venerdì 29 marzo 2013

Fai un regalo all'ambiente e alle tue tasche: smetti di bere acqua in bottiglia

Comunicato Legambiente
          Business miliardari con introiti enormi per le aziende e scarsissimi ritorni per le Regioni
Enorme impatto ambientale e alti costi per i consumatori

In occasione della giornata mondiale dell’acqua (22 marzo)
Legambiente e Altreconomia presentano “Acqua in bottiglia”
Il dossier che svela tutte le pecche di un vizio tutto italiano
 
Un giro d’affari pari a 2,25 miliardi di euro che riguarda 168 società per 304 diverse marche commerciali; l’uso di oltre 6 miliardi di bottiglie di plastica prodotte utilizzando 456 mila tonnellate di petrolio, che determinano l’immissione in atmosfera di oltre 1,2 milioni di tonnellate di CO2: c’è un vero e proprio business dentro una bottiglia d’acqua. L’abitudine tutta italiana di preferire l’acqua in bottiglia a quella del rubinetto innesca, infatti, un meccanismo economico che porta immensi guadagni alle aziende imbottigliatrici e un’enorme consumo di risorse per il Paese, oltre ad alti livelli di inquinamento indotto e consumo di risorse.
Nel 2011 i consumi di acqua sono aumentati rispetto all’anno precedente, passando da 186 a 188 litri per abitante ALL'ANNO, numeri che confermano il primato europeo del nostro paese per i consumi di acque minerali: dei 12,350 miliardi di litri imbottigliati nel solo 2011, oltre 11,320 miliardi sono stati consumati dentro i confini nazionali. Senza dimenticare che ancora oggi solo un terzo delle bottiglie viene avviato correttamente al riciclo, mentre la gran parte continua a finire in discarica o ad essere dispersa nell’ambiente e che per l’85% dei carichi si continua a preferire il trasporto su gomma. Questo vuol dire che una bottiglia d’acqua che proviene dalle Alpi percorre oltre 1000 km per arrivare in Puglia, con consumi di carburante e emissioni di sostanze inquinanti conseguenti. Cifre che potrebbero aumentare visto che l’affare delle acque in bottiglia continua ad essere molto vantaggioso per le società che lo gestiscono. Infatti, i canoni richiesti dalle Regioni per le concessioni sono, in molti casi, risibili, come nel caso della Liguria che chiede solo 5 euro per ciascun ettaro dato in concessione, senza prendere in considerazione i volumi emunti o imbottigliati, e incassando appena 3.300 euro all’anno per le 5 concessioni attive sul territorio.

Ricordiamo che sui canoni di concessioni è intervenuta, già nel 2006, la Conferenza Stato-Regioni, provando a mettere ordine nel settore con un documento di indirizzo che proponeva di uniformare i canoni su tutto il territorio nazionale, prevedendo l’obbligo di pagare sia in funzione degli ettari dati in concessione che per i volumi emunti o imbottigliati, indicando come cifre di riferimento almeno 30 euro per ettaro e un importo tra 1 e 2,5 euro per m3 imbottigliato. Nonostante ciò, a sette anni dall’approvazione di tale documento, la situazione è ancora caotica e  indefinita, come evidenzia il dossier di Legambiente e Altreconomia presentato oggi, che divide le Regioni e le Province autonome in promosse, promosse con riserva, rimandate e bocciate, sulla base dei canoni richiesti, tutte comunque accomunate dalla medesima peculiarità, per cui le condizioni sono sempre molto più vantaggiose per le società che imbottigliano l’acqua che per le Amministrazioni. Nel dettaglio, l’unica Regione promossa nella classifica di Legambiente e Altreconomia è il Lazio che prevede un triplo canone, in funzione degli ettari dati in concessione (65 euro), dei volumi emunti (1 euro/metrocubo) e di quelli imbottigliati (2,17 euro a metro cubo), mentre 10 Regioni (Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto e  Provincia autonoma di Trento) sono state promosse con riserva perché prevedono il doppio canone (volume + superficie) secondo le linee guida nazionali, con canoni per i volumi imbottigliati o emunti tra 1 e 1,50 euro per metro cubo. Seguono poi 4 Regioni rimandate che, pur prevedendo un canone in funzione dei volumi imbottigliati, applicano ancora importi inferiori a 1 euro per metro cubo, in disaccordo con le linee guida nazionali: Basilicata, Campania, Piemonte Abruzzo. Infine, la Provincia autonoma di Bolzano, l’Emilia Romagna, la Liguria, il Molise, la Puglia e la Sardegna risultano inderogabilmente bocciate perché adottano i criteri solo in funzione degli ettari dati in concessione o delle portate derivate.
“Da Nord a Sud, sono ancora troppe le Regioni che non si sono ancora dotate di adeguati meccanismi per far pagare un canone equo alle aziende che imbottigliano – ha dichiarato Pietro Raitano, direttore di Altreconomia -. In tempi di crisi economica, il beneficio sarebbe importante per tutto il Paese, perché aumenterebbe le entrate senza intaccare posti di lavoro ma semmai contribuendo a processi economici più sostenibili. Processi che tuttavia hanno bisogno ancora di un costante impegno informativo, che noi di Altreconomia e Legambiente perseguiamo ormai da 7 anni”.
“Da questa situazione emerge un’unica certezza: le Società che imbottigliano l’acqua continuano ad avere elevatissimi vantaggi economici. Degli oltre 2,25 miliardi di euro di affari incassati nel solo 2011, il ritorno economico per Comuni, Province o Regioni è stato assolutamente irrisorio, nonostante la risorsa alla base del profitto sia un bene comune che appartiene alla collettività – ha sottolineato il responsabile scientifico di Legambiente Giorgi Zampetti -.  Se invece si applicasse un canone uniforme e soprattutto più elevato, come i 10 euro al metro cubo, proposti più volte da Legambiente, si arriverebbe ad avere degli introiti molto maggiori da vincolare a investimenti sul territorio riguardanti la tutela degli ecosistemi acquatici”.
Con queste cifre, per esempio, la Liguria potrebbe incassare oltre 1,250 milioni di euro. La Basilicata passerebbe dagli attuali 323.464 euro a 9,2 milioni di euro, la Sardegna dagli attuali 39.464 salirebbe a 2,5 milioni di euro.
[...]
Al tempo stesso occorre mettere in campo anche una forte azione per aumentare la fiducia nell’acqua di rubinetto per convincere anche quel 30% di famiglie italiane che ancora non ce l’anno - dato a cui ha contributo le vicenda altrettanto italiana delle deroghe sulle acque potabili, oggi ampiamente rientrata con la sola eccezione di alcuni Comuni della Regione Lazio. Occorre mettere in campo azioni per la promozione e la diffusione dell’utilizzo dell’acqua di rubinetto, attraverso campagne di sensibilizzazione dei cittadini e nelle scuole, la distribuzione delle “etichette dell’acqua potabile” (cioè la pubblicazione delle informazioni sulle caratteristiche organolettiche e chimiche dell’acqua di rubinetto nella bolletta), l’utilizzo di acqua in brocca nelle mense scolastiche o l’installazione di erogatori sui luoghi di lavoro, nelle strade e nelle piazze cittadine. Iniziative alla base della campagna Imbrocchiamola (www.imbrocchiamola.org) di Altreconomia e Legambiente.

Tutto obsolescente, un danno per l'ambiente

COMUNICATO STAMPA UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI

ELETTRODOMESTICI: PROBLEMI DI GARANZIA A TEMPO?

