Carteinregola agli
aspiranti Sindaco di Roma: rifiutate i poteri straordinari per l’emergenza
traffico
Domani il Consiglio dei
Ministri potrebbe rinnovare l’emergenza nella Capitale, in contraddizione con la legge da poco approvata in Parlamento
sul riordino della Protezione civile che pone limiti temporali precisi alle gestioni commissariali[i]
Il
laboratorio Carteinregola, che riunisce cento associazioni e comitati
cittadini, ha scritto al Presidente Monti, chiedendo di non ripristinare l’emergenza
mobilità nella Capitale, scaduta
il 31 dicembre scorso, che potrebbe essere rinnovata dal Consiglio dei Ministri
di domani venerdì 18 gennaio. Per sei anni la gestione commissariale è stata prorogata senza nessuna verifica preventiva della
situazione della mobilità e soprattutto dell’efficacia dell’esercizio dei
poteri straordinari e dei
provvedimenti adottati.
La problematica
può sembrare astratta e lontana dai problemi della gente comune, ma in realtà è di vitale importanza per la
città e per i suoi cittadini: infatti in questi anni il Sindaco Commissario e
l’Ufficio Speciale Emergenza Traffico hanno gestito metropolitane, parcheggi
interrati, viabilità. E soprattutto non hanno realizzato quasi nulla di quello
che era stato pianificato nel 2006: potenziamento del trasporto pubblico, piste ciclabili, linee
tranviarie, intensificazione dei controlli sulla sosta selvaggia, parcheggi di
scambio in periferia: al 31 marzo 2012 ci risulta che non era stato realizzato
nemmeno il 10% degli interventi previsti. In compenso i costi da congestione traffico sono
raddoppiati[ii],
la percentuale degli spostamenti con
veicoli individuali ha continuato ad essere esorbitante, l’inquinamento oltre i
limiti di legge ed i morti per incidenti stradali sono quasi 200 l’anno[iii].
E
se da un lato i deludenti
risultati raggiunti non possono giustificare il rinnovo di
uno strumento che dovrebbe essere utilizzato solo per “calamità naturali o
connesse con l'attività dell'uomo
che in ragione della loro intensità ed estensione
debbono, con
immediatezza d'intervento, essere fronteggiate con mezzi e
poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo”[iv], dall’altro l’ amplissimo potere di deroga
conferito al Sindaco/commissario ad una infinita serie di norme, di cui molte poste a tutela del Bene
Pubblico e dei Beni Pubblici, dovrebbe
essere un motivo sufficiente per
archiviare per sempre questo “regime speciale”, a prescindere da chi lo
eserciti.
I comitati hanno quindi deciso di rivolgersi
direttamente a ciascun candidato alla carica di Primo Cittadino, chiedendogli di pronunciarsi contro il rinnovo dell’emergenza e, nel caso che
venisse comunque reintrodotta, di
impegnarsi a rinunciare ai poteri speciali.
Per
affrontare i
problemi della mobilità di Roma Capitale con una strategia complessiva e
lungimirante, utilizzando gli
strumenti ordinari dell’analisi e della programmazione, attraverso il confronto
democratico tra le istituzioni e le forze politiche e la partecipazione dei
cittadini, all’insegna della trasparenza e del Bene Pubblico.
Prendersi un tale impegno
sarebbe un segnale importante per
tutti i cittadini che credono nel rispetto delle regole e che alle promesse
elettorali preferiscono i fatti di chi si dimostra coerente da subito.
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