Il Governo italiano non deve appoggiare la Nuova Alleanza del G8 e deve 
sostenere i modelli di produzione agro-ecologica che possono combattere la fame 
e l’insicurezza alimentare
Il prossimo G8, che si 
terrà a giugno nell’Irlanda del Nord, avrà come punti chiave la sicurezza 
alimentare e gli investimenti agricoli. A questo proposito, una 
delle
questioni principali sarà 
certamente la promozione della Nuova Alleanza del G8 per la sicurezza alimentare e la nutrizione. 
Finalizzata dai suoi 
promotori a far uscire
dalla povertà 50 milioni 
di persone nell’arco di un decennio, servirà in realtà ad aprire le risorse 
naturali e i mercati africani alle multinazionali. Attori di primo 
piano
in quest’ambito sono, 
infatti, i governi delle 8 maggiori potenze mondiali e 45 note multinazionali 
dell’agro-business. Assenti e quasi completamente 
dimenticati,
invece, i produttori 
agricoli di piccola scala che nutrono l’80% della popolazione africana. I più 
importanti attori nella lotta all’insicurezza alimentare in Africa 
sono
stati così marginalizzati. 
Inoltre, in occasione del summit, il G8 lancerà una “Nuova Iniziativa per la Trasparenza delle transazioni 
fondiarie” con l’obiettivo di 
contenere
l’espansione del fenomeno 
dell’accaparramento della terra. Ma l’unico risultato che si otterrà sarà quello 
di dare vita a furti di terra più “trasparenti” senza 
portare
alcun beneficio alle 
comunità rurali. 
Rifiutiamo e condanniamo fortemente la Nuova Alleanza e 
la Nuova iniziativa per la trasparenza e 
chiediamo al governo italiano di opporvisi e di impegnarsi ad investire in 
sistemi di produzione alimentare agro ecologici e sostenibili in grado di 
nutrire l’Africa preservandola per le generazioni 
future.
In particolare, 
riteniamo che:
· La 
Nuova Alleanza e l’Iniziativa sulla trasparenza non 
sono affatto suscettibili di fermare l’accaparramento della terra e delle altre 
risorse naturali ma che, piuttosto, possono favorire questi fenomeni promuovendo 
la privatizzazione della terra e la diffusione delle monocolture compromettendo 
la salute del suolo, la qualità dell’acqua e la perdita della biodiversità 
agricola 
· Il G8, 
con la Nuova Alleanza e l’Iniziativa sulla Trasparenza, scavalca il Comitato Mondiale per la Sicurezza Alimentare (CFS), l’unico 
consesso inclusivo che ha l’autorità e le competenze necessarie per prendere 
decisioni in merito alle questioni relative al diritto al cibo e alla sovranità 
alimentare
Pertanto, chiediamo al Governo italiano 
di:
· non 
appoggiare la Nuova Alleanza e l’Iniziativa sulla trasparenza
· conformarsi agli impegni presi in merito all’adozione delle 
Linee guida per la gestione della terra, dei territori di pesca e delle 
foreste, così come approvate nel 
maggio del 2012 dal CFS
· impegnarsi nella definizione di piani di investimento in Africa a 
sostegno della produzione familiare di piccola scala e dei mercati e sistemi 
alimentari locali
· assicurare, con norme adatte, la responsabilizzazione degli investitori 
italiani in materia di violazione dei diritti fondiari e dei diritti umani anche 
fuori dal territorio nazionale
Firmatari:
CISA – Comitato Italiano 
Sovranità Alimentare
Terra 
Nuova
Centro Internazionale 
Crocevia
AIAB
FOCSIV
Fairtrade 
Italia
CTM 
Altromercato
La 
Gabbianella
LVIA
FIRAB
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