È il libro dove leggerete delle selle in cuoio, le manopole di gomma trasparente, le bici fisse, quelle single speed, il vintage, i cargo particolari, il modo di vestire chic, i negozi di bici alla moda, i giovani con i baffoni o la barba e il cappelino Campagnolo, oppure la scoppola di tweed e la borraccia di alluminio foderata in pelle, altri giovani che limano telai d'acciaio riflettente, bici con i cerchioni colorati e con i copertoni colorati, con un altro colore però. Poi lo skidding, i fenomeni urbani, i trend, lo chic, la quotidianità, il bike polo, i bike messenger, ubriacarsi a fine giornata. I diritti del ciclista, fare attivismo oppure contare sull'emulazione mentre semplicemente si pedala tra le auto ferme. Insomma, la cultura della bici che, sotto i cappellini, e le manopole, nelle città sta cambiando molte cose. Infatti, fra i soggetti più giovani, soprattutto giovani dentro - perché puoi essere giovane fuori e una cariatide dentro - la bicicletta sta iniziando a sostituire l'automobile e le due ruote a motore.
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