Da 
sud a nord città soffocate dallo smog e assediate dal rumore
Il 
bilancio del viaggio del Treno Verde a conclusione del viaggio in dieci città 
italiane 
Non 
solo Pm10. Ricompare l’incubo benzene 
In 
tre mesi Frosinone, Torino, Alessandria e Benevento già oltre i limiti annuali 
di polveri sottili 
Arriva il vademecum contro 
lo smog
Si respira ancora mal’aria nelle città italiane. Grandi e 
piccoli centri soffocati da smog e assediati dal rumore. Primo imputato resta il 
traffico e la mai sanata schiavitù dell’automobile che resta il mezzo con il 
quale la maggior parte dei cittadini continua a spostarsi anche a causa 
dell’assenza di serie politiche di mobilità urbana da parte di Comuni e Regioni. 
Aria malsana che a Verona ha fatto registrare addirittura picchi di Pm10 anche 
di tre volte superiori ai valori limite dettati dalla legge. Superamenti dei 
livelli del Pm10 sono stati registrati anche ad Ancona e Varese. Poi è stata la 
pioggia a “salvare” i polmoni dei cittadini. Anche le centraline delle Arpa 
riportano l’allarme mal’aria: a tre mesi dall’inizio del 2014 sono già quattro i 
capoluoghi off-limits per aver superato il bonus di 35 giorni di superamento di 
Pm10 concesso dalla legge in un anno. A guidare la classifica delle città 
italiane più inquinate troviamo oggi Frosinone (57 superamenti), Torino (46) 
Alessandria (45) e Benevento (42). Riappare anche il fantasma del benzene, con 
valori elevati in diverse città come Palermo e Torino. Lo smog non è il solo 
pericolo: la vertenza inquinamento acustico coinvolge in pratica tutte le città 
monitorate. 
È questo il bilancio della ventiseiesima edizione del Treno Verde 2014, la campagna di Legambiente e Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane 
dedicata al rilevamento dell’inquinamento atmosferico e acustico e pensata per 
informare, sensibilizzare e promuovere tra i cittadini le buone pratiche per una 
mobilità sostenibile e per l’abbattimento delle polveri inquinanti. Dal 13 
febbraio al 27 marzo il convoglio ambientalista ha monitorato 10 città: Palermo, 
Cosenza, Potenza, Caserta, Roma, Pescara, Ancona, Verona, Varese, chiudendo oggi 
il suo viaggio a Torino. Proprio per fronteggiare l’emergenza smog nella città 
italiane Legambiente lancia oggi un vademecum contro lo smog disponibile sul 
sito www.legambiente.it.
Compagno di viaggio del Treno Verde anche quest’anno è stato il 
Laboratorio mobile Qualità dell’Aria di Italcertifer, che in ogni città ha 
rilevato i dati relativi all’inquinamento acustico e alla qualità dell’aria, 
monitorando in questa edizione anche il PM 2,5 con l’obiettivo di tenere alta 
l’attenzione anche sulla frazione di polveri più dannose per la salute e di 
pretendere che a livello europeo e nazionale siano adottati valori limite più 
stringenti e maggiormente idonei a tutelare la salute dei cittadini, fissando 
valori giornalieri  oltre il valore 
obiettivo annuo attualmente vigente. 
“Secondo il rapporto del Centro europeo ambiente e salute dell'Oms si registra un forte incremento di malattie correlate all’inquinamento, al punto che le stime oggi arriverebbero a far contare 7mila decessi legati all’esposizione al particolato solo nei 30 capoluoghi di provincia della Pianura Padana -  afferma
 Rossella Muroni, direttrice nazionale di Legambiente -. Siamo di fronte a un serio rischio ambientale e per la salute delle persone che viene ancora affrontato in maniera blanda e poco efficace da Comuni, Regioni e dallo stesso Governo. Al ministro Galletti chiediamo di intraprendere azioni efficaci e interventi 
mirati per risolvere il problema dell’inquinamento atmosferico in tutta la Penisola, destinando più fondi e incentivi al trasporto pubblico locale e all’ammodernamento della rete ferroviaria, invece che per la realizzazione di inutili opere autostradali. Il Treno Verde anche quest’anno ha girato in lungo e largo la
 Penisola portando nelle città in cui ha fatto tappa le buone pratiche e le esperienze concrete da cui si può ripartire per migliorare la qualità ambientale dei nostri centri urbani che nella qualità della vita dei cittadini. Farlo non è solo possibile ma deve diventare una priorità nell’agenda politica sia nazionale che 
locale”.
