stimolare l'osservazione e il desiderio dei giovani a evidenziare attraverso
immagini originali, esempi di città più a misura umana, meno trafficate, più sicure e vivibili.

Dichiara Germana Prencipe, consigliera nazionale FIAB e ideatrice del bando: “Ad oggi sono già pervenute 82 iscrizioni al concorso fotografico. Mi pare un primo risultato positivo.  Ma confidiamo nello sprint finale degli ultimi giorni:  speriamo infatti che gli iscritti da tutta Italia, specie dal sud, aumentino ancora. E' stato modificato il modulo di iscrizione per facilitare l'accessibilità dei più giovani. Ora si possono iscrivere anche studenti minorenni con adulto di riferimento, non necessariamente un docente. Continuate tutti a diffondere il bando, la scadenza è fine gennaio”.

Gli elaborati saranno valutati da una giuria composta da nomi illustri di chi conosce tutti i segreti dell'obiettivo di una macchina fotografica ma ha anche specifica esperienza del pedalare: scrittori, giornalisti, esperti di mobilità sostenibile.

Il concorso, che si propone di stimolare attraverso la fotografia  la partecipazione attiva dei più giovani ai temi della città sostenibile, rappresenta anche un’occasione per creare rapporti di collaborazione tra gli stessi istituti superiori e le Università con la Federazione Italiana Amici della Bicicletta, per mettere a punto, insieme, studi specifici che promuovano nuove strategie di sviluppo della ciclabilità urbana, al fine della valorizzazione del decoro urbano e del senso civico, come meglio specificato tra le principali finalità del concorso.

"Sarebbe infine interessante attivare - conclude Germana Prencipe - approfondimenti specifici sui temi della ciclabilità nei Corso di laurea di Scienze umane dell'ambiente, del territorio e del paesaggio e di Geografia del turismo".

Tutti i particolari sul sito http://www.fiab-scuola.org/

sabato 19 gennaio 2013

Ma sì, proroghiamo tutto

COMUNICATO  STAMPA Ass. Diritti del Pedone
18  GENNAIO  2013

DA  OLTRE  2300  GIORNI  (2006-2013)  ROMA  E’  IN  EMERGENZA  DA TRAFFICO  E  DA  MOBILITA’  SENZA  EVIDENTI  MIGLIORAMENTI  (TRANNE QUELLO PRODOTTO DALLA RIDUZIONE DEL CONSUMO DEI CARBURANTI).
“STIAMO CHIEDENDO  LA  NORMALITA’  USCENDO  DALLA  EMERGENZA /
CI  STANNO  DANDO  PIU’  EMERGENZA  E  PIU’  ANORMALITA’“.
GROSSA  DELUSIONE  DELL’ASSOCIAZIONE  DIRITTI  PEDONI - ADP.

Il Consiglio dei Ministri (CDM) del 18.01.2013 ha conservato, al Sindaco di Roma, la nomina di Commissario delegato alla emergenza da traffico e mobilità. Il Sindaco di Roma ha manifestato la sua felicità. Invece, c’è delusione ed amarezza nelle tante associazioni(*), compresa l’ADP, che attendevano dal CDM la naturale e responsabile presa d’atto del fallimento della lunga, costosa e dannosa fase emergenziale romana.

“La decisione odierna del CDM e l’esultanza del Sindaco di Roma sul tragico tema del traffico nella Capitale – ha dichiarato il presidente dell’Associazione Diritti dei Pedoni, Vito De Russis – confermano che, dopo oltre 2.300 giorni, persistono le gravi difficoltà di ripristinare le normali condizioni di vita a Roma Capitale. Non esiste al mondo un posto nel quale viene dichiarato lo “stato di emergenza” e non si realizza un rapido e significativo miglioramento in pochi giorni (una 50ina) e non si ripristinano le normali condizioni di vita in qualche centinaia di giorni (200 - 300).”

Altri 2.300 giorni trascorsi malamente dalle persone che attendevano la necessaria ed urgente scomparsa delle anormalità descritte nel DPCM 04.08.2006 e coltivavano la civile speranza che qualcuno (delle istituzioni) li aiutasse a smuovere le tre scimmie istituzionali.

“I nati a Roma che oggi frequentano la prima classe elementare – sostiene De Russis – sono, culturalmente, “emergenziali”: non conoscono la città normale, la “convivenza civile”, il rispetto delle regole, la libertà dalla paura, l’esistenza di un civile ed utile TPL, il Valore della vita, della salute, dei vitali beni comuni (come lo è la strada), l’aria respirabile, il silenzio ...... Non bisogna perdere altro tempo per stoppare quella decisione del CDM”.

venerdì 18 gennaio 2013

Nel tubo andateci voi!

