Roma quasi fallita...
Qualcuno pagherà?
Qualcuno pagherà?
Poveri romani, nel senso dei residenti a Roma. Sommersi da 15
miliardi di euro (30mila miliardi di vecchie lire) di debiti, chi vive
nella Capitale non dorme sonni tranquilli. Già al massimo della
tassazione locale ammessa, nuovi incrementi sono in arrivo con la Tasi.
Il sindaco Marino smentisce, ma i romani (e i residenti) sono già
rassegnati al peggio. E in tempi come questi non è una buona notizia se,
come sostiene la Caritas, il 30% della popolazione romana vive nella
povertà assoluta. Cifre da capogiro, nascoste dallo stellone romano e
dalla speranza che qualcosa di buono accada. Ma basta affacciarsi nelle
periferie per capire la drammaticità della situazione. O guardarsi
attorno per strada, anche nel centro della Capitale…
Di
sicuro, ci resta qualche domanda inevasa: chi ha accumulato questo
debito mostruoso? Chi ha sprecato il denaro pubblico? Chi ha
amministrato male? Chi ha chiuso gli occhi sugli incompetenti? Chi ha
intascato più del dovuto? Chi si è arricchito indebitamente? Chi non ha
indagato? Chi non ha vigilato?
Cifre imponenti come quelle
indicate, non lasciano dubbi: ci sono precise responsabilità che
dovrebbero avere nomi e cognomi. Conoscerli è essenziale, ma non per
giustizialismo. Conoscere i responsabili di questa disfatta politica,
sociale ed economica è l’unica garanzia, perché quanto è accaduto non si
ripeta in futuro. Non è una certezza, ma almeno una speranza.
Chiediamo troppo?
P.S.
Dedicato a Renzi & Marino: non buttatela in politica. Date una mano
ai cittadini romani a capire chi ha sbagliato e perché.
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