mercoledì 13 febbraio 2013

DIECI QUESITI DEL COMITATO PENDOLARI FR8a CARROZZA E DEL C.I.U.Fe.R. (Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali) AI CANDIDATI ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE LAZIO
  1. Come pensa di assicurare ai cittadini della Regione Lazio un trasporto ferroviario confacente all’art. 12  DPR 753/80, che stabilisce: “L'orario e la composizione dei treni nonché l'orario o il numero delle corse degli altri mezzi di trasporto sono stabiliti in relazione alle esigenze del traffico, in modo che il servizio sia adeguato alla normale affluenza di viaggiatori e alla richiesta di trasporto delle merci, tenuto conto delle caratteristiche tecniche degli impianti, del materiale mobile e delle necessità dell'esercizio con particolare riguardo alla sicurezza. Inoltre, le aziende esercenti adotteranno tutte le possibili misure per fronteggiare le maggiori esigenze del traffico in determinati periodi o in eccezionali circostanze”?
  2. Quali interventi prioritari ha in mente per lo sviluppo di UN SERVIZIO PUBBLICO di mobilità efficiente e sostenibile nel territorio della Regione Lazio? Condivide con noi l’urgenza del potenziamento ferroviario con adeguati raddoppi dei binari unici e adeguamenti alla domanda del materiale rotabile sulle linee regionali?
  3. è disponibile a costruire con modalità partecipative, democratiche e dal basso le strategie per una mobilità veramente utile ai bisogni dei cittadini nella Regione? Se sì, con quali strumenti di consultazione e partecipazione?
  4. Nel rapporto con il licenziatario/concessionario dei servizi ferroviari, come pensa di monitorare l’effettivo svolgimento dei servizi garantiti nel contratto di servizio?
  5. Quali e quante risorse (in termini assoluti e di percentuale di bilancio) ha intenzione di destinare allo sviluppo del TPL nella Regione Lazio e per quali voci di spesa?
  6. Conviene con noi che sono urgenti OVUNQUE la realizzazione DI ISOLE PEDONALI, NONCHÉ lo sviluppo di una rete di intermodalità basata su forme integrate di TPL, piste ciclabili, percorsi pedonali sicuri, car e bike-sharing, car-pooling piuttosto che Alta Velocità?
  7. è d’accordo sul fatto che la realizzazione di nuove arterie autostradali sottrarrebbe allo sviluppo della Regione Lazio risorse preziose, tanto in termini economici, per quanto riguarda l’investimento di denaro pubblico e per quanto riguarda l’impedimento allo sviluppo di attività produttive (quali ad esempio l’agricoltura innovativa e biologica nell’agro romano/pontino), quanto per la sottrazione alla collettività di beni comuni, quali il suolo, l’aria pulita, la biodiversità, il paesaggio, la naturale vocazione turistica e produttiva attraverso forme di occupazione locale diffusa (anche in termini energetici, vista la situazione climatica favorevole ai microimpianti di energie rinnovabili)?
  8. In che modo pensa di utilizzare  le opportunità offerte dall’UE per lo sviluppo di comunità intelligenti e sostenibili anche in termini di mobilità (es. smart cities and communities)?
  9. Secondo lei una politica di incentivi per enti pubblici e privati a sostegno di rapporti di telelavoro con i propri dipendenti e collaboratori non potrebbe essere utile a migliorare la qualità della vita dei cittadini della Regione Lazio e consentire un notevole risparmio di risorse?
  10. Conviene sul fatto che l’estensione della rete stradale (a pagamento), oltre che anacronistica in questa fase di crisi economica in cui spontaneamente, per contenere le proprie spese, i cittadini convergono sul maggiore utilizzo dei mezzi pubblici, è pericolosa, aumentando l’esposizione e il numero degli incidenti stradali (che sviluppano ulteriori costi sanitari e sociali), mentre è urgente la messa in sicurezza dell’esistente (es. SS. 148 Pontina)?

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