FIAB chiede chiarezza
sulle prime bocciature del Senato alla Riforma del
Codice della Strada.
Mancanza di copertura finanziaria o mancanza di
attenzione?
Milano, 03 marzo 2015 – La
notizia relativa alla bocciatura da parte della Commissione Bilancio del Senato
di alcuni elementi del decreto di
riforma del Codice della Strada, viene appresa con sconcerto da
FIAB, la
Federazione Italiana Amici della Bicicletta, che da tempo è
parte attiva nel difficile cammino intrapreso per dare al Paese un nuovo modello
di mobilità.
“Leggiamo dai media che la mancanza della necessaria
copertura finanziaria è la motivazione che ha portato alla bocciatura di alcuni
importanti provvedimenti - dichiara Giulietta Pagliaccio, presidente
nazionale FIAB. - Una spiegazione troppo
spesso di circostanza. Ci sembra quanto mai doveroso chiedere un chiarimento e
un dettaglio specifico su quali siano gli oneri aggiuntivi previsti. Non
riusciamo a capire, ad esempio, - continua la presidente - quali dovrebbero essere le risorse necessarie
per dare ai sindaci la possibilità di ridurre la velocità in aree specifiche,
al fine di garantire maggiore sicurezza ai cittadini”.
La proposta di Riforma del Codice
della Strada, che aveva già ottenuto il via libera da parte della Camera dei
Deputati, è stata bocciata, tra le altre cose, nel pacchetto di provvedimenti
che riguardano la difesa dell’utenza debole della strada (pedoni, bambini,
anziani, ciclisti, disabili e motociclisti) dai posti auto riservati alle donne
in cinta alla pianificazione della viabilità fino a nuove norme a favore del
trasporto pubblico. Stop anche ad altri provvedimenti come quello che chiede
l’anticipazione dell’“ergastolo della patente” dopo aver causato il primo
incidente mortale sotto l’effetto di alcool e droga o l’introduzione di nuovi
guard-rail meno letali per i motociclisti.
Questo rallentamento alla Riforma
del Codice della Strada arriva alla vigilia dell’importante seminario sul tema “Intermodalità
tra i sistemi di Trasporto Sostenibile”, in programma giovedì 5 marzo
a Montecitorio, e a poche settimane dal nuovo appuntamento sugli Stati
Generali della mobilità nuova, che si svolgerà Bologna in aprile.
Fondata nel 1988, FIAB
Onlus-Federazione Italiana Amici della Bicicletta è oggi la più forte
realtà associativa dei ciclisti italiani non sportivi. Con circa ventimila soci
suddivisi in 142 associazioni sparse su tutto il territorio italiano, FIAB è
prima di tutto un’organizzazione ambientalista che, come riporta il suo
Statuto, promuove la diffusione della bicicletta quale mezzo di trasporto
ecologico in un quadro di riqualificazione dell'ambiente, urbano ed
extraurbano.
Forte della presenza tra i suoi soci di numerosi
esperti in campo sanitario, giuridico, urbanistico, ingegneristico e
paesaggistico, FIAB è diventata, negli anni, il principale interlocutore di
numerosi enti locali sull’importante tema della mobilità sostenibile. FIAB è stata riconosciuta dal Ministero
dell’Ambiente quale associazione di protezione ambientale (art. 13 Legge n.
349/86) e inserita dal Ministero dei Lavori Pubblici tra gli enti e
associazioni di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della
sicurezza stradale.
Tra le numerose iniziative, FIAB organizza ogni anno
Bimbimbici, manifestazione nazionale dedicata a bambini e ragazzi che nel 2013 ha toccato 250 città,
e Bicistaffetta, per promuovere il cicloturismo quale volano economico del
nostro Paese. Fiab aderisce a E.C.F.-Federazione Europea dei Ciclisti.
Presidente di FIAB è Giulietta Pagliaccio.
Per ulteriori info: www.fiab-onlus.it
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.