giovedì 21 marzo 2013

Bici: tecnologia non transitoria

Nell'articolo "Nuove eppur transitorie", pubblicato il 17 marzo 2013 nel supplemento domenicale del Sole-24 ore (il giornale della Confindustria), il filosofo Roberto Casati si interroga sul valore delle tecnologie e sulle cose che non facciamo e non faremo più per via dell'innovazione tecnologica. Il punto di partenza è un sondaggio realizzato dalla società di backup online Mozy. Per meglio dire, che non faranno la maggior parte delle persone. Stendere i panni al sole, andare in banca, comprare un quotidiano in edicola, acquistare pellicole fotografiche, scrivere a mano lettere e appunti, ecc. I fax, le pellicole fotografiche, la tv sono tecnologie. Verranno sostituite da altre tecnologie. "Tutte le tecnologie potrebbero essere di transizione". Ma la nozione di tecnologia di transizione, avverte Casati,  "è informativa soltanto se ci sono delle tecnologie che non sono di transizione, se ci sono dei punti di arrivo insuperati". Riguardo ai punti di arrivo insuperati, nel sondaggio vi sono tre grandi assenti, nota l'autore: andare in bicicletta, leggere libri di carta, usare una vela per muoversi in mare.

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