Nella totale assenza di interesse da parte delle istituzioni, con la carenza di finanziamenti alla mobilità cosiddetta "debole", i margini di manovra di chi vuole muoversi in bicicletta restano sempre gli stessi: muoversi in bicicletta. Già questa è una forma di attivismo, ma si possono fare molte cose basilari. Una delle tante è scambiarsi e confrontare i percorsi, fermo restando che ognuno ha i suoi preferiti. Le città, l'hinterland e altri luoghi si intessono così di reti, relazioni, nodi, come una rete elettronica, molto più intelligente e dinamica della città fisica e, purtroppo, anche molto più intelligente e dinamica della maggior parte delle persone che la abita. In definitiva, per chi si muove davvero in bici quotidianamente rendere visibile questa rete di percorsi, tracciati, incuranti della latitanza delle istituzioni, è una delle cose più utili nche si possano fare. Per questo motivo mi piace molto l'iniziativa di Marco Pierfrancheschi che riguarda Roma e che si intitola "I diari della bicicletta" (su fb qua).
Marco fa parte di una schiera di irriducibili attivisti del pedale - così ne conosco a Roma non più di una quindicina, a fatica si arriva a venti - che non si sono piegati alle logiche perverse dell'associazionismo*, che non si sono accasciati sui "tavoli" o appisolati pericolosamente nelle "cabine di regia", alla ricerca di visibilità e qualche cotillon.
Copio e incollo dalla presentazione del progetto:
"L'intenzione è mettere
insieme una squadra eterogenea, capace di comprendere punti di vista ed
approcci differenziati sulle strade e sul loro utilizzo, in modo da individuare
soluzioni utili al maggior numero possibile di ciclisti, e nel maggior
numero possibile di situazioni. Nel corso del weekend successivo ci
daremo appuntamento per esplorare/verificare tratti della rete,
individuare criticità e possibili miglioramenti/soluzioni, effettuare
rilevazioni fotografiche, filmati, prendere appunti,per costruire una
solida base dati da trasferire agli uffici competenti. Vi aspettiamo in
tanti per costruire insieme un'idea di ciclabilità sul territorio del
municipio.".
Il sito di Marco è mammifero bipede.
[* Chiarisco: l'associazionismo è sacrosanto, ma ha anche delle logiche perverse. Bisogna tenerle a bada. Alcuni invece ci sguazzano.]
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