lunedì 23 settembre 2013

Il momento di essere pieghevole

Articolo a firma di Caterina Pasolini riguardante le bici pieghevoli su La Repubblica. Vendita cresciuta del 30% in un anno e ha raggiunto i 20 mila esemplari nel 2012. L'articolo completo è qui.
I pionieri sono stati a lungo osservati come marziani. Poi gli altri hanno cominciato a imitarli:
«Nel 2008 mi guardavano come se fossi un extraterrestre quando salivo con la mia pieghevole in autobus», racconta Federico Occhionero, che a furia di domande incuriosite ha fondato un sito, bicipieghevoli. net, con oltre 40mila visitatori al mese. Questo blogger, pur essendo avanzatissimo nelle scelte ciclistiche, è invece molto rétro per quanto riguarda i gusti musicali, stando almeno alle colonne sonore elargite dal suo sound system e per gli abiti da cerimonia i suoi orientamente sono addirittura medievali.

La Moulton, il non plus ultra delle pieghevoli
La pieghevole è la liberazione dai regolamenti delle metropolitane e dei treni, la cancellazione delle file e delle attese dell'autobus. Puoi fare intermodalità: treno + metro + bici oppure bici + treno + aereo.
Una introduzione è qui.

Caro lettore, non c'è bisogno di costose bici, basta una vecchia graziella, in vendita a basso costo, da customizzare a piacere. Sull'argomento, c'è un articolo molto interessante sul sito delle ciclofficine popolari, qua.

In basso, breve intervista al sindaco Marino. Si parla delle solite cose, "aumenteremo..., miglioreremo...", poi sveniamo a sapere che sono in arrivo 900 bici per il bike sharing con gps incorporato. Quanto costeranno?

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