ATTENTI ALLE DELIBERE
Il nuovo laboratorio Carteinregola seguirà i lavori dell’Assemblea
Capitolina per sorvegliare la votazione delle controverse  Delibere
urbanistiche, che hanno suscitato appelli e proteste da parte dei comitati e
delle  associazioni
Roma, 12 dicembre 2012. Sta per abbattersi  su Roma una manovra
urbanistica pesantissima che porterà conseguenze inimmaginabili 
sull’ambiente e sul tessuto sociale della nostra città. Si tratta di una serie
di Delibere che saranno sottoposte  al voto del Consiglio Comunale 
senza un’ adeguata pianificazione né una approfondita   valutazione
della sostenibilità  ambientale. Una  manovra
urbanistica   che si presenta come un vero e proprio nuovo Piano
Regolatore che peggiora quello del sindaco Veltroni di cui si appresta a
diventare  una variante generale[1].
Delibere che da
tempo sono state inserite nell’ordine dei lavori, ma che potrebbero essere
portate in aula “a sorpresa”, grazie alla firma di 13 consiglieri che ne
decretassero l’urgenza.
Per questo Carteinregola ha deciso di organizzare dei turni  per garantire la
presenza costante dei cittadini  durante
le sedute del Consiglio Comunale. Una presenza che sarà una testimonianza
composta e silenziosa, per ricordare  ai consiglieri la responsabilità che
pesa sulle loro scelte.
Sul sito  di Carteinregola  è pubblicato l’elenco delle delibere,
molte delle quali si possono scaricare insieme a  schede e materiali che spiegano i progetti e le conseguenze
in caso di approvazione delle delibere, compilate in collaborazione con i 
comitati e le associazioni dei territori e destinate ai cittadini, ma anche a
giornalisti e consiglieri comunali.
Carteinregola ha creato anche una mappa “in progress” delle criticità
della città,  che si sta riempiendo delle tante bandierine  nere dei progetti in approvazione http://carteinregola. geoworkflow.com/
[2]
Aderiscono al  gruppo di lavoro:
Il Manifesto di Carteinregola
Parlare di Regole è facile e difficile. Facile perché
tutti si appellano alle Regole, anche se poi pochi  le prendono sul serio.
Difficile perché le Regole non sono buone di per sé. Erano regole anche quelle
che prevedevano la schiavitù e  quelle che discriminavano gli ebrei. Sono
Regole quelle che stabilisce la  nostra Costituzione.
Le regole sono la base  su cui si costruisce tutto il resto, e la prima Regola è quella che stabilisce che
le Regole sono uguali per tutti. La Regola  che protegge i deboli
dalla legge del più forte.
Ma non basta.  Troppo spesso sono i forti a dettare le regole. E
troppo  spesso l’uguaglianza di fronte alle regole non protegge
dalla  prevaricazione, come in   un cortile in cui elefanti e
pulcini hanno lo stesso diritto di giocare.
La seconda Regola è che il bene
pubblico deve prevalere sull’interesse privato. E’ la Regola che ha conservato il nostro patrimonio
comune, le nostre risorse, gli angoli di bellezza improvvisa della nostra
città. La Regola  che  ci aiuta  a  consegnare alle
generazioni future quanto anche noi siamo chiamati a custodire e a migliorare.
La  regola che va sempre troppo stretta   a chi vuole avere le
mani libere, a chi usa le  eccezioni per modificare (o aggirare) la
legge.
A chi con l’alibi della mancanza di soldi, o dell’urgenza, o della
burocrazia inventa deroghe, varianti, pareri, emergenze, regimi speciali,
commissari…La terza Regola è che le
Regole e soprattutto le  eccezioni alle regole devono essere chiare per
tutti.
Soprattutto quelle che guidano le trasformazioni urbane, la mobilità, la
tutela dell’ambiente e dei beni culturali. Perché la città non è un
supermercato di cubature immobiliari. E neanche un  contenitore  di
provvisorie intersezioni di esistenze individuali, ciascuna  racchiusa nel
suo spazio privato.
La città è un organismo vivente, fatto di donne e  di uomini,  di
bambini, di animali e di piante. E anche di memoria del  passato,
 che si trovi nei muri o dentro le persone.
E la quarta Regola è che ognuno deve
poter partecipare. E’
finito il tempo delle  deleghe in bianco, delle  messe in scena
retoriche, che si chiamino Millenium o Modello Roma, che cercano di
rendere presentabile la cementificazione di pezzi sempre più grandi di città e
di agro romano.
I cittadini e le cittadine hanno le carte in regola per diventare i
protagonisti  del cambiamento, oltre che della conservazione,  del
patrimonio collettivo.
CarteinRegola è un laboratorio di cittadini, associazioni e
comitati che vuole lavorare sulle Regole. Le Regole da inventare, le Regole da
cambiare, le Regole da difendere.
CarteinRegola si rivolge a tutti i cittadini e cittadine, agli altri
comitati e associazioni che lavorano sul territorio e anche alle istituzioni,
all’amministrazione e alle forze politiche che dimostrino  di  voler
ascoltare  sul serio.
Perché le Regole non sono un punto
di arrivo, ma un punto di partenza.  Per costruire un mondo solidale e condiviso.  Per
restituire  dignità e significato all’esistenza di ciascuno. Perché
 costruire un mondo migliore per tutti e per tutte non sia il solito modo
di dire.
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