giovedì 13 giugno 2013

Comunicato Eurispes

Libro Bianco: gli associati dell’Osservatorio Eurispes sulla Mobilità e i Trasporti a confronto

Si è tenuto ieri, mercoledì 12 giugno, a Roma presso la Sala Biblioteca “Carlo Floris” dell’Eurispes l’incontro, promosso dall’Osservatorio sulla Mobilità e i Trasporti e aperto agli associati, per delineare le linee guida per la redazione del Libro Bianco sulla Mobilità e i Trasporti in Italia, che sarà presentato e pubblicato nell’autunno di quest’anno.
Hanno partecipato al dibattito i rappresentati delle aziende, degli enti e delle associazioni provenienti dal mondo sia della mobilità sia da quello dei servizi, ma anche da quelle realtà che ruotano attorno a tale settore.
Ad aprire la giornata di lavoro è stato il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, il quale, dopo un saluto di benvenuto ed un apprezzamento per il lavoro sinora svolto dall’Osservatorio, ha indicato alcune priorità alle quali il settore dei trasporti dovrà assolutamente fornire risposte.
In particolare, il Presidente Fara ha voluto evidenziare il carattere strategico dell’Osservatorio ed ha posto l’accento sull’industria cantieristica, sottolineando la condizione dei nostri cantieri sia militari sia civili che sono attualmente in «assoluta difficoltà».
«Le Istituzioni nazionali e non, guardano con molta attenzione ai lavori del nostro Osservatorio», ha commentato il Direttore dell’Osservatorio sulla Mobilità e i Trasporti, Carlo Tosti, sottolineando in particolare i passi da gigante fatti, in soli cinque mesi, da quando è stata avviata iniziativa, con il coinvolgimento un gran numero di aziende e di enti che hanno aderito e collaborano attivamente all’ambizioso progetto.

Dopo i saluti iniziali, l’attenzione è stata rivolta allo stato dell’arte della situazione dei trasporti in Italia, in particolare evidenziando l’altissimo numero di automobili in Italia, l’assoluta carenza di una rete metropolitana adeguata ed efficiente nelle città di Roma, Milano e Napoli a confronto con altre città europee all’avanguardia come Londra, Parigi e Madrid.
L’argomento che ha destato molta attenzione e stimolato il dibattito fra i consociati è stato quello tra integrazione ferro–gomma, poiché gli interscambi modali, ove presenti, presentano gravi inefficienze e fattori di criticità derivanti soprattutto dalle obsolete strutture infrastrutturali del settore.

Altro aspetto importante messo in luce dall’incontro, riguarda l’integrazione degli ITS (Information Technology System) in una piattaforma centralizzata. In questo contesto un notevole contributo è arrivato dai rappresentanti di Federmobilità, Finmeccanica, Ferrovie dello Stato, Poste Italiane e TTs Italia, che hanno sottolineato l’importanza dell’integrazione delle differenti scelte modali, ma anche e soprattutto l’importanza della pianificazione infrastrutturale ed urbanistica in merito alle differenti alternative di trasporto, poiché una minore o assente integrazione conduce inevitabilmente a scelte inefficienti. 
In un periodo di profonda crisi come quello attuale è importante, per rilanciare l’intera economia, effettuare investimenti. Il Capo di Stato Maggiore della Marina, l’Ammiraglio Giuseppe De Giorgi, è intervenuto nel dibattito, sottolineando come nuovi investimenti nel settore cantieristico apporterebbero benefici alle grandi industrie italiane, e non solo.
«La Marina potrebbe rivestire una grande importanza in campo strategico, soprattutto nell’Africa Nord-occidentale», ma anche attuando politiche di prevenzione in merito alla sicurezza in quei paesi in cui le aziende italiane sono presenti. «In Mozambico, dove sono stati scoperti nuovi giacimenti, l’Eni detiene la premiership con il governo locale», ha commentato l’Ammiraglio De Giorgi.
In tale scenario «è importante dunque investire risorse nella cantieristica navale sia per sostenere l’occupazione sia per garantire una maggiore protezione per le merci che entrano nei nostri porti, altrimenti si rischierebbe un ulteriore declassamento dei nostri hub a favore dei porti del Nord Europa», ha concluso.
Un contributo interessante è arrivato dall’ENAV che, attraverso il suo rappresentante, ha voluto sottolineare l’importanza della «prospettiva futura del lavoro dell’Osservatorio, ma anche e soprattutto dello scambio sistemico di dati, informazione e conoscenza tra i consociati».
È stato quindi affrontato il tema della sicurezza sia in merito alla protezione delle infrastrutture critiche sia in merito ad un maggiore protezione dei cittadini. Dall’altro versante viene sottolineata la centralità della governance, in quanto una maggiore presenza delle Istituzioni italiane in ambito europeo consentirebbe di promuovere una politica dei trasporti più efficiente attraverso un più facile e veloce riallineamento ai parametri delle città più virtuose nel contesto europeo.
Infine, un argomento che ha trovato consenso tra tutti gli associati è stato quello della necessità di una pianificazione pluriennale delle risorse per il sistema dei trasporti che annulli eventuali rischi e le inefficienze derivanti da una pianificazione a breve termine.

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