[N.B.:leggere attentamente la parte in rosso, alla fine]
UN NUOVO PROGRAMMA PER IL SANTA
                MARIA DELLA PIETA'
SEMPRE
              E PER SEMPRE
dalla
              stessa parte ci troverai
Sono
              passati 17 anni da quando fu proposto un progetto di
            riuso culturale e sociale del S.Maria della Pietà promosso
            da associazioni e cittadini.
13
              anni dal finanziamento del Giubileo per realizare gli
            Ostelli della Gioventù smantellati illegittimamente dopo
            solo 2 anni.
10
              anni dalla presentazione della Delibera di Iniziativa
            Popolare che il Comune non discusse violando il proprio
            Statuto.
10
              anni dalla battaglia sul Piano Regolatore che
            contribuì a cancellare una previsione edificatoria esterna
            di 300mila metri cubi.
8
              anni dall'atto di disobbedienza civile che fece
            nasscere l'Associazione Ex Lavanderia e difese la gestione
            pubblica del Padiglione 31.
6
              anni dal Protocollo di Intesa tra enti locali,
            università e ASL che chiuse la strada a qualsiasi ipotesi
            partecipata promuovendo uno spezzatino a prevalenza
            sanitaria e che vide l'Associazione Ex Lavanderia opporsi ad
            una scelta condivisa da tutta la politica istituzionale.
3
              anni dal fallimento definitivo del Protocollo,
            dell'ipotesi di utilizzo universitario e dal conseguente
            abbandono di ogni interesse istituzionale sulll'Ex
            Manicomio.
Oggi la condizione del S.Maria della
            Pietà è di estremo degrado delle aree comuni, a partire da
            un parco lasciato nell'abbandono ed invaso da automobili. 
- Lo spostamento all' interno del S.Maria
            di strutture residenziali psichiatriche ha rappresentato un
            ritorno indietro materiale e simbolico rispetto alle scelte
            ed ai principi della Legge Basaglia. 
- La ASL RME ha avuto carta bianca nel
            riutilizzo del comprensorio senza alcun processo di
            pianificazione urbana teoricamente dovuto in una Centralità
            del PRG.
- Una parte dei padiglioni è abbandonata
            e senza alcun progetto di riutilizzo. Gran parte dell'area
            esterna è lasciata nel degrado. 
- L'operazione di spostamento del
            Municipio è rimasta incompiuta costringendo il Comune a
            spendere ancora i soldi dell'affitto di una palazzina di via
            Battistini.
- Infine non si è mai valorizzata la
            potenzialità anche economica del comprensorio da investire,
            per legge e buon senso, in risorse per l'applicazione della
            Legge 180.
Di fronte al nuovo assetto del governo
            regionale ed al futuro rinnovamento degli organi comunali e
            municipali, torniamo a proporre alle istituzioni un'ipotesi
            sul S.Maria della Pietà che ne salvaguardi il valore
            simbolico, storico, ambientale e sociale.
Torniamo a rivendicare il valore di
            quella elaborazione dal basso che per lunghi anni è stata
            marginalizata e combattuta in nome di progetti fallimentari
            e promesse non mantenute. Torniamo a riproporre, in forme
            nuove e congruenti con la realtà che nonostante la nostra
            battaglia abbiamo subito, il senso del Progetto "Città
            Ideale" del 1996 e della Delibera di Iniziativa Popolare del
            2003.
Siamo convinti che sia stato un errore
            permettere la neosanitarizzazione di gran parte del
            Comprensorio ma capiamo che sarebbe oggi improponibile
            spostare altrove strutture come "Antea" o "Adelphi". Si
            tratterebbe di uno spreco di risorse incomprensibile che si
            aggiungerebbe ai tanti già perpetrati ai danni
            dell'amministrazione pubblica.
Crediamo che su quanto non ancora
            pianificato, sulle aree comuni, su alcune questioni di
            fondo, si possa riaprire una discussione che cambi
            radicalmente l'approccio del passato e rimetta al centro il
            valore dei beni comuni, della buona gestione, della difesa
            del patrimonio pubblico.
Gli anni passano, i danni fatti sono
            stati tanti ma noi siamo sempre dalla stessa parte.
            Chiediamo ai nuovi amministratori da che parte, oggi, essi
            si collochino.
Proposte
              sul riutilizzo del S.Maria della Pietà:
Competenze
Riattribuzione alla Regione della
            competenza sul S.Maria della Pietà ed al Comune delle
            competenze relative alla pianificazione urbana. La ASL RME
            non può utilizzare nessun nuovo spazio senza aderire ad un
            progetto condiviso e partecipato. Va ripristinato il
            rispetto delle destinazioni d'uso previste dai finanziamenti
            del Giubileo;
Ostello
Realizzazione del nuovo ostello della
            gioventù di Roma nei 5 padiglioni ristrutturati con i fondi
            del Giubileo e destinati ad accoglienza turistica spostando
            i servizi ASL presenti  nei
            padiglioni ad essa destinati dal Protocollo di Intesa. Per
            questo obiettivo non si ritiene necessaria alcuna
            compensazione nei confronti della ASL RME che ha ricevuto
            finanziamenti regolati dalla Legge Regionale n. 20/97 e che,
            dopo lo smantellamento degli ostelli avrebbe dovuto
            restituire;
Strutture
              sanitarie
spostamento in strutture esterne, in
            linea con i principi della Legge 180, delle strutture
            residenziali di tipo psichiatrico, e non realizzazione di
            alcuna struttura aggiuntiva di carattere
            residenziale-sanitario legata al disagio psichico, alla
            malattia cronica o alla disabilità;
Parco
salvaguardia del Parco attraverso un
            intervento straordinario della Regione ed una nuova
            Convenzione (sul modello di quella del 1998) che riaffidi la
            gestione del parco al Comune di Roma, garantisca il
            mantenimento della fruizione pubblica e pedonalizzazione
            immediata del parco attraverso l'utilizzo come parcheggio
            aggiuntivo dell'area del mercato domenicale (via Vinci) e la
            realizzazione di una navetta elettrica annunciata da anni e
            mai attivata;
Progetto
              di utilizzo culturale
elaborazione di un progetto partecipato
            che destini ad uso culturale pubblico i padiglioni destinati
            dal Protocollo ad uso universitario (17, 18, 19, 20, 21, 23,
            25), utilizzando come progetto di riferimento il progetto
            del Coordinamento "Città Idale";
Cooperazione
              integrata
salvaguardia dell'esperienza di
            cooperazione integrata presente al Padiglione 41 e
            affidamento del Padiglione 28 (mensa) a cooperative sociali
            integrate;
Sede
              municipale
individuazione degli edifici adatti ad
            ospitare la sede del Municipio 19 (pad. 26 o 90);
Aree
              esterne
tutela delle aree esterne attraverso un
            progetto trasparente di utilizzo che rispetti il vincolo di
            non edificabilità previsto dal PRG.
In questi 8 anni, abbiamo promosso libera
            e pubblica cultura, rappresentando un modello emblematico di
            ciò che vogliamo per il S.Maria della Pietà. Tuttavia nei
            punti programmatici non vi è la richiesta di legalizzazione
            delle attività dell'Associazione Ex Lavanderia nel
            Padiglione 31.
          
Ciò è dovuto alla scelta praticata da
            sempre di non porre la questione della tutela della propria
            attività associativa come elemento di contrattazione
            relativamente al S.Maria della Pietà. 
          
Tutelare un'attività pubblica ormai
            riconosciuta dal territorio e dalla città non è una nostra
            richiesta, semmai dovrebbe essere il fine proprio delle
            Istituzioni.
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