giovedì 27 giugno 2013

Al sindaco Ignazio Marino

Via libera alle biciclette nei condomini di Roma, come a Milano e Torino

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Questa è arte

Turchia: uomo per ore in piedi a piazza Taksim sfidando Erdogan

Turchia uomo per ore in piedi a piazza Taksim sfidando Erdogan 14:27 18 GIU 2013

(AGI) - Roma, 18 giu. - Dopo quasi tre settimane di violenze, si e' vista una nuova forma di protesta a piazza Taksim, a Istanbul: un uomo si e' piazzato da solo, in piedi, al centro della piazza, e non si e' mosso per otto ore, fissando in silenzio le grandi bandiere turche che coprono un edificio su uno dei lati della piazza. Una protesta silenziosa e pacifica -seguita rapidamente da centinaia di epigoni, prima nella piazza, poi in tutto il Paese- in netto contrasto con le accese manifestazioni e la violenta repressione da parte della polizia.
  Nella notte la polizia ha effettuato uno dei piu' duri interventi contro i manifestanti ad Ankara, mentre a Istanbul e' stata calma relativa. In mattinata, pero', nella metropoli sul Bosforo la polizia ha eseguito decine di perquisizioni, compresi un giornale e un'agenzia di stampa. Un'operazione chiaramente mirata a soffocare le quasi tre settimane di proteste: le forze dell'anti-terrorismo della Direzione di Sicurezza turca hanno fatto irruzione nelle case di 90 membri del Partito Socialista degli Oppressi (Esp), un gruppuscolo della sinistra molto attivo nelle proteste a parco Gezi. La polizia ha perquisito anche gli uffici del quotidiano Atilim e dell'agenzia di notizie Etkin, entrambi collegati all'Esp.
  'L'uomo in piedi' -come l'hanno ribattezzato i social media- e' rimasto fermo per diverse ore a piazza Taksim, con gli occhi fissi al centro Culturale Ataturk: per ore fermo, con le mani in tasca, una borsa e alcune bottiglie d'acqua ai suoi piedi. Il suo atto di protesta dopo un po' e' stato seguito da alcune centinaia di persone, ma dopo alcune ore lui e i circa 300 chesi erano uniti a lui, nonostante non pronunciassero alcuno slogan anti-governativo, sono stati fatti allontanare.
  Trattenuto brevemente l'uomo e' stato poi rilasciato. La notizia della protesta silenziosa e' dilagata rapidamente nel web e l'hashtag di Twitter #duranadam (l'uomo in piedi) e' rapidamente balzato al top di quelli piu' utilizzati; e nel giro di qualche ore sono cominciate a circolare immagini di persone in piedi ovunque: in altre parti di Istanbul, nella capitale Ankara, a Smirne sulla costa del Mar Egeo.
  Il premier, Recep Tayyip Erdogan, intanto ha difeso l'uso dei gas urticanti e ha accusato i manifestanti di aver sparato contro due poliziotti. E' stato rilasciato invece il fotoreporter italiano, Daniele Stefanini, dopo il fermo di polizia a Istanbul.
René Magritte, L’état de grâce, 1959

«...volumi illustrati in un formato al massimo di 7 centimetri x 10. Del resto, quei minilibri illustrati erano frutto di ricerche estremamente accurate, quasi maniacali, sulle tracce di artisti per i quali Scheiwiller sentiva un naturale trasporto, tanto da condurlo in bicicletta fino ad Aix-en-Provence per raccogliere di persona materiale fotografico e documentazione per la prima uscita della serie iconografica, L'immagine di Cézanne (1939)». Da Marta Sironi, "Le immaginette di Scheiwiller", Il Sole-24 ore, domenica 16 giugno 2013, p. 44.

Nik Wallenda

Nik Wallenda ha appena attraversato il Gran Canyon. Proviene da una generazione di acrobati, vecchia di due secoli. Wallenda, dopo aver condotto una bicicletta su un filo a 80 metri da terra ed essere rimasto attaccato a un elicottero con la sola forza dei denti, Wallenda sta già pensando al suo prossimo numero. «Voglio attraversare lo skyline di Manhattan camminando su una fune tesa dal Chrysler all'Empire State bulding», annuncia. Ma dopo aver assistito sin da piccolo alla moprte prematura di tanti membri del celebre clan nel corso delle loro performance - tra cui lo zio e alcuni cugini - non esclude che un giorno getterà la spugna.
(fonte e articolo completo: Corriere della sera, 25 giugno 2013, p. 27)


mercoledì 26 giugno 2013

Comunicato Legambiente

Energia: relazione annuale presidente Bortoni

Legambiente: “Nessuna risposta sulla cancellazione dei sussidi alle fonti fossili.
La via maestra da seguire è quella delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica, per ridurre le importazioni e aiutare famiglie e imprese”
 
“Ci saremmo aspettati da Bortoni chiarezza sui 5 miliardi di Euro tra sussidi alle fonti fossili,  oneri impropri e esenzioni che oggi troviamo in bolletta. Per aiutare realmente le famiglie e le imprese a risparmiare occorre cambiare il modo di guardare e affrontare i temi energetici riducendo prima di tutto la dipendenza dalle fonti fossili e le importazioni, spingendo invece le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica nell'interesse del Paese e dell'ambiente”. Così il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza commenta la relazione annuale in Parlamento del presidente dell’Autorità per l'Energia, Guido Bortoni.

“Le fonti rinnovabili sono un patrimonio del Paese cresciuto in modo straordinario in questo anno. – aggiunge Cogliati Dezza -  In Italia oggi serve fare pulizia all’interno delle bollette elettriche cancellando tutte quelle voci che fanno riferimento alle fonti fossili o oneri impropri. Per le rinnovabili se è vero, come ha sottolineato Bortoni, che in questi anni è aumentato il peso in bolletta va anche ricordato come il rapporto costi e benefici sia positivo come dimostrato in tutte le analisi economiche. Al Ministro Zanonato chiediamo di non fermare gli incentivi per il solare fotovoltaico per le famiglie e la sostituzione dei tetti in amianto, e all’Autorità per l'energia di non fermare lo sviluppo di impianti da fonti rinnovabili senza incentivi oggi possibile premiando l'autoconsumo e la vendita diretta dell'energia".

