Archi, Luna (2014) |
Luna nel Rotazioni Lab |
La raccoglistica è una scienza esatta. Chi arriva prima al cassonetto si prende quello che c'è. Ma ci sono materiali che non interessano molto i competitors, sempre più agguerriti (ora anche in bici pieghevole). Uno di questi materiali è il vetro. Un giorno m'imbattei in una plafoniera di vetro intonsa, poggiata altruisticamente in bella vista vicino a un cassonetto. Era ovviamente fuori norma, da un bel pezzo: immaginate una pallonata che fa schizzare già dall'alto frammenti di vetro acuminato. Il problema era come fissare questa plafoniera, e anche come utilizzarla. Di notte sognavo i vari sistemi. Dei braccini o una specie di mano di metallo, una fascia sempre metallica per fissare delle viti. Fuochino, fuochino. Alla fine arrivo a un'idea: un cavo d'acciaio da serrare attorno alla scanalatura della plafoniera, facendo un occhiello con il cavo per fissare al muro la plafoniera come un quadro. Il bordo della plafoniera veniva tutelato dagli urti con un tubicino di plastica tagliato per lungo e inserito torno torno nel bordo. Non so se sono stato chiaro, ma io la lampada ora non la ristacco dal muro per fare le foto.
Telefono ad Archi giù in Sicilia e gli chiedo se gli va di lavorare a questo progetto. La linea è disturbatissima, ma fra un mugugno e l'altro dice che ci penserà. Mi manda per posta uno schizzo con l'idea: una rete di filo metallico che sorregge una fila di luci colorate di Natale.
Il titolo l'ha dato lui, che ormai lascia fare agli altri. Ha specificato che non di tratta di una lampada, ma di un'installazione. Me l'ha regalata.
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