ARCTIC 30, GREENPEACE 
RISPONDE ALL'ACCUSA DI TEPPISMO
ROMA, 
23.10.13. Commentando la notizia che l'accusa di pirateria contro gli 
"Arctic 30" - i 30 attivisti di Greenpeace detenuti in Russia da più di un mese 
- è stata fatta decadere e sostituita con quella di teppismo, Vladimir Chuprov 
di Greenpeace Russia ha detto: "Gli Arctic 30 non sono più teppisti di quanto 
non fossero pirati. Questa è un'altra accusa letteralmente sproporzionata che 
può portare fino a sette anni di carcere. Non è niente di meno che un assalto al 
principio stesso della protesta pacifica. Questi uomini e donne coraggiosi si 
sono recati nell'Artico armati di niente altro che il desiderio di far luce su 
un business spericolato. Essi dovrebbero stare con le loro famiglie, non in una 
prigione a Murmansk".
"Noi contesteremo le accuse, 
inventate, di teppismo, così come abbiamo fortemente contestato le accuse di 
pirateria. Entrambe sono frutto di fantasia, senza alcun rapporto con la realtà. 
Gli Arctic 30 hanno protestato pacificamente contro la pericolosa attività di 
trivellazione petrolifera di Gazprom e dovrebbero essere liberi".
"Il Comitato Investigativo russo 
aggiunge che alcuni attivisti potrebbero essere accusati di uso della forza 
contro pubblici ufficiali, accusa che può comportare fino a dieci anni di 
carcere. Greenpeace ha 42 anni di storia di attivismo del tutto pacifico: è una 
diffamazione a buon mercato accusare gli Arctic 30 di fare qualcosa di diverso 
che protestare pacificamente. Gli attivisti sono arrivati alla piattaforma 
petrolifera a bordo di una nave dipinta con una colomba e un arcobaleno. La 
nostra nave è stata sequestrata da uomini con coltelli e pistole, mentre gli 
attivisti alzavano le braccia. Devono essere rilasciati immediatamente".
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