giovedì 27 febbraio 2014

Comunicato Eurispes 

IL 10 GIUGNO L’EURISPES PRESENTA IL
LIBRO BIANCO SULLA MOBILITÀ E I TRASPORTI

Il prossimo 10 giugno l’Eurispes presenterà il Libro Bianco sulla Mobilità e i Trasporti realizzato dall’Osservatorio sulla Mobilità e i Trasporti. L’evento si svolgerà all’interno della manifestazione Citytech (10-11 giugno) che quest’anno per la prima volta farà tappa anche a Roma. A fare da cornice alla presentazione del Libro Bianco e a Citytech l’Aranciera del Semenzaio di San Sisto, messa a disposizione da Roma Capitale promotrice della manifestazione. Il Libro Bianco dell’Eurispes offrirà una fotografia dettagliata della Mobilità e del Trasporto, con focus su: Il trasporto di persone e merci nelle grandi aree metropolitane; Urbanizzazione e accesso ai servizi di trasporto; La mobilità e le persone: clienti e cittadini, e scelte modali; La bolletta energetica e i costi sociali e ambientali; Politiche di City Logistics urbana e impatto sula mobilità. «Obiettivo del Libro Bianco – spiega il Direttore dell’Osservatorio Eurispes, Carlo Tosti – è quello di avere un approccio pragmatico in modo da poter essere un punto di riferimento anche per le Istituzioni e per tutti gli operatori che si occupano di trasporti. È impensabile ad esempio che non esista un’uniformità di modelli. Una regolamentazione a livello nazionale andrebbe incontro alle aziende, che in questo modo non sarebbero costrette ad adeguare la tecnologia a seconda delle diverse città che applicano le stesse direttive trasportistiche con evidente risparmi anche economici, e di conseguenza alle stesse casse dei comuni».
COMUNICATO ADOC

ROMA: ADOC, MARINO SI DA UN 7+ COME SINDACO, PER NOI FINORA NON E’ GIUDICABILE
Alla Capitale serviva un manovale per rimettere in sesto la città, non un tecnico delle luci
Roma, 26 febbraio 2014 -  Per Roma, secondo l’Adoc, sarebbe stato opportuno chiamare un “manovale”, in grado di ristrutturare una città allo sbando, e non un tecnico delle luci, più impegnato nello spettacolarizzare la pedonalizzazione dei Fori che nel risolvere i disagi quotidiani affrontati dai cittadini romani.
“Finora il Sindaco di Roma Marino non è giudicabile – dichiara Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc - a Roma è necessaria una maggiore e più sostenibile mobilità del trasporto pubblico, più sicurezza per le strade, vie consolari percorribili in tempi “umani”, una ristrutturazione integrale e permanente del manto stradale e soprattutto, un Centro Storico a misura d’uomo pedonalizzato e finalmente libero dalle auto. E’ necessario restituire ai cittadini il Centro Storico, dove oggi regna il caos, pedonalizzandolo e rivalutandolo. Camminare al centro, soprattutto in prossimità del Pantheon e di Montecitorio è un’impresa al limite dell’impossibile. Una viabilità pedonale praticamente azzerata che danneggia sia i pedoni, in particolare disabili e mamme con bambini al seguito, che le attività commerciali limitrofe. Questa è l’unica vera pedonalizzazione che i cittadini vogliono, che renderebbe il Centro di nuovo godibile e fruibile, rivitalizzandolo anche a favore di turismo e commercio. Roma sta velocemente diventando invivibile per i suoi cittadini, un efficiente trasporto pubblico incide sulla qualità della vita dei cittadini, ma nella Capitale la situazione è drammatica. E’ necessario un deciso e immediato cambio di rotta, che porti a risolvere concretamente, non solo con azioni promozionali, i numerosi problemi. Non solo problemi di mobilità, a Roma l’abbandono e il degrado la fanno da padroni, così come il continuo non rispetto delle regole, anche quelle basilari. Queste sono le nostre idee per un rilancio della Capitale che giriamo volentieri al Sindaco Marino:
• Nuovo e migliore piano di viabilità sia su strada che su ferro, con l’ampliamento della rete metropolitana e ferroviaria in interconnessione con la rete nazionale e contestuale miglioramento in termini di efficienza e qualità delle attuali infrastrutture. Va inoltre potenziata la rete ciclabile, in particolare nelle zone più periferiche.

• Sviluppo delle infrastrutture turistiche, sia ricettive che di mobilità e rilancio delle zone ad alta potenzialità turistica, come ad esempio gli scavi di Ostia Antica.

• Rilancio e riqualificazione del Centro Storico di Roma, rendendolo area pedonale e investendo nel recupero delle attività commerciali locali. Riqualificazione delle periferie, essenziale a livello territoriale, sociale ed economico. Tra gli interventi il rilancio delle piccole imprese commerciali e artigianali e lo sviluppo della mobilità.

• Investimenti sul decoro urbano sia al centro che nelle periferie. Ad esempio la Passeggiata di Trinità dei Monti è ancora oggi disseminata di buche.

• Investimenti sulla sicurezza stradale: la completa eliminazione delle buche e dei tratti stradali disconnessi e la messa in sicurezza di tutti gli incroci e attraversamenti pedonali sono prioritari ma va garantito anche il rispetto delle regole: maggiori controlli e sanzioni più pesanti per coloro che passano il rosso presso gli incroci e per chi parcheggia in doppia fila. Pedoni e ciclisti devono avere il massimo rispetto.

Frankie Hi-NRG MC, Pedala

Scriviam la nostra storia usando biciclette,
inseguendo la memoria su strade molto strette,
su per le salite senza avere una borraccia, giù
per le discese con il vento sulla faccia. Perché
la bicicletta non importa dove porti, è tutto un
equilibrio di periodi e di rapporti, è tutta una
questione di catene e di corone, di grasso che
lubrifica la vita alle persone. Come nella vita
c’è una ruota che gira, una ruota che spinge e
con quest’aria che tira se una ruota si fora la
caduta è sicura: una toppa ripara, una ferita si
cura. Non avere paura che sennò ti deconcentri,
devi far coincidere i pesi e i baricentri.
L’impegno di coppia per un singolo momento:
due le forze in gioco, un solo movimento.
Pedala – insegui la tua storia ovunque vada
Pedala – macina chilometri di strada
Pedala – l’hai voluta tu la bicicletta
Pedala – più in fretta
Pedala – più in fretta…
Se è libero il pignone lo sceglie la corona, che
attraverso una catena condiziona il moto del
sistema: monarchia meccanica che ha giurato
fede eterna alle leggi della fisica. Statica,
termodinamica, quasi democratica se quando si
ferma si va a ruota libera, o tirannica, con la fissa
dello scatto, senza i freni che difendon dall’impatto.
È mansione del pignone fare la rivoluzione,
portare il movimento in ogni direzione, in costante
acrobazia irradia l’energia dal centro fino alla
periferia. È solo una questione di rapporto tra
ingranaggi e tutto gira liscio fino a che non ti
scoraggi, che l’unico motore qui sei tu con il
fiatone a spingere in salita per la vita il carrozzone.
Pedala – insegui la tua storia ovunque vada
Pedala – macina chilometri di strada
Pedala – l’hai voluta tu la bicicletta
Pedala – più in fretta
Pedala – più in fretta…
Sai bene che la storia è ciclica, come la pazienza
è biblica e la peggior salita è una discesa ripida,
repentina, tutta tornanti, serpentina, peso
in avanti, giù dalla china. Come una valanga
controllata precipiti in picchiata, il paesaggio vola
dentro a una zoomata. Guardi dove vai, vai dove
vuoi, occhi aperti e sai come stai, fai come puoi.
Il traguardo arriva quando meno te lo aspetti:
è un parcheggio di bici appoggiate ai cavalletti,
bici abbandonate là, senza controparte, pronte
a ripartire se qualcuno parte. Pronte per andare
lontano, cambiando i rapporti, andandoci piano.
Pensa che una volta una bici fece piangere un
uomo: diventarono amici. Lei gli chiese perdono.
Pedala – insegui la tua storia ovunque vada
Pedala – macina chilometri di strada
Pedala – l’hai voluta tu la bicicletta
Pedala – più in fretta
Pedala – più in fretta…