Secondo recenti indagini, alcuni produttori metterebbero sul mercato beni realizzati appositamente con materiali scadenti che si rompono una volta scaduto il periodo di garanzia. L'Unione Nazionale Consumatori (http://www.consumatori.it) invita i consumatori interessati a scrivere all'indirizzo consulenza@consumatori.it.

Roma, 25 marzo 2013 – “Quanto emerso in alcune recenti indagini non fa che confermare l’opinione dei consumatori”. L’avvocato Massimiliano Dona, Segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori (http://www.consumatori.it) si riferisce alla “presenza sul mercato di apparecchi elettrici di produzione tedesca assemblati dalle case produttrici con componenti destinati a deteriorarsi, in modo tale da rompersi una volta scaduto il periodo di garanzia”.
“C’è da credere che certi produttori -spiega Massimiliano Dona (segui @massidona suTwitter)- utilizzino appositamente materiali scadenti in modo da compromettere l’utilità del bene ed una rapida usura dei suoi componenti”.
“In questa maniera -prosegue Dona- i consumatori, di fronte ad un prodotto non più in garanzia, si vedono costretti a riacquistare nuovi articoli: la nostra Unione -conclude l'avvocato- sta verificando l’incidenza nel mercato italiano del fenomeno descritto, con particolare riguardo agli elettrodomestici di provenienza tedesca ed invita tutti i consumatori interessati ad inviare segnalazioni o richieste di chiarimenti all’indirizzo di posta elettronica consulenza@consumatori.it  (scrivendo nell’oggetto: “Garanzia a tempo”), al fine di ottenere la consulenza dei nostri esperti”

[n.d.r.: In realtà il fenomeno è noto da tempo. Si chiama obsolescenza programmata o pianificata ed è applicato da tutte le aziende. Si può prevedere facilmente quanto durerà un determinato prodotto. Inutile dire che l'elettronica e la plastica la fanno da padrone, ma il discorso alla fine vale anche per l'uomo (per fortuna, pensiamo a certi soggetti in versione eterna...). Vedi 'voce' wikipedia qui.]

Belle passeggiate multietniche a Milano

Comunicato Fondazione Ismu
 
La Fondazione Ismu è lieta di invitarla,
nell’ambito del progetto Multiplicities (ideato da Laura Zanfrini e Alfredo Alietti)
a scoprire come sono cambiati in chiave multietnica tre quartieri della città di Milano:
via Padova, via Paolo Sarpi e corso Garibaldi.
 
 
E’ consigliata l’iscrizione online sul sito
 
I tre appuntamenti programmati prevedono un incontro di tipo seminariale nel tardo pomeriggio di venerdì
con esperti che introdurranno i temi in discussione, e una passeggiata guidata , sabato mattina,  nelle vie e nei dintorni dei quartieri indicati.
 
Queste le date
 
Via Padova: 
-      Venerdì 5 aprile, dalle 17.00 alle 19.00 seminario presso il Centro documentazione della Fondazione Ismu
        in via Galvani 16 a Milano, tenuto da Alfredo Alietti, esperto della Fondazione Ismu.
 
-      Sabato 6 aprile, passeggiata guidata per via Padova, con ritrovo alle 10.30 in piazzale Loreto, ang. via Padova.
 
Via Paolo Sarpi
-      Venerdì 19 aprile, dalle 17.00 alle 19.00 seminario presso il Centro documentazione della Fondazione Ismu
        in via Galvani 16 a Milano, tenuto da Daniele Cologna ricercatore CodiciRicerche e Patrizia Farina, professore Università Milano-Bicocca
 
-      Sabato 20 aprile, passeggiata guidata per via Paolo Sarpi con ritrovo alle ore 10.30 in largo Morselli
 
Corso Garibaldi
-      Venerdì 10 maggio, dalle 17.00 alle 19.00 seminario presso il Centro documentazione della Fondazione Ismu
        in via Galvani 16 a Milano, tenuto da Carla Lunghi ricercatore Centro Moda, Università Cattolica di Milano
 
-      Sabato 11 maggio, passeggiata guidata per Corso Garibaldi con ritrovo alle ore 10.30 davanti al Teatro Strehler, MM2, Lanza


L'agenda dei 14 milioni di pendolari
che nessuno vuole (ancora) aprire

Tariffe +51%, velocità media sui treni ferma a 35 orari. La protesta di chi viaggia, i disservizi li paghiamo tutti

Dai 14 milioni di pendolari stimati in Italia quelli che stanno pagando di più i costi della crisi usano l'auto per recarsi ogni giorno sul posto di lavoro.

Fonte e articolo completo. Corriere della Sera

giovedì 28 marzo 2013

Comunicato mobilitànuova

 
La politica nazionale sui trasporti sta paralizzando la nazione. Serve la #mobilitànuova.


Il trasporto locale non gode di ottima salute, si sa, ma dal Piemonte arrivano i primi rintocchi di una campana a morto.

L'assessore regionale Barbara Bonino, risvegliatasi dal torpore di questi anni di governo, pare rendersene finalmente conto e inaspettatamente si associa al coro di lamentele dell’opposizione decretando la fine del sistema di trasporto regionale.

Dalle casse piemontesi mancano almeno 120 milioni di euro per garantire bus e treni, che si aggiungono ai 340 milioni di debiti che l’Ente ha già con le imprese.
Tutto questo avrà conseguenze devastanti: un treno ogni tre e un bus su due verranno soppressi, i tempi di attesa, già parecchio lontani dall’efficienza, si dilateranno ad un’ora o addirittura a due. Verranno tagliate tutte le tratte poco utilizzate, ovvero quelle che sono già state ridotte a livelli inaccettabili. In parole povere il sistema continuerà a costare ma sarà completamente inutilizzabile.

Proprio nel momento in cui gli italiani non si possono più permettere di utilizzare l’auto - il costante calo delle vendite lo testimonia (-17% a febbraio 2013) - e hanno imparato ad utilizzare i mezzi pubblici (+8%), saranno costretti a tornare indietro e paradossalmente ad indebitarsi per potersi recare al lavoro.

Governo e opposizione uniti lamentano di non vedere soluzione, chiudendo gli occhi di fronte ad un’enorme ovvietà: la politica nazionale sui trasporti sta paralizzando la nazione. Come ricordato anche oggi dalle associazioni ambientaliste all’incontro con Pierluigi Bersani: “il Primo programma delle infrastrutture strategiche, costituisce (con le sue 390 opere in elenco per 375 miliardi di euro) un'ipoteca per il futuro economico-finanziario e ambientale del Paese."
Compito del governo dovrà essere quello di riorientare le risorse verso le infrastrutture che le persone realmente utilizzano e non verso quelle che rendono, a pochi, di più. Non si può più pensare che l’auto sia un’alternativa al servizio pubblico, perché i costi, evidenti e nascosti, sono ormai insostenibili per la maggioranza dei cittadini.
Bisogna adottare subito una Mobilità Nuova, noi ne siamo perfettamente coscienti e anche le amministrazioni, a tutti i livelli, ormai non possono che accetarlo.
Sabato 4 maggio a Milano manifesteremo per testimoniare la necessità del cambiamento e imporre ai decisori politici una rivoluzione della mobilità che parta dal riequilibrio delle risorse pubbliche destinate al settore dei trasporti, contro quelle opere pubbliche stradali, autostradali e ferroviarie inutili e dannose per il Paese.

All’assessore Bonino, e a tutti gli amministratori, farebbe bene partecipare. Potrebbe raggiungerci con un treno, se lo trova.

