Comunicato Legambiente
Il Mondo sta
vivendo una drammatica crisi climatica. L’ultimo rapporto dell’Ipcc ha
confermato che la crescita delle emissioni di gas serra provocherà un ulteriore riscaldamento
nel sistema climatico con conseguenze nella temperatura degli oceani, nel ciclo
dell’acqua, nel livello dei mari, nell’accelerazione degli impatti degli eventi
estremi e temperature
globali che potranno aumentare tra i 2 e i 4 gradi entro fine secolo. Dobbiamo fermare i cambiamenti
climatici, e proprio mentre si conclude a Varsavia la COP 19 – la conferenza
delle Nazioni Unite sul Clima – assistiamo a drammatiche emergenze climatiche che
attraversano il Mondo: dalle Filippine alla Sardegna, fino ai tornado in
Illinois e Michigan a dimostrare, se ce ne fosse ancora bisogno, quanto sia
fragile l’equilibrio climatico del Pianeta e quanto sia urgente un cambiamento.
Occorrono
scelte decise per fermare i cambiamenti climatici. A cominciare dall’eliminazione
dei sussidi per le fonti fossili. Perché la combustione delle fonti fossili è la
causa principale dei cambiamenti del clima ed è semplicemente assurdo che
benefici di sussidi che hanno superato nel mondo i 544 miliardi di dollari.
Occorrono
scelte chiare a partire dall’Italia. Sono infatti pari a oltre 12 miliardi di
Euro i sussidi di cui beneficiano le fonti fossili nel nostro Paese, tra
diretti e indiretti a petrolio, carbone e altri fonti che inquinano l'aria, danneggiano
la salute e che sono la principale causa dei cambiamenti climatici. Scegliere
di cancellarli è una straordinaria occasione per dimostrare una seria
intenzione di frenare i cambiamenti climatici e fare della green economy la
strada maestra per uscire dalla crisi.
Chiediamo
al Governo Letta il coraggio e la lungimiranza di mettersi a capo di una
coalizione internazionale per cancellare questi sussidi. Può essere una
straordinaria occasione per assumere un ruolo da protagonista nel semestre di
Presidenza dell’Unione Europea che spetta al nostro Paese a partire da Luglio 2014. Sarebbe di sicuro una
scelta nell’interesse di un Paese che importa petrolio, carbone e gas, e dunque
dei propri cittadini che possono beneficiare di una politica incisiva di
efficienze energetica e riduzione dei consumi. Spostare 12 miliardi di euro su
interventi di efficienza energetica e messa in sicurezza del territorio sarebbe
la scelta più utile per l’Italia.
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