Domenica 15 dicembre entra
in vigore il nuovo orario dei treni regionali.
Per noi della Roma-Nettuno
quest'anno non sarà un cambio indolore, dopo quasi 20 anni di abitudini,
adattamenti, orari di lavoro tagliati sui dettami di FS.
Il 23 ottobre la Regione ci
ha ricevuti per presentarci i nuovi orari, annunciando che vi sono delle buone
novità: sulla nostra linea avremo finalmente quasi tutti i treni (35) conformati
ad 8 carrozze doppio piano, per viaggiare un po' meno compressi.
Guardo il foglio con gli
orari e mi accorgo che sono state tolte due corse giornaliere in fascia calda. E
che tutti i treni dalle 9 in poi sono spostati in avanti di 35', sia all'andata
che al ritorno. Chiedo se questo orario è blindato o può essere suscettibile di
aggiustamenti. Sembrerebbe blindato, dunque che senso ha convocare separatamente
ogni comitato? Non si poteva convocare tutti in una sola seduta e consegnare gli
orari a tutti? Forse qualche ritocco si può e va contrattato, penso. Richiedo
subito che ci inviino i tabulati completi dei nuovi orari della FL8
(Roma-Nettuno) e anche della FL7 (Roma-Formia-Napoli), che noi usiamo per
avvicinarci a casa quando i nostri ci lasciano a terra.
Il 7 novembre, dopo insistenti richieste, arrivano
finalmente i nuovi orari.
Sottoponiamo ad analisi
l'orario, lo inviamo ai pendolari della linea, raccogliamo le loro perplessità,
e il 18 novembre inviamo la sintesi alla Regione e Trenitalia chiedendo loro di
riceverci. Passano i giorni e nessun riscontro dalla Regione. Il 3 dicembre
invio una lettera a Regione, Trenitalia e all'assessore ai trasporti di Aprilia,
esigendo un riscontro, enumerando gli incredibili disservizi degli ultimi giorni
e stigmatizzando che il pendolarismo non può
tradursi in una forma di malattia cronica sociale. Il giorno dopo mi arriva la
convocazione per il 9 dicembre. Quattro
funzionari dell'assessorato ai trasporti, uno di Trenitalia ed io, con un carico
di disillusione.
La sintesi di questo palleggiamento:
1)
L'orario della FL8 il 15 dicembre andrà in onda tal quale lo avete prospettato
al comitato il 23 ottobre scorso, senza recepire alcuna richiesta presentata?
Monitoreremo la linea e se necessario verranno apportati aggiustamenti in corso
d'esercizio (ndr: non prima del nuovo orario estivo. Ci si potrebbe già fermare
qui per capire il tenore dell'incontro).
2) Le
segnalazioni relative alle criticità degli orari dei treni 12184 (anticipare
partenza), 12192 (sovraffollamento per eliminazione cadenza semioraria e oraria
con un buco di 75'), 12211 (questo treno dovrà raccogliere i pendolari di tre
treni, gli attuali 17:07, 17:25, 17:49), e altre come sono state considerate?
Saranno oggetto di monitoraggio in corso d'esercizio.
3) Rispetto al problema dello
slittamento in avanti di 35' di tutti i treni, non sarebbe possibile anticipare
le partenze del Nettuno prima del minuto 30? Non è possibile per
evitare interferenze con l'IC per Napoli del minuto '26 e con i regionali della
FL7 dei minuti 06, 36 e 56. Dunque il Nettuno deve essere piazzato
sufficientemente distante da questi treni per non creare tappi sulla linea
(condivisa fino a Campoleone) in caso di disservizi (ndr: evidentemente ne hanno
previsti davvero tanti!).
4)
Sarebbe possibile prevedere rinforzi in corrispondenza della fascia oraria delle
17 e delle 20 da Roma e delle 8:30 da Nettuno? Trenitalia informa che sono in
corso trattative con Cotral. Ma dal momento che un bus già carico non sarà
sufficiente a contenere un treno di gente, il comitato chiede shuttle a
Campoleone in corrispondenza dei treni FL7 delle 17:06, 19:56, 21.06. Anche a
seguito della riduzione di 2 corse giornaliere. La Regione deve
verificare.
