Comunicato Greenpeace
GREENPEACE A RENZI: L’ITALIA
NON DEVE GIOCARE IN RETROGUARDIA SULL’ENERGIA
GENOVA, 27.06.14 – Oggi la
nuova Rainbow Warrior, la nave simbolo di Greenpeace, apre la sua tre giorni a
Genova, dopo la conferenza stampa di Savona-Vado Ligure e la spettacolare azione
di mercoledì a La Spezia, dove è stata scalata e occupata una delle gru di
movimentazione del carbone per la locale centrale termoelettrica. Questa mattina
si è tenuta una conferenza stampa a bordo, durante la quale è stato presentato
il tour “Non è un Paese per Fossili”, che vede la nave impegnata lungo tutte le
coste del Paese per promuovere una profonda trasformazione energetica, in Italia
e in Europa.
Sempre oggi, infatti, inizia il Consiglio Europeo, a
Bruxelles, in cui i leader UE discuteranno di come accrescere la sicurezza
energetica europea, dopo la crisi tra Ucraina e Russia. Sul tavolo dei negoziati
ci sono anche i target che l’Europa si darà per la difesa del clima. Greenpeace
esprime preoccupazione per la posizione incerta del governo italiano che, tra
l’altro, si appresta ad assumere la presidenza di turno dell’Unione europea.
«Quelli che ci giungono dal governo
Renzi non sono buoni segnali» dichiara Andrea Purgatori, alla
sua prima uscita pubblica come presidente di Greenpeace Italia. «Tra pochi giorni comincia il
semestre di presidenza italiano in Europa: rischiamo ancora una volta che il
nostro Paese giochi una partita di retroguardia quando l’Italia e l’Europa hanno
bisogno di investire su rinnovabili ed efficienza energetica. Si tratta di
settori in cui abbiamo un ottimo posizionamento strategico e non ha senso che
sia proprio l’Italia a rallentare questo processo».
Greenpeace ha incontrato
il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, che ha assicurato il suo sostegno
a obiettivi ambiziosi a tutela del clima: riduzione delle emissioni, sviluppo
delle rinnovabili e dell’efficienza energetica. Tuttavia, le dichiarazioni del
ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi (che non ha ancora dato la
disponibilità a incontrare Greenpeace) e le scelte del governo italiano sembrano
puntare in altra direzione: i tagli alle rinnovabili previsti nel provvedimento
“spalma incentivi” rischiano di mettere in ginocchio un intero settore,
allarmando gli investitori stranieri ed esponendolo alla speculazione
finanziaria. D’altro lato, il ministro Guidi continua a promuovere lo
sfruttamento del petrolio sui fondali dei nostri mari, quando di petrolio ce n’è
pochissimo e di pessima qualità, con riserve che nel migliore dei casi
coprirebbero pochi mesi di fabbisogno nazionale. Nessuno, inoltre, sembra
valutare i danni che l’estrazione di queste riserve arrecherebbe a turismo,
pesca sostenibile, ambiente.
Le rinnovabili e l’efficienza energetica
sono la prossima frontiera dello sviluppo, in Italia e nell’UE, come mostrano
tutte le ricerche più avanzate. Ma la politica sembra ancora attardarsi su
vecchi modelli energetici. «In questi mesi – spiega Andrea
Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace – abbiamo
prodotto una serie di rapporti che mostrano il peso delle fonti fossili
nell’economia europea. Solo in Italia, per importare petrolio, gas e carbone
spendiamo oltre 60 miliardi di euro l’anno. Tutto questo di certo è
nell’interesse delle grandi compagnie energetiche ma non dei cittadini europei.
I leader UE devono far vedere a chi rispondono: hanno la possibilità di
ascoltare la voce dei cittadini, sottrarsi alle pressioni delle lobby fossili e
salvare il clima, l’ambiente, l’economia. Insieme all’occupazione».
La nuova Rainbow Warrior
proseguirà nelle prossime settimane il suo tour “Non è un Paese per fossili”,
continuando gli incontri con le comunità colpite dalle minacce delle fonti
energetiche ‘sporche’. Greenpeace, in occasione del tour, ha lanciato una
petizione online (http://www.greenpeace.org/italy/non-fossilizziamoci) per
chiedere ai cittadini di firmare una Dichiarazione di Indipendenza dalle fonti
fossili, in favore di energie rinnovabili ed efficienza. In pochi giorni ha già
raccolto oltre 30 mila firme.
APPUNTAMENTO AL PORTO VECCHIO DI
GENOVA
La Rainbow Warrior resterà a Genova sino a domenica 29 giugno.
Sabato 28 (dalle 11 alle 20) e domenica 29 (dalle 10 alle 18) chiunque lo
desideri potrà salire a bordo e effettuare visite guidate gratuite della nave.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.