Ascolta e vedi il video ufficiale di Frankie qua
[n.d.r.: La bici a ruota fissa è arrivata anche a Sanremo]

Ecco la ciclabilità di governo...

Quando Delrio e la Prestigiacomo pedalavano con la Guidi con le bici da 1200 euro

Fonte e articolo completo: La Repubblica

Uno dei primi atti firmato dall'allora presidente dell'Anci è stato un accordo con la Ducati Energia, benedetto dal ministero dell'Ambiente, per fornire agli Enti mille biciclette a pedalata assistita. Tra i comuni che hanno aderito anche Firenze di Matteo Renzi. Lo staff del sottosegretario: "L'Anci non ha mai avuto contatti diretti con l'azienda"

L’impresa di Grandini, dall’Africa a Ferrara in bicicletta

Fonte e articolo completo: Estense

Un viaggio lungo oltre 20 mila chilometri, da Città del Capo e Medelana

Obes Grandini 
Un viaggio lungo oltre 20 mila chilometri in sella a una bicicletta, da Città del Capo a Medelana di Ferrara.  È l’impresa di Obes Granini, viaggiatore e appassionato cicloamatore non nuovo a imprese simili che lo hanno visto in sella alle due ruote in giro per il Sud America ma anche in un altro lungo viaggio dalla Pianura Padana al Tibet.
Obes Grandini, figlio di agricoltori, è nato nel 1952 a Medelana di Ferrara. Fin da giovanissimo non ha mai trattenuto l’impulso che lo spingeva verso terre straniere, alla conoscenza di culture diverse e di genti nuove, cercando di soddisfare, in particolare, “il vero desiderio di entrare in sintonia con la natura, qualunque fosse il suo volto”, come lui stesso sottolinea. La bicicletta è entrata nella sua vita nel 1980 e si è dimostrata subito il mezzo ideale per l’indole solitaria e lenta di Obes.
RESOCONTO DELL'INCONTRO "FONDI EUROPEI E PISTE CICLABILI QUANTO CI COSTANO?"

Cari Amici,sabato 15 alle ore 10,00 in una sala "Maria Regina Mundi" gremita di persone, si è tenuto l'interessantissimo incontro organizzato dal Forum dei Comitati e delle Associazioni in collaborazione con il Comitato viabilità Zanardi per analizzare, insieme ad esponenti locali ed europei, criticità e costi della politica di pedonalizzazione posta in essere, negli ultimi anni, dalla nostra amministrazione cittadina. Vista l'importanza dell'argomento affrontato, ho pensato che potesse essere cosa gradita fare un breve resoconto dell'incontro per rendere partecipi tutti dei dati più significativi emersi: - Il consigliere regionale Galeazzo Bignami  ha evidenziato come la "scusa" spesso utilizzata dalla nostra amministrazione di "fondi vincolati" per la costruzione delle piste ciclabili, in realtà, non abbia nessun fondamento. Ad oggi, infatti, il comune non sta usufruendo di alcun tipo di fondo europeo in tal senso. Pertanto, le risorse economiche necessarie, vengono ricavate ricorrendo ad investimenti che gravano sottoforma di tasse sui cittadini. Queste risorse potrebbero essere destinate dall'amministrazione alla realizzazione di altre opere cittadine  più urgenti e utili.- Le piste ciclabili sino ad oggi costruite presentano moltissime problematiche: dimensioni ridotte, percorsi irrazionali, segnaletica poco chiara, continui ostacoli rappresentati da cartelli, lampioni, pali, muri e  scarsa manutenzione del verde e del manto stradale.Insomma un'immagine di piste ciclabili che si discosta molto da quel modello di "facile fruibilità e sicurezza"  rintracciabile in altre città italiane ed europee.- Il deputato europeo Fontana ha evidenziato come, per costruire piste ciclabili realmente utili e fruibili, sia necessario analizzare attentamente il traffico cittadino esistente e costruirle in modo che queste si integrino alla viabilità esistente senza stravolgerla. - Il segretario VITTORIO D'ALTO ha spiegato che, dall'analisi dei dati europei, si evince che, dal 2002 ad oggi, il comune di Bologna ha richiesto ed ottenuto dalla Banca di Investimento europeo un prestito a tasso agevolato di € 370.000.000,00 da destinare al miglioramento dell'ambiente urbano ( viabilità, piste ciclabili/pedonali, trasporto pubblico). Egli ha sottolineato che tali prestiti sono vincolati e controllati dalla banca europea che effettua controlli prima, durante e al termine dei lavori. Pertanto, qualora dovessero emergere delle incongruenze significative tra i fondi richiesti e i progetti attuati, non solo verrebbero tolti i finanziamenti ma la nostra città verrebbe "punita" con una MORATORIA che le  impedirebbe di accedere ad altri finanziamenti europei per le stesse finalità.- A livello europeo la questione sarà portata all'attenzione dell'OLAF (ufficio europeo per la lotta antifrode) che, in tempi ancora da definire si esprimerà in merito e potrà anche chiedere lo smantellamento di queste piste ciclabili costruite in modo non conforme alle normative.- E' stato evidenziato da numerosi presenti che le piste ciclabili/pedonali di recente costruzione, a causa delle dimensioni e delle numerose barriere architettoniche, risultano essere pressochè inutilizzabili dai portatori di handicap.- L'amministrazione cittadina ad oggi sembra avere un atteggiamento di chiusura al dialogo e scarsa trasparenza in merito ai progetti di pedonalizzazione attuati. Si tratta di una grave mancanza della nostra amministrazione in quanto, essendo l'unica responsabile di questi interventi, sarebbe tenuta a rispondere in tempi accettabile alle tante richieste di chiarimenti avanzate sia dai  cittadini che dalle  dalle organizzazioni europee.Colgo l'occasione per ringraziare tutti per il successo dell'iniziativa e per ricordarvi che il Forum non è contrario alla pedonalizzazione ma si sta battendo contro la superficialità e inefficacia con cui l'amministrazione sta affrontando la questione.Un grazie di cuore va all'instancabile ed insostituibile Norma Tarozzi, a chi ha partecipato all'incontro ma anche a chi, pur non essendo presente, condivide le nostre battaglie e ci sostiene. Questo è solo l'inizio. Insieme possiamo raggiugere ottimi risultati e l'incontro di sabato ne è la dimostrazione!