5) Per il ristoro dei
disservizi subìti dai pendolari, previsto da carta dei servizi e mai
riconosciuto, il comitato propone che i pendolari possano farne, ogni volta che
si verifichi un disservizio, richiesta diretta di risarcimento del titolo di
viaggio a Trenitalia, prevedendo ciò nella revisione del contratto, così come
già accade in Toscana. Con la rivisitazione del contratto.
6)
Nel computo delle penalità, la soglia del ritardo a partire dalla quale iniziare
a computare le penalità, secondo il comitato dovrà essere abbassato dagli
attuali 7' a 5', in analogia con la soglia stabilita per il calcolo dell'indice
di puntualità. Il comitato chiede di inserire questa rettifica nel Contratto di
servizio.
7)
Per il raddoppio della linea il comitato chiede di riportare nel contratto di servizio il riferimento al raddoppio dell'intera linea, laddove
compare il raddoppio di 6 km. Diversamente, non ha alcun senso, se non spostare
l'imbuto e i disservizi da Campoleone ad Aprilia.
8)
La regione fornirà al comitato il tabulato dei ritardi mensili e gli indici di
puntualità del servizio, mai ricevuti negli anni precedenti.
9)
Il comitato sottolinea l'irrisolta questione della cronica assenza di
comunicazioni nelle stazioni, display non funzionanti, annunci fasulli o
assenti. Verificheranno.
10)
Il comitato richiede che il tempo di percorrenza della tratta sia fissato a 71'
per tutte le corse (il nuovo orario prevede per le nostre corse 15 durate
diverse, che vanno dai 60' ai 90'). Verificheranno.
11)
Il comitato richiede che ci sia maggiore perequazione tra l'uso dei binari di
Termini destinati all'AV e quelli per il TPL: essendo il rapporto dei rispettivi
utenti di 1:10, destinare all'AV solo i primi 4 binari anzichè i primi 12,
liberando così gli slot ai regionali e agli IC, e aumentando la loro frequenza.
La regione dice che è competenza di RFI. Perchè dovrebbe essere RFI a decidere
come usare i binari pubblici regionali, condizionandone la fruibilità, e non la
Regione?
12) Il comitato fa presente che, in merito al
cronico sovraffollamento, ci sono tre sentenze di Cassazione sulla sicurezza del
viaggiatore, quale creditore passivo, e del lavoratore in servizio.Trenitalia
pertanto, siglando un contratto con la regione, deve già disporre dei mezzi per
espletare il servizio, nonché rispettare le disposizioni del DPR 753/80,
adeguando il servizio alla domanda al fine di garantire la sicurezza e l'ordine
pubblico (artt. 6 e 12). La regione dal canto suo deve verificarne l'attuazione
ed esigere un servizio coerente con le scelte e gli impegni presi in merito alla
mobilità sostenibile (come da mozione approvata sull'impegno a trovare risorse
economiche presso il MIT a favore del trasporto ferroviario regionale). Sarà
nostra cura chiedere conto alla regione ogni volta vengano meno queste
condizioni.
13) Il problema dell'evasione o degli atti
vandalici in treno non si risolve se non si reintegrano i controllori a bordo,
secondo il comitato. Trenitalia invece sta prendendo accordi col ministero della
difesa. Secondo la Regione la
presenza di forze dell’ordine e forze armate sui treni è relativo esclusivamente alla corretta
attuazione dell’istituto della “Libera circolazione” di cui al comma 18
art. 45 L.R. 16/2003 (novellato con il comma 139 dell’art.
2 L.R. 9/2010), finalizzato all'aumento della sicurezza reale e
percepita dai viaggiatori a bordo dei mezzi
pubblici.
Pensiamo che potevano essere più
espliciti. E che comunque non ci fa sentire più sicuri stare accalcati in
presenza dell'esercito. Né ciò risolverà l'evasione o il vandalismo, che si
svolge in orari in cui non viaggiano i militari. Soprattutto pensiamo che come
cittadini siamo stati molto ascoltati.
Rosalba Rizzuto
Comitato Pendolari FR8a
Carrozza
Comitato Italiano Utenti
Ferrovie Regionali - Lazio
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