sabato 19 gennaio 2013

Ma sì, proroghiamo tutto

COMUNICATO  STAMPA Ass. Diritti del Pedone
18  GENNAIO  2013

DA  OLTRE  2300  GIORNI  (2006-2013)  ROMA  E’  IN  EMERGENZA  DA TRAFFICO  E  DA  MOBILITA’  SENZA  EVIDENTI  MIGLIORAMENTI  (TRANNE QUELLO PRODOTTO DALLA RIDUZIONE DEL CONSUMO DEI CARBURANTI).
“STIAMO CHIEDENDO  LA  NORMALITA’  USCENDO  DALLA  EMERGENZA /
CI  STANNO  DANDO  PIU’  EMERGENZA  E  PIU’  ANORMALITA’“.
GROSSA  DELUSIONE  DELL’ASSOCIAZIONE  DIRITTI  PEDONI - ADP.

Il Consiglio dei Ministri (CDM) del 18.01.2013 ha conservato, al Sindaco di Roma, la nomina di Commissario delegato alla emergenza da traffico e mobilità. Il Sindaco di Roma ha manifestato la sua felicità. Invece, c’è delusione ed amarezza nelle tante associazioni(*), compresa l’ADP, che attendevano dal CDM la naturale e responsabile presa d’atto del fallimento della lunga, costosa e dannosa fase emergenziale romana.

“La decisione odierna del CDM e l’esultanza del Sindaco di Roma sul tragico tema del traffico nella Capitale – ha dichiarato il presidente dell’Associazione Diritti dei Pedoni, Vito De Russis – confermano che, dopo oltre 2.300 giorni, persistono le gravi difficoltà di ripristinare le normali condizioni di vita a Roma Capitale. Non esiste al mondo un posto nel quale viene dichiarato lo “stato di emergenza” e non si realizza un rapido e significativo miglioramento in pochi giorni (una 50ina) e non si ripristinano le normali condizioni di vita in qualche centinaia di giorni (200 - 300).”

Altri 2.300 giorni trascorsi malamente dalle persone che attendevano la necessaria ed urgente scomparsa delle anormalità descritte nel DPCM 04.08.2006 e coltivavano la civile speranza che qualcuno (delle istituzioni) li aiutasse a smuovere le tre scimmie istituzionali.

“I nati a Roma che oggi frequentano la prima classe elementare – sostiene De Russis – sono, culturalmente, “emergenziali”: non conoscono la città normale, la “convivenza civile”, il rispetto delle regole, la libertà dalla paura, l’esistenza di un civile ed utile TPL, il Valore della vita, della salute, dei vitali beni comuni (come lo è la strada), l’aria respirabile, il silenzio ...... Non bisogna perdere altro tempo per stoppare quella decisione del CDM”.

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