I cittadini “adottano” un pezzo di quartiere
Colmato dai giuristi dell’Università di Trento un vuoto normativo che
impediva ai cittadini di assumersi la responsabilità
della cura dei beni comuni urbani.
Il Regolamento comunale per
l’amministrazione condivisa, messo a punto dal Laboratorio di Sussidiarietà dell’Università
di Trento offre per la prima volta un quadro normativo coerente e completo
riguardo il coinvolgimento dei cittadini nella gestione degli spazi pubblici.
Gregorio Arena, ordinario di Diritto amministrativo alla Facoltà di
Giurisprudenza, ha contribuito a colmare un vuoto normativo problematico, tanto
più se si guarda alla crescente importanza sociale e politica del concetto di
bene comune.
Sono numerosi gli esempi
di cittadini che volontariamente si prendono cura di un edificio, di un parco,
di un angolo della città per sottrarlo al degrado e renderlo fruibile da tutti.
Uno degli esempi più noti e importanti è sicuramente Tommaso Cestrone, a cui il
Regolamento è dedicato, che per anni ha difeso la Reggia di Carditello dalla
speculazione e dal degrado, affrontando le intimidazioni della Camorra.
Questo nuovo capitolo
del diritto amministrativo condiviso potrà essere adottato da tutti i comuni,
per raccogliere, sostenere e coordinare le preziose iniziative degli abitanti
che per tanto tempo non hanno ottenuto il giusto riconoscimento a causa di
norme assenti o obsolete.
Per informazioni: Prof. Gregorio Arena – gregorio.arena@unitn.it
- cell. 338/4525037
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