lunedì 10 giugno 2013

Il Governo italiano non deve appoggiare la Nuova Alleanza del G8 e deve sostenere i modelli di produzione agro-ecologica che possono combattere la fame e l’insicurezza alimentare

Il prossimo G8, che si terrà a giugno nell’Irlanda del Nord, avrà come punti chiave la sicurezza alimentare e gli investimenti agricoli. A questo proposito, una delle
questioni principali sarà certamente la promozione della Nuova Alleanza del G8 per la sicurezza alimentare e la nutrizione. Finalizzata dai suoi promotori a far uscire
dalla povertà 50 milioni di persone nell’arco di un decennio, servirà in realtà ad aprire le risorse naturali e i mercati africani alle multinazionali. Attori di primo piano
in quest’ambito sono, infatti, i governi delle 8 maggiori potenze mondiali e 45 note multinazionali dell’agro-business. Assenti e quasi completamente dimenticati,
invece, i produttori agricoli di piccola scala che nutrono l’80% della popolazione africana. I più importanti attori nella lotta all’insicurezza alimentare in Africa sono
stati così marginalizzati. Inoltre, in occasione del summit, il G8 lancerà una “Nuova Iniziativa per la Trasparenza delle transazioni fondiarie” con l’obiettivo di contenere
l’espansione del fenomeno dell’accaparramento della terra. Ma l’unico risultato che si otterrà sarà quello di dare vita a furti di terra più “trasparenti” senza portare
alcun beneficio alle comunità rurali.

Rifiutiamo e condanniamo fortemente la Nuova Alleanza e la Nuova iniziativa per la trasparenza e chiediamo al governo italiano di opporvisi e di impegnarsi ad investire in sistemi di produzione alimentare agro ecologici e sostenibili in grado di nutrire l’Africa preservandola per le generazioni future.

In particolare, riteniamo che:

· La Nuova Alleanza e l’Iniziativa sulla trasparenza non sono affatto suscettibili di fermare l’accaparramento della terra e delle altre risorse naturali ma che, piuttosto, possono favorire questi fenomeni promuovendo la privatizzazione della terra e la diffusione delle monocolture compromettendo la salute del suolo, la qualità dell’acqua e la perdita della biodiversità agricola
· Il G8, con la Nuova Alleanza e l’Iniziativa sulla Trasparenza, scavalca il Comitato Mondiale per la Sicurezza Alimentare (CFS), l’unico consesso inclusivo che ha l’autorità e le competenze necessarie per prendere decisioni in merito alle questioni relative al diritto al cibo e alla sovranità alimentare

Pertanto, chiediamo al Governo italiano di:

· non appoggiare la Nuova Alleanza e l’Iniziativa sulla trasparenza
· conformarsi agli impegni presi in merito all’adozione delle Linee guida per la gestione della terra, dei territori di pesca e delle foreste, così come approvate nel maggio del 2012 dal CFS
· impegnarsi nella definizione di piani di investimento in Africa a sostegno della produzione familiare di piccola scala e dei mercati e sistemi alimentari locali
· assicurare, con norme adatte, la responsabilizzazione degli investitori italiani in materia di violazione dei diritti fondiari e dei diritti umani anche fuori dal territorio nazionale

Firmatari:
CISA – Comitato Italiano Sovranità Alimentare
Terra Nuova
Centro Internazionale Crocevia
AIAB
FOCSIV
Fairtrade Italia
CTM Altromercato
La Gabbianella
LVIA
FIRAB

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