Un caro saluto
Marzia Zambelli, Presidente del Forum dei Comitati e delle Associazioni

mercoledì 26 febbraio 2014

Alla Stazione delle Biciclette, Milano: giovedì 27 febbraio

Reading Eating and Riding numero due
 
Mentre l'inverno piano piano finisce continuiamo a parlare di bici e di viaggi in bicicletta, questa volta andiamo alle orgini, con i pensieri e i racconti di Giovanni Zilioli, scrittore, Sergio Pacchiana e Marco Angeletti cicloturisti in fuga dagli anni '80.
alla fine pastafagioli per tutti

in collaborazione con: Cinelli hobo e associazione il cicloviaggiatore

Giovedi 27 febbraio dalle 19.00 La Stazione delle Biciclette - Milano: Via Ettore ponti 21
dressing code: siete pregati di mettervi qualche bella tutina fluo anni '80, giusto per restare in tema, il più fluo di tutti lo infialimo nell'insegna e non se ne parli più


Mostra di bici storiche alla Stecca degli artigiani

Dalla collezione del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano l'associazione +bc  ha scelto alcuni particolari modelli di biciclette che verranno esposti  dalle 13 di sabato primo marzo alle 18 di domenica due marzo in Stecca 3, in via de Castillia 26 a Milano, in contemporanea con l'inaugurazione delle nuove stazioni Isola e Garibaldi della M 5.
Un'occasione unica per vedere da vicino l'incredibile Tandem Parallelo che Umberto Dei ha realizzato per il Salone del Ciclo e Motociclo del 1936; la Bianchi Modello D da corsa con cui Petit Breton ha vinto nel 1907 la prima edizione della Milano - Sanremo; Kangaroo, un rarissimo biciclo con trasmissione a catena realizzato nel 1884 dall'inglese William Hillman; un elegantissimo ed essenziale monociclo inglese del 1882 che sembra un oggetto di design contemporaneo ma che, ahimè, è praticamente inguidabile…

Stecca degli Artigiani, Via de Castillia 26, quartiere Isola, Milano
Sabato 1 marzo,ore 13.00                             

Presentazione alle autorità e alla stampa. Apertura dell'esposizione “Anche queste sono bici” in collaborazione con il Museo Nazionale della scienza e della tecnologia” di Milano
Comunicazione delle iniziative delle Associazioni ADA Stecca per la due giorni.

A seguire                               Rinfresco-buffet
dalle 15.00                             Laboratorio aperto in ciclofficina popolare
ore 20.00                               Chiusura esposizione

Domenica 2 marzo:
ore 10,00                                Apertura esposizione
ore 15,00                                Laboratori di cicloriparazione  in ciclofficina popolare
ore 18.00                                Chiusura esposizione


Ingresso: gratuito 

A cura di Associazione +bc
In collaborazione con: Comune di Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Consiglio di Zona 9, Ada Stecca

Fra l'altro, saranno visili i seguenti artefatti:


lunedì 24 febbraio 2014

Bicinomia: ieri importante incontro sulla mobiità all'Ex-Snia

Ieri sono stato a un incontro molto interessante. Verteva sulla mobilità, una tematica inquadrata a partire dal punto di vista dei ciclisti urbani - giacché l'incontro era organizzato dalla Ciclofficina popolare Don Chisciotte - ma che finisce per toccare temi molto più ampi come il diritto agli spazi pubblici, le scelte politiche, la carenza e inefficienza di servizi pubblici di trasporto a Roma, le zone trenta, e molto ancora.
 Allego qualche materiale fatto circolare.
BICINOMIA. domenica 23 febbraio dalle 17 in poi
Ripensare il diritto alla mobilità tra associazionismo e azione diretta

"Bicinomia"  è la traduzione italiana del neologismo francese "velonomie", che  significa "guadagnare l'autonomia nell'autoriparazione della propria    bicicletta". Come "velorution"), è un accorpamento di concetti che ne  genera uno nuovo. "Bicinomia" è "guadagnare l'autonomia energetica dal  petrolio" e "guadagnare la possibilità di  autotrasportarsi". 
Con  questo titolo presentiamo un ciclo di iniziative per riflettere sulla  capacità emancipatrice e autonomizzante della bici rispetto al mercato e  agli stili / modi di vita che ci vengono imposti e per suscitare il  dibattito tra le diverse visioni della bici e della mobilità di chi  lotta quotidianamente contro la dittatura dell'automobile.


All'incontro hanno partecipato Vittorio Sartogo (Coordinamento Associazioni Lazio Mobilità Alternativa), Ciclofficina pop. Don Chisciotte, Paolo Bellino, (Savaliciclisti e altro ancora), Alberto Fiorillo (Legambiente e autore del libro "Nobici" ), Comitato Pigneto, coordinamento Calma. 


Allego materiali che offrivano lo spunto di partenza.
Negli ultimi 10 anni l’uso quotidiano delle biciclette in città, le  critical mass e le ciclofficine sono state un laboratorio che ha aperto un nuovo spazio politico in cui immaginare e praticare il cambiamento della mobilità, radicandolo nell’azione diretta quotidiana contro le  nocività ambientali e la violenza  sociale e ambientale dei mezzi  motorizzati privati.


Nel 2011 e nel 2012 sono state vendute più biciclette che automobili, ma la cultura degli spostamenti quotidiani in  bici resta marginale rispetto all’uso privato dei veicoli a motore. Occorre non prendere fischi per fiaschi e contestualizzare questo  dato statistico all’interno dell’immagine green della bici, che è stata sussunta dal mercato per aprire nuovi segmenti di vendita. In altrre parole la bicicletta, da veicolo di senso critico che permette di immaginare la vita  metropolitana su basi umane ed ecologiche, sta diventando sempre più moda e business. 
Lottare per una mobilità fatta di persone e non di macchine
Vogliamo quindi discutere insieme a voi su cosa significhi oggi essere un attivista della bicicletta, lottare per una mobilità fatta di persone e non di macchine. Vogliamo cercare di capire come sta cambiando l'immaginario legato alla mobilità, ora che la bicicletta è un trend topic dei social media privati facenti capo a multinazionali che trattano le persone e le loro idee come oggetti di marketing. 
La senzazione pè che bisognerebbe reincontrarsi, focalizzando i temi delineati in questo primo incontro. Punti di contatto ci sono tra realtà diversissime che si dedicano alla mobilità come associazione o agiscono a livello territoriale. 
Altri maeriali si trovano sulla pagina del sito ciclofficinepopolari.it

mercoledì 19 febbraio 2014

1973: la bici a vela

Nel 1973 venne brevettata una vela specifica per bicicletta. Realizzata in plastica e alluminio, secondo il suo inventore, la vela era in grado di incrementare la velocità della bici di 20 miglia orarie. Avendo, ovviamente il vento alle spalle. A bolina o di traverso, i risultati sarebbero stati decisamente molto scoraggianti. Da sempre, le bici a vela occupano l'immaginazione di inventori e filosofi del ciclo: essa avrebbe potuto incrementare la velocità, desiderosi di trarre frutto da questa risorsa rinnovabile, un po' più rinnovabile delle nostre gambe.