Una sopraelevata per le bici. Per scavalcare il traffico

In un grande tubo sopraelevato, riservata solo ai ciclisti per evitare di respirare smog

Fonte: Corriere.it

[Nota: il progetto sembra una marmitta d'automobile: nel tubo - possibilmente sotterraneo - metteteci gli automobilisti e i loro gas inquinanti].

 

Oltre a non fare nulla per la ciclabilità

Roma, l'esercito dei mille consulenti.
Così Alemanno spende oltre 20 milioni

E per verificarne l'operato il sindaco nomina altri due esterni. Dai rilevatori di numeri civici agli esperti di traffico, ecco i dati dell'ultimo biennio
di DANIELE AUTIERI

 ROMA - Non bastavano 19mila dipendenti, 6mila funzionari e 280 dirigenti superpagati per mandare avanti il pachiderma amministrativo del Comune di Roma. Nonostante un esercito tanto nutrito il Campidoglio di Gianni Alemanno ha spalancato le porte alla carica dei consulenti: 1.020 negli ultimi due anni, costati alle tasche dei contribuenti 20,7 milioni di euro.

Articolo completo: La Repubblica

giovedì 17 gennaio 2013

agli aspiranti Sindaco di Roma: rifiutate i poteri straordinari per l’emergenza traffico

Comunicato carteinregola

Carteinregola agli aspiranti Sindaco di Roma: rifiutate i poteri straordinari per l’emergenza traffico

Domani il Consiglio dei Ministri potrebbe rinnovare l’emergenza nella Capitale, in contraddizione con  la legge da poco approvata in Parlamento sul riordino della Protezione civile che pone limiti temporali  precisi alle gestioni commissariali[i]

Il laboratorio Carteinregola, che riunisce cento associazioni e comitati cittadini, ha scritto al Presidente Monti, chiedendo di non ripristinare l’emergenza  mobilità nella Capitale, scaduta il 31 dicembre scorso, che potrebbe essere rinnovata dal Consiglio dei Ministri di domani  venerdì 18 gennaio. Per  sei anni  la gestione commissariale è  stata prorogata senza nessuna verifica preventiva della situazione della mobilità e soprattutto dell’efficacia dell’esercizio dei poteri straordinari  e dei provvedimenti adottati.
La problematica può sembrare astratta e lontana dai problemi della gente comune, ma  in realtà è di vitale importanza per la città e per i suoi cittadini: infatti in questi anni il Sindaco Commissario e l’Ufficio Speciale Emergenza Traffico hanno gestito metropolitane, parcheggi interrati, viabilità. E soprattutto non hanno realizzato quasi nulla di quello che era stato pianificato nel 2006: potenziamento del trasporto  pubblico, piste ciclabili, linee tranviarie, intensificazione dei controlli sulla sosta selvaggia, parcheggi di scambio in periferia: al 31 marzo 2012  ci risulta che non era stato realizzato nemmeno il 10% degli interventi previsti. In compenso  i costi da congestione traffico sono raddoppiati[ii], la percentuale degli spostamenti con veicoli individuali ha continuato ad essere esorbitante, l’inquinamento oltre i limiti di legge ed i morti per incidenti stradali sono quasi 200 l’anno[iii].
E se da un lato i  deludenti risultati raggiunti non possono giustificare  il rinnovo  di uno strumento che dovrebbe essere utilizzato solo per “calamità naturali o connesse con l'attività dell'uomo  che in  ragione  della  loro  intensità  ed  estensione   debbono,   con immediatezza d'intervento, essere fronteggiate  con  mezzi  e  poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti  periodi  di tempo[iv], dall’altro l’ amplissimo potere di deroga conferito al Sindaco/commissario ad una infinita serie di norme,  di cui molte poste a tutela del Bene Pubblico e dei Beni Pubblici, dovrebbe  essere un motivo sufficiente per  archiviare per sempre questo “regime speciale”, a prescindere da chi lo eserciti.

I comitati hanno quindi deciso di rivolgersi direttamente a ciascun candidato alla carica di Primo Cittadino, chiedendogli  di pronunciarsi contro il rinnovo dell’emergenza e, nel caso che venisse comunque reintrodotta,  di impegnarsi a rinunciare ai poteri speciali.
Per  affrontare i problemi della mobilità di Roma Capitale con una strategia complessiva e lungimirante, utilizzando  gli strumenti ordinari dell’analisi e della programmazione, attraverso il confronto democratico tra le istituzioni e le forze politiche e la partecipazione dei cittadini, all’insegna della trasparenza e del Bene Pubblico.
Prendersi un  tale impegno sarebbe  un segnale importante per tutti i cittadini che credono nel rispetto delle regole e che alle promesse elettorali preferiscono i fatti di chi si dimostra coerente da subito. 

