La sua efficacia dipende dal terreno su cui si posano le fatidiche ruote. E la ruota quadrata si adatta solo a un tipo di terreno, peraltro artificiale, fatto di dossi dotati di una particolare conformazione (in inglese catenaries). Insomma, quelli che fanno saltellare le automobili nei Paesi civilizzati. Non certo a Roma, (dove a Monte Sacro hanno fatto una Zona 30 fatta anche bene, ma per carità, non mettiamo i dossi sennò quelli che ci vanno a 60 all'ora e rompono un semiasse ci fanno causa...Ne parlerò in un altro post). La bici a ruote quadrate è un gioco da scienziati, da tecnici, che risale almeno al 1960, con il prototipo del professor Stan Wagon.
Wayne Roberts |
Un'esauriente voce wikipedia ci illustra le caratteristiche della square wheel.
Tra poco sulle strade di Roma converrà girare con una bici del genere...
La lezione è: in determinate condizioni, una cosa assurda può funzionare meglio di una verosimile.
(Nel rotazioni lab inabitabile si fa molta filosofia).
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