Sono tantissime le tipologie di bici a vela, bisogna solo vedere se ne vale la pena.


martedì 18 febbraio 2014

Ediciclo pubblica un libro di Alfredo Martini (con Marco Pastonesi)

La vita è una ruota
Storia resistente di un grande italiano
di Alfredo Martini con Marco Pastonesi

La testimonianza di un “grande vecchio” dello sport italiano.
Un libro non solo di memoria sportiva, ma anche la biografia di un uomo
che ha vissuto in prima persona la storia del Novecento italiano.

Domani Alfredo Martini, “grande vecchio” del ciclismo italiano,
compie 93 anni. Una vita passata in bicicletta, per la bicicletta.
Ma che alla bicicletta non si è mai fermata.
Corridore professionista nell’epoca d’oro di Coppi,
Bartali e Magni e poi, dal 1975, per oltre vent’anni commissario
tecnico della nazionale italiana, Martini, con grande
sensibilità e intelligenza, ha sempre guardato e vissuto il
mondo molto aldilà del suo essere uomo di sport. Martini
ha la grazia del raccontare e Marco Pastonesi l’arte del far
raccontare. Il libro nasce da questo felice incontro: i ritratti di corridori,
campioni e gregari, ma soprattutto di amici, come Fiorenzo
Magni, quasi un fratello-gemello, idee e storie politiche
contrapposte, ma la stessa stoffa dell’onestà; come Franco
Ballerini, il figlio perduto che non aveva; come Margherita
Hack e la condivisa passione per la bici e la militanza politica
di sinistra; e poi il racconto del ciclismo come insegnamento
alla fatica, al sacrificio che rifiuta le scorciatoie per
arrivare ai risultati; e ancora il ricordo della guerra e della
Resistenza; la consuetudine alle buone letture, da Dante a
Garcia Lorca, passando per l’Hemingway del “Vecchio e il
mare”, e alle riflessioni filosofiche (“nell’andare in bicicletta,
mentre pedali puoi pensare”).
Lo sguardo saggio e critico di Martini si posa sul mondo di
oggi, “arruffato e sproporzionato”, ma di cui è sempre pronto
a coglierne e capirne con passione la natura umana.

euro 13.00, pag. 108, isbn 978-88-6549-108-9

venerdì 14 febbraio 2014

Ora sulla mobilità ciclistica ci aspettiamo cose folli, ovviamente











Vogliamo le biciclette nella Bibbia!

È uscita sui giornali una notizia interessante. I professori Erez Ben-Yosef e Lidar Sapir Hen, archeologi dell'Università di Tel Aviv, hanno dimostrato che nella Bibbia ci sono troppi riferimenti ai cammelli rispetto all'epoca in cui si sostiene sia stato scritto il testo. Secondo i due studiosi, in Palestina i cammelli fecero la loro comparsa almeno 300 anni dopo i regni di Davide e Salomone. Ciò si deduce da analisi basate sul carbonio 14 e su altri riscontri archeologici, come gli scavi nella valle di Arava. All'epoca dei primi patriarchi, questi animali scorazzavano tranquillamente allo stato brado e meno tranquillamente venivano cacciati dall'uomo come selvaggina. Il cammello venne addomesticato soltanto intorno al 930 s. C. e a testimonianza di ciò vengono addotte varie prove. Pertanto alla Bibbia vennero apportate correzioni o integrazioni, dato che i cammelli sono citati spesso come animali addomesticati, segno che il testo è stato sottoposto a successive riscriture "attualizzanti". Per esempio, in Genesi 24 si racconta di un servo di Abramo che a dorso di cammello parte per trovare una moglie a Isacco.
Il ciclista Guesdon al Giro del Quatar

Ora noi chiediamo che la Bibbia venga ulteriormente attualizzata, inserendo le biciclette. Preferibilmente mountain bike e bmx, ma anche, quando possibile, bici da corsa, sebbene lo stato delle strade di quell'epoca permetterà probabilmente di inserire soltanto veicoli da ciclocross.
Si può ipotizzare la stesura di una versione pop della Bibbia, continuando a produrre anche quella che conosciamo. Una versione con opportuni contrassegni editoriali che permetta di vedere i profeti in bicicletta. Se all'epoca fossero esistite, le avrebbero sicuramente usate. Non si capisce perché i cammelli sì e le bici no.

Se il servo di Abramo inforca una bmx per andare a cercare moglie a Isacco, cosa cambia? 

Stiamo chiedendo di fare oggi quello che già è stato fatto ieri. Speriamo che questa richiesta (invero un po' spinoziana) non susciti sdegno, perché chiediamo solo un ulteriore aggiornamento.

giovedì 13 febbraio 2014

L'Italia frana, il Parlamento condona

Comunicato Aduc (su dati Istat)
 
TURISMO: ISTAT, CALO DRASTICO DEL 20% DEI VIAGGI, PER ADOC BISOGNA RIPARTIRE DALL’ABC – AMBIENTE/BENESSERE/CULTURA
Proposta dell’Adoc, abbassare l’Iva al 5% su servizi e prodotti legati al turismo, si avrebbe un rialzo dei viaggi di almeno il 10%
Roma, 12 febbraio 2014 – L’Istat ha registrato un crollo del 20% del numero di viaggi da parte degli italiani nell’ultimo anno, per Adoc bisogna puntare su Ambiente, Benessere e Cultura, valorizzando anche la produzione enogastronomica italiana e l’immenso patrimonio storico-culturale-naturale di cui disponiamo.
“Il turismo tradizionale è in forte crisi, come evidenziato anche dai dati dell’Istat.  L’Italia non può fare a meno di questo settore, è necessario valorizzarlo ripartendo dall’ABC: Ambiente-Benessere-Cultura – dichiara Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc – il turismo ambientale vive della grande spinta degli agriturismi, grazie sia ai prezzi più convenienti rispetto agli alloggi tradizionali sia alla possibilità di soggiornare in zone a grande impatto ambientale e paesaggistico. E’ una tipologia di turismo diffusa in tutta Italia, che ogni anno aumenta il suo bacino d’utenza. Visto l’immenso patrimonio naturale di cui disponiamo sarebbe delittuoso non sfruttarne il potenziale, migliorando l’offerta sia in termini qualitativi che quantitativi, guardando anche e soprattutto ai turisti stranieri, valorizzando e tutelando i paesaggi naturali. Il turismo termale centrato sul benessere fattura circa 1 miliardo di euro l’anno. In Italia nell’ultimo anno circa il 5% dei turisti, pari a 6 milioni, di cui il 70% italiani e il 30% stranieri, ha soggiornato presso un centro termale, una percentuale in crescita dell’1,5% annuo. Le principali Regioni dove si concentra tale forma di turismo sono la Toscana (40% delle preferenze), il Veneto (25%), il Trentino-Alto Adige (20%), la Campania, l’Emilia-Romagna e il Lazio (10%). Il turismo di benessere è cresciuto anche grazie al proliferare di offerte sui siti web di gruppi d’acquisto, che offrono la possibilità di spendere in media il 30% in meno rispetto alle normali tariffe. Per ultimo il turismo culturale e religioso. Se per la prima tipologia emergono le città d’arte come Firenze, Venezia e Roma, è soprattutto la seconda che sta vivendo un periodo di grande crescita. Roma è la più importante meta religiosa del mondo cattolico, ogni anno viene visitata da circa 16 milioni di pellegrini, dei quali circa il 40% è rappresentato da stranieri. Sono complessivamente 25 milioni i turisti che in Italia optano per il turismo di fede. Il turismo religioso va fatto conoscere e va diffuso, occorre sviluppare e migliorare le strutture ricettive e culturali, farli diventare dei business strategici, in grado di attrarre turisti in tutte le stagioni, soprattutto gli stranieri. Per fare un paragone il Santuario della Madonna di Lourdes accoglie ogni anno 5 milioni di visitatori, un terzo di Roma mentre il Cammino di Santiago in Spagna riceve la visita di circa 350mila pellegrini l’anno. In Italia Roma attrae il 65% dei turisti “di fede”, staccando e di molto altri importanti luoghi come la Basilica di San Francesco ad Assisi, la Chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo e l’intera Via Francigena. Il giro d’affari di Roma è equivalente al 60% dell’intero fatturato proveniente dal turismo religioso in Italia, pari a 5 miliardi di euro annui. Bisogna anche puntare sul turismo enogastronomico, potenziando e rivalutando tutto il comparto Made in Italy del settore. E’ un nostro punto di forza riconosciuto a livello internazionale, sarebbe saggio puntarci tutto l’impegno possibile.”
Un’altra possibilità di rilancio per il turismo viene, a parere dell’Adoc, da una riduzione dell’imposta sul valore aggiunto, portandola dal 10 al 5%. I vantaggi sarebbero evidenti, traducendosi in maggiori consumi, investimenti e posti di lavoro.
“Uno dei modi per rilanciare il turismo è abbassando l’Iva che grava sul settore, portandola dall’attuale 10% al 5% – continua Santini – l’iniziale perdita del gettito Iva sarebbe immediatamente assorbita dall’aumento, secondo nostre stime del 10% minimo, dei consumi turistici e dei consumi collegati, nonché dall’aumento della base imponibile. Inoltre si creerebbero condizioni favorevoli per maggiori investimenti nel settore e per un incremento dei posti di lavoro. “

