giovedì 29 maggio 2014

Fonte: Università di Trento



I cittadini “adottano” un pezzo di quartiere
Colmato dai giuristi dell’Università di Trento un vuoto normativo che impediva ai cittadini di assumersi la responsabilità della cura dei beni comuni urbani.
Il Regolamento comunale per l’amministrazione condivisa, messo a punto dal Laboratorio di Sussidiarietà dell’Università di Trento offre per la prima volta un quadro normativo coerente e completo riguardo il coinvolgimento dei cittadini nella gestione degli spazi pubblici. Gregorio Arena, ordinario di Diritto amministrativo alla Facoltà di Giurisprudenza, ha contribuito a colmare un vuoto normativo problematico, tanto più se si guarda alla crescente importanza sociale e politica del concetto di bene comune.
Sono numerosi gli esempi di cittadini che volontariamente si prendono cura di un edificio, di un parco, di un angolo della città per sottrarlo al degrado e renderlo fruibile da tutti. Uno degli esempi più noti e importanti è sicuramente Tommaso Cestrone, a cui il Regolamento è dedicato, che per anni ha difeso la Reggia di Carditello dalla speculazione e dal degrado, affrontando le intimidazioni della Camorra.
Questo nuovo capitolo del diritto amministrativo condiviso potrà essere adottato da tutti i comuni, per raccogliere, sostenere e coordinare le preziose iniziative degli abitanti che per tanto tempo non hanno ottenuto il giusto riconoscimento a causa di norme assenti o obsolete.
Per informazioni: Prof. Gregorio Arena – gregorio.arena@unitn.it - cell. 338/4525037

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