Blitz allegro e colorato alle 15.30

Comunicato Legambiente 

Basta sussidi alle fonti fossili
Sì alle rinnovabili e alla riduzione delle bollette
Blitz di Legambiente all’assemblea di Assoelettrica
giovedì 27 giugno ore 15.30
Via di Ripetta 231

Sarà un blitz allegro e colorato quello che Legambiente realizzerà domani davanti alla sede dell’assemblea di Assoelettrica per dire basta ai sussidi alle fonti fossili e agli oneri impropri che fanno pesare di più le bollette degli italiani e per chiedere di non cancellare gli incentivi per il solare fotovoltaico, necessari per l’accesso di tante famiglie alle nuove tecnologie e fondamentali per realizzare l’unica vera bonifica in corso in Italia, quella dei tetti d’amianto da sostituire col solare.

Legambiente, nell’occasione, consegnerà anche un piccolo dono al presidente di Assoelettrica Chicco Testa. 

Fine del comunicato
[si tratterà di un reattorino nucleare?]

Roma, capitale europea con la più bassa viabilità

Comunicato Adoc

MOBILITA’ ROMA: ADOC, CONTINUANO I DISAGI SU BUS E METRO, IL CALDO ALL’INTERNO E’ INSOPPORTABILE, FINESTRE CHIUSE E CLIMATIZZAZIONE SPENTA
Roma è la Capitale europea con la più bassa viabilità, Marino concentri i suoi sforzi su mobilità e sicurezza stradale
Roma, 25 giugno 2013 – Continuano i disagi sulla rete bus e metro della Capitale. Nonostante sia piena estate spesso gli autobus e alcune linee metro risultano invivibili per l’utenza, a causa del grande calore all’interno dei veicoli, dovuto spesso a finestre chiuse e a climatizzazione spenta o assente.
“L’Atac non pensi solo ad aumentare i costi del biglietto ma offra un servizio degno di una città come Roma – dichiara Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc – all’interno di bus, metro e tram la temperatura è molto più elevata di quella esterna, nei mezzi di superficie le finestre o sono sigillate o sono chiuse ma l’impianto di climatizzazione, ove presente, rimane spento. In questo modo i mezzi di trasporto diventano delle vere e proprie fornaci, arrecando grandi disagi all’utenza, soprattutto per le fasce più deboli come anziani e donne in gravidanza. Se poi venisse confermato il dimezzamento delle corse per luglio e agosto la situazione sarebbe tragica, in quel caso andrebbe dimezzati anche i prezzi di biglietti e abbonamenti per i mesi estivi. Roma è la Capitale europea con la più bassa viabilità a livello internazionale. Alle fermate degli autobus spesso le attese arrivano all’ora, oscillando in media sui 30 minuti, il servizio di metropolitana, in particolare la B1, è spesso fermo o con ritardi mostruosi, le strade, sia centrali che periferiche, sono spesso impraticabili per l’enorme quantità e densità di buche e manto stradale sconnesso, causando traffico e attentando alla sicurezza sia degli automobilisti che dei pedoni. Invitiamo pertanto il neo Sindaco Marino a intervenire sulle questioni legate alla mobilità e alla sicurezza stradale. Roma ha bisogno di una nuova concezione di mobilità che soddisfi i bisogni dei propri cittadini, ancora oggi letteralmente “ostaggi” della città, soprattutto nelle vie consolari da e verso la Capitale. Basti pensare alla snodo tra Prati Fiscali e Salaria, fondamentale per la circolazione e una delle principali porte d’ingresso della città, dove la fa da padrone un traffico perenne che causa enormi disagi ai cittadini e offre un brutto biglietto da visita della Capitale. O al grave stato in cui si trova la Passeggiata del Belvedere,  stato che già denunciammo lo scorso aprile, con enormi buche sulla strada ancora presenti è intollerabile. “
Good News


Leggo da un articolo del London Evening Standard, che i ciclisti a Londra ,nei momenti di picco
del traffico sono arrivati ad essere ben  1/4 del totale di  veicoli circolanti !
Questa e' una bellissima notizia, e fa sperare bene anche per noi , nella landa della
 Kultur automobilistica .
Qui il link all'articolo completo :

http://www.standard.co.uk/news/london/move-over-amsterdam-the-london-cycling-revolution-is-in-top-gear-8671069.html

martedì 25 giugno 2013

Grazielliadi 2013 a Bergamo

Comunicato Pedalopolis

mancano pochissimi giorni al gran giorno delle Grazielliadi 2013, sabato 29 giugno, il Comitato Scientifico Organizzatore delle Grazielliadi è in gran forma ed è quasi tutto pronto, le iscrizioni arrivano da ogni dove e nei garage e nelle officine si sente un gran sferragliare di ruggenti arrugginite Grazielle.

Affinchè tutto si svolga al meglio ricordiamo a tutti che sebbene le iscrizioni siano aperte fino alle 14 di sabato pomeriggio il Comitato Organizzatore sollecita chiunque a mandare una mail a pedalopolis@gmail.com per pre-iscriversi e farci avere un'idea quasi precisa dei numeri previsti.