 
I dati rilevati dal Treno Verde rendono ancor più pressante l’esigenza di potenziare e rendere davvero efficiente ed efficace il trasporto pubblico locale, emersa anche ieri nel Forum sul Trasporto Pubblico Locale organizzato da FS Italiane a Roma Termini, con la presenza dei rappresentanti delle Istituzioni e 
delle Amministrazioni pubbliche. I tre miliardi di euro investi da Trenitalia per l’acquisto di nuovi treni e per l’ammodernamento della flotta sono un passaggio cruciale che deve però essere consolidato e sostenuto, come ha evidenziato l’AD di FS Italiane, Mauro Moretti “da maggiori risorse, da una 
programmazione efficace del servizio, da una vera integrazione modale, da politiche di sostegno del trasporto pubblico e disincentivazione di quello privato”. Già oggi i servizi regionali di FS Italiane permettono a 2,2 milioni di persone, ogni giorno, di rinunciare all’auto privata utilizzando quasi 9mila treni. 
Significa ben 660mila auto in meno che, messe in fila, coprirebbero la distanza tra Torino e Reggio Calabria. Una scelta che vale 2 milioni di tonnellate in meno di CO2, 12.500 di NOx, 1.000 t di idrocarburi non metanici, 700 t di particolato e 850 milioni di litri di carburante risparmiati.
Le polveri sottili (PM10) continuano, dunque, a soffocare i 
nostri centri urbani rendendo l’aria irrespirabile e mettendo a serio rischio la 
salute dei cittadini. Se il 2013 da questo punto di vista è stato un anno da 
dimenticare (quello trascorso doveva essere per l’Unione europea l’anno dedicato 
all’aria), il 2014 non sembra portare novità piacevoli. Dall’inizio dell’anno ad oggi, già quattro 
città hanno superato il tetto massimo di 35 giorni ogni anno con concentrazioni 
superiori a 50 µg/m3 consentiti dalla legge. Sul podio della Mal’Aria 
finisce oggi Frosinone (57 superamenti), 
Torino (46), Alessandria (45) e subito dopo Benevento (42). Prossimi al 
superamento ci sono Parma (32 superamenti); Venezia (31) e Vicenza, Milano e 
Avellino (30). Altri 15 capoluoghi hanno già superato i 20 giorni di polveri 
sottili oltre i limiti, tra i quali Rovigo (29), Padova (29); Terni (28); 
Treviso (27); Pescara (27); Caserta (27). Insomma, anche per il 2014 delinea un 
quadro critico per quanto riguarda la qualità dell’aria nei principali centri 
urbani. Nel redigere questa classifica si è presa come riferimento la centralina 
peggiore (ovvero che ha registrato il maggior numero di superamenti nel corso 
dell’anno) presente nella città, a partire dai dati disponibili sui siti delle 
Regioni, delle Arpa e delle Provincie. Non solo PM10. A riportare ancora una 
volta l’attenzione al problema del traffico e dello smog cittadino è il dato sul 
benzene che a Verona e Palermo ha superato il limite disposto per legge, seppur 
si tratta di un valore che è riferito a una media annuale e non giornaliera. Si 
tratta di un inquinante ormai meno presente nelle città italiane ma molto 
pericoloso per la salute dei cittadini perché cancerogeno e attribuibile al 
traffico veicolare sempre più invasivo.
Insieme allo smog, altra 
nota dolente nel nostro Paese è sicuramente l’inquinamento acustico che, dal 
punto di vista sanitario, meriterebbe la stessa attenzione riservata alle 
polveri sottili ed agli altri inquinanti atmosferici. I dati del 
monitoraggio del Treno Verde lanciano un messaggio ben preciso: in ognuna delle 
dieci città visitate dal convoglio ambientalista sono stati registrati decibel 
oltre la norma di legge. Nella maggior parte dei casi il rumore è risultato 
fuorilegge sia di notte che di giorno: è il caso di Palermo, Cosenza, Potenza, 
Caserta, Roma, Ancona e Torino mentre a Verona, Varese e Pescara i superamenti 
dei decibel si sono registrati in particolar modo durante le ore notturne. 
Vademecum al link: http://youtu.be/UE3chytqzOI
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