martedì 5 febbraio 2013

La bici usa e getta frena il cambiamento

Le bici economiche, da supermercato, sono concepite come "usa e getta". Solo che deperiscono molto rapidamente e vengono gettate prima del previsto. A volte in tempi record. Si arruginiscono in fretta perché, oltre che di plastica, sono fatte di ferro. Non ci si riesce a organizzare con gli spazi. D'altra parte, le bici economiche sono brutte da vedere, mentre quelle belle le puoi anche appendere al muro, come un quadro d'avanguardia novecentesca.
Le parti delle bici "usa e getta" sono scadenti; si regolano e si riparano male. I freni di plastica cedono, i pallini si distruggono, i mozzi si spanano. Rischi di ammazzartici, le conduci con grande sospetto. Il sellino ti procura dolori insopportabili, alla minima buca ti vibra tutta la colonna vertebrale. I copertoni puzzano in modo insostenibile. Quando la domenica ti fai un giro, queste bici inducono alla depressione, a pensare che la bici sia troppo faticosa, che non si è adatti alla bici, che non lo si è mai stati.
Così si riunicia a usare la bicicletta tutti i giorni. Troppo faticoso, troppo scomodo.
Invece no. Bisogna spendere qualche euro in più, interessarsi al funziona,mento della bici. È un mondo affascinante, che ti renderà sempre più autonomo, capace di evitare il traffico, viaggiando in una dimensione parallela di strade secondarie, parchi, piazze, strade intasate, sentieri. Tutta un'altra storia.

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