Comunicato Greenpeace
1.
Fuori dal carbone. Il carbone è il peggiore killer del clima
planetario e una minaccia
accertata
per la salute dei cittadini: possiamo e dobbiamo farne a meno. Dovete
cancellare
ogni
progetto di nuova centrale a carbone, dimezzare la produzione elettrica da
carbone
entro
il 2020 e azzerarla entro il 2030.
2.
Cambiate i vertici di Enel. Fulvio Conti,
Amministratore Delegato di Enel, prima ci ha provato
col
nucleare e adesso col carbone. E’ vergognoso e incredibile al tempo stesso che
in Italia
sia
Enel, una compagnia controllata dallo Stato, ad usare più più di ogni altra un
combustibile
pericoloso
come il carbone per produrre elettricità, causando una morte prematura al
giorno.
3.
Allontanate le trivelle dalle nostre coste. Ammesso che ci
riesca di estrarre tutto il petrolio
del
nostro mare, questo sarebbe l’equivalente del consumo nazionale di poche
settimane.
Non
intendo correre rischi per fare un favore alla Shell, all’ENI e alle altre
signorie dell’oro
nero.
Chi svende il nostro mare è nemico dell’ambiente, della pesca sostenibile, del
turismo,
della
salute di tutti.
4.
Aumentate la fiscalità sulle estrazioni di greggio. Noi
cittadini siamo sommersi di tasse
mentre
le compagnie petrolifere che operano in Italia pagano royalties tra le più
basse al
mondo.
Non è solo un attentato al mare: è anche un insulto alle nostre tasche.
5.
Aumentiamo l’efficienza dei motori. L’Italia continua ad
opporsi a Bruxelles alle proposte
per
una maggiore efficienza dei nostri veicoli. E’ un altro favore alla lobby
petrolifera! Con
maggiore
efficienza nei mezzi di trasposto possiamo fare a meno di nuove trivellazioni!
6.
Rimuovete le barriere burocratiche che affossano le rinnovabili, date alle
energie
pulite
priorità assoluta sulle fonti fossili. Basta percorsi ad
ostacoli per la realizzazione
degli
impianti – specie quelli di taglia medio piccola! Dirottate gli oneri di
bolletta concessi
alle
energie sporche (CIP6) alle nuove rinnovabili; adeguate le reti per la piena
integrazione
di
solare ed eolico ed eliminate la previsione di blocco degli impianti dove la
rete è satura!
7.
Investite nelle reti intelligenti e nell’efficienza energetica. Dovete
favorire l’autoconsumo
promuovendo
lo scambio sul posto, sistemi di distribuzione chiusi (SDC) e sistemi
efficienti
d’utenza
(SEU). Dovete rendere vincolante un obiettivo del 20% in più di efficienza al
2020.
Dovete
promuovere in modo prioritario l’esportazione della eventuale sovrapproduzione
da
rinnovabili
– e non quella degli impianti a gas – adeguando opportunamente le reti.
8.
Una nuova fiscalità energetica. Per ridurre il peso degli
incentivi in bolletta dovete detassare
e
consentire maggiore detrazione IVA per gli investimenti in nuovi impianti
rinnovabili.
Servono
linee di credito apposite a interessi agevolati; e la garanzia di destinazione
di una
parte significativa dei fondi ETS alla
realizzazione di nuovi impianti rinnovabili.
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