martedì 3 giugno 2014

Cavalcare l'onda senza fare niente

Fonte: Corriere della Sera, 3 giugno 2014

«Le biciclette continueranno a bloccare le strade di Roma»

Il messaggio di Bonafaccia, presidente di BiciRoma: «Molleremo solo quando la viabilità cambierà. Ci chiamano i ciclisti pirati? Gli automobilisti i lo sono più di noi»

di Flavia Scicchitano 

«Siamo esasperati, da anni i ciclisti muoiono sulle strade e la colpa è dell’amministrazione che non alza un dito. Per fare cambiare le cose siamo costretti a dare segnali forti e il blocco della viabilità cittadina causato dalla Ciemmona lo è stato. Non ci lasciano altre possibilità e se è questo quello che serve per ottenere l’attenzione di media e istituzioni continueremo la nostra protesta». Il messaggio lanciato da Fausto Bonafaccia, presidente di BiciRoma - Associazione Due Ruote d’Italia, arriva forte e chiaro: finché il comune di Roma non darà seguito alle promesse di un nuovo piano per la ciclabilità, i fautori delle due ruote ecologiche non molleranno la presa. Neanche dopo le liti e le risse sfiorate domenica scorsa quando l’esercito di tremila ciclisti partecipanti alla Critical Mass 2014 ha occupato le strade romane mandando in tilt traffico e circolazione, dalla Colombo, a Ostiense, fino all’Eur e al litorale. Non senza causare disagi a chi era in macchina, pendolari di rientro a casa e bagnanti del primo di giugno.

«Siamo per le manifestazioni autorizzate e per il rispetto degli altri utenti della strada - ha aggiunto Bonafaccia - ma purtroppo gli eventi che non fanno rumore non portano risultati: solo creando disagi riusciamo ad avere quella visibilità che potrà rendere Roma come Londra, Parigi o New York». In poche parole se si vorranno arginare future proteste Roma dovrà diventare una città a misura di ciclista. Innanzitutto con l’attuazione del piano quadro per la ciclabilità «approvato due anni fa dal Comune ma ancora fermo in attesa di finanziamenti», e dei lavori per la Roma Litoranea «bloccati da sette anni per problemi burocratici nonostante l’accordo di programma tra Regione e Comune». Poi con una manutenzione programmata delle piste esistenti, il ripristino della segnaletica orizzontale e dell’ufficio mobilità ciclistica.
«Il trend di gente che usa la bicicletta è in aumento e adesso abbiamo anche un sindaco che la sponsorizza - sottolinea Bonafaccia -. Ma nonostante questo l’amministrazione resta inerte e il rischio è che così si regredisca senza fare il salto di qualità. Servono infrastrutture e servizi per dare sicurezza a chi vuole contribuire a migliorare la qualità dell’ambiente e del traffico a Roma». E pronta arriva anche la replica a chi associa il ciclista a un nuovo pirata senza motore: «Non siamo noi a ignorare i sensi di marcia e la segnaletica stradale, anzi è frequente il contrario: automobilisti a velocità eccessiva, doppie file, rossi non rispettati, scarichi dei mezzi commerciali e pubblici fuori controllo. Siamo noi ad essere tutti i giorni in balia dei rischi e pericoli delle strade romane».
3 giugno 2014 | 08:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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