mercoledì 10 febbraio 2016

Il motorino per bicicletta, mi sa che lo usano in molti...



E' ungherese l'inventore del motorino per bicicletta


L'ingegner Istvan Varjas è l'autore dell'ormai celebre motorino per bici da corsa. Motore e batteria, di forma cilindrica, sono di ridotte dimensioni e si possono inserire nel tubo sella, agendo sul movimento centrale. Varjas, che negli ambienti del ciclismo è noto come "Stefano" avrebbe realizzato una versione che sospingerebbe al bici a oltre 90 Km/h. 


Nel 2010 Fabian Cancellara fu sospettato di aver impiegato il motorino in due importanti competizioni da lui vinte, il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix, I cronisti del settimanale elvetico "L'Illustré" andarono a intervistare "Stefano" nella sua città, Pecs, nel Sud Est dell'Ungheria vicino alla frontiera con la Croazia. "Il sistema può pesare dai 500 grammi al chilo, secondo le versioni e può sviluppare una potenza fino a 600 watt con un'autonomia da 30 a 60 minuti", disse l'ingegnere. "Si tratta di un sistema computerizzato che migliora la prestazione, specie quando si superano le 100 pedalate al minuto", ha detto l'ingegnere. Potrebbe essere lui il fornitore del motore, che è in vendita anche online. Per il ciclista Bradley Wiggins le bici a motore sono in uso da diverso tempo, adesso qualcuna è stata scoperta.


Eddy Merckx ha chiesto la squalifica a vita per i corridori che usano biciclette a motore
Lo produce la Gruber, oggi Vivax.

Qualche giorno fa, allaVuelta Valenciana, il ciclista spagnolo Ion Izagirre si è reso protagonista da un singolare accadimento. Nella prima tappa a cronometro di 16 Km è caduto sbattendo sul guard-rail. Il corridore, incolume, si è rialzato prontamente per rimontare in sella. La sua bici era danneggiata e d è stata sostituita. Dopo averla poggiata in terra, la ruota ha continuato a girare da sola (il video è qui).

''Non ho conservato tutti i prototipi che ho costruito dal 2004, circa una dozzina, disse l'ingegner "Stefano" nel 2010. Da allora la tecnologia ha fatto passi da gigante, in particolare nella miniaturizzazione e potenziamento delle batterie. Oggi sulla Repubblica nuova intervista a
Varjas. Che ritiene inutili le telecamere termiche per individuare i motori all'interno dei telai. Il motore si raffreda rapidamente, dice. Si è detto che in questo modo era stata scoperta la motorizzazione della bici di Femke Van den Driessche, ai mondiali Under 23 di ciclocross. "Hanno preso un pesce piccolo su soffiata, nella gara meno importante della disciplina meno importante del grande mondo del ciclismo", dice l'ingegnere ungherese. 

Quanto costa?
"Poche migliaia di euro, è alla portata di tutti".

C'è anche un altro tipo di motore, che utilizza i principi dell'elettromagnetismo e si colloca nella ruota posteriore. 
"Quello costa 200 mila euro - dice l'ingegnere - mi sorprenderebbe molto verderlo in giro. Ma non lo escluso".

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