mercoledì 6 febbraio 2013

Caso Di Grazia: riaprire le indagini

Comunicato Legambiente

La Relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti
sulla morte del capitano Natale De Grazia
Legambiente: “Conclusioni gravi. Riaprire  le indagini con l’ipotesi di omicidio. Confermati gli scenari più inquietanti sull’intrigo delle navi dei veleni”

Riaprire le indagini con l’ipotesi di omicidio. E’ la richiesta di Legambiente alla luce della Relazione sulla morte del capitano di corvetta Natale De Grazia, impegnato nelle delicate indagini sui traffici di rifiuti radioattivi e l’affondamento in mare delle cosiddette navi dei veleni, approvata oggi dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti.
Nelle conclusioni delle relazione - dichiara il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - si afferma con  chiarezza  che i risultati della perizia affidata al professor Giovanni Arcudi, in cui viene smontata l’ipotesi della morte per cause naturali, ‘impongono di valutare le risultanze dell’inchiesta precedentemente svolta in una chiave nuova e non poco allarmante’. E’ doveroso, ora, riaprire le indagini con l’ipotesi di omicidio. Ma non solo. Sulla base di questa perizia deve essere riconosciuto il decesso per causa di servizio e quindi tutti i diritti che spettano ai familiari. Legambiente garantisce il massimo dell’impegno perché questo non resti, come si afferma nella stessa relazione, tra i misteri irrisolti del nostro Paese”.
Nelle conclusioni della Relazione vengono sottolienati anche altri aspetti inquietanti di questa vicenda, come l’improvviso smembramento del gruppo investigativo che faceva capo a De Grazia, autentico motore delle indagini, subito prima e subito dopo il suo decesso.
“Con questa relazione - aggiunge Nuccio Barillà, della segreteria nazionale di Legambiente - acquista un nuovo peso il clima di pressione e di ostilità che ha accompagnato l’azione di De Grazia e del pool investigativo di cui faceva parte, messo evidentemente in atto per impedire che si giungesse a una scomoda e imminente verità nelle indagini sulle navi dei veleni e sull’indrigo radioattivo dei tombamenti a terra. Scoprire chi ha ucciso De Grazia significa poter fare finalmente luce sugli autori anche  di quegli ‘atteggiamenti ostili e pressioni’ di cui ha parlato l’allora presidente della Repubblica Ciampi nel consegnare la medaglia d’oro al valore della Marina ai famigliari del capitano”.
Da Reggio Calabria, città natale di De Grazia, riparte ora l’impegno per accertare fino in fondo la verità. Domani, mercoledì 6 febbraio, l’onorevole Alessandro Bratti, che ha curato, in qualità di relatore, il lavoro della Commissione, parteciperà all’incontro organizzato da Legambiente - a cui saranno presenti anche Enrico Fontana, responsabile dell’Osservatorio ambiente e legalità di Legambiente e Nuccio Barillà della segreteria nazionale dell’associazione - per discutere i risultati raggiunti e i prossimi passi da compiere in questa battaglia di giustizia.

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