Rom ladri di bambini: come la stampa rafforza gli stereotipi
L’Appello di Naga e Associazione 21 Luglio ai giornalisti
Milano - Roma, 5/11/13. Nei giorni del 
ritrovamento, in un campo rom in Grecia, di una bimba i cui tratti somatici non 
convincevano la polizia, parte della stampa italiana ha parlato dell’accaduto 
additando subito gli “zingari” come “ladri di bambini”.
 “Ci hanno sempre detto che fossero fandonie. 
Che le zingare non rapiscono i bambini. Che ce lo inventavamo per attaccare i 
poveri zingari innocenti. Come, altre baggianate, erano, secondo i buonisti di 
sempre, le accuse di essere ladri d’appartamento e scippatori. Tiè! Ecco la 
prova provata” (20/10/13, blog.ilgiornale.it).
Alcuni giorni dopo i genitori naturali 
della bimba dichiarano di averla affidata alla coppia con la quale è stata 
ritrovata, e un caso analogo in Irlanda si conclude con un test del DNA che 
conferma che la bimba in questione, seppur bionda con gli occhi azzurri, è 
figlia della coppia con la quale viveva. A fronte di questi accertamenti questo 
il commento del Secolo d’Italia del 24/10/13: “Ciò conferma che pure 
le tribù rom, come loro stesse sostengono, possono dare alla luce bambini biondi 
con occhi azzurri o verdi, ma ciò non giustifica affatto la gravità del reato di 
rapimento da parte degli stessi nomadi, come purtroppo troppo spesso 
accade”.
Naga e Associazione 21 Luglio chiedono 
che la stampa agisca in modo consapevole, vista la grande responsabilità che ha 
nella creazione di stereotipi e pregiudizi. Un'informazione corretta deve sempre 
ricordare, soprattutto a se stessa, che per qualsiasi reato la responsabilità 
penale è individuale, mai di un "gruppo" o di un'etnia. E non deve dimenticare 
che, come dimostrato anche da un’importante ricerca dell’Università di Verona, 
di tutte le notizie di fantomatici rapimenti che vedevano coinvolti cittadini 
rom tra il 1986 e il 2007, in nessun caso l’esito è stato una condanna per 
questo reato.
       Proponiamo quindi ai singoli 
giornalisti, all’Ordine dei giornalisti, alla Federazione Nazionale della Stampa 
e agli editori di: 
ri    rispettare e applicare le Linee guida 
per l’applicazione della Carta di Roma;
<    
      dare voce ai cittadini rom e sinti, 
raccogliere le loro parole, interpellarli e ascoltarli come 
fonti.
Naga e Associazione 21 Luglio 
continueranno a monitorare i media e a fare pressione affinché la stampa si 
faccia portatrice di una rappresentazione diversa dei cittadini rom e sinti e di 
tutte le persone discriminate. 
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