Per informazioni: ufficiostampa@mobilitanuova.it
The Green Island 2013 : The Green Bike  


In occasione della prossima settimana del design di Milano, segnalo questa iniziativa   :

http://www.amaze.it/AMAZE/it/node/532

L'obbiettivo e' la promozione della Bicicletta, come mezzo proprio della mobilita' dolce ,e in generale
presentare attraverso mostre ,incontri  e conferenze , una campagna culturale per l'ecosostenibilita' .

Per Mercoledi' 10 e Giovedi' 11 Aprile ,e' prevista  presso Rossignoli in Corso Garibaldi la  mostra delle Biciclette Ritrovate ,con presentazioni e interventi  dedicati al mondo della bici ,ed esposti  molti esemplari storici di Biciclette ,dai primi bicicli a ruota alta alle Michaux  a ruote basse con pignone e catena, e anche tante bici da corsa e pista utilizzate da famosi campioni ,le  informazioni complete sono sul blog di Rossignoli  :

http://blog.rossignoli.it/p/la-mostra-biciclette-ritrovate.html

mercoledì 27 marzo 2013

OMS on Road Safety   

E' stato pubblicato il report per l'anno 2013, sulla sicurezza stradale dell' OMS .
Il numero totale a livello  mondiale  di decessi dovuti alla circolazione stradale nel 2010 assomma a 1.24 milioni ,mentre il 50% delle degli incidenti mortali  avviene a ''carico''  dell'utenza debole ,pedoni,ciclisti e
motociclisti .
Cifre simili fanno pensare ad una guerra globale ,combattuta con armi improprie ,ma estremamente
efficaci .
Dovrebbero anche imporre differenti scelte politiche  su mobilita' e sviluppo ,sempre piu' insostenibile
malgrado le crisi sistemiche globali .
Il documento completo e' disponibile qui :

http://www.who.int/violence_injury_prevention/road_safety_status/2013/en/index.html
  

Mercoledì 27 marzo, alle ore 19, vogliamo festeggiare con voi l’arrivo in libreria del numero 2 di cycle!
Lo faremo all’Upcycle, il nuovo Milano Bike Café di via Ampère 16, a Milano.
Saranno con noi Gianni Mura, giornalista e scrittore, e Claudio Sanfilippo, cantautore.
Si parlerà di ciclismo – dal Giro dell Fiandre, che domenica compie 100 anni e a cui cycle! ha dedicato un appassionante reportage, Aspettando la Ronde – e di canzoni, di handbike (Alex Zanardi e i suoi amici) e di donne in bicicletta (le pioniere delle corse anni Sessanta e una ciclonauta di quattro anni lungo la Cordigliera delle Ande), di acciaio e telai (l’officina di Dario Pegoretti), di Fixed Criterium e di velodromi.
Nel corso della serata, grazie al contributo di Turismo Fiandre, degustazione di birra e di altre prelibatezze fiamminghe.
Vi aspettiamo numerosi!

Segnaliamo un altro appuntamento cycle! per la settimana prossima. Venerdì 5 aprile, alle ore 21, presso Casa Giacobbe, via IV Giugno 80, a Magenta (MI), all’interno della rassegna MeditAzioni in sella. Un libro, due ruote, mille idee, Gino Cervi presenterà il progetto cycle!
www.cyclemagazine.it

lunedì 25 marzo 2013

Intermodalita'


Come ogni ciclista   utilizzo  diverse bici ,e  ognuna quasi come uno strumento musicale
 suona  la sua musica.
Al giorno d'oggi la bicicletta dovrebbe essere un moltiplicatore di mobilita' ,realizzando l'interconnessione
in modo immediato fra le differenti modalita'possibili nei nostri spostamenti.
Ad esempio si potrebbero citare  le  bici del Bike sharing ,oppure le pieghevoli  piu' o meno compatte  ,
con prestazioni e caratteristiche adatte all'uso cittadino .
Tra l'altro,  e questo e' un argomento a me molto caro ,le pieghevoli diventano quasi indispensabili
 quando si decide di fare un viaggio in treno  con la propria cavalcatura ,onde evitare limitazioni e
inconvenienti ,che probabilmente si possono far risalire alla ferrovia  Napoli Portici  .
E qui son dolori ,specialmente quando osserviamo cio' che succede all'estero :

http://www.bromptondock.co.uk/

In pratica un bike sharing di bici pieghevoli a prezzo fisso giornaliero ,e con un canone annuo di
abbonamento.
Mi piacerebbe qualcosa  di analogo anche qui ,penso sarebbe un grande progresso .




Il colpo finale di una giunta impresentabile

OGGI TUTTI IN CAMPIDOGLIO!!!

Il futuro di Roma non verrà deciso con le prossime elezioni, ma già lunedì
25 marzo con l'approvazione delle 64 delibere urbanistiche che compiranno
il nuovo Sacco di Roma firmato Veltroni-Alemanno.
Noi, la città che non ha nulla da guadagnarci e ancora tanto da perdere,
dobbiamo essere lì per impedirlo!

Appuntamento alle ore 16 davanti al Campidoglio.
Paolo Berdini
Comunicato Verdi 24 marzo 2013

COMUNALI ROMA: VERDI, APPOGGIAMO MARINO PER ECO-CAPITALE
E' CANDIDATURA PER CAMBIAMENTO, SUE LINEE GUIDA SONO FORTEMENTE ECOLOGISTE

"I Verdi hanno deciso di appoggiare con convinzione la candidatura di Ignazio Marino che rappresenta una grande opportunità di cambiamento per una città, Roma, messa in ginocchio da politiche sbagliate e anti-ambientali". Lo dichiarano il Presidente dei Verdi del Lazio Nando Bonessio e il Coordinatore dei Verdi di Roma Francesco Alemanni che aggiungono: "Le linee guida presentate da Marino al teatro Eliseo hanno un'impronta fortemente ecologista con punti come lo stop al consumo del suolo, l'aumento delle piste ciclabili e nuove politiche per il trasporto pubblico ridotto ai minimi termini dalle politiche di Alemanno e della Polverini, scelte innovative sulla gestione dei rifiuti con le politiche dei rifiuti zero e la lotta allo smog che è diventata un'emergenza sanitaria dimenticata".

"Oggi Roma ha bisogno di invertire la la rotta e diventare una Eco-Capitale dove la qualità della vita sia al primo posto nelle priorità dell'amministrazione. Siamo convinti che con Marino questo risultato sia a portata di mano - concludono Bonessio e Alemanni -. Ecco perché non solo lo sosterremo alle primarie ma vogliamo contribuire a costruire una piattaforma programmatica di rottura con gli errori del passato e che contribuisca a portare Roma al livello delle capitali europee".