La bicicletta rubata ricompare in internet

Fonte: La Nuova Ferrara

I ladri di biciclette si sono evoluti e anche la ricettazione della merce rubata si è adattata ai progressi della tecnologia. Così, se volete sperare di ritrovare la vostra bicicletta non è più necessario girare vie e strade, ma può risultare molto più efficace cercare da casa, comodamente seduti davanti al computer.
Si consiglia infatti di verificare in internet, nei siti in cui possono inserirsi inserzioni di privati, quali ad esempio "subito.it", "e-bay" o altri, se vi fosse raffigurata la propria bicicletta, poiché il ladro o il ricettatore, la mette immediatamente in vendita.
Si tenga presente che per renderla irriconoscibile al proprietario, spesso la bici viene modificata, eliminando quegli elementi troppo particolari. Comunque se si dovesse riconoscere come propria la bici messa in vendita, non bisogna mai chiamare il numero indicato ma recarsi al più vicino posto di polizia per effettuare l'operazione in sicurezza dietro il consiglio e la guida delle forze dell'ordine.
QUANTI SOLDI ARRIVANO A CHI HA DAVVERO BISOGNO?
LE CONTRADDIZIONI, LA CONCORRENZA, IL BUSINESS,
L’INDUSTRIA DELLA CARITÀ
di Valentina Furlanetto
Prefazione di Alex Zanotelli

Rassegna:
Repubblica a cura di Vladimiro Polchi: Il nuovo business della beneficenza

Sette a cura di Ferruccio Pinotti: La carità che aiuta chi la fa: un business di 67 miliardi _allegato

Vanityfair.it a cura di Francesco Oggiano: Mamma mi hai comprato? Storie di traffico di organi

Libero a cura di Francesco Borgonovo: Onlus e Ong ci chiedono soldi. Poi li buttano via


Chiarelettere, Principio Attivo, pp. 272, euro 13,90

“Abbiamo il diritto di chiedere dove vanno a finire le donazioni e il dovere di farlo nei confronti di chi vogliamo aiutare.”

“La bontà disarmata, incauta, inesperta e senza accorgimento non è neppure bontà, è ingenuità stolta e provoca solo disastri.”
Antonio Gramsci.

“Per salvaguardare oceani, balene, foreste, ambiente Greenpeace Italia ha utilizzato 2 milioni 349.000 euro, meno di quanto spenda per pubblicizzarsi e cercare nuovi iscritti: 2 milioni 482.000 euro.”
Dati bilancio 2011.

“Dalla vendita delle azalee Airc (Associazione italiana ricerca sul cancro) ha ricavato 10 milioni di euro. Per organizzarne la vendita ne spende quasila metà, circa 4 milioni.”
Dati bilancio 2011.

“Ho capito che la povertà è un prodotto, che viene venduto come altri prodotti, promuovendo costose analisi di mercato, organizzando campagne stampa, sbattendo spesso il volto di un bambino, preferibilmente affamato o sfigurato o impaurito, sullo schermo di un televisore o a tutta pagina su un quotidiano.”

“Il 66 per cento di tutte le donazioni che sono state fatte nel mondo non sono state investite per la gente di Haiti, ma per il funzionamento delle ong.
Alcune hanno comprato fuoristrada da 40-50.000 dollari e il 20 per cento delle donazioni e andato in stipendi del personale delle organizzazioni.”
Evel Fanfan, presidente di Aumohd (Action des unités motivées pour une Haiti de droit), organizzazione di avvocati che dal 2002 si occupa della difesa dei diritti umani e civili della popolazione di Haiti.

“Sarà un caso ma in occasione delle settimane della moda a Milano ai giornalisti accreditati arrivano decine di inviti a serate che promuovono villaggi scuola in Burundi, ospedali per l’infanzia
in Mali, ma mai una volta che sui cartoncini siano impressi nomi come l’Opera di san Francesco, dove ogni mattina si mettono in fila i senzatetto…
Quella ai poveri locali sarebbe una specie di carità a km zero, ma sfortunatamente non tira.”

“Questo è un sistema assurdo, ci sono tantissimi soldi che girano senza che cambi nulla.
Le organizzazioni sono tutte in lotta fra loro, lotta spietata per i fondi.”
Viviana Salsi, trentenne milanese con diverse esperienze come cooperante internazionale.