lunedì 2 giugno 2014

La ruota indonesiana - Ciemmona (quarta parte)

La mia esperienza della terza giornata al mare, in sintesi: non ci sono andato. Fine del mio resoconto sulla Ciemmona. Ma ho visto un entusiasmante video del terzo giorno, girato nientemeno che con un drone, su via Cristoforo Colombo. Ormai la tecnologia ciemmonica fa passi da gigante. Trovate il video qui.

Ma in questi giorni così intensi ho avuto un regalo. Mi sono state date due foto molto preziose.
Tempo fa, durante il 37° corso allievi meccanici organizzato dal CCCP, il nostro insegnante, il meccanico sovietico Piotr Ziovich Silvestrov, accennò rapidamente a una tecnica segreta indonesiana per moltiplicare il numero di raggi su una ruota, a scopo ornamentale. Questo passaggio mi interessò e quando, a fine lezione, rispettosamente, chiesi qualche altra spiegazione, la risposta del Maestro fu evasiva: "Chistiddì?. Mo pij na clave e te le scrocc ngocc".
Mi sembrava difficile aggiungere fori su un mozzo, a meno di non avere un trapano di precisione, ma comunque lo spazio era poco. Qualche giorno fa, grazie alla mania dei fondali, o come cavolo si chiamano, gli sfondi, dei salvaschermi sui cellulari, vedo la ruota in questione sul telefono del Maestro e gli chiedo se ne posso avere copia. Ecco due immagini della ruota indonesiana. Ovviamente anche il cerchio subisce la stessa moltiplicazione di fori. Mi restano ancora degli interrogativi, per esempio come si fa a tirare i raggi in quel poco spazio.



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