Comunicato Fiab
La Presidente della FIAB al convegno “Bikeconomics”
L’economia dell’auto è in crisi? Spazio all’economia della bicicletta
Anche la Presidente della FIAB, Giulietta Pagliaccio, interverrà al 
Convegno “Bikenomics” previsto per lunedì 28 ottobre 2013 con inizio 
alle 16.30 a Milano, presso la Fabbrica del Vapore - Sala Corridoio – 
nell’ambito della prima edizione di Citytech.
All’iniziativa, moderata da Paolo Pinzuti di Clickutility on Earth, 
interverranno inoltre: Alfredo Drufuca, Amministratore Delegato 
Polinomia; Enrico Durbano, Sales Manager Eco-Counter; Paolo Gandolfi, 
parlamentare, componente della Commissione Trasporti della Camera dei 
Deputati; Federico Lia, Ricercatore Poliedra - Politecnico di Milano; 
Kevin Maine, Direttore Sviluppo della European Cyclists' Federation; 
Piero Nigrelli, Direttore Settore Ciclo ANCMA; Francesca Racioppi, 
Senior Policy and Programme Adviser dell'Organizzazione Mondiale della 
Sanità; Vincent Truter, Cycology.
La presidente FIAB dichiara: “Quando si parla di economia della 
bicicletta il primo pensiero va subito al cicloturismo. Nei paesi dove 
in tempi non sospetti sono state realizzate infrastrutture e servizi per
 i ciclisti, il cicloturismo ha prodotto un’economia dai numeri 
significativi. I tedeschi rappresentano il mercato cicloturistico più 
importante in Europa, ma l’Italia non è ancora nei primi dieci paesi 
europei preferiti dai tedeschi per le loro vacanze in bici, perché da 
noi mancano gli standard che loro ricercano”.
Ma economia della bici vuol dire anche minori costi per la salute, minor
 pressione ambientale, minor consumo di suolo. E forse sarà anche la 
crisi del mercato dell'auto a dare rilancio all'economia della 
bicicletta. Ora o mai più.
“Sono piuttosto ottimista - prosegue la presidente FIAB - sul fatto che 
il cambiamento è in atto anche in Italia. Osservo un'economia, per ora 
ancora piccola, che si sta inventando un nuovo modo di stare nel mercato
 e fare business, sta creando nuove attività, sta producendo nuovi 
prodotti. Questo è il sintomo che il nuovo stile di vita legato alla 
mobilità quotidiana in bici sta producendo effetti sul mercato 
economico. Una piccola rivoluzione industriale è in atto: solo chi saprà
 adeguarsi a queste nuove esigenze, in modo anche un po' visionario come
 i grandi pionieri del passato, può contare su un radioso futuro 
economico".
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