A Bologna singolare protesta del writer Blu, indicato dal "Guardian" come uno dei 10 maggiori muralisti del mondo.
Nel giro di una notte e di un mattino - con una cinquantina di militanti dei centri sociali - ha cancellato una decina di grandi murales ralizzati nell'arco di vent'anni. Alla fine concerto in piazza della banda. La decisione presa dopo che alcuni graffiti sono stati staccati dai muri per essere esposti in una mostra sulla "street art" che si inaugurera' venerdi' prossimo a Palazzo Pepoli. A spiegare il gesto di Blu e' stato il collettivo Wu Ming: "Una città che da un lato criminalizza i graffiti, processa writer sedicenni, invoca il decoro urbano, dall'altra si autocelebra come culla della street art e pretende di recuperarla per il mercato dell'arte", hanno scritto. Il timore dei writer, infatti, e' che le opere diventino preda dei collezionisti senza il loro consenso.
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