martedì 11 febbraio 2014

Tha Day We Fight Back


Comunicato congiunto Fiab Ciclobby e Genitori Antismog, Milano.
 
A Milano in meno di un mese una ragazzina di 13 anni e un bambino di 10 sono stati investiti sulle strisce pedonali e gravemente feriti.
Si potrebbe dire che sono delle fatalità o il frutto di comportamenti individuali irresponsabili. Ma purtroppo così non è. Quante volte a Milano capita di vedere un vigile multare un automobilista per eccesso di velocità o per non aver rispettato la precedenza del pedone sulle strisce? Eppure queste gravi infrazioni vengono compiute di continuo, sotto gli occhi di tutti: il senso di impunità diffuso è complice di queste violazioni del codice della strada.
Ciclobby, e poi il Tavolo della ciclabilità di cui Genitori Antismog fa parte, hanno chiesto all’assessore competente Granelli, già all’indomani della morte di Giacomo Scalmani, a novembre 2011, di istituire un sistema di verifica delle sanzioni sui temi della sicurezza in bici e a piedi. Un tema assolutamente cruciale per la mobilità sostenibile a Milano e per consentire ai cittadini di Milano di muoversi – senza auto – in condizioni di relativa sicurezza. La richiesta, reiterata più volte da allora, è ancora dopo oltre due anni inevasa, nonostante le promesse dell’assessore Granelli. Le politiche di sanzione sono il frutto di direttive politiche. Il silenzio sul tema delle sanzioni equivale ad una ammissione di colpa.
Nel frattempo il Sindaco Giuliano Pisapia, dimentico delle richieste che gli vengono  dai suoi concittadini,  sente la necessità di siglare accordi internazionali per la ciclabilità e la mobilità dolce. Ma a Copenaghen, caro Sindaco, non si sognerebbero di trasformare i marciapiedi in luoghi di sosta per le auto con righe nuove di zecca (come in via Archimede, nella foto sotto). 
Cosa sta insegnando questa amministrazione ai bambini delle scuole che si stanno iscrivendo a Siamo Nati per Camminare? Che le auto hanno sempre, ovunque, e anche illegalmente,  la precedenza?
Alla luce di tutto quanto precede, Fiab Ciclobby e Genitori Antismog chiedono al Sindaco di verificare concretamente l’adeguatezza delle persone cui ha delegato il governo della sicurezza del traffico e della mobilità cittadina e di valutare se non sussistano i presupposti per una revoca degli incarichi conferiti.
Se vuoi una Milano diversa da questa associati e aiutaci a far sentire la nostra voce!

A Bergamo fervono le iniziative

Comunicato Pedalopolis

Lunedì 3 marzo alle ore 21:00, presso il Bopo di Ponteranica
Assemblea annuale dell'associazione Pedalopolis
Tutti i soci sono invitati a partecipare all'Assemblea Annuale che si terrà in prima chiamata alle ore 9:00 e in seconda chiamata alle ore 21:00 di lunedì 3 marzo presso il Bopo a Ponteranica in via della Concordia 6/a.

All'ordine del giorno ci saranno:
- elezione e rinnovo delle cariche dei membri del direttivo e del Presidente
- approvazione dei bilanci 2013 e 2014
- iniziative in programma per l'anno 2014
- bilancio andamento e sviluppo dei progetti avviati, Ciclostazione dei Colli e Ciclostazione 42
- dicussione in merito all'opportunità di federarsi alla FIAB
- varie ed eventuali

Chi non potesse partecipare potrà scaricare il modulo per la delega dal sito dell'associazione www.pedalopolis.org e consegnarlo presso una delle Ciclostazioni.



Giovedì 13 febbraio alle 19:00, presso "Marelli79" a Sesto San Giovanni
Aperitivo con proiezione di "In motu gratia"
Per la rassegna "agitatori d'arte" al circolo operaio "Marelli79" di Sesto San Giovanni siamo invitati a proiettare "In motu gratia" il film di Andrea Zanoli prodotto da Lab80 che racconta la nascita delle Grazielliadi a Bergamo.

maggiori info: http://www.marelli79.it
evento FB: https://www.facebook.com/events/1448781645337918/?ref_newsfeed_story_type=regular


Martedì 4 marzo alle 18:30 a Bergamo in piazza Matteotti
Massa che Carnevale!
Critical Mass carnevalesca
Truccatevi la faccia, truccate la bici, mettetevi un vestito di carnevale, una maschera; qualcosa a casa lo si trova sempre! Partecipare non é difficile, vi bastano solo una bicicletta ed un paio di gambe! Poi bisogna ingegnarsi, per fare una cosa simpatica e per chiedere più diritti ai ciclisti urbani, che usano le due ruote per andare al lavoro e spostarsi tutti i giorni (e non solo per allenarsi come le tutine), per i ciclisti che ogni giorno rischiano incidenti con i mezzi motorizzati, che sfrecciano senza rispetto per chi prende la vita più con calma, cercando di assaporarsi anche le giornate più uggiose a cavallo della propria bici.