Mostra OttoTubi



Vi segnalo una prossima  mostra di sicuro interesse a Milano  :




Penso che i Telaisti espositori siano sicuramente  i migliori nel panorama attuale, e nella tradizione del
 nostro artigianato di alto livello   .Ringrazio Davide della Stazione delle Biciclette di San Donato per la segnalazione.





venerdì 22 marzo 2013

Carlo Linati, original tweed

Carlo Linati (1878-1949)
Lo scrittore Carlo Linati fu il primo a tradurre una parte dell'Ulisse in italiano, nel 1926. Joyce redasse il famoso Schema Linati per spiegare all'amico la complessa struttura dell'opera. Linati pubblicò numerosi racconti e romanzi. Scrisse anche dei suoi viaggi, effettuati con diversi mezzi di trasporto, tra cui la bicicletta. Fu uno dei firmatari del Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce, pubblicato su Il Mondo il 1° maggio 1925.
Guardando le bici fiammeggianti nelle vetrine milanesi, Carlo esclamava (manifestando sintomi di una discreta ciclopsicolpatologia): «Nessun profumo di donna amata ha lasciato un solco più profondo nel mondo dei miei ricordi dell‘odore di para». Negli anni Quaranta del Novecento, Linati compì in bicicletta il viaggio di Renzo fuggiasco da Milano verso l'Adda nei Promessi Sposi.
Comunicato Verdi


COMUNALI ROMA: OGGI I VERDI PRESENTANO I 10 PUNTI PER LA SVOLTA ECOLOGISTA DELLA CAPITALE
ASSEMBLEA APERTA PER FAR SCEGLIERE AI CITTADINI LE PRIORITA'. PARTE IL CONFRONTO SULL'ECO-CAPITALE
PARTECIPA IL PRESIDENTE NAZIONALE DEI VERDI ANGELO BONELLI

OGGI VENERDI' 22 MARZO 2O13 ORE 17.00 
ROMA - CENTRO CONGRESSI CAVOUR VIA CAVOUR 50/A

Si svolgerà oggi alle 17.00 al Centro Congressi Cavour in via Cavour 50/A un'assemblea dal titolo "Costruiamo insieme un programma ecologista per Roma". Nel corso dell'iniziativa verranno presentati i dieci punti 'aperti al confronto' per una svolta ecologista della Capitale e per portare al centro delle politiche del Campidoglio il benessere dei cittadini. Nei dieci punti si affrontano temi come la Green Economy, la cui applicazione pratica sta dando ottimi risultati in tutte le aree metropolitane Europee, contrastando la crisi attraverso risposte positive in termini di per passare al lavoro; la Mobilità pubblica, l'emergenza abitativa; lo Stop al consumo del territorio alla Tutela del litorale, le Politiche sociali; il ciclo dei Rifiuti; la Biodiversità; i Diritti animali; la lotta all'inquinamento e la difesa della salute, gli interventi per l'efficienza energetica. All'incontro partecipa il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli.

Nei dieci punti si affrontano temi come la Green Economy, la cui applicazione pratica sta dando ottimi risultati in tutte le aree metropolitane Europee, contrastando la crisi attraverso risposte positive in termini di per passare al lavoro; la Mobilità pubblica, l'emergenza abitativa; lo Stop al consumo del territorio alla Tutela del litorale, le Politiche sociali; il ciclo dei Rifiuti; la Biodiversità; i Diritti animali; la lotta all'inquinamento e la difesa della salute, gli interventi per l'efficienza energetica.

L'assemblea, alla quale sono invitati tutti i cittadini, i comitati, le associazioni e i soggetti politici interessati, rappresenta l'avvio di un confronto su una base programmatica affinché la politica, quella buona, traduca in pratica la domanda di qualità espressa dai cittadini come è già successo in molte città d'Europa come a Friburgo dove i cittadini hanno chiesto e ottenuto la pedonalizzazione di interi quartieri, a Londra con l'aumento delle piste ciclabili, a Barcellona dove gli abitanti hanno imposto il solare termico sugli edifici, a Parigi che hanno i cittadini hanno ottenuto un sistema di bike sharing di 20.000 biciclette, a Gratz il cui centro storico è interamente una Zona 30 km/h o a Berlino dove il tasso di auto per abitante è di 317 ogni mille abitanti, mentre Roma è a quota 706.

Roma e i suoi cittadini meritano una città dove la conversione ecologica crei impresa e crescita dell'occupazione, dove il tempo dedicato al trasporto non è sottratto agli affetti, dove è possibile vivere in un ambiente che non favorisce malattie polmonari e allergie, dove è possibile non dover imporre servitù con i propri rifiuti a Comuni vicini perché si sceglie definitivamente la strategia rifiuti zero, dove si investe realmente sulle rinnovabili per liberarsi dalla dipendenza del petrolio, dove si sceglie di realizzare spazi cittadini a misura d'uomo e non di auto e, soprattutto, si può essere amministrati con trasparenza ed efficienza.

NO TAV

Legambiente alla marcia NO TAV
da Susa a Bussoleno sabato 23 marzo

Comunicato Legambiente
“Stop alle opere inutili per il Paese, dannose per il territorio e per le tasche dei cittadini”
 
Legambiente chiama a raccolta soci e sostenitori per partecipare alla marcia No Tav che si terrà sabato 23 marzo in Val Susa, per dire ancora una volta No a un progetto inutile e dannoso, che con il passare del tempo e l’avanzare della crisi economica nazionale e internazionale diviene sempre più insostenibile, non solo per il territorio della Val Susa ma per tutta l'Italia.

“In un momento di crisi come quello che sta vivendo il nostro Paese, l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno è di sperperare denaro in un'opera faraonica e non giustificata dalle reali esigenze trasportistiche – dichiara il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza  La commissione europea ha recentemente tagliato i fondi previsti per le grandi infrastrutture del 48%, il Tav non si farà mai e stiamo sprecando soldi. Si abbia il coraggio di fermarsi subito. Per altro, sono molte le incertezze progettuali e sui tempi di realizzazione e, proprio a fronte dell’inutilità sempre più evidente dell’opera, molti tra i politici e i sostenitori di un tempo stanno prendendo le distanze da questo progetto impraticabile, tanto per l'impatto sul territorio, quanto per la spesa insostenibile per le tasche del Paese”.

La Val di Susa, già pesantemente infrastrutturata dalla presenza di una linea ferroviaria (peraltro sottoutilizzata), un'autostrada e due strade statali, vede in questi mesi l'epilogo di un'altra triste vicenda che mette in risalto la mancanza di una politica trasportistica sensata. Mentre si continua a giustificare il progetto della Torino Lione con il condivisibile obiettivo di spostamento di traffico merci da gomma a rotaia, si sta completando il raddoppio del tunnel autostradale del Frejus, spacciato per anni come un intervento di sola messa in sicurezza e oggi spudoratamente dichiarato come raddoppio vero e proprio.

“Mentre le linee ferroviarie storiche vengono abbandonate (12 tratte soppresse nel 2012 in Piemonte!) e le corse dei treni tagliate, ci si ostina a seguire il dogma del Tav, escludendolo da una politica trasportistica a tutto tondo, con provvedimenti fiscali e tariffari che disincentivino il trasporto su gomma - dichiara il presidente di Legambiente Piemonte Fabio Dovana  – E' necessario che il trasporto merci, effettuato ora sui tir, transiti invece su rotaia. Per questo, non si sarebbe dovuto procedere al raddoppio del tunnel autostradale del Frejus; serve in caso, invece, utilizzare a pieno e riammodernare la linea storica già presente in Valle”.

Appuntamento quindi sabato prossimo  alle 14 a Susa, in Piazza d'Armi, per dire No all'alta velocità Torino Lione e dire Sì a una politica dei trasporti che miri davvero a ridurre il traffico merci su gomma, senza però devastare il territorio e l'economia del Paese con opere inutili.

La guerra in Italia

COMUNICATO STAMPA 
 
        20 marzo 2003 - marzo 2013:  Guerra in Iraq.
 
Ieri, 20 marzo, decimo anniversario della Guerra in Iraq: 2003 - 2013 .
Abbiamo appreso dai notiziari che gli USA hanno registrato
4.500 soldati morti.
 