Ricordiamo anche alcune regole salienti:
- si partecipa in due persone per ogni Graziella e la bici non può avere le ruote più grandi di 20"
- l'iscrizione è gratuita e da diritto ad avere la t-shirt ufficiale dell'evento a 5 €
- l'uso del casco non è obbligatorio ma fortemente consigliato, specialmente per i minori
- il Comitato Scientifico Organizzatore, nella sua versione di Giuria delle Gare, è sempre giusto, ha sempre ragione, e le sue indicazioni vanno seguite pedissequamente
- quest'anno non ci sarà una officina attrezzata sul posto per le riparazioni, avremo giusto una piccola assistenza meccanica per i guasti più semplici

per chi non lo avesse ancora visto in facebook ecco una grafica che spiega le prove e lo svolgimento della giornata: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=641684652527561&set=a.462165960479432.121375.459746894054672&type=1&theater

Ci vediamo sabato alle 14 al Chiringuito dello Spalto San Michele e che Santa Graziella possa benedire i vostri freni e le vostre camere d'aria.

per gli ultimi aggiornamenti seguite:
oppure
www.facebook.com/ibikeit

C’è la crisi, l’asfalto delle strade diventa un lusso

IN SEI ANNI IL MERCATO DEI PRODOTTI BITUMINOSI SI È QUASI DIMEZZATO: NEL 2006 SERVIVANO 44 MILIONI DI TONNELLATE PER TENERE LA RETE VIARIA IN ORDINE, OGGI NE BASTANO POCO PIÙ DI 23 “GLI ENTI LOCALI HANNO TAGLIATO LA MANUTENZIONE EFFETTI SULLA SICUREZZA”

Fonte e articolo completo: La Repubblica 


Archi, Usa la bici, i petrolieri ti sfruttano (2013)

Ciclismo Edoardiano

Di recente, ho trovato una bella galleria di immagini ,che ci riporta al periodo del primo Cycle Boom
 degli inizi del 1900 .
Si vedono distinti signori e signore esibirsi in acrobazie di guida ,vicine al virtuosismo e per di piu' in
 ambienti  coperti ,le cosidette Cycle Arenas ,dove a quei tempi si imparava ad andare in bici.
Il numero dei ciclisti praticanti ,presto costrinse la politica a operazioni di miglioria  importanti delle
 strade ,cittadine e non, prima ridotte a tratturi con buche e spesso nemmeno lastricate con pietre
 come quelle militari e consolari  Romane...
Fatto questo, arrivo' l'industria dell'automobile e in generale il traffico motorizzato ,facilitato enormemente
 dai bassi prezzi del petrolio e dei suoi derivati ,asfalto compreso .
Tutti noi sappiamo che fine fecero le bici e i ciclisti .
Almeno fino a poco tempo fa  .

 Le immagini  sono su questo link , e un grazie all' ottimo Guardian ,sempre attento alle cose che ci stanno a cuore :

http://www.guardian.co.uk/environment/bike-blog/gallery/2013/jun/13/edwardian-stunt-bikers-in-pictures#/?picture=410604207&index=0

lunedì 24 giugno 2013

Parigi a 30 e 20 Km/h. E Roma?

Parigi, via al limite dei 30 all'ora. "Diventerà una città per ciclisti"

Fonte e articolo completo: La Repubblica


A settembre l'amministrazione cittadina compirà una rivoluzione nel settore della mobilità, imponendo il limite su un terzo delle vie urbane. La misura, già sperimentata nel 10° arrondissement nell'aprile 2012, verrà ora generalizzata di SARA FICOCELLI 

La capitale della Francia ha ancora a disposizione tutta l'estate per abituarsi all'idea e poi dovrà mettere un piede sul freno, e per sempre: a settembre, infatti, l'amministrazione cittadina compirà una rivoluzione nel settore della mobilità, imponendo su un terzo delle vie urbane il limite di velocità di 30 km/h.
Saranno interessati dal provvedimento un centinaio di zone residenziali, 1300 scuole della capitale francese e anche alcuni assi di scorrimento declassati dal municipio a strade di quartiere. Un'ulteriore limitazione della velocità, a 20 km/h, interesserà 23 "zone d'incontro", in prossimità di centri commerciali, scuole e università (come il Marais, dove i pedoni e i ciclisti che vanno a passeggiare o a fare shopping hanno sempre la precedenza) che si andranno ad aggiungere alle 15 già esistenti.
Così Google Maps impoverisce la città di Evgeny Morozov

...Lo spazio, per Google, è solo un altro tipo di informazione da organizzare per poter raggiungere l’audace obiettivo di «organizzare tutte le informazioni del mondo»...
 
Articolo completo qui.

Only Cargo Bikes

Archi, Only Cargo Bikes (2013)
Un giorno avremo questi caretelli nelle nostre città
One day we will have such a traffic signs in the cities. 

Giro del mondo in bicicletta: nuovo record

In 105 giorni ha fatto il giro del mondo. Thomas Grosserichter è così eontrato nel Guinness, superando il record precedente, che era di 127 giorni. Un totale di 28500 chilometri. Ovviamente assistititssimo, mica con il bagaglio al seguito, Una cifra impressionante, d'accordo. Un vero atleta. Ma questo eccesso di velocità si deve anche a lunghi tratti in aereo: guardate la mappa qui. Ha senso tutto ciò?


venerdì 21 giugno 2013

Treni per l'estate

Utilissimo per pianificare le vostre estati senza aerei. Il sito di Mark Smith è una miniera d'informazioni ferroviarie, si chiama seat61, è qua. Se voi voleste un'immersione nel clima storico dell'Inter rail, vi consiglio la lettura di un mio libello giovanile, che si trova qui.

L'auto è (anche) un'arma

"Usò l'auto come un'arma fu omicidio volontario"

Fonte e articolo: La Repubblica

Confermata la condanna a 21 anni e 4 mesi per l'imprenditore albanese che due anni fa, guidando ubriaco, imboccò l'autostrada contromano e provocò un incidente con quattro morti

Crolla la domanda di energia in Italia




La domanda di energia indietro di 20 anni, ma la bolletta è la più cara di sempre: 64 mld

[n.d.r.: a rischio chiusura 4 raffinerie su 14: qual è il problema?]
 
