ROMA, E’ NUOVA
EMERGENZA BUCHE, ALMENO IL 40% DELLE STRADE E’ UN GROVIERA
Dal centro alla
periferia la pioggia e l’incuria hanno fatto riemergere il dramma delle buche.
Il 5-10% dei romani ogni anno costretto a cambiare pneumatici
Roma, 9 marzo 2016 - Dopo qualche giorno pioggia
le strade di Roma, dal centro alla periferia, assomigliano di nuovo ad un
grigio groviera, estremamente pericoloso per la sicurezza stradale e critico
per la mobilità. Per Adoc sono necessari interventi strutturali profondi,
economicamente importanti, di concerto a una rivoluzione del sistema di trasporto
pubblico.
“La Capitale perde il Sindaco, ma non le buche.
Sono bastati alcuni giorni di pioggia per rendere di nuovo le strade di Roma un
vero e proprio pericolo per i cittadini – dichiara Roberto Tascini, Presidente
dell’Adoc – stimiamo che almeno il 40% delle strade capitoline soffra di una
“emergenza buche”, si è raggiunto un livello di diffusione preoccupante, che
moltiplica esponenzialmente i disagi per la mobilità e la sicurezza stradale.
E’ evidente che questa situazione drammatica abbia le sue origini nel passato:
a causa anche del sistema delle gare d’appalto al massimo ribasso, sistema che
verrà opportunatamente abolito, i lavori sul manto stradale sono sempre stati
eseguiti con materiali e tecniche non idonei a garantire la conservazione del
manto per decenni, che al contrario è tecnicamente possibile. Si è proceduto
semplicemente a “rattoppare” le strade, con le conseguenze che tutti i
cittadini possono osservare girando per la città. Oltre a costituire un grave
pericolo per l’incolumità dei cittadini, le buche di Roma creano un danno anche
a livello economico. A cause del manto stradale disconnesso, in particolare
nelle zone periferiche, ogni anno circa il 5-10% dei cittadini è
costretto a cambiare uno o più pneumatici, per una spesa media oscillante
tra i 120 e i 200 euro. E a pagare dazio non sono solo i cittadini ma anche
tutti coloro che lavorano con l’auto, come ad esempio i tassisti e lo stesso
servizio di trasporto pubblico di superficie. Non possiamo attendere l’arrivo
di una nuova amministrazione, bisogna agire adesso. Servono interventi
strutturali profondi e duraturi, con investimenti cospicui altrimenti prima o
poi verranno a galla le strade dell’antica Roma. Siamo inoltre convinti che
l’emergenza buche si attenuerebbe se i cittadini romani non fossero costretti a
utilizzare il mezzo privato, anche per brevi spostamenti. Stimiamo che il 60%
dei tragitti con il mezzo privato si concretizza in un raggio di 5 km,
essendo la maggior parte spostamenti tra quartieri limitrofi. La ragione per cui
questi micro-tragitti vengono effettuati con la propria auto sta nel fatto che
la mobilità tra zone adiacenti è praticamente inesistente nella
Capitale: per lo stesso percorso, con i mezzi pubblici ci si impiega
in media tra i 40 minuti e l’ora, con l’auto 15-20 minuti, al netto del
traffico. Serve quindi ripensare completamente il servizio di trasporti
pubblici, rendendolo più efficiente e smart. Non solo buche, occorrono
interventi urgenti anche sull’illuminazione stradale, spesso carente o
insufficiente, soprattutto in periferia e sulle vie consolari e agli incroci.”
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.