Comunicato Chiarelettere
I PADRONI DEL MONDO
di Luca
Ciarrocca
Chiarelettere,
Collana Principio Attivo, euro 13,90, pp. 256
PRETESTI
“Perché mai, noi
cittadini che lottiamo per sopravvivere, dobbiamo essere condizionati da debiti
creati da una élite al potere che li ha contratti a nostre
spese?”
Murray Newton
Rothbard, economista, storico, filosofo
dell’anarcocapitalismo
“Dei vari modi per
organizzare il sistema bancario, il peggiore è quello che abbiamo
oggi.”
Sir Mervyn Allister
King, governatore della Banca d’Inghilterra dal 2003 al
2013.
“Chi guida i giochi
nelle banche centrali e nei grandi istituti commerciali sono gli innominati che
qui chiamiamo bankster, neologismo in Italia tabù – nato dalla fusione di banker
e gangster.”
“I controllori sono
tutt’uno con i controllati, la Federal Reserve e l’omologa Banca centrale
europea hanno come azionisti le più potenti banche commerciali governate da
azionisti privati.”
“I capitali in
circolazione derivano dai profitti prelevati alla classe media; sono veramente i
soldi della gente comune a generare il cash che poi arricchisce le
caste.”
“Il cervello, o
cuore, del capitalismo contemporaneo risiede in 1318 aziende, in tutto il mondo,
che hanno assetti azionari incrociati.
Meno dell’1 per
cento delle multinazionali guida il 40 per cento del
totale.”
James B.
Glattfelder, Politecnico federale di Zurigo.
“Il capitalismo
finanziario non funziona perché i governi hanno ceduto la responsabilità della
creazione di moneta alle banche.
E non a quelle
centrali, ma agli istituti di credito privati, le grandi
Tbtf.”
“Non c’è speranza
di vivere in uno scenario economico stabile e prospero finché l’offerta di
moneta dipende interamente dalle attività di prestito delle banche.
I bankster sono
quasi sempre a caccia di profitti a breve.”
SCHEDA
Un club esclusivo
di poche migliaia di persone, non elette democraticamente, che decide i destini
di intere popolazioni, in grado di manipolare i mercati finanziari e di imporsi
sulla politica e sugli Stati. Chi sono, come agiscono e quali obiettivi hanno i
banchieri - i famigerati bankster - che guidano i giochi delle banche centrali e
vivono sulle spalle della classe media e dei ceti più
poveri?
Il libro di
Ciarrocca riesce a mappare il genoma della finanza mondiale attraverso la rete
di società finanziarie e industriali che di fatto controllano l’economia
mondiale, e ne denuncia la pericolosità.
Ecco come i grandi
istituti commerciali azionisti delle banche centrali, innanzitutto la Federal
Reserve e la Bce, riescono a veicolare le informazioni e a tirare le fila del
capitalismo mondiale. Il prezzo di materie prime, azioni, obbligazioni, valute,
non è frutto di una contrattazione libera, quella è solo una messa in scena. La
realtà è ben diversa: sono i bankster a condurre il gregge dei piccoli
risparmiatori e dei contribuenti, complici le agenzie specializzate come Moody’s
e Standard & Poor’s e i governi loro alleati, pronti a scaricare sulla
collettività il peso delle crisi e l’onere di generare nuovo
cash.
Come uscirne? La
proposta c’è, e l’autore ce la illustra. I cittadini sarebbero finalmente
svincolati dai diktat della finanza, e i governi non dovrebbero più cedere il
potere di creare moneta alle grandi banche commerciali, la cui influenza sarebbe
ampiamente ridimensionata. Una rivoluzione dalla parte della gente che lavora e
dell’economia reale.
Luca
Ciarrocca, giornalista, ha
vissuto e lavorato molti anni a New York, dove nel 1999 ha fondato Wall Street
Italia, sito indipendente di economia, finanza, politica e news. Nel 1997 ha
vinto il premio di giornalismo Premiolino. Ha pubblicato il libro INVESTIRE IN
TEMPO DI GUERRA (Nutrimenti) in cui si racconta la mattina dell’11 settembre
2001, quando Wall Street Italia ha dato per primo al mondo la notizia
dell’attacco dei terroristi di Al Qaeda ai grattacieli del World Trade
Center.
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