Fonte e articolo completo: La Repubblica, 20 giugno 2013

Se confermato, l'aumento dell'Iva costerebbe 1,5 centesimi al litro alla pompa e per lo Stato il gettito - complice il calo dei consumi - potrebbe diminuire di circa 1 miliardo. La relazione annuale dell'Unione petrolifera: nel 2013 previsto un calo della bolletta energetica a 53-54 miliardi. Verso la chisura di 7mila impianti di benzina. Allarme Zanonato: "A rischio quattro raffinerie"

Tracciando gli scenari futuri, nell'ipotesi di un rafforzamento del cambio (circa +1,8%), un ripiegamento delle quotazioni e dei prezzi delle varie fonti, nonché un calo dei consumi, che continua ad essere significativo per le fonti fossili, "l'Up stima che la fattura energetica nel 2013 potrebbe essere inferiore di circa 10 miliardi di euro" ha ricordato Gilotti, indicando che "nel 2013 dovrebbe aggirarsi fra i 53 e i 54 miliardi di euro. Metà del risparmio sarebbe determinato dalla fattura petrolifera che, secondo una prima stima, scenderebbe a 28-29 miliardi nel 2013".

Il presidente ha anche dedicato un passaggio della sua relazione all'imminente - salvo proroghe - innalzamento dell'Iva al 22%. "Evitare l'aggravio di un punto dell'Iva previsto per luglio sarebbe un segnale positivo, anche perchè graverebbe sui consumatori per 1,5 centesimi di euro al litro" alla pompa di benzina. Il numero uno dell'Up ha messo in guardia: "Se il trend dovesse dovesse confermarsi - ha spiegato - nel 2013 si stimano minori entrate per l'Erario per circa 1 miliardo di euro".

Quanto al sistema-Italia, dalla relazione emerge che soffre di un persistente eccesso di capacità di raffinazione, circa il 30% del totale "ed è inevitabile un ulteriore pricesso di dimagrimento che può tradursi nella chiusura di un paio di raffinerie quest'anno o il prossimo". Gilotti ha precisato che in Europa hanno chiuso 15 raffinerie dal 2008 ad oggi e ne chiuderanno altre 10 nei prossimi anni. Per l'Italia, Gilotti chiede di "preparare una rete di protezione che accompagni questo processo di dimagrimento che non necessita di aiuti di Stato, ma piuttosto dell'aiuto di uno Stato che assista le aziende in questo complesso momento di transizione che può portare ad un nuovo punto di equilibrio più efficiente e competitivo". Ancor più drastico il ministro allo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, secondo il quale il settore della raffinazione in Italia è "in una situazione di rischio che potrebbe portare alla chiusura di quattro grandi impianti. L'eccesso di capacità produttiva è nell'ordine di 15-20 milioni di tonnellate l'anno, bisogna non compromettere un settore strategico dell'industria nazionale e salvaguardare l'occupazione di 100 mila addetti".

Oltre alla raffinazione, va affrontato anche il problema della rete di distribuzione carburanti. "Occorre intensificare gli sforzi sul fronte della ristrutturazione della rete di cui più volte si è parlato, potenziando lo strumento del fondo indennizzi. Credo sia ora giunto il momento conclusivo per una massiccia azione di razionalizzazione con la chiusura di non meno di 5.000-7.000 impianti".
Fonte e articolo completo: Metro

SULLA MOBILITÀ ALLEATI PD, SEL E "GRILLINI"

Alleanza trasversale per la riforma ecosostenibile degli spostamenti nei centri urbani

Roma. Deputati in sella alle biciclette per un’estemporanea Critical Mass parlamentare nel traffico arroventato del centro della Capitale - tra insulti degli automobilisti stressati e rischi di investimento - con arrivo finale a Montecitorio e transenne trasformate in rastrelliere. A promuovere la “Pedalata Onorevole” (o “Emiciclica”) è stata la Rete Mobilità Nuova, formata da oltre 200 associazioni, comitati e organizzazioni di categoria - e sostenuta anche da Metro - nata per “dare una smossa” ecologica alle città, ridando la priorità a chi si sposta in modo sostenibile con i mezzi pubblici, la bici o a piedi. Ben 62 tra deputati e senatori di Pd, Sel e M5S hanno già espresso il loro sostegno al disegno di legge, scaturito dagli Stati Generali della mobilità nuova tenuti a Reggio Emilia, che prevede pochi provvedimenti concreti da attuare subito. Ma con la biciclettata di ieri l’iter del provvedimento entra nel vivo: un drappello di parlamentari (coordinati dall’ex assessore alla mobilità di Reggio Emilia, Paolo Gandolfi) lo presenterà in Commissione Trasporti alla Camera; mentre all’esterno delle istituzioni scatterà una raccolta di firme nelle piazze a sostegno dell’iniziativa.
Comunicato Confconsumatori 

Un cassonetto dei rifiuti causa un incidente stradale: condannati il Comune e il gestore

Riconosciuta la responsabilità del Comune di Messina, ATO ME 3 e Messinambiente per il malposizionamento del cassonetto


Messina, 20 giugno 2013 – Se l’incidente stradale è causato da un cassonetto dei rifiuti posizionato male è il Comune, insieme al gestore, a dover risarcire l’utente. È questa la conclusione a cui è giunto il Giudice di Pace di Messina, Francesca Starvaggi, la quale, con sentenza 7118/2012, ha riconosciuto la responsabilità del Comune di Messina e di ATO ME 3 e Messinambiente per il malposizionamento del cassonetto che ha causato l’incidente.