Per rimanere aggiornati su tutte le attività di CRITICAL MASS BERGAMO --> https://www.facebook.com/groups/criticalmassbergamo/

Venerdì 21 marzo alle 21:00, presso la Libreria Palomar di Bergamo
Presentazione del libro "Nel nome di Marco"
con l'autore Michele Marziani, ed. Ediciclo 2013
A dieci anni dalla scomparsa di Marco Pantani, Michele Marziani scrive un romanzo in cui il mito del Pirata, tra ascesa e caduta, viene ripercorso nella personale vicenda del protagonista, un ex sacerdote che ha lasciato la tonaca per sposare la donna che ama, ma che vive come una punizione la sofferenza per la malattia e la “diversità” del figlio nato da quel matrimonio. Fino a trovare da ultimo un’inattesa, sorprendente risposta.
In un mondo che vorrebbe solo lustrini e fuochi d’artificio, una storia di amori e passioni che prova a spiegare l’inspiegabile: il perché ci sono uomini a cui la “normalità” è impossibile. Dopo il successo di Umberto Dei. Biografia non autorizzata di una bicicletta, Michele Marziani torna a scrivere un romanzo che “gira intorno” alla passione per il ciclismo.

Sabato 5 aprile CRE-PA-MI
La Cremona - Pandino - Milano
Seconda Gravel in Italia
Gara a coppie ciclocross singlespeed, dopo la tragicamente entusiasmante Gravel Milano-Cremona dello scorso anno ( http://www.pedalopolis.org/Pedalopolis/?p=726 ) quest'anno il percorso si ribalta, Cremona - Pandino - Milano, che è pure in "salita".
A presto per maggiori informazioni.

Tesseramento Pedalopolis 2014
Ricordiamo che è possibile tesserarsi, oltre che in sede d'assemblea, anche presso:
- Ciclostazione dei Colli - via Valbona, Ponteranica
- Bikefellas (quelli delle bici) - via G. e G. Paglia 31/e Bergamo

Saluti e buone pedalate invernali a tutti
Ass. Pedalopolis

Il sottile piacere di organizzare seminari

"Come rendere l'Italia un Paese bike friendly"

LEGGI E NORME A CONFRONTO PER LA DEFINIZIONE DI UNA
LEGGE QUADRO PER LA CICLABILITÀ IN ITALIA.

  Venerdì 14 febbraio 2014 - ore 9.00-13.00
Sala del Mappamondo, Palazzo Montecitorio - Roma

Seminario della Fiab. altre informazioni qua.

 

 

A confronto /

per la definizione /

di una legge quadro per la ciclabilità in Italia

[ma la 366/98?]

 


Radio Caterina

...Le perquisizioni della Gestapo si erano sempre succedute con frequenza dannata e venivano sempre eseguite con tanta scrupolosa meticolosità da oltrepassare spesso i limiti della decenza. Tuttavia, dopo diciannove mesi di Lager, ecco saltar fuori macchine fotografiche a dozzine e bandieroni tricolori di tre metri per quattro. Dalla parte francese non venne a galla nemmeno una coccarda. Il fatto è che gli italiani sono bravissimi in queste faccende, e io una volta in Polonia, durante un trasferimento da un campo all'altro, vidi un tenente siciliano uscire dalla baracca della perquisizione, in camicia perché l'avevano fatto spogliare: e ricordo che teneva sulle braccia il fagotto dei suoi vestiti, e dentro il fagotto c'era una grossa radio a sei valvole...
...Gli italiani sanno "arrangiarsi" meravigliosamente bene, e questa è la qualità negativa che più ci danneggia: ma allora risultava un fattore positivo perché, per esempio, gli apparecchi radio nascevano dal niente. Bastava una valvolina: il resto lo si faceva tutto in casa, compresa la cuffia e le pile, e il complesso stava comodamente dentro una gavetta e funzionava in tal modo che, quando ad esempio il signor Churchill ancora parlava, per le baracche giravano già i fogliettini con la prima parte del discorso tradotta in italiano.
Quando si tratta di "far fesso" qualcuno, per noi italiani la questione diventa di prestigio nazionale e si vedono cose impensabili. Si vede, per esempio, l'ingegner M. (Martignago, N.d.R.), un personaggio massiccio, dignitoso e arcigno come una equazione di settimo grado, avvicinarsi tranquillo alla bicicletta che un sergente della Gestapo appoggia ogni giorno alla baracca dell'ufficio pacchi. Sotto gli occhi della sentinella, annidata sulla torretta lì vicino, il grosso uomo svita con indifferenza la dinamo dal biciclo, se la porta in luogo appartato, la smonta, toglie il filo di rame dell'avvolgimento, rimonta il meccanismo, ritorna al biciclo, riavvita la dinamo. Ed ecco procurata la bobina di cui abbisogna la radio... 

Giovannino Guareschi, Diario clandestino, Rizzoli, Milano, 1949.
ricostruzione di radio Caterina
Un articolo di Guareschi del 1946 su Caterina, qua.
Altre informazioni sulle radio costruite nei cmpi di prigionia della Seconda guerra mondiale, qui.
Should poets bicycle-pump the human heart
Or squash it flat? 

da Kingsley Amis, Something Nasty In The Bookshop

I poeti dovrebbero gonfiare il cuore con una pompa per bicicletta/
o schiacciarlo a terra?

lunedì 10 febbraio 2014

Il francese Robert Merchand ha fissato al Velodromo nazionale di Parigi il nuovo record dell'ora, con circa 27 chilometri. L'uomo ha 102 anni. All'arrivo Merchand ha dichiarato che avrebbe potuto fare di più

 

Bici cargo a pedalata assistita sul Guardian

La Vélo Électrique cargo bike

La componentistica cinese abbassa i prezzi.
Fonte: Alto Adige

Era la metà di novembre dello scorso anno quando i carabinieri della Stazione di Merano arrestarono una coppia di giovani fidanzati di nazionalità albanese che, per “arrotondare”, rubavano biciclette parcheggiate regolarmente nel centro di Merano e le rivendevano sui siti internet specializzati; il giro d’affari era niente male, si parla di circa 3.000 euro al mese!

A quest'ora ero ricco

Incentivi per biciclette, 25 centesimi per Km da casa al lavoro: la proposta in Francia

Fonte: Ecoblog

La proposta arriva dalla Francia e consiste in un incentivo da 25 centesimi di Euro per Km nella tratta lavoro-casa

Vasca per idromassaggio ciclotrasportata

Succede a Portland (un posto dove già da tempo sogno di trasferirmi). Il gruppo Clever Cycles trasporta a domicilio vasche per idromassaggio che si possono noleggiare anche per qualche giorno. Il tutto in bici. Un bagno salutare nel lungo inverno dell'Oregon, che però non ferma i ciclisti, evidentemente. Il riscaldamento è a legna.
Affittare la vasca costa 400 dollari per tre notti.La spesa include anche la legna. Per i miei gusti è un po' troppo..
Comunicato Adoc

MALTEMPO ROMA: Adoc, sempre più disagi per i cittadini, strade impraticabili e pericolose, l’emergenza buche continua
Buche e scarsa illuminazione un mix fatale nelle periferie

