martedì 27 novembre 2012

ENERGIE PULITE PER L’ITALIA



Comunicato Greenpeace 

1. Fuori dal carbone. Il carbone è il peggiore killer del clima planetario e una minaccia
accertata per la salute dei cittadini: possiamo e dobbiamo farne a meno. Dovete cancellare
ogni progetto di nuova centrale a carbone, dimezzare la produzione elettrica da carbone
entro il 2020 e azzerarla entro il 2030.
2. Cambiate i vertici di Enel. Fulvio Conti, Amministratore Delegato di Enel, prima ci ha provato
col nucleare e adesso col carbone. E’ vergognoso e incredibile al tempo stesso che in Italia
sia Enel, una compagnia controllata dallo Stato, ad usare più più di ogni altra un combustibile
pericoloso come il carbone per produrre elettricità, causando una morte prematura al giorno.
3. Allontanate le trivelle dalle nostre coste. Ammesso che ci riesca di estrarre tutto il petrolio
del nostro mare, questo sarebbe l’equivalente del consumo nazionale di poche settimane.
Non intendo correre rischi per fare un favore alla Shell, all’ENI e alle altre signorie dell’oro
nero. Chi svende il nostro mare è nemico dell’ambiente, della pesca sostenibile, del turismo,
della salute di tutti.
4. Aumentate la fiscalità sulle estrazioni di greggio. Noi cittadini siamo sommersi di tasse
mentre le compagnie petrolifere che operano in Italia pagano royalties tra le più basse al
mondo. Non è solo un attentato al mare: è anche un insulto alle nostre tasche.
5. Aumentiamo l’efficienza dei motori. L’Italia continua ad opporsi a Bruxelles alle proposte
per una maggiore efficienza dei nostri veicoli. E’ un altro favore alla lobby petrolifera! Con
maggiore efficienza nei mezzi di trasposto possiamo fare a meno di nuove trivellazioni!
6. Rimuovete le barriere burocratiche che affossano le rinnovabili, date alle energie
pulite priorità assoluta sulle fonti fossili. Basta percorsi ad ostacoli per la realizzazione
degli impianti – specie quelli di taglia medio piccola! Dirottate gli oneri di bolletta concessi
alle energie sporche (CIP6) alle nuove rinnovabili; adeguate le reti per la piena integrazione
di solare ed eolico ed eliminate la previsione di blocco degli impianti dove la rete è satura!
7. Investite nelle reti intelligenti e nell’efficienza energetica. Dovete favorire l’autoconsumo
promuovendo lo scambio sul posto, sistemi di distribuzione chiusi (SDC) e sistemi efficienti
d’utenza (SEU). Dovete rendere vincolante un obiettivo del 20% in più di efficienza al 2020.
Dovete promuovere in modo prioritario l’esportazione della eventuale sovrapproduzione da
rinnovabili – e non quella degli impianti a gas – adeguando opportunamente le reti.
8. Una nuova fiscalità energetica. Per ridurre il peso degli incentivi in bolletta dovete detassare
e consentire maggiore detrazione IVA per gli investimenti in nuovi impianti rinnovabili.
Servono linee di credito apposite a interessi agevolati; e la garanzia di destinazione di una
parte significativa dei fondi ETS alla realizzazione di nuovi impianti rinnovabili.

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