Il conducente di un veicolo, fermatosi al segnale di stop, presente nella propria direzione di marcia, avendo la visuale ostruita da un cassonetto per la raccolta dei rifiuti, posto in prossimità dell’incrocio, era stato costretto a riprendere lentamente la marcia, sporgendosi, per verificare l’eventuale sopraggiungere di veicoli provenienti da sinistra con precedenza, così era stato travolto da un’auto nella fiancata sinistra. A quel punto la decisione dell’utente di citare il Comune in giudizio.
Bruce Gray, Tricycle



Di Gray, che lavora in California, è interessante per me questa scultura cinetico-sonora.
Bruce Gray, California Dreamin

giovedì 20 giugno 2013

Jud Turner, Bio-Cycle (2008)

Comunicato Rete mobilità nuova - Legambiente

Comunicato stampa
Parlamentari e associazioni
presentano il Disegno di Legge sulla mobilità nuova

Punti centrali l’introduzione del limite a 30km orari nei centri urbani
e l’istituzione di un fondo per il trasporto pubblico locale e la mobilità non motorizzata

Una raccolta firme per sostenere la legge

Cambiare il codice della strada introducendo il limite dei 30km orari nei centri urbani e destinare più risorse pubbliche al trasporto pubblico, collettivo e non motorizzato. Sono i punti centrali della proposta di legge della Rete Mobilità Nuova - coalizione che raccoglie circa 200 associazioni, comitati e organizzazioni di categoria -  presentata oggi nel corso di un doppio appuntamento: una cicloconversazione con alcuni parlamentari seguita da una conferenza stampa alla Camera che ha visto la partecipazione di deputati e senatori che si sono impegnati a sostenere le nuove norme.
La proposta – sostenuta tra gli altri da Legambiente, Libera, Slow Food, Auser, Cittadinanzattiva, Movimento Difesa del Cittadino,  Touring Club Italiano, Euromobility, #salvaiciclisti – mira a riorientare le risorse pubbliche concentrando la spesa laddove si concentra la domanda di mobilità e nello stesso tempo suggerisce un radicale ripensamento del settore dei trasporti, sostenendo attraverso scelte strategiche le persone che quotidianamente si muovono usando i treni locali, i bus, i tram e le metropolitane, la bici e le proprie gambe e dando a chi usa l’automobile l’opportunità di scegliere un’alternativa più efficiente, più sicura, più economica.
Rallentare la velocità massima in città – sostengono i promotori della legge – è un intervento già realizzato in molte città europee che non ha praticamente controindicazioni (i tempi di percorrenza urbana sono analoghi a quelli registrati col limite a 50 kmh) e che al contrario produce una lunga serie di esternalità positive in termini di sicurezza stradale, di riduzione della congestione, dello smog, del rumore, dei consumi di carburante, dell’aggressività alla guida e rende – praticamente a costo zero – le strade più fruibili anche dal traffico non motorizzato. Anzi più che elencare i motivi per cui sarebbe vantaggioso moderare la velocità negli abitati (con l’eccezione di quelle strade dove le caratteristiche funzionali e costruttive consentono di mantenere il limite a 50 km/h) bisognerebbe chiedere ad amministratori locali e decisori politici nazionali come mai i 30kmh non sono ancora realtà, dal momento che – ad esempio - da soli riuscirebbero almeno a dimezzare i 2000 morti l’anno in incidenti stradali che si registrano nelle aree urbane.
Altro punto chiave è quello delle risorse pubbliche. Oggi alta velocità e autostrade fagocitano tutti i soldi a disposizione, anche se le lunghe distanze assorbano meno del 3% degli spostamenti delle persone e delle merci. La legge sulla Mobilità Nuova prevede invece la creazione di un Fondo per lo sviluppo del Tpl e della Mobilità non motorizzata dove confluiscono annualmente “il 75% dei fondi complessivi al trasporto e alle infrastrutture per la mobilità”.
Nelle nuove norme si ipotizzano anche i Target di mobilità, obiettivi nazionali e vincolanti di ripartizione modale degli spostamenti validi in tutte le città. Obiettivo: obbligare i sindaci, entro due anni, a far scendere almeno sotto il 50% gli spostamenti motorizzati individuali con mezzi privati all’interno del loro territorio.
Comunicato Cooper

Entro in Centro

Entro in Centro, il motto lanciato da CooperAction, torna a riecheggiare a L'Aquila il 22 giugno con un social ciclo-trekking insieme ai camminatori della Lunga Marcia per L'Aquila partita dall'Emilia e da Roma e ai ciclisti della Transumanza a Pedali. Tutti insieme a L'Aquila per diffondere la cultura della prevenzione antisismica e buone pratiche sulla mobilità sostenibile e su città vivibili per una ricostruzione a misura di cittadino.

Tutta la cittadinanza è invitata ad unirsi a piedi o in bici alle due carovane per riscoprire la propria città ed accompagnare camminatori e ciclisti secondo il programma che prevede alle ore
11:00 l'appuntamento al Teatro romano di Amiternum dove l'AcheoClub effettuerà una visita guidata e sarà offerta una merenda conviale. La carovana poi percorrerà i 10 km seguendo il tracciato della vecchia ferrovia e il lungo fiume Aterno e raggiungerà alle 15:00 il campo sportivo del complesso c.a.s.e. di Sant'Antonio e alle 16.30 il Piazzale delle Stazione FS di L'Aquila dove l'ArcheoClub ricorderà le origini della città correndo le mura fino alla Fontana delle 99 cannelle.

Da est gli appuntamenti sono alle
12:00 ad Onna con una visita al paese e una merenda conviviale prima di rimettersi in cammino: un percorso di circa 6 km costeggiando la ferrovia e attraversando l'orto botanico condurrà alla Basilica di Collemaggio, dove alle 16:00 è prevista una visita guidata curata dell'associazione Panta Rei.

L'arrivo delle carovane è previsto alle
18:00 a Piazza Duomo dove ci sarà la possibilità di degustare prodotti tipici aquilani ed emiliani sin dalla mattina, cenare presso gli stand dei produttori e partecipare alle 18:30 a “Idee in Piazza”, un vivo scambio sul tema Città Vivibili: le esperienze della cittadinanza”.

Dalle
21:00 a Piazza Duomo si darà vita ad uno spettacolo straordinario: un eco-concerto con il Palco a Pedali alimentato unicamente da 128 biciclette con la partecipazione dei Têtes De Bois, Francesco Di Giacomo del Banco del Mutuo Soccorso e Pino Marino.

Tutti i cittadini sono invitati ad “
accendere lo spettacolo” portando in piazza la propria bicicletta e iscrivendosi mandando un email a info@tetesdebois.it con oggetto IO PEDALO PER IL PALCO, indicando il nome, cognome e recapito. Per i pedalatori del palco l'appuntamento è alle 19:00 al punto informativo che si troverà in piazza.