Roma, 10 febbraio 2014 – L’emergenza buche a Roma continua ed è sempre più imponente. I cittadini romani sono sempre più vittime dei disagi causati dal pessimo stato del manto stradale, stremato dalle piogge, che genera voragini e traffico insostenibili. E causa anche danni economici ai cittadini, secondo una stima dell’Adoc il 5% circa ha dovuto operare un cambio delle gomme, sborsando in media 150 euro tra nuovo pneumatico e manodopera.
“Se non vengono messi in atto interventi urgenti di riparazione del manto stradale a breve verranno a galla le strade dell’antica Roma – dichiara Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc – l’emergenza buche difatti continua, sempre più grave. Si stanno moltiplicando i disagi per la mobilità e la sicurezza e oltre a costituire un grave pericolo per l’incolumità dei cittadini le buche di Roma creano un danno anche a livello economico. Stimiamo che nell’ultima settimana il 5% circa dei romani abbia dovuto operare un cambio di almeno un pneumatico, sborsando in media 150 euro. E a pagare dazio non sono solo i cittadini ma anche tutti coloro che lavorano con l’auto, come ad esempio i tassisti e lo stesso servizio di trasporto pubblico di superficie. La situazione a Roma è inconcepibile per una Capitale europea, la città si sta trasformando in un colabrodo. Il Sindaco Marino intervenga in modo concreto per sanare una situazione che giorno dopo giorno va peggiorando. Le buche, unite ad una illuminazione stradale non sufficiente sono un pericolo sia per automobilisti, sia per motociclisti che per i pedoni, soprattutto in periferia e sulle consolari.”

venerdì 7 febbraio 2014

Le biciclette sul fondo del lago nel parco dei ciliegi in fiore

Il parco di Inokashira si trova a Tokyo, nel quartiere di Kichijoji. È noto per gli stupendi ciliegi in fiore, quando è stagione. Sui laghetti si va in barca. Qualche giorno fa, nel corso di un'operazione di ripulitura di uno dei laghi, sono emerse oltre 50 biciclette;  altre 150 potrebbero essere sul fondo del lago più grande (fonte: Japantoday).

giovedì 6 febbraio 2014

Trevor Hugues, Toronto bike messengers (1992-1998)

Trevor Hughes, Serie Bike Messengers (1992-98)
Molto prima che esistesse il bike polo, molto prima che esistesse il bike chic rivestito di tweed con i baffetti a manubrio, molto prima che esistessero le bici a ruota fissa fighette su misura con i cerchioni di legno istoriato da artigiani ultranovantenni con scene di corse in bici nella campagna inglese, molto prima che movimenti di cittadini cercassero di far pressione inutilmente sulle istituzioni e poco prima - anche - che esitessero le alleycats, esistevano già i bike messenger. E, non a caso esisteva anche, da poco, la Critical Mass.I bike messenger furono il primo movimento ciclistico internazionale metropolitano, una specie di tribù con atteggiamenti e problemi simili. Il fotografo Trevor Hugues fotografò i corrieri in bicicletta di Toronto, una città con un clima certamente non mite, dove svariati corrieri già imperversavano oltre vent'anni fa..


Trevor Hughes, Serie Bike Messengers (1992-98)

Non particolarmente inclini al salutismo, ma in grado di ingaggiare gare al cardiopalma nel traffico cittadino, i corrieri usavano riunirsi a fine giornata per un bilancio della situazione. In oltre duecento fotografie, Hugues ritrae la vita dei bike messenger, dagli incidenti, all'attesa di un ingaggio, agli scatti nel traffico, fino ai momenti di ricreazione e recupero fisico. Certo, oggi siamo subissato di materiale audiovisivo sui bm, li vediamo strumentalizzati nella pubblicità, il web è pieno di video, a volte molto ben montati, al punto da essere a volte artificiosi. Eppure, nella sua staticità, rimane intatta la magia di questi scatti a pellicola b/n 35 mm impressi più di vent'anni fa.

Trevor Hughes, Serie Bike Messengers (1992-98)

Trevor Hughes, Serie Bike Messengers (1992-98)

Un'emozionante galleria di foto di Trevor Hugues si trova qui.

Chi controlla le agenzie di rating?

Comunicato  Codacons

CORTE CONTI: AZIONE CONTRO AGENZIE DI RATING

CODACONS: CORTE CONTI QUANTIFICHI IL DANNO CHE ALLA CLASS ACTION CI PENSEREMO NOI

La Corte dei Conti, ed in particolare  il  Procuratore Regionale del Lazio, ha aperto un' istruttoria in conseguenza delle decisioni di "downgrading" del debito pubblico italiano avvenute il primo luglio 2011, 24 maggio 2011, 5 dicembre 2011 e 13 gennaio 2012. Secondo le ipotesi della Procura le decisioni delle agenzie di rating ed il declassamento dell'Italia avrebbero prodotto un danno al nostro Paese, un danno che, secondo quanto riportato dal Financial Times, poi smentito, ammonterebbe a 234 mld.
"Se la Corte dei Conti quantificherà il danno subito dal Paese, al risarcimento ci penseremo noi" ha dichiarato il Codacons.
E' il Codacons, infatti, che in qualità di associazione di consumatori, e secondo quanto previsto dal Codice del consumo (Decreto Legislativo n. 206/2005), è legittimata ad agire a tutela degli interessi collettivi degli italiani in base alla speciale procedura ex artt. 139 e 140.
Se, quindi, la  Corte dei Conti fosse ritenuta incompetente a procedere, non essendo sotto inchiesta agenti contabili, amministratori e funzionari pubblici o la gestione di risorse pubbliche in senso stretto, sarebbe comunque il Codacons a poterlo fare. E lo farà, purché la Corte dei Conti quantifichi almeno il danno e dimostri l'errore delle 3 agenzie di rating.
Comunicato Adoc
 
EMERGENZA BUCHE: ADOC, IL 5% DEI ROMANI HA DOVUTO SPENDERE 150 EURO PER CAMBIO GOMMA. BUCHE E SCARSA ILLUMINAZIONE UN MIX FATALE NELLE PERIFERIE

Roma, 5 febbraio 2014 – L’emergenza buche a Roma è sempre più dilagante. Secondo una stima dell’Adoc il 5% circa dei cittadini romani ha dovuto operare un cambio delle gomme, sborsando in media 150 euro tra nuovo pneumatico e manodopera. A pagare non sono solo i cittadini ma anche chi, come i tassisti, usa l’auto per lavoro.
“Oltre a costituire un grave pericolo per l’incolumità dei cittadini le buche di Roma creano un danno anche a livello economico ai cittadini – dichiara Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc – stimiamo che nell’ultima settimana il 5% circa dei romani abbia dovuto operare un cambio di almeno un pneumatico, sborsando in media 150 euro. E a pagare dazio non sono solo i cittadini ma anche tutti coloro che lavorano con l’auto, come ad esempio i tassisti e lo stesso servizio di trasporto pubblico di superficie. La situazione a Roma è inconcepibile per una Capitale europea, tre giorni di pioggia non possono trasformare una città in un groviera. Il Sindaco Marino intervenga in modo concreto per sanare una situazione che giorno dopo giorno va peggiorando. Le buche, unite ad una illuminazione stradale non sufficiente sono un pericolo sia per automobilisti, sia per motociclisti che per i pedoni, soprattutto in periferia e sulle consolari.”

martedì 4 febbraio 2014

Comunicato Verdi

MALTEMPO: VERDI, SOS ALEMANNO? PRIMA CHIEDA SCUSA PER COME HA RIDOTTO ROMA

"Mentre lancia SOS su twitter l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno farebbe bene a chiedere scusa ai cittadini per come ha ridotto Roma". Lo scrive sulla sua pagina Facebook in neo presidente dei Verdi di Roma e Provincia Gianfranco Mascia (eletto nell'assemblea di sabato scorso) che aggiunge: "Alemanno non ha nessuna responsabilità nello stato pietoso in cui versa la Capitale? Le sue scelte amministrative hanno avuto qualche influenza contro il cemento dilagante e la speculazione edilizia che hanno devastato il reticolo idrografico dei quartieri che hanno subito i danni maggiori?".

