venerdì 9 maggio 2014

Spedizione Napoli-Roma per la Critical Mass Interplanetaria Ciemmona

Comunicato Ciclofficine popolari napoletane

Anche quest'anno a Roma ci sarà la Critical Mass Interplanetaria meglio nota come CIEMMONA (siamo all'11° appuntamento) che richiama ciclist* critic* da ogni dove; e anche quest’anno alcuni di noi la raggiungeranno in bicicletta, trascorrendo un paio di giorni on the road all’insegna del sano e avventuroso cicloturismo. Chi vuol venire venga!

ITINERARIO 

- Partenza di buon mattino giovedì 29 maggio, in modo da giungere nella Capitale in tempo per la CM locale del 30. Alcuni prenderanno il treno da Napoli (Circumflegrea) e scenderanno a Licola, altri pedaleranno lungo la circonvallazione nord (Casoria, Arzano, Giugliano ecc.), si aggregheranno lungo il percorso e si incontreranno con i primi all’incrocio sulla Domiziana.
Una volta riunito il gruppo procederemo verso nord attraversando luoghi ‘ameni’ come Castelvolturno, Mondragone...passando oltre il più velocemente possibile, fino al confine col Lazio posto sul ponte del Garigliano; a Scauri-Minturno (primi 60 km, tutti pianeggianti) possiamo fare una prima sosta e aspettare gli eventuali compagni di viaggio che avranno optato per il treno fino a lì. A seguire ancora pianura: Formia, e finalmente Gaeta (ci fermeremo per pranzare in una delle due, ma senza esagerare con intalliamenti vari).
Da qui in avanti e per una decina di km la strada inizia a essere più movimentata, con curve e saliscendi, esplosioni di colori e profumi, panorami naturali di cui godere in corsa. Questo è l’unico tratto un po’ impegnativo del primo giorno, ma..merita.
Comunque, dosando sapientemente le energie, dopo un po’ si arriva a Sperlonga - toccata e fuga - e si prosegue fino a Terracina; un’altra 15ina di km e si arriva a Sabaudia, meta prescelta per il pernottamento a...stretto contatto con la natura ;-) (chi preferisce vada in albergo...)

- La mattina successiva riprendiamo il viaggio di buon’ora, e chi si lamenterà per l’alzataccia sarà ripagato da quella sorta di incanto che è il sorgere del sole dietro le dune di Sabaudia, col riverbero della luce che filtra il pulviscolo sospeso nell’aria, leprotti che saltellano, l’odore del mare a sinistra e della vegetazione a destra. Il viaggio vale la fatica anche solo per assistere a questa meraviglia.
Da qui in avanti ci manteniamo sul lungocosta, tutto pianeggiante, passando per Nettuno e Anzio (45 km), fermandoci per una giusta pausa colazione; dopodiché si dovrà decidere il percorso per appropinquarci all’Urbe. La scelta più semplice è prendere la Nettunense, passare quindi per Aprilia, Campoleone e Pavona, lasciando Albano Laziale alla nostra destra, e immetterci sull’Appia Nuova; una volta passate le mura della città giriamo a destra per via Togliatti, oltrepassiamo la Casilina e giungiamo finalmente sulla Prenestina, dove si trova la ex-Snia con la ciclofficina Don Chisciotte e il campeggio libero (con una buona dose di fortuna arriveremo giusto in tempo per il pranzo ;-).

Riepilogando:
1° tappa Napoli-Sabaudia: 125 km circa
2° tappa Sabaudia-Roma: 110 km circa


INFO, SUGGERIMENTI E ANNOTAZIONI VARIE - Per chi ha un allenamento sui “100 e qualcosa” giornalieri, il viaggio non è particolarmente impegnativo, considerato che per la maggior parte è pianeggiante; poi, dal momento che nel primo giorno viaggeremo a fianco della ferrovia, fino a Formia, non è disdicevole iniziare da lì, per chi non se la sentisse di farlo tutto in bici.

- Per quanto riguarda il mezzo...la bici da corsa va bene, ma quasi mai è predisposta per il portapacchi; meglio forse un’ibrida, per i rapporti di marcia più corti e per i copertoni più larghi che possono sopportare un maggior peso e garantire una certa sicurezza di marcia. Se si usa la mountain bike è ‘obbligatorio’ (ossia consigliatissimo) alleggerirla e mettere su un buon paio di copertoni da asfalto (quelli lisci, senza tasselli). Va da sé che il mezzo dev’essere in ottime condizioni, per ridurre al minimo la possibilità di incidenti che possano rallentare il gruppo - o peggio mettere la parola fine alla spedizione (la propria): quindi, prima della partenza, fare o far fare un check-up, magari presso una delle Ciclofficine Popolari Napoletane...
Giova ricordare che questo è un viaggio di piacere, perciò occorre ridurre al minimo il rischio di incidenti, inconvenienti, disorganizzazione e gli "imprevisti prevedibili" in genere; indi sono * vivamente consigliati* (alias “ve l’ata purtà!”):
* un kit per le forature e una pompa (a testa);
* una o due camere d’aria di scorta: notate che siccome non tutti hanno le stesse ruote (copertone+camera d'aria) potrebbe capitare che restiate con una ruota a terra da soli, ma anche con qualcuno che però non ha il gonfiatore, o che se ce l’ha non ha l’attacco giusto per la vostra valvola, ecc...quindi dovete essere il più possibile INDIPENDENTI e avere un minimo di AUTOSUFFICIENZA.
* qualche attrezzo base per la bici. Va bene il multitool base di Decathlon; una pinza e una chiave a rullino piccola pure sarebbero utili da portare.

DULCIS IN FUNDO: questo vuole essere un viaggio di gruppo e non una gara, lo facciamo per divertirci e condividere l'esperienza, per cui è inutile scattare avanti, affrettarsi ecc.; pur avendo l’obiettivo di arrivare a Roma entro il primo pomeriggio di venerdì non c’è motivo di correre. Ogni tanto ci fermeremo ad aspettare chi è rimasto indietro, faremo pause anche consistenti perché sulla carta abbiamo tanto tempo a disposizione (ma ricordatevi che il sole che tramonta a Sabaudia non aspetterà noi ;) )
E, soprattutto, non dimenticate di avere con voi - dentro di voi - gli elementi più indispensabili di tutti...entusiasmo e spirito d'avventura!!!
Bon voyage a noi ;-)


Per chi ha FB

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