L'iniziativa, che vede la sinergia tra diversi soggetti, è resa possibile grazie al patrocinio e al contributo del Comune dell'Aquila ed è promossa da:
CooperAction, Movimento Tellurico, Têtes De Bois, A Sud, ActionAid, ArcheoClub L'Aquila, Comitato 3e32, Circolo Arci Querencia, Comitato Osservatorio NordOvest, Donne in Campo – CIA, Ethnobrain, FIAB, Gruppo AQuisto Locale, GreenEagle Srl, Onna Onlus, Panta Rei, Piazza d'Arti, Policentrica.
Per info:
Sara Vegni, sara.vegni@gmail.com,

Italia ben oltre la media europea sulle vittime della strada

Comunicato Aci

Incidenti stradali
DIMINUISCONO I SINISTRI (-10,3%), I MORTI (-5,4%) E I FERITI (-10,8%) SULLE STRADE ITALIANE
Stima preliminare. Anno 2012

n    Nel 2012, sulla base di una stima preliminare, si sono verificati in Italia 184.500 incidenti stradali con lesioni a persone. Il numero dei morti, entro il trentesimo giorno, è pari a 3.650, mentre i feriti ammontano a 260.500.
n    Rispetto al 2011, si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti con lesioni a persone (-10,3%) e del numero dei morti (-5,4%), in calo anche i feriti (-10,8%).
n    L’indice di mortalità, calcolato come rapporto tra il numero dei morti e il numero degli incidenti con lesioni moltiplicato 100, è pari, per l’anno 2012, a 2. Tale valore è in lieve aumento rispetto a quello registrato per il 2011 (1,85).
n    La diminuzione, in percentuale, del numero di morti, rispetto al 2001, è stata nel 2012 pari a 48,6%, mentre nel 2011 tale variazione si attestava sul valore -46,4%.
n    Il tasso di mortalità per incidente stradale in Italia, calcolato sulla base della stima preliminare per il 2012, è pari a 61 morti per 1.000.000 di abitanti. Tale valore ha registrato una riduzione il superiore al  50% se confrontato con l’anno 2001, quando il livello del tasso era pari a 125.
n    Il maggior contributo alla diminuzione del totale delle vittime in incidente stradale è dato, nel 2012, dalla flessione del numero dei morti su strade urbane (-8%), mentre la diminuzione è più contenuta sulle strade extraurbane (-4%). Il valore è stabile, invece, sulle autostrade, per le quali, però, era già stato registrato un forte calo negli anni precedenti.
n    Il programma Europeo di azione per la sicurezza stradale 2011-2020 prevede il dimezzamento del numero dei morti sulle strade Europee entro il 2020 e una consistente riduzione dei feriti gravi. A tal fine, per stabilire un target, è necessario che i Paesi UE si impegnino ad applicare la definizione armonizzata di gravità delle lesioni stabilita a livello Europeo.
n    Con riferimento al contesto internazionale, le stime preliminari dei tassi di mortalità, calcolati come rapporto tra il numero dei morti in incidente stradale e la popolazione residente (tassi per 1.000.000 di abitanti), registrati nel 2012 tra i Paesi dell’UE27, variano tra 26 per Malta e 100 per la Lituania. Il valore per l’Italia e pari a 61, a fronte di una media Europea di 55 morti per milione di abitanti.

Fifhty-Fifthy

Comunicato Adoc

COMUNICATO STAMPA
ATAC ROMA: POSSIBILE TAGLIO DEL 45% DELLE CORSE IN ESTATE, ADOC CHIEDE CHE BIGLIETTI E ABBONAMENTI DI LUGLIO E AGOSTO COSTINO LA META’
Intollerabile abbandonare la città d’estate, con taglio corso è emergenza sociale
Roma, 19 giugno 2013 – E’ possibile che nei mesi di luglio e agosto vengano ridotte del 45% le corse bus e metro da parte di Atac, lasciando così la Capitale senza un trasporto pubblico adeguato. Per Adoc è un fatto intollerabile e invoca la riduzione del 50% dei prezzi di biglietti e abbonamenti per i mesi estivi.
“Se Atac dimezza le corse, dimezzi anche i prezzi di biglietti e abbonamenti – dichiara Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc – i cittadini e i turisti non possono pagare il prezzo intero per un servizio a metà, soprattutto nel periodo estivo. Qualora avvenisse il taglio ipotizzato sarebbe un fatto intollerabile e gravissimo, si abbandonerebbe la città e si arrecherebbe un danno enorme, sia economico che sociale, alla popolazione, soprattutto i soggetti più deboli come anziani e under 18, che dipendono dal trasporto pubblico e che sarebbero costretti ad affrontare temperature torride senza l’assicurazione del servizio. Sarebbe un danno anche per tutti coloro che, col portafoglio vuoto, non potranno andare in vacanza e rimarranno in città, a questo punto come “prigionieri”.Già oggi l’offerta di Atac è deficitaria, con bus e metro a singhiozzo e con la maggior parte delle vetture e dei vagoni senza aria condizionata. Tagliare della metà le corse sarebbe inaudito”