"Siamo ben consapevoli che la responsabilità non è solo di Alemanno ma anche di Alemanno - conclude Mascia -. In Italia, però, non si può sempre far finta di nulla, evitando di assumersi le proprie responsabilità rispetto a scelte che hanno devastato il territorio".

Roma, 03 febbraio 2014

lunedì 3 febbraio 2014

Comunicato Verdi

MALTEMPO: BONELLI (VERDI), PARLAMENTO LA SMETTA CON SCENEGGIATE E PENSI A DISSESTO
BASTA DARE COLPA A PIOGGIA URGENTISSIMO PIANO STRAORDINARIO CONTRO DISSESTO: A RISCHIO 6600 COMUNI
I 15 MILIARDI F-35 PER FINANZIARE INTERVENTI CONTRO FRANE E PER MESSA IN SICUREZZA

"Invece di continuare a darsi botte da orbi a Montecitorio il Parlamento la smetta con le sceneggiate e si riunisca per un Piano straordinario contro il dissesto idrogeologico che è una priorità dimenticata dell'Italia che annega e frana sotto la pioggia".  Lo dichiara il Co-portavoce dei verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "Ormai ogni volta che piove l'Italia viene sommersa: questo non è solo il risultato di fenomeni climatici estremi ma la sommatoria di anni e anni in cui il territorio italiano è stato lasciato in completo stato di abbandono. La colpa di questo disastro continuo non è solo del maltempo ma della malapolitica che non considera la lotta al dissesto idrogeologico una priorità per il nostro Paese".

"E' urgentissimo un piano straordinario contro il dissesto idrogeologico e il rischio sismico: i 15 miliardi di euro per acquistare i caccia F-35 che anche il Pentagono considera una 'sola' vengano subito dirottati per mettere in sicurezza il territorio e per prevenire e contenere i danni derivanti dai cambiamenti climatici in atto. E' inaccettabile che ad ogni pioggia si debbano conteggiare danni e vittime di alluvioni e inondazioni: la messa in sicurezza del territorio, lo stop alle speculazioni e alla cementificazione del territorio è una priorità non più rinviabile".

"Cosa aspettano il Governo e il Parlamento per varare un Piano sistematico di interventi negli oltre 6600 mila comuni a rischio? Cos’altro deve succedere prima che si vari una legge per lo Stop al consumo del suolo? - conclude Bonelli -. Basta dare la colpa alla pioggia perché è normale che in inverno piova e nevichi e si cominci a mettere mano ad una priorità ignorata e dimenticata che fino ad oggi ci è costata più di 50 miliardi di danni".

Roma allagata, per i ciclisti nessun problema

Il Tevere stamattina all'altezza di Castel Giubileo

Dovremo abituarci a notizie del genere

Dovremo abituarci a notizie del genere.

"Automobilista italiano in viaggio a Parigi ricoverato sotto shock. Ha incrociato delle bici del Vélib su una corsia controsenso. La Farnesina rassicura: è sotto controllo medico, decorso normale, presto a casa.

"In vacanza a Bruxelles. Incubo per due sposini. Le bici andavano tutte contromano!"

"Erasmus di terrore per tre ragazzi di Roma. Avevamo affittato un'auto. Abbiamo vissuto momenti di panico. Alcuni ciclisti andavano contromano ed erano autorizzati. Mai più all'estero."

"Brivido a Chicago per una comitiva italiana di iscritti all'Aci. Raggiunti dal  nostro cronista raccontano il loro incubo. All'inizio non volevo crederci: è incredibile, le bici vanno su piccole strade in mezzo alle auto! Pazzesco. Da noi non succederebbe mai una cosa del genere. In Italia si mangia bene, abbiamo tutto il patrimonio artistico mondiale, siamo nel G7, ma questo è troppo. Sono americanate. L'ambasciata rassicura: stanno bene, a casa entro tre giorni."


Il "rivoluzionario" controsenso solo per le biciclette

Fa un po' rabbrividire che nel 2014 in Italia si parli ancora della annunciata "rivoluzione" che dovrebbe portare alla possibilità di far circolare le biciclette controsenso. Fra i maggiori Paesi europei, l'Italia è il fanalino di coda in fatto di mobilità ciclistica, anche se da diverso tempo in vari Comuni del nostro Paese si permette alle bici di andare controsenso in apposite corsie dedicate. In realtà, è anche la visione autocentrica che crea il malinteso. Mettiamola così, che è meglio: con questa normativa sulla strada è istituito il doppio senso di marcia, da una parte per tutti e dall'altra solo per le bici. Per farlo, basta apporre un cartello di divieto d'accesso eccetto biciclette e dipingere una striscia per terra. Inutile notare che il costo è molto basso. Questi cartelli sono visibili in quasi tutti i Paesi del mondo ed è da anni una cosa normalissima in molte città, comprese alcune metropoli con milioni di abitanti. Quindi non capisco le polemiche sollevate per la possibilità di modificare il Codice della strada italiano, un passaggio non cruciale, a quanto pare, visto che molti amministratori comunali che volevano adottare questo sistema lo hanno già fatto senza aspettare altri anni o decenni.
Su La Repubblica di sabato 1° febbraio, a pag. 21, è apparso un articolo, significativamente intitolato "In bici contromano la rivoluzione sulle strade che spaventa gli automobilisti". Poverini, si sono spaventati. Di cosa? Se gli spunta fuori qualcuno mentre guidavano leggendo sul palmare i like di Facebook, è colpa del Codice della strada italiano modificato? Prima, al limite, prendevano un muro. Nella stessa pagina, in un box, il presidente dell'Aci Angelo Sticchi Damiani, crede che sia un grandissimo sbaglio. Il ciclista è debole, come il pedone, sostiene. Anche se qui verrebbe da dire "allora vietiamo ai pedoni di andare controsenso", ma lasciamo stare. Dice il presidente dell'Aci che l'automobilista è abituato a guidare a senso unico, senza altri problemi. Ovvero: tutti gli automobilisti del mondo si sono abituati al nuovo sistrema, quelli italiani non ce la farebbero, dice l'Aci. A questo punto, sarebbe bene ritirate loro la patente, dato che anche l'auto è pericolosa, ancora di più in mano a chi non la sa guidare. Il presidente dell'Aci crede che non ci sia alcun bisogno che i ciclisti vadano controsenso per agevolare i loro percorsi: si vede che in bici non ci va, è evidente.
E ora una carrellata di città fricchettone che mettono a rischio la vita dei loro poveri cittadini con cartelli controsenso solo per le biciclette. L'elenco sarebbe lunghissimo, ho scelto a caso qualche città, tanto per dimostrare che non si tratta di piccoli comuni bucolici di 700 abitanti. Buona visione e meditazione a tutti.
Bruxelles
Amsterdam
Chicago
Colonia
Madrid
Parigi
Praga