domenica 19 maggio 2013

Frank, che gira il mondo in bici

Sulla Tangenziale Est il sole splende e le auto corrono.Un ciclista carico di pacchi, con un braccio solo, si profila in lontananza, così familiare con il suo incedere, così estraneo in quel luogo. Si tratta di Frank, tedesco, in viaggio da chissà quanto. Gli domando di dirmi dov'è stato, cita una sfilza di luoghi, in un inglese a me poco chiaro, anche per colpa del rumore.
Sento "Kuala Lumpur", ma Frank parla anche di Grecia, Turchia, Nord Europa. Lo stile è dimesso. Predomina un colore uniforme. Questo viaggiatore non ha bandierine o mappe da esporre, né proclami.su quel che sta facendo. Lo fa e basta. Sembra un penitente medievale ma è libero.

I copertoni sono sottili, direi 25 mm, il bagalio è consistente. Frank viaggia con addosso un sostanzioso zaino, dice che non gli pesa. Tiene il manubrio, che è molto particolare con la mano destra. Una grossa sacca pende dal lato sinistro e, presumo che in questo modo bilanci il peso. Il manubrio è molto particolare, i freni sono affiancati, così con una mano si possono frenare entrambe le ruote. Non manca la possibità di qualche presa diversa, utilissima nel corso di lunghi viaggi.

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