2003 - 2012:  Strade in Italia .
In quei dieci anni l'ISTAT e l'ACI hanno registrato oltre
45.625 persone morte sulle strade italiane.
Se la grande crisi mondiale (dal 2007 ad oggi, il 60% di
quel decennio, 2003-2012) non avesse frenato il consumo
dei carburanti, quelle 45.625 persone morte sulle
strade italiane sarebbero state ..............
 
E la chiamiamo Pace, civiltà; e sosteniamo il ripudio della
guerra e della pena di morte mentre scompare la intera
popolazione di città come Biella, Vercelli, Rieti, Macerata.
 
  4.500 soldati USA morti nella guerra in Iraq ed oltre
45.625 persone morte sulle strade italiane.
 
Meditiamo sul perchè vige un ferreo silenzio.
 
Vito De Russis
n.q. presidente di *Camminacittà - Federazione italiana per i
diritti dei pedoni e per la salvaguardia dell'ambiente*

Nuova Stazione delle biciclette a Milano: inaugurazione 23 marzo

Comunicato Stazione delle biciclette 

Dopo due lunghi anni di gestazione ci siamo riusciti:
A Milano, in Via Ettore Ponti 21, nel cuore del villaggio Barona e a due passi dalla ciclabile del Naviglio Grande, si inaugura La Stazione delle Biciclette di Milano, rinnovato negozio di riparazione e vendita di biciclette nato dall’unione di MiRaggio Ciclobarona e La Stazione delle Biciclette di San Donato Milanese, per una nuova cultura della mobilità e per chi fa della bicicletta uno stile di vita.
Durante l’inaugurazione verrà presentata la nuova rivista Cycle, edizioni Ediciclo.

vi aspettiamo, sabato 23 marzo dalle ore 17.30, Via Ettore Ponti 21 (sotto i portici) Milano

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Altri appuntamenti

Milano Cremona 2013: 24 marzo 2013
stiamo organizzando la prima gara gravel a squadre, cento km tra le campagne della bassa, una degna finale per il campionato italiano ciclocross singlespeed
http://www.lastazionedellebiciclette.com/news/?x=entry:entry130319-143904

OTTOTUBI saldati con passione: il telaio artigianale italiano in esposizione, 9 aprile 2013, Casa dell'accoglienza del Comune di Milano Viale Ortles
Abbiano radunato alcuni dei migliori telaisti Italiani, quelli che hanno fatto la storia e quelli che si stanno facendo le ossa, gli abbiamo chiesto di interpretare le nostre biciclette.... I cannelli stanno fumando, tenetevi pronti per il 9 aprile
presto maggiori info quì
http://www.lastazionedellebiciclette.com/ottotubi/
 
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ultime dal blog:
un motivo inoppugnabile per comprare una nuova bici
http://www.lastazionedellebiciclette.com/news/?x=entry:entry130320-010059

giovedì 21 marzo 2013

Binario morto Tav

I miti, le bugie, gli scandali, i conflitti, la crisi.
Ecco perché il Corridoio 5 Lisbona-Kiev è finito in un
BINARIO MORTO
di Andrea De Benedetti e Luca Rastello


Chiarelettere, Collana Reverse, pp. 224, euro 12,90

“Nel mondo ci sono solo due linee ad alta velocità in attivo: la Tokyo-Osaka e la Parigi-Lione. Tutte le altre sono in perdita.”
Indagine dell’Uic (Union internationale des chemins de fer), di cui è vicepresidente l’amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti.
© 2013 Chiarelettere editore srl
“L’intera Europa occidentale si trova oggi a rimpiangere il futuro di ieri, a rinunciare ai sogni, a rinegoziare al ribasso la realta, a cominciare dall’idea di unire i popoli attraverso le comunicazioni.”

“Far viaggiare i treni merci su linee ad alta velocita non ha alcun senso. Primo perche i treni merci sono intrinsecamente lenti,
secondo perché i binari ad alta velocita hanno costi di mantenimento elevatissimi che inciderebbero pesantemente anche sul costo del trasporto merci.”
Germà Bel, docente dell’Università autonoma di Barcellona.
© 2013 Chiarelettere editore srl
“L’80 per cento delle merci che entrano in Italia o ne escono su rotaia transita dai valichi di Domodossola, Chiasso, Luino, Brennero, Tarvisio. Cioè attraverso la Svizzera e l’Austria.
Non siamo capaci di agganciarci a infrastrutture gia esistenti, ma non ci facciamo problemi a chiedere all’Europa ulteriori capitali per realizzare la Torino-Lione.”
Dialogo con Sergio Bologna, storico e consulente
per grandi imprese e istituzioni.
© 2013 Chiarelettere editore srl
©“E importante rapportare i costi dell’alta velocità con le reali possibilità di crescita che darebbe al paese. Ma il valore netto è negativo in tutti gli scenari.”
Il presidente della Corte dei conti francese Didier Migaud, novembre 2012.
© 2013 Chiarelettere editore srl
“Non è necessaria l’opera. Sono necessari i soldi che derivano da cantieri e progetti...
Il Tav e un ‘Momendol’ economico. Come le Olimpiadi. Diciamo che grazie ai lavori olimpici imprese e localita che erano allo stremo hanno trovato prospettive di sopravvivenza per almeno cinque anni.”
Consulente tecnico Direzione Trasporti e Ambiente Regione Piemonte.

“Devastiamo il paese per aprire la strada agli Eurostar ma avevamo il Pendolino che era un gioiello tecnologico veloce e superconfortevole,
perfettamente adatto all’accidentata orografia italiana.”
Luca Giunti, animatore del Movimento contro l’alta velocità in Piemonte.

SCHEDA
Corridoio 5, ovvero 3200 chilometri di ferrovia ad alta velocità che dovrebbero garantire promettenti sbocchi di mercato. Un “Eldorado”, secondo Piero Fassino, che però, nella migliore delle ipotesi, non comincerà a produrre benefici economici prima del 2073. Fantascienza pura. I due autori hanno provato a rifare tutto il percorso cercando di capire. Le sorprese non sono mancate. Il Portogallo ha già rinunciato, alla Spagna interessa solo l’alta velocità passeggeri e per le merci programma un binario unico, dopo Trieste il corridoio scompare, tanto che per raggiungere Lubiana bisogna prendere la corriera.
Un viaggio nell’Europa più sconosciuta tra proclami altisonanti e la realtà povera di città, pianure, paesi, popoli senza un’identità e una visione comune. Un reportage che è la storia di una grande illusione. L’alta velocità interessa a pochi e a quei pochi interessa non per la sua portata globale ma per le ricadute a brevissimo termine sull’economia locale. Allora per quale ragione l’Italia deve spendere almeno due miliardi e mezzo di euro in un tunnel? E di quale futuro stiamo parlando?

Arriva la Mobilità Nuova, manifestazione il 4 maggio 2013 a Milano

Comunicato Mobilità nuova

Pedali, Pedoni e Pendolari uniti per la prima Critical Mass a piedi della storia.
Sarà il 4 maggio a Milano la manifestazione indetta dalla rete per la Mobilità Nuova, un’alleanza di cittadini e
associazioni che chiedono che le politiche di trasporto mettano al centro i bisogni delle persone e non più soltanto il diritto all’uso dell’automobile privata.
Obiettivo della manifestazione: indicare “ l’esigenza di rivedere la destinazione delle risorse economiche pubbliche sul sistema trasporti, al momento distribuite senza tenere conto delle reali esigenze di chi si sposta in Italia”.
Mentre il 97,2% della popolazione italiana si sposta al’interno delle aree urbane e per brevi tragitti, lo stato destina il 75% delle risorse pubbliche al soddisfacimento della domanda di mobilità del 2,8% delle persone e delle merci (è questa la quota di spostamenti quotidiani superiori ai 50 km) [fonte Legambiente].
Promotori della manifestazione e della Rete per la Mobilità Nuova sono blogger e attivisti della
campagna/movimento #salvaiciclisti che lo scorso 28 aprile convocarono ai Fori Imperiali 50 mila persone, dando vita ad una bicifestazione in contemporanea con Parigi, Londra ed Edimburgo. Anche quest’anno si seguirà lo stesso schema già adottato dalla campagna #salvaiciclisti: un’intensa attività di evangelizzazione attraverso Twitter (hashtag di riferimento #mobilitanuova) e Facebook.

