Legambiente alla 
marcia NO TAV
da Susa a 
Bussoleno sabato 23 marzo
Comunicato Legambiente
“Stop alle opere 
inutili per il Paese, dannose per il territorio e per le tasche dei 
cittadini”
Legambiente chiama a raccolta 
soci e sostenitori per partecipare alla marcia No Tav che si terrà sabato 23 
marzo in Val Susa, per dire ancora una volta No a un progetto inutile e dannoso, 
che con il passare del tempo e l’avanzare della crisi economica nazionale e 
internazionale diviene sempre più insostenibile, non solo per il territorio 
della Val Susa ma per tutta l'Italia. 
“In un momento di crisi come quello che sta vivendo il 
nostro Paese, l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno è di sperperare denaro in 
un'opera faraonica e non giustificata dalle reali esigenze trasportistiche – 
dichiara il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza  – La 
commissione europea ha recentemente tagliato i fondi previsti per le grandi 
infrastrutture del 48%, il Tav non si farà mai e stiamo sprecando soldi. 
Si abbia il coraggio di fermarsi subito. Per altro, sono molte le incertezze progettuali e 
sui tempi di realizzazione e, proprio a fronte dell’inutilità sempre più 
evidente dell’opera, molti tra i politici e i sostenitori di un tempo stanno 
prendendo le distanze da questo progetto impraticabile, tanto per l'impatto sul 
territorio, quanto per la spesa insostenibile per le tasche del Paese”.
La Val di Susa, già 
pesantemente infrastrutturata dalla presenza di una linea ferroviaria (peraltro 
sottoutilizzata), un'autostrada e due strade statali, vede in questi mesi 
l'epilogo di un'altra triste vicenda che mette in risalto la mancanza di una 
politica trasportistica sensata. Mentre si continua a giustificare il progetto 
della Torino Lione con il condivisibile obiettivo di spostamento di traffico 
merci da gomma a rotaia, si sta completando il raddoppio del tunnel autostradale 
del Frejus, spacciato per anni come un intervento di sola messa in sicurezza e 
oggi spudoratamente dichiarato come raddoppio vero e proprio.
“Mentre le linee ferroviarie 
storiche vengono abbandonate (12 tratte soppresse nel 2012 in Piemonte!) e le 
corse dei treni tagliate, ci si ostina a seguire il dogma del Tav, escludendolo 
da una politica trasportistica a tutto tondo, con provvedimenti fiscali e 
tariffari che disincentivino il trasporto su gomma - dichiara il presidente di 
Legambiente Piemonte Fabio Dovana  – E' 
necessario che il trasporto merci, effettuato ora sui tir, transiti invece su 
rotaia. Per questo, non si sarebbe dovuto procedere al raddoppio del tunnel 
autostradale del Frejus; serve in caso, invece, utilizzare a pieno e 
riammodernare la linea storica già presente in Valle”.
Appuntamento quindi sabato 
prossimo  alle 14 a Susa, in Piazza 
d'Armi, per dire No all'alta velocità Torino Lione e dire Sì a una politica dei 
trasporti che miri davvero a ridurre il traffico merci su gomma, senza però 
devastare il territorio e l'economia del Paese con opere inutili.
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