mercoledì 19 giugno 2013

L'Ancma e la mobilità sostenibile

Quando leggo le dichiarazioni generali e i commenti ai dati da parte dell'Ancma sono colto da varie perplessità. Ancma significa Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori e fa parte di Confindustria. Ieri si sono riuniti in assemblea a Milano e hanno snocciolato i dati che, in tempi di crisi, non possono essere esaltanti, ma nonostante la crisi e grazie alla crisi possono divenire anche un'occasione di crescita e di apertura di nuovi segmenti di mercato. Una sintesi di questo incontro è qui (articolo del Sole-24 ore, quotidiano di Conmfindustria). Nel 2012, il mercato dei veicoli a motore ha segnato un -21.8% rispetto all'anno precedente. La vendita di motorini a 50 cc è calata addirittura del 31.7%. Anche le biciclette segnano un -9.8% nel 2012 rispetto al 2011.
Fin qui tutto bene, si tratta di dati, nulla da eccepire. Quando però si parla di strategie politico-istituzionali, i nodi vengono al pettine. La natura bifronte (moto e bici) di questa grande associazione non permette di delineare una strategia unitaria e si finisce per invocare la mobilità. Certo, strade migliori, senza buche sono invocate da tutti; maggior uso di scooter vuol dire riduzione delle automobili, ma tutto questo non può appassionare il ciclista urbano, alle prese con problemi maggiori.
Invocare maggior sicurezza vuol dire non aver presente il panorama da steppa mongolica che si presenta tutti i giorni ai semafori di Roma  di altre metropoli, con scooter che arrivano a 800 cc. che al (semaforo) verde partono a razzo per guadagnarsi gli spazi migliori. Di sostenibile c'è davvero poco. Invocare la sicurezza quando si producono simili bestioni serve a poco. Mettere insieme i ciclisti e i motociclisti può suonare un po' ridicolo, se si abbandona la logica produttiva. Se si considerano i numeri, i fabbricanti di bici sono minoritari, come lo saranno le logiche ambientali  e le ragioni della bicicletta come mezzo di spostamento quotidiano in città.
Nel nome della mobilità, industriali dell'Ancma: scindetevi. Ogni questione abbia la sua dovuta attenzione nella sede giusta.

Stéphane Halleux, Cyclist

Stéphane Halleux, Cyclist

I social network possono uccidere

Fonte e articolo completo: Il Messaggero

Asaps: tweet, post e messaggi al volante
così i social network possono uccidere

di Riccardo Tagliapietra


ROMA - «Sms, social network aggiornati con ritmo spasmodico anche mentre si è al volante. Sono le nuove ebbrezze di chi guida, che si aggiungono ad alcol, droga e psicofarmaci, con un’effetto simile e spesso tragico». [...]
LA STATISTICA
L’esempio è semplice, come spiegano i dati raccolti nelle statistiche di Asaps, quando si parla di rispetto dei limiti: a 50 all’ora un pedone investito, nell’80 per cento dei casi, muore. Se si va a 30 all’ora, la mortalità scende al 10-15%. «Uno degli errori fatali che fanno i pedoni, invece - conclude il presidente dell’Asaps - è pensare di essere visti. Un pedone vede una macchina a 600-700 metri circa. L’automobilista, però, si accorge di lui meno di 40 metri».
Giovedì 06 Giugno 2013 - 09:59

Fra poco anche Marchionne lo capirà

Comunicato Cai Roma

Venerdì 21 giugno, ore 19.00, in Sezione (via Galvani, 10 Roma)
Il socio Carlo Consiglio presenta il suo libro “Sui monti d’Abruzzo, a piedi+bus”, Volume I.

Questo libro si distingue dagli altri similari perché le escursioni iniziano e terminano in paesi o stazioni ferroviarie o fermate di autobus o comunque in luoghi raggiungibili con mezzi pubblici.
Il volume si riferisce all’Abruzzo sudoccidentale (Ernici, Velino e Marsicani), mentre è in preparazione il volume II riguardante Laga, Gran Sasso d’Italia e Majella.
Carlo Consiglio è stato professore ordinario di Zoologia nell’Università "La Sapienza" di Roma. È presidente della Lega per l’Abolizione della Caccia (ONLUS).
Ha compiuto trekking in vari gruppi montuosi italiani, nonché in Francia, Germania, Svezia e Nepal.


Club Alpino Italiano, Sezione di Roma, Via Galvani 10
 
Biciclette Ritrovate 2013


Ecco qualche foto delle bici esposte alla mostra di Rossignoli a Milano ,  giunta alla settima edizione .

Per prima una bici da pista dell' inizio del secolo scorso ,con un rapporto ben  lungo  :


Poi la riedizione moderna del famoso Velocino ,insieme al suo antenato originale :


Un magnifico  biciclo ,che sarebbe piacevole usare anche oggi :


confrontate le dimensioni ruota con l'altezza del bambino sullo sfondo ...

Due Bianchi da pista utilizzate da Fausto Coppi ,quella in  primo piano con il palmer in seta sfilacciato ,per il record al Vigorelli :


E come potevano  mancare Bartali e il Tour ? :



Per finire, altre bici meno blasonate ,

ma altrettanto interessanti,almeno a mio parere :




Una Bianchi a bacchette interne ,molto particolare degli anni 30 o 40  :


In conclusione una mostra sempre molto interessante ,che attraverso il passato ci porta al futuro ,quello del
nostro eccellente artigianato costruttivo,ma anche nel presente rinascimento del movimento ciclistico ,considerando la bici non un hobby horse per aristocratici ,ma un mezzo di trasporto  o di competizione sportiva estremamente pratico ed utile , basato sulle nostre sole energie .
E' bello vedere qui , demistificato uno dei trucchi ideologici e pubblicitari piu' forti dell'industria dell'automobile .
Ancora un grazie a Rossignoli e ai collezionisti per la bellissima esposizione e organizzazione .  
  

martedì 18 giugno 2013

Ambiente e Salute: verso una giustizia globale

I REATI AMBIENTALI SONO CRIMINI CONTRO UMANITA’. SERVE LEGISLAZIONE ADEGUATA

A VENEZIA IL 21 GIUGNO CONVEGNO INTERNAZIONALE


Cinquecento euro per la vita rubata a chi abitava vicino alla fabbrica di pesticidi di Bhopal, in India, esplosa il 12 dicembre del 1984. Oppure 70 milioni di euro per i danni prodotti dalla Haven, la petroliera che nel 1991 ha inondato di petrolio la costa ligure affondando la salute del mare e l’economia turistica della regione. Sono compensazioni eque? Partendo da casi emblematici come questi, da alcuni anni la Fondazione SEJF -Supranational Environmental Justice Foundation - sta portando avanti un complesso lavoro legislativo e diplomatico per raggiungere due fondamentali obiettivi. Il primo, estendere le competenze della Corte Penale Internazionale  dell’Aja ai più gravi reati ambientali così da poterli giudicare quali crimini contro l’umanità; il secondo, istituire il Tribunale Penale Europeo dell'Ambiente, in modo da rendere omogeneo il contrasto e l’applicazione delle pene sul territorio europeo e, soprattutto, render possibile l'applicazione di quelle sanzioni.