“La forte esperienza di coinvolgimento civico che l’esperienza #salvaiciclisti è riuscita a risvegliare, e la parallela totale assenza del tema della mobilità nella campagna elettorale appena trascorsa hanno dimostrato l’esigenza di tornare in piazza per dimostrare che le politiche dei trasporti non sono degli aspetti secondari nella gestione della cosa pubblica”, fanno sapere i promotori.
Il corteo del 4 maggio prenderà il via dopo un concentramento in Piazza duca d’Aosta di fronte alla Stazione
Centrale a Milano, un luogo estremamente simbolico ed evocativo, per poi altrettanto simbolicamente riprendersi le strade della città attraverso una “critical mass” a piedi. La rievocazione del concetto di massa critica, cara ai movimenti del ciclismo urbano, non è casuale: i cittadini che in Italia si spostano utilizzando le proprie gambe, i mezzi pubblici o la bicicletta sono una maggioranza non consapevole di esserlo. Solamente se queste categorie riusciranno a creare una massa critica, dimostrando consapevolezza di sé, potranno riuscire a modificare l’attuale, obsoleto sistema di trasporti.

LA MOBILITÀ NUOVA
“La Mobilità Nuova – si legge nel manifesto presente sul sito www.mobilitanuova.it – è un paradigma di gestione dei flussi che ridefinisce i criteri di efficienza e le priorità, assegnando un peso maggiore a indicatori come la sicurezza, la salute delle persone, la vivibilità delle strade, l’equità sociale, la salvaguardia del territorio”.
E ancora: “La Mobilità Nuova sostituisce un sistema caotico, casuale e diseconomico, quello autocentrico, con uno ad alta intermodalità in grado di generare un considerevole risparmio sia per i singolo cittadino che per la comunità. Spostamenti rapidi e coordinati, una minore incidentalità e una migliore qualità della vita hanno ricadute positive a ogni livello, dall’economia familiare fino alla spesa pubblica”. Che il momento sia maturo per un forte cambiamento modale è rivelato anche dalla costante picchiata delle vendite di automobili, ormai stabilmente intorno al -20% in Europa: secondo i promotori della Rete “non si tratta solo di crisi economica ma anche di crisi affettiva e di senso: è ormai evidente che l’auto privata non sia più l’aiuto che fu negli anni ‘60 del secolo scorso, e si è trasformata in un problema occupazionale e sociale”.
 
LA RACCOLTA DI FIRME
A partire dal giorno successivo alla manifestazione del 4 maggio, obiettivo della Rete per la Mobilità Nuova sarà la raccolta di un milione di firme per modificare l’allocazione delle risorse pubbliche destinate alla mobilità attraverso una legge di iniziativa popolare.

Bicycle trailer

Bicycle trailer, minifilm kurdo di Rezgar Hussein, su youtube, qui

A Pasquetta bici gratis sui treni

Comunicato Fiab

CON "BICINTRENO" A PASQUETTA BICI GRATIS SUI TRENI REGIONALI
SI RINNOVA COLLABORAZIONE TRA FIAB E TRENITALIA PER GIORNATA NAZIONALE DEL TRASPORTO INTEGRATO BICI+TRENO
ADERISCE ANCHE “TRENORD” IN LOMBARDIA. A BOLZANO BICI GRATIS SOLO SUI TRENI REGIONALI VELOCI

Anche a Pasquetta di quest’anno, lunedì 1° aprile,   tutti i cicloescursionisti in tutte le regioni italiane potranno trasportare gratis la loro bicicletta al seguito su uno dei treni regionali abilitati al servizio. Centinaia le gite fuori porta con la formula bici+treno programmate sia dalle associazioni FIAB che da comitive di amici o semplicemente da singole famiglie.

Come ogni anno anche quest’anno si rinnova la collaborazione tra la Federazione Italiana Amici della Bicicletta (Fiab) e Trenitalia per l'organizzazione della Giornata Nazionale "Bicintreno". Tutti coloro che vorranno fare un’escursione da soli o in gruppo, potranno viaggiare pagando il solo biglietto del passeggero: quello della bici per quel giorno sarà gratuito.

La Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia, a seguito della richiesta della FIAB – si legge nella nota di Trenitalia - ha dato il proprio assenso allo svolgimento, per il giorno 1° aprile p. v. dell’edizione 2013 della Giornata Nazionale Bicintreno. In tale occasione, pertanto, come già avvenuto negli anni precedenti, sarà consentito, nel limite dei posti disponibili, ad ogni viaggiatore pagante, il trasporto gratuito della bici su tutti i treni del Trasporto Regionale abilitati al servizio bici al seguito”.

“Precisiamo – prosegue la nota di Trenitalia - che anche Trenord aderisce all’iniziativa, mentre, in coerenza con quanto previsto dal relativo Contratto di Servizio, nell’ambito della Provincia Autonoma di Bolzano la suddetta agevolazione sarà concessa solo sui treni Regionali Veloci. Dell’iniziativa il Gruppo Ferrovie dello Stato provvederà a dare informazione alla clientela attraverso il sito internet aziendale e con un apposito comunicato stampa. Nelle biglietterie delle principali stazioni sarà, inoltre, affissa una locandina informativa”.

Giacomo Scognamillo, consigliere nazionale FIAB e responsabile dei rapporti con le società ferroviarie per l’intermodalità dichiara: “ Siamo ovviamente soddisfatti per la rinnovata collaborazione con Trenitalia, anche se solo limitatamente ad una giornata. Siamo certi che Trenitalia farà di tutto per sensibilizzare le sale operative regionali a mettere in circolazione, in quel giorno, materiale rotabile più adeguato al trasporto del maggior numero di biciclette e il proprio personale affinchè, a seguito della prevista maggior affluenza di comitive di cicloturisti con bici al seguito, presti la massima collaborazione”.

