martedì 20 novembre 2012

Comune di Roma: idee zero e una sola certezza

Nel 2013 tutti a casa!

 Comunicato Verdi Lazio


RIFIUTI
BONESSIO (VERDI) DA ALEMANNO INVECE DI RIFIUTI ZERO, IDEE ZERO E BEN CONFUSE. A ROMA SARÀ EMERGENZA CONTINUA

«Altro che strategia Rifiuti Zero, è uno Zero di Idee oltretutto ben confuse, ciò che ha dichiarato questa mattina il sindaco Alemanno in materia di rifiuti. - afferma il Presidente dei Verdi del Lazio, Nando Bonessio - La gara per la spedizione dei rifiuti all'estero rischia di essere un palliativo perché non affiancata da una contestuale crescita della differenziata porta a porta che Ama continua a non voler fare in modo concreto mancando di qualsiasi progettualità nella realizzazione, anche con il supporto delle Amministrazioni locali, di un'impiantistica dedicata al recupero della materia differenziata ben diversa dagli impianti Tmb esistenti che sono rivolti solo alla produzione di ecoballe di CDR per gli inceneritori. Appare inoltre incredibile che per superare la crisi di Ama si punti a alla creazione di una società pubblico-privata in cui far entrare per lo smaltimento un "socio di minoranza" che sarà in realtà il solito "convitato di pietra trentennale" dell'affare rifiuti a Roma: il solito monopolista di sempre dotato in esclusiva sul territorio degli sciagurati impianti della filiera Tmb-inceneritore-discarica. Solo a parole Alemanno dice di volerlo tener fuori, ma si smentisce confermando nella strategia di Roma Capitale la centralità degli inceneritori rispetto alla differenziata. Arriva perfino a rilanciare la partecipazione di Ama alla società mista per la realizzazione-gestione dell’inceneritore di Albano ignorando che la recente sentenza del Consiglio di Stato ha si riattivato la procedura ma ha al tempo stesso negato l'accesso ai famigerati fondi pubblici Cip 6, cosa che renderà "economicamente svantaggioso" e quindi, di fatto, non realizzabile visto che dovrebbe sostenersi solo con la tariffa di smaltimento. Ma non è finita qui, con questa logica avremo lo splendido capolavoro di un aumento sia dei costi economici sia di quelli sanitari dovuti al forte impatto ambientale, il tutto con fondi pubblici che dovrebbero essere utilizzati esattamente per i motivi opposti. E in poi vale la pena di commentare l’imbarazzante situazione  in cui si troveranno i vertici dell’Ama che, secondo Alemanno, dovrebbero attuare due strategie economico-industriali opposte e incompatibili. Da un lato avrebbero l’obbligo di incrementare in maniera spinta la raccolta differenziata di plastica, carta e legno, mentre dall'altro dovrebbero incenerire gli stessi materiali per far “guadagnare” gli impianti. E questa la chiamano una politica dei rifiuti degna di una capitale europea? Diciamo proprio di no. Non si vedono nella caotica esposizione di Alemanno la creazione di filiere definite per materiali, l'incremento della differenziata spinta porta a porta con metodologie generali e obbligatorie, condivise tra i municipi, così come non sono previsti gli impianti a supporto della differenziata. Ulteriore testimonianza e la sciagurata differenziata con cassonetti su strada che l’Ama fa partire proprio oggi nel territorio del IV Municipio, rinunciando al porta a porta e sostenendo con ridicola enfasi una metodologia che si è rivelata fallimentare in tutte le grandi città europee.

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