GIUSTIZIA: CONSUMATORI IN FUGA DAI
TRIBUNALI
In una bella infografica,
i dati resi noti dall'Unione Nazionale Consumatori nel report "Reclami e
contenzioso”: la classifica delle segnalazioni che giungono agli
sportelli dell’associazione, gli strumenti di tutela preferiti dai consumatori e
le soglia di impunità.
Roma, 27
marzo 2014 – “E'
la telefonia, la regina incontrastata della classifica dei reclami che arrivano
ogni giorno alla nostra associazione". E' quanto dichiara Massimiliano Dona,
Segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori (http://www.consumatori.it),
rendendo noto il Report “Reclami e contenzioso” relativo all'ultimo anno
(in allegato il Report completo).
"Il 27 per cento dei 10.700 reclami
raccolti nel 2013 -spiega Dona (segui @massidona su Twitter)-
riguarda proprio i problemi con gli operatori telefonici (costi non dovuti,
portabilità, attivazione servizi indesiderati, scarsa trasparenza contrattuale,
inefficienza dei call center), seguiti dai disservizi relativi
all'energia (bollette gonfiate, fatture di conguaglio, offerte non in linea con
i consumi); il 13 per cento delle lamentele riguarda, poi, l'e-commerce
(in particolare problemi per ritardi nella consegna, danni ai prodotti,
inefficienze nel sistema dei pagamenti on-line), il 12 per cento, viaggi
e vacanze (soprattutto per il 'fai da te’ turistico) e il 9 per cento i prodotti
in generale, con punte per il mancato rispetto della garanzia post-vendita. Si
registra, infine, un 25 per cento di denunce che riguardano i servizi di poste,
banche, assicurazioni, trasporti".
"Un altro dato interessante, frutto
probabilmente del clima di sfiducia di questi anni -prosegue il Segretario
generale- è la riluttanza dei consumatori a difendersi: la soglia di impunità,
infatti, è arrivata a 700 euro (in ascesa rispetto agli anni scorsi) per cui
sono sempre più numerosi i cittadini, che non possono permettersi di rivolgersi
al giudice e così rinunciano di fatto ad ogni tutela. Eppure il processo
tradizionale non è l'unica soluzione come sanno bene -prosegue l'avvocato Dona-
tutti quei consumatori che si rivolgono alla nostra associazione e risolvono i
loro problemi grazie ad interventi stragiudiziali: grazie alla diffida inviata
da UNC per conto dell’utente (55 per cento); grazie ad una procedura di
conciliazione (36 per cento) o denunciando il caso ad un'Autorità di controllo o
alle Istituzioni preposte (7 per cento). Soltanto il 3 per cento procede con un
processo civile o con una class action, a riprova che ancora tanto va
fatto per rendere questo ultimo strumento davvero utile per la difesa dei
consumatori".
Ricordiamo che i consumatori che
avessero problemi relativi a telefonia, energia, e-commerce, vacanze rovinate e
prodotti difettosi possono contattarci mandando un'email a info@consumatori.it; i
nostri esperti sono a disposizione degli iscritti
all'associazione.
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