In alcune regioni come Puglia, Basilicata, Campania, Marche e Liguria, il trasporto gratuito della bici sui treni regionali nei soli fine settimana o tutti i giorni già avviene tutto l'anno grazie ad accordi particolari raggiunti localmente tra le direzioni regionali di Trenitalia e le Regioni interessate.
Illustrazione di Mark Edward Geyer (fonte: rotring)

GIORNATE FAI, BICICLETTATE CON LA FIAB
OLTRE 5O EVENTI IN TUTTA ITALIA, SI RINNOVA INTESA DAL 2004
IL PRESIDENTE FIAB: "IL TURISMO DEI BENI CULTURALI IN BICI FATICA A FAR VALERE LE PROPRIE POTENZIALITA”

Anche quest'anno si rinnova la collaborazione tra FIAB e FAI in occasione della 21^ edizione delle Giornate di Primavera, che si celebrano in tutta Italia nelle giorni di sabato 23 e domenica 24 marzo, con l'apertura straordinaria al pubblico e con visite guidate di beni culturali e monumenti, grazie alla disponibilità dei volontari del Fondo Ambiente Italiano.
Per l'occasione, le associazioni cicloambientaliste della FIAB, in collaborazione con le delegazioni territoriali del FAI, organizzeranno escursioni in bicicletta in tutta Italia, aperte anche ai non soci. Oltre 50 sono gli eventi in bicicletta. Programmi e itinerari sono consultabili liberamente alla pagina online http://www.giornatafai.it/biciclettate-con-fiab-2013.htm
Giardini, monumenti, beni culturali, nella maggior parte dei casi, potranno anche essere raggiunti anche con la formula di trasporto integrato bici e treno che in alcune regioni italiane prevede addirittura il trasporto gratuito delle biciclette al seguito sui treni regionali, a seguito di accordi locali con le Regioni.
"L’accessibilità e la fruizione dei beni culturali in bicicletta - dichiara Antonio Dalla Venezia, Presidente FIAB -  rappresenta un potenziale notevole per lo sviluppo del turismo sostenibile dei nostri territori e la collaborazione tra FIAB e FAI, che prosegue ininterrottamente dal 2004, va in questa direzione. Ma le infrastrutture di rete per la mobilità turistica in bici sono ancora insufficienti nel nostro Paese mentre risultano indispensabili quando si parla di valorizzazione e fruizione dei beni ambientali”.

"Un pensiero per i molti, troppi morti senza nome che il nostro Mediterraneo custodisce"

Un discorso molto bello di una persona eccezionale.
 
Discorso di insediamento dell'On. Laura Boldrini a Presidente della Camera dei Deputati, 16 marzo 2013
 
Care deputate e cari deputati,
permettetemi di esprimere il mio più sentito ringraziamento per l’alto onore e responsabilità che comporta il compito di presiedere i lavori di questa assemblea.
Vorrei innanzitutto rivolgere il saluto rispettoso e riconoscente di tutta l’assemblea e mio personale al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che è custode rigoroso dell’unità del Paese e dei valori della costituzione repubblicana.
Vorrei inoltre inviare un saluto cordiale al Presidente dalla Corte costituzionale e al Presidente del consiglio.
Faccio a tutti voi i miei auguri di buon lavoro, soprattutto ai più giovani, a chi siede per la prima volta in quest’aula. Sono sicura che in un momento così difficile per il nostro paese, insieme, insieme riusciremo ad affrontare l’impegno straordinario di rappresentare nel migliore dei modi le istituzioni repubblicane.
Vorrei rivolgere inoltre un cordiale saluto a chi mi ha preceduto, al presidente Gianfranco Fini che ha svolto con responsabilità la sua funzione costituzionale.
Arrivo a questo incarico dopo aver trascorso tanti anni a difendere e rappresentare i diritti degli ultimi in Italia come in molte periferie del mondo. E’ un’esperienza che mi accompagnerà sempre e che da oggi metto al servizio di questa Camera. Farò in modo che questa istituzione sia anche il luogo di cittadinanza di chi ha più bisogno.
Il mio pensiero va a chi ha perduto certezze e speranze. Dovremmo impegnarci tutti a restituire piena dignità a ogni diritto. Dovremo ingaggiare una battaglia vera contro la povertà, e non contro i poveri. In questa aula sono stati scritti i diritti universali della nostra Costituzione, la più bella del mondo. La responsabilità di questa istituzione si misura anche nella capacità di saperli rappresentare e garantire uno a uno.
Quest’Aula dovrà ascoltare la sofferenza sociale. Di una generazione cha ha smarrito se stessa, prigioniera della precarietà, costretta spesso a portare i propri talenti lontano dall’Italia.
Dovremo farci carico dell’umiliazione delle donne che subiscono violenza travestita da amore. Ed è un impegno che fin dal primo giorno affidiamo alla responsabilità della politica e del Parlamento.
Dovremo stare accanto a chi è caduto senza trovare la forza o l’aiuto per rialzarsi, ai tanti detenuti che oggi vivono in una condizione disumana e degradante come ha autorevolmente denunziato la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo.
Dovremo dare strumenti a chi ha perso il lavoro o non lo ha mai trovato, a chi rischia di smarrire perfino l’ultimo sollievo della cassa integrazione, ai cosiddetti esodati, che nessuno di noi ha dimenticato.
Ai tanti imprenditori che costituiscono una risorsa essenziale per l’economia italiana e che oggi sono schiacciati dal peso della crisi, alle vittime del terremoto e a chi subisce ogni giorno gli effetti della scarsa cura del nostro territorio.
Dovremo impegnarci per restituire fiducia a quei pensionati che hanno lavorato tutta la vita e che oggi non riescono ad andare avanti.
Dovremo imparare a capire il mondo con lo sguardo aperto di chi arriva da lontano, con l’intensità e lo stupore di un bambino, con la ricchezza interiore inesplorata di un disabile.
In Parlamento sono stati scritti questi diritti, ma sono stati costruiti fuori da qui, liberando l’Italia e gli italiani dal fascismo.
Ricordiamo il sacrificio di chi è morto per le istituzioni e per questa democrazia. Anche con questo spirito siamo idealmente vicini a chi oggi a Firenze, assieme a Luigi Ciotti, ricorda tutti i morti per mano mafiosa. Al loro sacrificio ciascuno di noi e questo Paese devono molto.
E molto, molto dobbiamo anche al sacrificio di Aldo Moro e della sua scorta che ricordiamo con commozione oggi nel giorno in cui cade l’anniversario del loro assassinio.
Questo è un Parlamento largamente rinnovato. Scrolliamoci di dosso ogni indugio, nel dare piena dignità alla nostra istituzione che saprà riprendersi la centralità e la responsabilità del proprio ruolo. Facciamo di questa Camera la casa della buona politica. Rendiamo il Parlamento e Il nostro lavoro trasparenti, anche in una scelta di sobrietà che dobbiamo agli italiani.
Sarò la presidente di tutti, a partire da chi non mi ha votato, mi impegnerò perché la mia funzione sia luogo di garanzia per ciascuno di voi e per tutto il Paese.
L’Italia fa parte del nucleo dei fondatori del processo di integrazione europea, dovremo impegnarci ad avvicinare i cittadini italiani a questa sfida, a un progetto che sappia recuperare per intero la visione e la missione che furono pensate, con lungimiranza, da Altiero Spinelli.
Lavoriamo perché l’Europa torni ad essere un grande sogno, un crocevia di popoli e di culture, un approdo certo per i diritti delle persone, un luogo della libertà, della fraternità e della pace.
Anche i protagonisti della vita spirituale religiosa ci spronano ad osare di più: per questo abbiamo accolto con gioia i gesti e le parole del nuovo pontefice, venuto emblematicamente “dalla fine del mondo”. A papa Francesco il saluto carico di speranze di tutti noi.
Consentitemi un saluto anche alle istituzioni internazionali, alle associazioni e alle organizzazioni delle Nazioni Unite in cui ho lavorato per 24 anni e permettetemi - visto che questo è stato fino ad oggi il mio impegno - un pensiero per i molti, troppi morti senza nome che il nostro Mediterraneo custodisce. Un mare che dovrà sempre più diventare un ponte verso altri luoghi, altre culture, altre religioni.
Sento forte l’alto richiamo del Presidente della Repubblica sull’unità del Paese, un richiamo che questa aula è chiamata a raccogliere con pienezza e con convinzione.
La politica deve tornare ad essere una speranza, un servizio, una passione.
Stiamo iniziando un viaggio, oggi iniziamo un viaggio. Cercherò di portare assieme a ciascuno di voi, con cura e umiltà, la richiesta di cambiamento che alla politica oggi rivolgono tutti gli italiani, soprattutto in nostri figli. Grazie.

