martedì 28 gennaio 2014

«Il possesso di un’identità è una presunzione vera che incoraggia automaticamente gli altri a distruggere non solo l’identità, ma l’esistenza stessa del presuntuoso. E come nelle culture arcaiche la volontà di conquistare un’identità sia vissuta come una sfida alla legge comune che, invece, impone l’anonimato [...] I soggetti più nevrotici si difendono dal rischio della possessione rinunciando a qualsiasi tipo d’identità mentre gli altri si costruiscono un’identità-maschera. Questi due atteggiamenti – la rinuncia e il mascheramento – sono accomunati da una stessa resistenza all’annientamento. Infatti, chi conosce l’identità di un uomo ne conosce anche la vulnerabilità e potrebbe immediatamente sottometterlo».

George Devereux, La rinuncia all’identità: difesa contro l’annientamento, Conferenza tenuta presso la Società Psicoanalitica di Parigi – 17 novembre 1964. 




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