### COMUNICATO STAMPA ###
Proiezione del film di Bill Emmott
Vittoria della mobilitazione on-line. Il film sarà proiettato.
32.000 persone hanno aderito alla petizione lanciata su Change.org
Roma, 12 febbraio 2013 - Sarà ‘l’Espresso’ a mostrare per la prima volta in Italia il documovie ‘Girlfriend in a coma‘ dell’ex direttore dell’Economist Bill Emmott e diAnnalisa Piras, la cui proiezione era stata impedita a Roma dal presidente del MAXXI, Giovanna Melandri“. Lo scrive il sito internet del settimanale. Contro questo rinvio era partita una settimana fa sulla piattaforma Change.org la petizione”Il film di Emmott non deve essere censurato” promossa dal direttore di Articolo21, Stefano Corradino.
“Hanno firmato in pochi giorni 32mila persone; e la proiezione di domani al Teatro Eliseo promossa dall'Espresso e la messa in onda su Sky è anche una vittoria delle 32mila donne e uomini che non volevano che il film fosse censurato, che volevano evitare l'ennesima brutta figura in Italia e all'estero”, afferma Corradino.
Il primo appuntamento promosso dal settimanale “l’Espresso” è per mercoledì 13 febbraio alle 21 al Teatro Eliseo di Roma (già tutto esaurito). Dopo la proiezione Bruno Manfellotto discuterà del film in un dibattito in sala insieme allo stesso Emmott e alla regista Annalisa Piras.
“La sera del 1 febbraio, alla notizia che il film di Bill Emmott e Annalisa Piras non sarebbe stato proiettato prima delle elezioni per la sua ‘valenza politica’ non mi sono domandato chi fosse il promotore del divieto. Mi indignava il fatto che un film, una riflessione in chiave cinematografica sul nostro Paese e sul suo triste declino potesse disturbare qualcuno. In questi ultimi venti anni, purtroppo, abbiamo assistito troppe volte a forme di censura, palesi o surrettizie ai danni della libertà di espressione. In tv, a teatro, nel cinema. Da destra (in gran parte) ma talvolta anche nel centro sinistra. Per questo ho deciso di lanciare attraverso l'ottima piattaforma Change.org la petizione (www.change.org/no-censura-emmott) per chiedere che chi aveva vietato la proiezione del film il 13 febbraio tornasse sui suoi passi”, conclude Corradino.
Recentemente la rete si era mobilitata anche per difendere Corrado Guzzanti. A seguito della denuncia per vilipendio alla religione presentata dall’Associazione italiana telespettatori cattolici contro Corrado Guzzanti per il personaggio di Padre Pizzarro, Stefano Corradino aveva lanciato una petizione su Change.org. In pochi giorni 54.000 persone hanno aderito alla campagna, suscitando una grande eco mediatica che ha portato al ritiro della denuncia.
“Siamo fieri che la piattaforma Change.org sia uno strumento efficace che le persone possono usare per cambiare quelle situazioni che ritengono ingiuste. Le 32.000 persone che hanno firmato la petizione per chiedere che il film “Girlfriend in a coma” venisse proiettato dimostrano come una piattaforma tecnologica possa essere strumento per creare un’onda di mobilitazione capace di determinare cambiamenti sociali”, dichiara Salvatore Barbera, Direttore delle campagne di Change.org in Italia.
Per accedere alla petizione e leggere i commenti lasciati dagli utenti: www.change.org/no-censura-emmott
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