Questo il tema del convegno internazionale che si terrà a Venezia il 21 giugno prossimo, presso la Scuola Grande San Evangelista dal titolo "Ambiente e salute: verso una giustizia globale” che vedrà riuniti per un’intera giornata di convegno istituzioni, legislatori, politici ed esperti del settore. Oltre a Antonino Abrami, presidente di SEJF saranno presenti, fra gli altri, il Premio Nobel Adolfo Perez Esquivel, il Ministro per lo Sviluppo Economico, Flavio ZanonatoGiorgio Orsoni, Sindaco di Venezia, assieme a numerosi magistrati e giuristi provenienti da aree del mondo colpite da danni ambientali e sanitari che necessitano dell’intervento di una Corte di Giustizia Internazionale. 

SEJF
La Fondazione SEJF (Supranational Environmental Justice Foundation) è un’associazione riconosciuta dal Governo italiano, con sede a Venezia. Nasce per difendere gli ecosistemi minacciati da forme sempre più transazionali di inquinamento. Soci  fondatori della Sejf sono tra gli altri Antonino Abrami, Magistrato di Corte di Cassazione; Paolo Maddalena, Vice presidente Emerito della Corte Costituzionale;  Jo Leinen, europarlamentare; Freddy Paul Grunert, Vice Presidente del Cetri (Centro per la Terza Rivoluzione Industriale), Paul Garlick, Membro del Gruppo di esperti UE delle politiche di diritto penali, Marie Odile Bertella Geoffroy, Vice Presidente del Tribunal de grande instance di Parigi, Luca Caruti, imprenditore.
“Tengo más conciertos cancelados que realizados, no me importa, al contrario, porque no creo que esté en armonía y resonancia con el mundo que vivimos ahora, ni con los valores que todos los demás tienen. La gente tiene todo el derecho de resistirse a lo que hago”. [...]

“Me encanta quedarme frente al abismo. Para mí es una imagen indispensable. Me gusta observar el abismo. Me gusta observar todos los peligros. Me gusta saber que los puedo afrontar, que debo afrontarlos y saber que lejos en el tiempo y el espacio existen otras soluciones, existen otras posibilidades…”.


Julio Estrada, compositore messicano
Comunicato Legambiente

Parlamentari e associazioni presentano durante un cicloincontro a pedali la legge sulla mobilità  nuova.
 
Giovedì 20 giugno alle 9.30 partendo in bici da Piazza San Silvestro la Rete Mobilità Nuova e una ventina tra deputati e senatori (tra cui Civati, Gandolfi, Casson) discuteranno dei punti principali della proposta di legge per il trasporto collettivo, pendolare e non motorizzato
Giovedì 20 giugno alle 11.30 Conferenza Stampa
Sala Stampa della Camera dei Deputati
via della Missione, 4

Comunicato Comune di Modena

Modena, 18 giugno 2013
TURCHIA - LA DELEGAZIONE ITALIANA NON PARTECIPERÀ AL MEETING OMS DI IZMIR
Modena, Udine e Milano rinunciano alla partenza per dare un segnale politico all’OMS Europeo su quanto sta succedendo nel paese sul Bosforo. L’incontro delle delegazioni europee è previsto dal 20 al 22 giugno


“Dal 20 al 22 giugno avremmo dovuto rappresentare l’Italia al Meeting Europeo previsto a Izmir, in Turchia. Ma, dopo aver letto sui giornali che anche alcuni medici che soccorrevano i manifestanti sono stati arrestati abbiamo formalizzato la nostra disdetta ai responsabili dell’Ufficio Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”. Simona Arletti, presidente della Rete Italiana Città Sane OMS e assessore all’Ambiente del Comune di Modena, spiega così la decisione della delegazione italiana di non partecipare al vertice dei rappresentanti della Rete Città Sane OMS in Europa. Una decisione presa insieme ai vicepresidenti Furio Honsell, sindaco di Udine, e Pier Francesco Majorino, assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, entrambi rappresentanti del gruppo italiano. “Abbiamo comunicato ai referenti dell’Ufficio Europeo dell’OMS che non saremo presenti per dare un messaggio politico chiaro” continua Arletti “non possiamo partecipare ad un incontro internazionale dedicato alla lotta alle disuguaglianze e al rispetto del diritto della salute di ogni cittadino che si tenga in un paese in cui sentiamo che i diritti fondamentali dell’essere umano non sono attualmente rispettati. Dopo aver letto le ultime dichiarazioni del Primo Ministro Erdogan in cui afferma di non riconoscere il Parlamentoo Europeo, ci siamo sentiti in dovere di dare un segnale. Abbiamo anche chiesto che il Meeting venisse spostato a data da destinarsi. Per noi è una perdita perché il lavoro sarebbe stato incentrato sull’attivazione della sesta fase di lavoro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità con le linee guida per le prossime politiche da qui al 2018, ma davvero pensiamo sia opportuno dare un segnale alla Turchia e al suo governo. Far parte dell’Europa significa innanzitutto rispettare i diritti dei cittadini e condividere i valori fondanti della nostra comunità internazionale”. 

Rete  Nazionale Città Sane OMS - Nata nel 1995 e composta, ad oggi, da oltre città italiane, la Rete è una delle iniziative promosse dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per aiutare le città a diffondere la consapevolezza della salute pubblica, sviluppare le politiche locali ed i programmi sanitari, prevenire e superare le minacce ed i rischi per la salute, anticipare le sfide future. www.retecittasane.it