Bici: tecnologia non transitoria

Nell'articolo "Nuove eppur transitorie", pubblicato il 17 marzo 2013 nel supplemento domenicale del Sole-24 ore (il giornale della Confindustria), il filosofo Roberto Casati si interroga sul valore delle tecnologie e sulle cose che non facciamo e non faremo più per via dell'innovazione tecnologica. Il punto di partenza è un sondaggio realizzato dalla società di backup online Mozy. Per meglio dire, che non faranno la maggior parte delle persone. Stendere i panni al sole, andare in banca, comprare un quotidiano in edicola, acquistare pellicole fotografiche, scrivere a mano lettere e appunti, ecc. I fax, le pellicole fotografiche, la tv sono tecnologie. Verranno sostituite da altre tecnologie. "Tutte le tecnologie potrebbero essere di transizione". Ma la nozione di tecnologia di transizione, avverte Casati,  "è informativa soltanto se ci sono delle tecnologie che non sono di transizione, se ci sono dei punti di arrivo insuperati". Riguardo ai punti di arrivo insuperati, nel sondaggio vi sono tre grandi assenti, nota l'autore: andare in bicicletta, leggere libri di carta, usare una vela per muoversi in mare.

mercoledì 20 marzo 2013

Sicuro in bici è meglio

Comunicato Università di Roma Tre

Presentazione del progetto
Sicuro in bici è meglio
realizzato dal Centro sulla Sicurezza Stradale di Roma Tre e Legambiente Lazio, con il finanziamento della Regione Lazio
Giovedì 21 marzo - ore 17:30
Università Roma Tre, Dipartimento di Ingegneria, Sala conferenze
via Vito Volterra 62, Roma
L'applicazione per smartphone e tablet “Bici Sicura” e il Manuale per l'individuazione di itinerari ciclabili sicuri sono alcune delle attività realizzate nel corso del progetto Sicuro in bici è meglio che verrà presentato domani, giovedì 21 marzo, alle 17:30 nel Dipartimento di Ingegneria dell’Università Roma Tre (via Vito Volterra 62, Roma).
Rivolto alla tutela e alla promozione della mobilità ciclabile, il progetto, nasce dalla collaborazione tra il CRISS-Centro Interuniversitario di Ricerca per gli Studi sulla Sicurezza Stradale dell'Università Roma Tre e Legambiente Lazio, con il finanziamento della Regione Lazio.
Obiettivi dell’iniziativa sono di migliorare gli standard di sicurezza di chi usa la bicicletta e, allo stesso tempo, di aumentare il numero di utenti che usufruiscono di questo mezzo, sia attraverso l'incremento di sicurezza stesso, sia attraverso azioni formative e di promozione culturale appositamente realizzate.
Durante l'evento verranno presentate alcune delle attività condotte nell'ambito del progetto:
- il “Manuale per l'individuazione di itinerari ciclabili sicuri” già presentato in alcune scuole del Lazio per riconoscere i pericoli e promuovere la costruzione di nuovi percorsi
- il Concorso tematico Scuola Ciclabile per incentivare la partecipazione tra gli studenti del Lazio
- l'applicazione per smartphone e tablet Bici Sicura, per rendere sicure e divertenti le passeggiate in bicicletta e che aiuta a identificare i percorsi migliori. (Ulteriori informazioni nel box che segue).
PROGRAMMA
17.30 - Saluti:
Prof. Paolo Mele, Preside Facoltà di Ingegneria Università Roma Tre
Sono stati inoltre invitati:
on. Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio
Prof. Guido Fabiani, Rettore Università Roma Tre
Prof. Paolo Atzeni Direttore del Dipartimento di Ingegneria Università Roma Tre
Ore 17.45 - Presentazione del progetto SICURO IN BICI è MEGLIO
Il progetto sicuro in bici è meglio - Lorenzo Parlati, Presidente di Legambiente Lazio
Le attività del Criss - Prof.ssa Maria Rosaria De Blasiis, Direttore Del Criss
Il quadro di riferimento regionale - Luciano Manfredi - Direttore Regionale Infrastrutture Regione Lazio
Le attività del Mobility Manager a Roma Tre - Stefania Angelelli, Mobility Manager Università Roma Tre
Ore 18.15 - I contenuti del progetto SICURO IN BICI è MEGLIO
Il manuale: inquadramento della problematica e profili di analisi e progettazione - Alessandro Calvi e Fabrizio D'Amico, Università Roma Tre
La APP per Smartphone - Francesco Benedetto, Università Roma Tre
Le attività di formazione ed il concorso - Roberto Scacchi, Legambiente Lazio
Ore 19.00 - Conclusioni
Conclude: Cristiana Avenali, Consigliere Regione Lazio
Modera: Prof. Andrea Benedetto, Università Roma Tre
L’APPLICAZIONE “BICI SICURA”
BiciSicura” è un’applicazione sviluppata nell’ambito del progetto dedicata a piattaforme mobili (tablet e smartphone) Android con l’obiettivo di rendere sicure e divertenti le passeggiate in bicicletta.
L’applicazione si presenta con una schermata iniziale interattiva, in cui l’utente può facilmente decidere che tipo di percorso vuole affrontare selezionando in semplici menù a tendina la difficoltà (medio, facile, difficile), se adatto a bambini (si, no), il tipo di fondo stradale (asfalto, sterrato, misto), e il tipo di percorso voluto (ciclabile, strada, sentiero). E’ inoltre presente la possibilità di visualizzare in tale schermata i percorsi preferiti dell’utente e salvati in un precedente utilizzo dell’applicazione. Infine, è anche possibile visualizzare tutti i percorsi disponibili.
Una volta scelte le caratteristiche del percorso che l’utente ha selezionato nella schermata iniziale, viene fornita in una nuova schermata la lista dei percorsi (tutti o solo quelli che rispondono alle esigenze definite precedentemente) e l’utente può selezionare l’itinerario voluto.
La schermata successiva mostra le informazioni relative al percorso selezionato sia in forma grafica (ovvero disegnato sulla mappa in stile Google maps), sia in forma testuale dove sono evidenziate tutte le criticità del percorso (attraversamenti o incroci pericolosi…). Qui l’utente può decidere se aggiungere il percorso ai preferiti.
Questa appena descritta è la versione base dell’applicazione che per funzionare correttamente non richiede alcun collegamento alla rete Internet né la necessità di disporre di un segnale GPS. E’ quindi un utilizzo ottimo in fase di preparazione del percorso e di scelta iniziale.
Nel caso invece il collegamento a Internet ed il segnale GPS fossero entrambi disponibili, le versioni successive dell’applicazione permettono all’utente di seguire la propria posizione lungo il tracciato disegnato sulla mappa.
Inoltre, nel caso l’utente volesse partire dal punto in cui si trova in quel momento per giungere all’inizio del tracciato ciclabile, l’applicazione calcolerà il percorso e guiderà l’utente a destinazione. In particolare, per massimizzare la sicurezza, l’applicazione guiderà gli utenti a destinazione e poi lungo il percorso anche “a voce”, ovvero le informazioni grafiche e testuali saranno lette da una voce computerizzata. Infine, sempre nel caso di presenza di connessione alla rete Internet, sarà prevista la possibilità di recuperare le informazioni meteo relative alla zona geografica dove si dispiega il tracciato ciclabile scelto dall’utente che sarà così sempre informato in tempo reale sulle attuali condizioni meteorologiche.