Si discute molto in Olanda della nuova bici a pedalata assistita che supera i 25 Km/h: la Buelabel Cruiser. Esteticamente è orrenda, più brutta del solito. Le bici a pedalata assistita non brillano per eleganza, mi scuseranno gli amici che gestiscono e lavorano in negozi del genere. In certi contesti e per alcune categorie di persone, però, è indubbiamente una soluzione vantaggiosa.
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La Bluelabel Cruiser |
In Olanda molte persone credono che non sia giusto che una bici che va abbastanza veloce, e non certo in ragione dell'impegno muscolare, possa usufruire delle piste ciclabili. L'associazione dei ciclisti Fietserbond è contraria. Il portavoce Arien de Jong afferma: “È un buon mezzo di trasporto, ma non credo proprio che dovrebbe beneficiare delle ciclabili”.
Ricordiamo che nei Paesi Bassi anche i motorini (ne circolano pochi) possono usufruire delle piste ciclabili. È un Paese a misura di bici, notoriamente piatto, oltre che sotto il livello del mare per alcuni tratti. Ma a che cosa serve la bici a pedalata assistita in Olanda, con tutto quello spreco di batterie inquinanti? I dati dei paesi Bassi sono impressionanti: 32.000 km di piste ciclabili, 4,700 km di strade con corsie dedicate e 18 milioni di bici in circolazione, su 16 milioni di abitanti. Le bici in Olanda vanno anche in giro da sole. Tornando seri, c'è il rischio che si faccia una Critical Mass di protesta. Sarebbe una novità per un Paese abituato a masse quotidiane di ciclisti.
Un tema che si fa quantomai caldo, anche perché l'Ente nazionale olandese per turismo e congressi ha scelto la bicicletta come tema portante della sua campagna pubblicitaria nazionale e internazionale del 2014.
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La famiglia reale dei Paesi Bassi in bicicletta |
Potete vedere il re dei Paesi Bassi, Sua Maestà Willem-Alexander, andare in bici con tutta la famiglia
qui.
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