Comunicato Greenpeace
GREENPEACE: TEMPESTA DI TWEET SU RENZI PER CHIEDERE LA #SVOLTABUONA SUL
CLIMA
Roma, 20.03.2014 - I Capi di Stato e di Governo sono riuniti oggi e
domani a Bruxelles per discutere, nel Consiglio Europeo, gli obiettivi da
adottare entro il 2030 in materia di clima ed energia. In questi giorni verranno
prese decisioni che influenzeranno il futuro, non solo energetico, di tutte le
prossime generazioni.
Per questo ieri Greenpeace, con l’appoggio di
circa 12 mila persone nell’arco delle 24 ore, ha chiesto tramite Twitter a
Matteo Renzi, che rappresenta oggi l’Italia a Bruxelles, di impegnarsi per tre
obiettivi ambiziosi e vincolanti al 2030: taglio del 55% delle emissioni di CO2,
45% di quota di energia da fonti rinnovabili e aumento del 40% dell’efficienza
energetica. Le richieste dell’associazione hanno così riempito il social network
più amato dal Presidente del Consiglio, portando il tema del cambiamento
climatico all’attenzione di un’ampia platea.
Alla vigilia del summit di
Bruxelles, inoltre, Greenpeace è entrata in azione presso la centrale a carbone
di Novaky, in Slovacchia, un impianto della Slovenske Elektrarne, società
controllata da Enel. Sulla centrale, le cui emissioni sono causa (secondo uno
studio dell’Università di Stoccarda) di circa 300 morti premature l’anno,
Greenpeace ha proiettato diverse scritte di protesta tra cui “Renzi
#cambiaverso”, per sollecitare il neo premier – alla vigilia della nomina dei
nuovi vertici di Enel – a imprimere alla multinazionale italiana un corso nuovo,
per rottamare le fonti fossili e investire sulle rinnovabili.
«La
rivoluzione energetica da noi promossa – dichiara Luca Iacoboni, Responsabile
della Campagna Clima e Energia di Greenpeace Italia – permetterebbe la creazione
di 20 mila posti di lavoro diretti al 2020, poco meno del numero totale dei
lavoratori impiegati negli stabilimenti italiani FIAT (circa 24 mila). Inoltre,
si potrebbero risparmiare, da qui al 2050, 380 miliardi di euro, in media 9,8
all'anno, tre volte la cifra prevista dal Governo Renzi per finanziare il piano
scuole».
Con il semestre italiano di presidenza UE che inizierà a luglio,
il ruolo dell’Italia nella definizione degli obiettivi al 2030 in tema di clima
ed energia sarà fondamentale. «Vogliamo che Renzi passi dalle slide ai fatti, e
il Consiglio UE di oggi e domani – continua Iacoboni – è l’occasione per farlo.
Solo con una posizione forte in favore di rinnovabili ed efficienza energetica
l’UE potrà presentarsi al prossimo summit sul clima chiedendo alle altre grandi
potenze di impegnarsi contro i cambiamenti climatici».
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