lunedì 10 dicembre 2012

Elucubrazioni su una ruota libera Maillard

Nell'antro del rotazioni lab (che è passato dalla zanzara tigre ai 5 °C, neanche il tempo di dare una sistemata) giace da tempo una ruota misteriosa, dono del solito Massimo. Forme più simili a rubinetti del gas che a componenti ciclistiche. 
 
Si tratta di un pacco pignoni Maillard, made in France, con tutto quel che ne consegue in termini di filettature. Non so se si svita a mano o con un papagallo. O col pensiero. Comunque è tutto bloccato, va benedetto col gasolio. E il mistero perdura.
Non so se riuscite a notare la bellezza suprema del pignone maggiore, spezzato, non ho capito perché (per bellezza; per principio; non sa, non risponde).
(Intanto faccia di culo, circondato da molluschi senza dignità, è tornato in pista per le elezioni.)

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.