Mentre il movimento Cambiare si può spiega le ragioni del distacco da Antonio Ingroia, i Verdi di Angelo Bonelli, al contrario, “hanno deciso di sostenere la Rivoluzione civile per un’Italia equa e per archiviare definitivamente le scelte del governo Monti che hanno demolito le politiche ambientali nel nostro Paese, impoverito i cittadini e fatto crescere a dismisura la povertà usando i sacrifici degli italiani per pagare i debiti delle banche”.
Bonelli lo ha annunciato dal Consiglio
Federale Nazionale svoltosi oggi al Centro Congressi Cavour di Roma dove
ha sottolineato che “una forte affermazione anche al Senato della Lista
Ingroia, una lista civica nazionale che faccia da punto di riferimento
per chi vuole un Paese diverso e migliore, è il vero voto utile per
licenziare definitivamente il governo Monti e suoi eventuali bis –
spiega il leader ecologista -. In questo modo sarebbero scongiurate
alleanze dannose come quelle fra il Pd, Sel e lo stesso Monti in caso di
un risultato incerto”.
Bonelli spiega che i Verdi hanno preso
atto “della non volontà del Partito democratico e del centrosinistra di
non aver voluto aprire il confronto sullo stop al cemento e la lotta al
consumo del suolo e al dissesto idrogeologico, sull’archiviazione di
opere inutili e che producono debito come la Tav in Val di Susa per
aumentare il trasporto pubblico nelle città e per i pendolari, sulla
lotta all’inquinamento e la conversione ecologica dell’economia –
conclude Bonelli -. Prendiamo atto che il Pd e Sel hanno scelto
l’espulsione dell’ecologia dalla loro agenda: ecologia e questione
ambientale che saranno ampiamente rappresentati nella lista Ingroia”. red. - Il Fatto Quotidiano
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